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25 Marzo 2021
7:20

I molossoidi: antichi e potenti custodi

I molossoidi sono cani dalla struttura possente, dotati di teste molto grandi e musi spesso schiacciati. L'uomo li ha selezionati per avere cani dal corpo potente, estremamente forti e resistenti. Hanno origini antiche e sono anche considerati ottimi cani da guardia. Scopriamo quali sono le razze di molossoidi più famose.

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I molossoidi sono cani dalla struttura massiccia, caratterizzati da teste molto grandi e da musi non troppo lunghi, dotati di mandibole molto potenti. La selezione da parte dell’uomo ha sviluppato cani dal corpo potente, estremamente forti e resistenti. La pelle, per poter resistere a morsi e graffi,  è molto elastica e le orecchie sono piccole e pendenti.

Le razze di molossoidi hanno origini differenti, ma la loro storia da antichi guardiani è ancora evidente. Le prime descrizioni di questi cani infatti, risalgono ai tempi degli Assiri, quando venivano utilizzati per la caccia al leone o all’asino selvatico o per la custodia di territori o greggi. Per questo motivo alcuni molossoidi sono anche considerati ottimi cani da guardia e guardiani degli armenti. La storia di queste razze dalla mandibola particolarmente possente rimane evidente nella loro spiccata motivazione protettiva e territoriale. Si suddividono in 3 categorie:

  • Cani da montagna: sono cani di grossa taglia selezionati per i climi montani, dedicati nell'antichità soprattutto alla guardia e alla pastorizia;
  • Dogue: sono un'evoluzione dei cani da montagna e venivano utilizzati soprattutto per controllare le proprietà;
  • Cani molossoidi di piccola taglia: sono i molossoidi a cui la selezione da parte dell'uomo ha tolto nel tempo qualche centimetro di stazza, oggi sono considerati soprattutto cani da compagnia.

La suddivisione di queste categorie non è estremamente precisa: ancora oggi vi sono diatribe riguardo questa separazione che, pur essendo la più diffusa, vede alcune razze potenzialmente inseribili in più liste.

Altra precisazione importante da fare è riguardo ai termini "molosso" e "molossoide". Si può dire che sono parole che si usano spesso come sinonimi ma per essere precisi nel termine "molossoide" si intende dare rilievo alla morfologia del cane, come del resto viene fatto per le tipologie come lupoidi, braccoidi, etc. Rientrano dunque in questa categorizzazione i cani che fisicamente hanno caratteristiche identiche a quelle dei molossi ed è una classificazione utile per risalire alle motivazioni di razza dei meticci.

Andiamo a vedere quali sono le razze più famose:

Alano

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In principio gli Alani erano cacciatori di cinghiali e nonostante la mole possente, mantengono una linea agile ed elegante. Il suo nome originario era Deutsche Dogge e ne ricorda le radici tedesche. Le sue dimensioni e l’eleganza del suo corpo gli hanno fatto guadagnare il soprannome di "Apollo dei cani", i maschi di questa razza infatti, possono raggiungere anche i 90 kg di peso. Un alano famoso è Scooby Doo, protagonista del famoso cartone animato di Hanna Barbera che prende nome proprio dal grande cane.

Categoria: dogue.

Motivazioni prevalenti: affiliativa, territoriale, competitiva, protettiva, collaborativa.

Boxer

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Il loro caratteristico muso largo dal naso spinto all’indietro è dato da una selezione forzata da parte dell’uomo che in passato lo utilizzava come cacciatore. Il compito del Boxer era quello di agguantare e trattenere la preda selvatica fino all’arrivo del cacciatore. La larghezza del muso era quindi indispensabile per avere una presa salda e sicura. Il corpo del Boxer appare sempre elegante e ha un passo particolarmente nobile per essere un molosso. Alcuni allevatori lo considerano un ottimo cane da compagnia, perché da sempre vengono selezionati anche tratti comportamentali quali la motivazione collaborativa ed affiliativa che lo rendono un cane che si lega fortemente al gruppo di appartenenza.

Categoria: dogue.

Motivazioni prevalenti: affiliativa, collaborativa, territoriale, protettiva.

San Bernardo

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Il cane di Heidi è diventato un simbolo dei grandi guardiani degli armenti. Le sue dimensioni lo hanno reso un cane famoso il cui soprannome è "il gigante": un San Bernardo può infatti raggiungere 100 kg di peso. In passato è stato spesso considerato il cane perfetto per le attività montane in caso di disastri o catastrofi come le valanghe. All'interno del gruppo sviluppa forti relazioni legate alla difesa dei compagni umani e del territorio, mantenendo un comportamento "delicato" nonostante la stazza, di cui talvolta non si scorda quando vi corre incontro abbattendovi per farvi le feste.

Categoria: cane da montagna.

Motivazioni prevalenti: protettiva, territoriale, affiliativa, collaborativa.

Mastino napoletano

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Questo grande cane dalla pelle lassa è stato riconosciuto come razza nel 1949, ma veniva utilizzato come difensore delle proprietà e delle persone grazie alla sua tendenza a mantenere alto il livello di allerta. In passato il Mastino Napoletano era diffuso soprattutto nelle campagne del sud Italia. Viene considerato l’erede dell’antico Molosso romano, il cane che faceva la guardia agli accampamenti dei legionari. Con il suo caratteristico muso rugoso, è un cane tendenzialmente equilibrato e dotato di una grande riflessività.

Categoria: dogue.

Motivazioni prevalenti: territoriale, protettiva, affiliativa, collaborativa.

Cane corso

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Ottimo guardiano della proprietà, prende il nome non dall’origine geografica, come alcuni credevano in passato, ma proprio dal suo compito. Cǒhors, in latino significa infatti "recinto, cortile". In passato questo cane, come il mastino napoletano, veniva utilizzato dai briganti del Sud Italia, per avvisare nel caso in cui qualcuno volesse avvicinarsi ai loro rifugi. Grazie al suo aspetto, il cane corso era in grado di svolgere inoltre un ulteriore compito: allontanare gli avventori. Il Cane Corso è caratterizzato da una motivazione affiliativa molto sviluppata. Non esita a delegare le decisioni al proprietario a cui dimostrerà l’entità della sua motivazione protettiva.

Categoria: dogue.

Motivazioni prevalenti: affiliativa, territoriale, protettiva, possessiva.

Bulldog

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Storicamente il Bulldog era un cane da lotta nelle arene, aspetto che resta evidente ancora oggi per la sua caratteristica “espressione da pugile”. Fortemente affiliativo e rilassato, è chiamato “cane nazionale” in Gran Bretagna ed è sempre più spesso considerato un cane da compagnia. Il corpo tozzo e compatto e la taglia ridotta rispetto agli altri molossoidi interferiscono con la sua capacità di movimento. Molti bulldog mostrano infatti difficoltà respiratorie e la durata media della vita di questi cani è purtroppo ridotta rispetto alle altre razze della sua taglia. Ha il pelo corto.

Categoria: molossoide di piccola taglia.

Motivazioni prevalenti: affiliativa, possessiva, territoriale.

Rottweiler

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In passato era un cane considerato da guardia e da pastore. Il suo nome deriva dalla città di Rottweil, dove il cane divenne particolarmente famoso come “cane dei macellai”. Il suo aspetto solido e robusto lo ha reso in passato anche un cane da traino. Anche la polizia tedesca, nei primi decenni del ‘900, provò ad utilizzare i Rottweiler come cani di servizio. La loro spinta affiliativa e collaborativa (con il conduttore) li hanno resi cani all’altezza del compito. A oggi mantengono una motivazione possessiva e territoriale spiccata ma, se rispettato nei tempi e negli spazi, non si tratta di dotazioni genetiche in grado di generare problematiche serie. Il suo ringhio profondo può spaventare, ma ricordatevi che l’aiuto di un buon educatore cinofilo può aiutare a capire meglio la sua comunicazione ed evitare così di cadere in tranelli interpretativi.

Categoria: dogue.

Motivazioni prevalenti: affiliativa, possessiva, territoriale, competitiva.

Mastiff

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Fin dal Medioevo veniva considerato il cane della nobiltà per la sua grande abilità nel proteggere e custodire i castelli. Un celebre Mastiff è stato il cane di sir Peirs Leigh, che nel 1415 difese il suo proprietario caduto da cavallo durante una battaglia. Da allora, nel castello di Lyme Hall un Mastiff ha sempre difeso le mura, fino al XIX secolo. Ciò che caratterizza maggiormente questa razza di cani è la loro spiccata vocazione all’affiliazione. Il Mastiff infatti è un cane fortemente legato al suo gruppo, in grado di proteggerlo e di condividere esperienze di tutti i tipi.

Categoria: dogue.

Motivazioni prevalenti: affiliativa, possessiva, territoriale.

Pastore dei Pirenei

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Anche se le sue origini antiche derivano dai pastori del Caucaso, i pastori dei Pirenei hanno una lunga storia anche in Europa, dove nel XIV secolo proteggevano già i castelli francesi delle montagne meridionali. Il figlio del Re Sole, nel Diciassettesimo secolo, portò a Versaille un individuo di questa razza che, nel tempo guadagnò il soprannome di "cane reale". Le sue origini da guardiano lo rendono un ottimo cane da pastore. Se lo si incontra mentre sta proteggendo le sue greggi, bisogna ricordarsi le sue grandi abilità: probabilmente sarà addestrato a non proporre comportamenti troppo aggressivi verso l'uomo ma è giusto sapere che svolge questo mestiere da secoli e non se lo scorderà proprio il giorno che passeggiamo nel suo territorio. Questo schema comportamentale antico potrebbe riproporsi anche in ambiente domestico, è quindi consigliabile definire chiare dinamiche di protezione del territorio senza delegargli tutte le decisioni, o meglio, mostrandogli come fare senza spaventare troppo gli avventori.

Categoria: cani da montagna.

Motivazioni prevalenti: territoriale, protettiva, possessiva, affiliativa.

Leonberger

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La leggenda vuole che il Leonberger abbia avuto origine intorno alla metà del XIX secolo, quando Heinrich Essig, nella città tedesca di Leonberg, decise di accoppiare cani pastori dei Pirenei con i Terranova o probabilmente con i San Bernardo, dando vita ad una nuova razza gigante che assomigliasse il più possibile allo stemma araldico della città. Le vere e proprie origini però sono ancora incerte fino all'inizio del Novecento era ancora difficile distinguere un Leonberger da un San Bernardo. Secondo gli appassionati della razza, Napoleone decise di regalarne uno alla sua Anita e anche la principessa Sissi viveva accompagnata da cani di questa razza. Oggi non sono molto diffusi, ma mantengono il carattere delle razze con cui sono stati incrociati. Placidamente territoriali e affiliativi, ameranno essere presi in considerazione per collaborare con la famiglia.

Categoria: cani da montagna.

Motivazioni prevalenti: territoriale, affiliativa, collaborativa, protettiva.

Terranova

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Questo grande cane dal pelo nero e può raggiungere i 75 kg di peso e in passato veniva impiegato per la caccia, il traino e per la pesca nelle zone settentrionale del Canada, in cui è stato selezionato inizialmente anche per la guardia ai villaggi. Il Terranova è un grande amante dell'acqua e ha una grande capacità polmonare che gli permette di nuotare anche molto a lungo, come gli veniva chiesto in passato. Le sue origini quasi polari lo hanno reso un cane in grado di gestire molto bene le basse temperature anche in acqua grazie alle zampe palmate e al pelo "impermeabile".  La sua forte motivazione affiliativa lo rende un cane che si lega profondamente al gruppo di appartenenza.

Categoria: cani da montagna.

Motivazioni prevalenti: territoriale, protettiva, affiliativa.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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