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10 Marzo 2024
18:00

Le razze di cani che soffrono la solitudine

Ogni cane sente il bisogno di fare parte di un gruppo. Alcune razze, però, tendono a soffrire maggiormente la solitudine.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il cane è un animale sociale e, come tale, si sente realmente appagato nel momento in cui è parte integrante di un gruppo. La sofferenza determinata dall'assenza delle figure di riferimento, quindi, può riguardare ogni cane. Per via della selezione svolta dall'uomo nei secoli (e non solo) alcune razze potrebbero però soffrire maggiormente la solitudine.

Tra queste vi sono, ad esempio il Volpino di Pomerania, il Cane Corso, l'American Staffordshire Terrier, il Beagle e il Pastore Tedesco, ma non solo.

Non si tratta certo di una caratteristica che ha a che fare solo con i cani dotati di pedigree, perché a soffrire la solitudine possono essere anche i meticci. Inoltre vi è l'individualità a giocare un ruolo importante, che dà forma a personalità uniche e imprevedibili.

Alcuni, come i cani da compagnia, potrebbero soffrire la solitudine perché hanno una forte motivazione affiliativa (desiderio e bisogno di appartenere al gruppo ristretto), altri invece perché amano collaborare e questo riguarda, ad esempio, i cani da conduzione delle greggi.

Inoltre la sensazione di solitudine non ha a che fare solo con la genetica, ma anche con altri elementi come l'insicurezza, il timore del luogo in cui ci si trova, l'ansia da separazione dovuta a traumi passati e molti altri fattori.

Volpino di Pomerania e i cani da compagnia

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Il Volpino di Pomerania appartiene al gruppo dei cani da compagnia, i quali nei secoli hanno sviluppato una forte motivazione affiliativa. Per lo stesso motivo, tra i cani di piccola taglia, potremmo nominare anche il Chihuahua, il Cavalier King Charles Spaniel e il Carlino.

Il loro ruolo, al giorno d'oggi, indipendentemente dalla loro storia, è quello dei compagni degli esseri umani, con i quali trascorrono volentieri tutta la giornata.

In passato però avevano altri compiti e, per quanto riguarda il Volpino di Pmerania, era quello di sorvegliare i territori intorno ai villaggi per avvisare dell'arrivo di pericoli esterni. Proprio per questo motivo, la razza ha sviluppato anche una spiccata motivazione comunicativa che si manifesta prevalentemente con l'abbaio. Ecco perché, spesso, di fronte a una situazione di solitudine, questi piccoli batuffoli dal naso a punta dimostrano il proprio dissenso in questo modo.

Motivazioni del Volpino di Pomerania: Cinestesica, protettiva, territoriale, comunicativa, affiliativa, collaborativa, possessiva.

Cane Corso e i molossoidi

cane corso

Il Cane Corso nell'antichità era il custode per eccellenza di case e masserie. Molti infatti sostengono che il suo nome derivi dalla parola latina "cohors", che significa proprio "guardia".

Fin dall'epoca romana questo mastino svolgeva molte attività a stretto contatto con l'uomo: lo accompagnava in battaglia, custodiva il bestiame e cacciava grandi prede. Proprio per questi motivi il Cane Corso che conosciamo oggi è una razza che si sente davvero appagata se, al suo fianco, ha una figura umana su cui poter sempre fare riferimento. La sua motivazione affiliativa è un dono straordinario per chi ne comprende la profondità: questi cani sono davvero disposti a tutto per vedere un sorriso sulla bocca dei pet mate. 

Non è lo stesso per gli sconosciuti, soprattutto se li considera troppo invadenti. Come altri molossoidi, tra i quali vi sono il Mastino Napoletano e il Rottweiler, chiunque non venga accolto con piacere e allegria dai propri umani è considerato un intruso indesiderato. Vivere con lui è quindi una scelta di responsabilità, che non bisogna prendere sotto gamba.

Motivazioni del Cane Corso: Territoriale, protettiva, possessiva, competitiva, perlustrativa, affiliativa.

Beagle e i cani da seguita

cane Beagle

Il Beagle è un cane che sente il fortissimo desiderio di stare accanto ai propri umani di riferimento e, se non ne ha l'opportunità, lo farà sapere a tutto il quartiere con il suo abbaio dal suono inconfondibile.

Appartiene alla categoria dei cani da seguita, anche detti segugi, i quali sono stati selezionati dai cacciatori moltissimo tempo fa sulla base delle straordinarie abilità olfattive che permettono loro di individuare la pista del passaggio di una preda. Danno poi inizio all'inseguimento e informano i cacciatori su quale sia la loro posizione abbaiando su e giù per le colline.

Nel lungo processo selettivo che ha dato vita ad oltre 70 razze diverse, sono stati favoriti anche i soggetti capaci di cooperare con i propri simili senza entrare in conflitto. Durante la caccia non c'è tempo per le zuffe!

I segugi, infatti, (a parte alcune rare eccezioni come l'Hannoverscher Schweisshund), sono cani che cooperano in una muta e per questo motivo hanno sviluppato il desiderio e il bisogno di interfacciarsi anche con i propri simili. Potrebbero quindi risentire della solitudine anche in caso di isolamento dagli altri cani.

Un Beagle rinchiuso in un appartamento, senza l'opportunità di perlustrare il mondo insieme al proprio amatissimo umano è un cane triste, frustrato e insoddisfatto, che probabilmente mostrerà un disagio. Perché sia felice bisogna invece guardarlo da lontano, mentre si allontana nell'erba, fidandosi profondamente della relazione che si ha creato con lui: proprio la sua motivazione affiliativa sarà anche il segreto che lo porterà a tornare.

Motivazioni del Beagle: Predatoria, perlustrativa, esplorativa, cinestesica, sociale, affiliativa, comunicativa.

American Staffordshire Terrier e i terrier di tipo bull

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L'American Staffordshire Terrier (Amstaff) è un cane appartenente alla categoria dei terrier di tipo bull e, esattamente come gli altri membri di questo gruppo, nascosta sotto muscoli e potenza, cela una motivazione affiliativa (ma anche epimeletica ed et – epimeletica) commovente.

Sono terrier di tipo bull anche i Pitbull (che non sono riconosciuti da Enci e Fci), i Bull Terrier e gli Staffordshire Bull Terrier. Ognuno di loro condivide con l'Amstaff l'animo da gladiatore e ciò deriva dal fatto che, in passato, i loro antenati venivano utilizzati nei combattimenti, proprio per questo motivo le loro motivazioni potrebbero mettere in difficoltà la vita di tutti i giorni nel mondo degli umani, fatto di incontri con altri cani, sconosciuti e animali di altre specie.

Nella loro personalità, però c'é anche la motivazione affiliativa, che li rende compagni insostituibili di chi davvero li capisce e gli offre una vita adatta alle loro necessità. La stessa caratteristica però, è anche la loro croce quando, troppo spesso, vengono lasciati nei canili, giustificando questo terribile gesto descrivendoli come "ingestibili". I box del nostro paese, infatti, ospitano moltissimi cani di questa categoria. Loro, giorno per giorno, svuotano il loro cuore dalla gioia, vivono la disperazione e perdono la fiducia profonda nei confronti della famiglia con cui hanno vissuto in passato, senza la quale non sanno chi sono e dove vogliono andare.

Motivazioni dell'American Staffordshire Terrier: Cinestesica, predatoria, affiliativa, epimeletica, competitiva, possessiva, collaborativa, sociale eterospecifica.

Pastore Tedesco e i cani da conduzione

pastore tedesco

Il Pastore Tedesco, contrariamente a ciò che si potrebbe credere, non è un cane molto antico, ma è nato invece meno di 200 anni fa, dall'incrocio di alcuni cani da pastore come ad esempio l'Howavart, il Pastore della Turingia e il Pastore della Svevia (gli ultimi due sono oggi scomparsi).

In questo caso l'obiettivo era quello di dare forma a un "cane perfetto", per questo motivo sono stati scelti individui capaci di svolgere quanti più ruoli diversi per l'uomo. A questa razza, infatti, abbiamo chiesto di essere guardiani dei giardini, conduttori delle greggi, cani da soccorso, poliziotti, compagni per i non vedenti e molto altro.

Ecco che quindi ne deriva una razza con un'ampia gamma di motivazioni piuttosto spiccate, tra le quali anche la motivazione collaborativa. Questo aspetto può essere una ricchezza meravigliosa, se il cane ha l'opportunità di vivere in una famiglia capace di offrirgli ciò di cui ha bisogno. Se invece non è così e il Pastore Tedesco viene chiamato unicamente a fare la guardia, da solo in giardino, la sensazione di solitudine prenderà il sopravvento e la sua sofferenza sarà profonda, fino a mostrare comportamenti ripetitivi in maniera ossessiva

Motivazioni del Pastore Tedesco: Predatoria, cinestesica, collaborativa, affiliativa, comunicativa, sociale, possessiva, protettiva, competitiva, territoriale.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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