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scheda razza
12 Febbraio 2022
14:00

Il Dogue de Bordeaux, il molosso francese disposto a seguirvi ovunque

  • Origine: Francia
  • Standard: gruppo 2: cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani bovari svizzeri
  • Taglia: grande
  • Altezza: 60-65 cm.
  • Peso: 45 Kg per le femmine, 50 Kg per i maschi
  • Pelo: fino, corto, morbido e monocolore
  • Vita media: 8-10 anni
1.368 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Dogue de Bordeaux è un grande molosso brachicefalo di origine francese caratterizzato da un grosso muso ricoperto di rughe. Il suo corpo è solido e muscoloso e può raggiungere anche i 65 chilogrammi di peso. Questo cane dal mantello fulvo in passato svolgeva per l’uomo diversi compiti tra cui la caccia agli orsi e la guardia, ma oggi viene spesso adottato dalle famiglie soprattutto per il suo aspetto così caratteristico e unico.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica1
  • Giocosità1
  • Ricerca1
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città2
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde0
  • Tolleranza alle temperature fredde1

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie2
  • Attenzione all'alimentazione2

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa0
  • Et epimeletica2
  • Somestesica2
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa1
  • Predatoria1
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca0
  • Cinestesica0
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Non è particolarmente socievole con gli sconosciuti, ma quando crea una relazione vera con i suoi umani, profonda e basata sulla fiducia reciproca sa dare realmente il meglio di sé dimostrandosi un amico insostituibile.

Al primo sguardo può sembrare serio, perché il suo aspetto è davvero imponente, ma se siete in grado di arrivare al suo cuore, insieme a lui potete davvero divertirvi e quando inizia a giocare, non vede l’ora di vedervi ridere. Sotto a quelle rughe e quei muscoli infatti è nascosto un cane che ama sentirsi parte del gruppo, accettarne le regole e scodinzolare tranquillo e sereno al fianco dei suoi amici vivendo avventure sempre nuove.

Origine

Francia

Standard

Standard N° 116 / 23.1.2009

Gruppo 2: cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani bovari svizzeri

Aspetto

Il Dogue de Bordeaux è un cane dall’aspetto potente e muscoloso. Il muso rugoso che lo contraddistingue ha la caratteristica forma schiacciata e possente dei molossoidi brachicefali.

I maschi adulti raggiungono un’altezza di 60-65 cm e pesano mediamente 50 kg. Le femmine adulte sono leggermente più piccole e generalmente non superano i 45 kg.

Motivazioni

Affiliativa, collaborativa, territoriale, competitiva, possessiva, esplorativa, protettiva

Amante di 

Passare il tempo con i propri umani, giocare con loro, fare la guardia, fare movimento e vederci felici.

Alimentazione, cura e mantenimento

I Dogue de Bordeaux hanno una vita piuttosto corta e gli individui più longevi arrivano generalmente al massimo a 8/10 anni.

I cani di questa razza purtroppo sono soggetti ad una serie di problemi di salute come la sindrome brachicefalica che causa problemi respiratori, la cardiopatia, l’epilessia e, come molti cani di questa dimensione, anche la displasia.

Origine e storia

Il Dogue de Bordeaux è una delle razze francesi più antiche e ancora oggi vi sono molti dubbi riguardo le sue origini. Alcuni sostengono che discendano dagli Alan Vautre (o Alaunt Medievale), antichi mastini descritti nel XIV secolo dal Conte di Foix Gaston Phebus nel suo “Libro di Caccia”.

Altri esperti invece ritengono si tratti di un discendente degli incroci tra i Mastiff e i Bulldog. Secondo la maggior parte dei ricercatori però, esattamente come l'antico Molosso romano, potrebbe essere nato dagli incroci con un grosso cane originario dell’India e della Cina che, accanto ai conquistatori ha attraversato il vecchio mondo compiendo grandi imprese fino ad arrivare in Francia dove è divenuto presto noto ed apprezzato.

Nelle regioni Sud occidentali della Francia, dove questa razza venne da subito apprezzata, i Dogue de Bordeaux erano considerati ottimi cani da caccia per la selvaggina di grandi dimensioni come i cinghiali e gli orsi.  Questa impegnativa attività necessita di grandi doti di coraggio ed ostinazione, due abilità indispensabili anche per la guardia.

Infatti, già nel XVIII secolo, i grandi molossi fulvi diventarono anche i guardiani dei castelli e delle ville. Al tempo venivano chiamati Doguin di Aquitania, dal nome della regione Sud occidentale sui Pirenei francesi e non avevano un aspetto sempre uguale, ma erano invece molto diversi tra loro. Non fu facile dare una forma omogenea ai cani appartenenti a questa razza che, per via della moltitudine di attività svolte, differivano tra loro anche dal punto di vista caratteriale.

La selezione svolta nei secoli successivi portò  però i Dogue de Bordeaux ad avere personalità più definite e a perdere quasi totalmente la passione per la caccia, mentre al giorno d’oggi rimane ancora presente il desiderio di difendere e proteggere quanto ritenuto di sua proprietà, sebbene oggi lo faccia con maggiore pacatezza di un tempo.

Il nome Dogue de Bordeaux nacque nel 1896, e venne da subito definito un cane potente e diffidente, sebbene il cane che conosciamo oggi non sia più la razza che un tempo veniva utilizzata nelle arene per combattere contro i tori. Purtroppo, nonostante il carattere sia nettamente cambiato e le sue attitudini siano più delicate di un tempo, ancora oggi questa razza porta con sé la cattiva reputazione dei suoi antenati.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Questo cane è la quintessenza della motivazione affiliativa. Il Dogue de Bordeaux infatti, ama vivere una relazione leale e profonda con le sue figure di riferimento a cui regala la sua più totale fiducia: un dono di grande valore, perché non lo concede con semplicità. Del suo passato da combattente infatti, mantiene ancora oggi una sorta di diffidenza che non lo rende assolutamente aggressivo, ma più che altro poco socievole.

I cani appartenenti a questa razza amano avere a propria disposizione spazi di cui conoscono i confini e disporre di un luogo che sia solo loro, dove avere la certezza che non ci saranno incursioni mentre dormono, riposano o sgranocchiano un bastoncino. Sono estremamente protettivi nei confronti delle persone che hanno per loro valore e possono manifestare la loro passione per la guardia anche verso gli oggetti e i luoghi che ritengono di loro proprietà. Per questo motivo è importante rispettarli e aiutarli fin da cuccioli ad aumentare la loro capacità di condividere gli oggetti.

Più la sua famiglia gli permetterà di prendere parte a momenti condivisi in cui non assumere il ruolo del guardiano, più questa sua predilezione diventerà solo una delle tante abilità di cui dispone senza quindi occupare tutte le sue attenzioni. Con i suoi simili non è un grande comunicatore e infatti è fondamentale imparare a comprenderlo e sapere fino a che punto il vostro Dogue de Bordeaux abbia davvero il desiderio di incontrare altri cani. In ogni caso non obbligatelo a trascorrere il tempo nelle aree cani.

Per ridurre i disagi dati da questo aspetto del suo carattere, il consiglio è quello di seguire un percorso di educazione cinofila nei primi mesi della sua vita, in modo da riconoscere i suoi bisogni e aiutarlo ad avere gli strumenti necessari per relazionarsi correttamente con gli altri cani.

Aspetto fisico

L’aspetto del Dogue de Bordeaux è quello tipico dei molossoidi brachicefali. Il suo corpo è estremamente muscoloso pur conservando forme armoniose e un portamento tutto sommato elegante. Il muso, solido e schiacciato, è reso riconoscibile dalle caratteristiche rughe formate dalla pelle che è particolarmente elastica.

Il pelo è fino, corto, morbido e monocolore, sebbene possa assumere varie tonalità di fulvo e sul muso presenti talvolta zone più scure tendenti al marrone o al nero.

Il tartufo è marrone, come i bordi delle palpebre e delle labbra. Le orecchie sono relativamente piccole e di colore un po’ più scuro rispetto al mantello.

La coda è molto solida e spessa all’attaccatura per poi diventare più fina verso la punta. Generalmente viene portata bassa o dritta quando il cane è in movimento, senza però curvarsi sul dorso o arrotolarsi.

Cura e salute

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Innanzitutto è bene ricordare che come tutti i cani brachicefali, anche il Dogue de Bordeaux soffre le temperature troppo alte a causa del muso schiacciato che provoca problemi respiratori anche molto gravi e pericolosi per la sua salute. Le rughe presenti sul suo muso inoltre vanno regolarmente pulite in modo da evitare sgradevoli infezioni e dermatiti nelle parti più irraggiungibili della pelle. Nelle giornate più calde ha ovviamente bisogno di avere a disposizione molta acqua fresca e spazi al riparo dal sole, evitando inoltre di obbligarlo a sforzi eccessivi.

Il mantello corto e facile da pulire non richiede toelettature o cure particolari, bisogna però prestare particolare attenzione agli occhi, perché sono particolarmente vulnerabili alle irritazioni.

Oltre ai già citati rischi di cardiopatia, epilessia e displasia, il Dogue de Bordeaux è predisposto alla torsione gastrica e all’ipercheratosi ereditaria, ovvero una mutazione genetica che interessa circa il 10% degli individui di questa razza e porta ad un ispessimento e un conseguente indurimento dei polpastrelli.

Questi cani infine, potrebbero tendere ad ingrassare ed è quindi importante fornire loro una dieta sana e ricca, abbinata ad un’adeguata attività fisica.

Cosa fare con un Dogue de Bordeaux

Il Dogue de Bordeaux è un cane che si affida totalmente alle sue figure di riferimento. Se fin dai primi mesi condividete con lui la vostra quotidianità e gli permettete di conoscere il mondo che vi circonda, sarà quindi felice di accompagnarvi nella vostra routine. Si tratta di un cane che ama trascorrere il tempo con la sua famiglia e affrontare con loro avventure nei boschi e sulle colline.

Insieme a lui, nei luoghi adatti e nelle situazioni che lo permettono, è meraviglioso anche concedersi la possibilità di dimenticare il guinzaglio, perché non ama allontanarsi e preferisce invece trotterellare serenamente al vostro fianco. Il Dogue de Bordeaux è un cane che preferisce la vicinanza di chi conosce bene e questo vale sia per i cani che per gli umani, con cui si lascia andare solo dopo averli conosciuti e valutati.

Se superate il test iniziale, questo cane può stupire per il suo desiderio di giocare, divertirsi e perdere l’apparente serietà del suo aspetto. Non si può dire che sia un talento nell’utilizzo del fiuto, ma questo non significa che non gli piaccia giocare a ricercare oggetti o qualche croccantino nell’erba.

I giochi che richiedono l’utilizzo del naso, per molti cani sono ottime proposte in grado di favorire la calma e la riflessività: due caratteristiche importanti per vivere al meglio la relazione con un molosso di queste dimensioni e potersi fidare di lui.

Relazione e contesto ideale

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Il Dogue de Bordeaux cerca una famiglia che sia dinamica e coerente, sicura nel guidarlo nel mondo, ma senza perdere la dolcezza e l’affidabilità. Come tutti i molossi infatti anche questo cane desidera creare relazioni profonde su cui fare totale affidamento. Proprio per questo si tratta di cani che non amano la solitudine e non bisogna assolutamente pensare di adottarli per lasciarli da soli in giardino.

Di fatto questo vale per tutti cani che, essendo animali sociali hanno il desiderio e la necessità di condividere gli spazi con le proprie figure di riferimento. Questa razza in particolare, per via della sua storia legata alla guardia dei territori, se lasciato da solo a controllare gli ambienti, potrebbe convincersi che sia proprio questo il suo ruolo, rendendo difficile il transito degli ospiti.

Per ridurre questo rischio è quindi importante permettergli di vivere anche esperienze che non abbiano nulla a che fare con il controllo degli ambienti e delle risorse, dandogli l’opportunità di occuparsi anche di altri compiti.

Fortunatamente i Dogue de Bordeaux amano anche collaborare con i propri umani e non sarà quindi difficile proporgli giochi e attività che favoriscano la sua motivazione collaborativa, piuttosto che quella territoriale e protettiva.

Se all’interno del gruppo familiare vivono anche bambini è necessario guidare entrambi verso una comunicazione corretta e delicata, e aiutarli ad entrare in contatto senza invadere i rispettivi spazi, sorvegliandoli sempre durante le loro interazioni

Sebbene in passato il Dogue de Bordeaux sia stato un cane da caccia, gli individui che conosciamo oggi non amano dedicarsi alle attività venatorie. Molti di loro infatti, potranno convivere anche con animali di altre specie, soprattutto se abituati fin da cuccioli a questa possibilità.

Una giornata con un Dogue de Bordeaux

Il Dogue de Bordeaux dorme tutto steso sul divano. Quando voi vi alzate per preparare la colazione, apre gli occhi e vi guarda scodinzolando vistosamente senza però avere alcuna intenzione di alzarsi. Per farlo aspetta che tutta la famiglia cominci a svegliarsi e in quel momento inizia stancamente a stiracchiarsi e una volta pronto, si appresta a salutare tutti i familiari che arrivano in cucina.

Mentre mangiate, lui aspetta paziente il momento dell’uscita guardandovi dalla sua cuccia finché arriva il suo momento. Come ogni giorno è proprio lui che si alza e va a recuperare la sua pettorina. Avete imparato questo semplice gioco quando era cucciolo e ancora frequentavate l’educatore cinofilo.

Facendolo si sente orgoglioso di svolgere un importante compito per voi e anche se sono passati gli anni, ancora oggi vi strappa un sorriso quando, tutto fiero, attraversa la casa con la pettorina in bocca.

Oggi è un giorno speciale perché dovete andare dall’altra parte della città per delle commissioni e quindi portate con voi anche il vostro cane che, appena si accorge che prendete le chiavi della macchina, esplode di gioia scodinzolando e seguendovi tra le stanze. Una volta finiti gli impegni, avete il tempo per fermarvi nel bosco che costeggia l’area urbana e passeggiate lentamente l’uno accanto all’altro fino alla panchina in cima al sentiero.

Da quel punto preciso del parco, sapete che il vostro cane ama controllare chi si muove sotto di voi e quindi vi fermate qualche istante prima di ripartire. Arrivati alla macchina fingete di perdere le chiavi al suolo e gli chiedete di cercarle per voi. Il vostro Dogue de Bordeaux prende molto seriamente il compito ed è felice di riconoscere il vostro sorriso quando le ritrovate fingendo che sia stato merito suo.

Sta per arrivare l’ora di andare a prendere i bambini a scuola e quindi fate saltare il cane nel bagagliaio e partite. Quando salgono in macchina anche loro, lui li saluta con una leccata facendoli ridere a crepapelle, poi però si accoccola sulla sua coperta attendendo l’arrivo a casa, dove fa un giro di perlustrazione per controllare se è tutto al suo posto, e poi riprende sbuffando la sua postazione sul divano.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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