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scheda razza
6 Gennaio 2024
12:00

L’Hannoverscher Schweisshund, un antico segugio tedesco dal grande coraggio

  • Origine: Germania
  • Standard: Gruppo 6 - Segugi, Cani per pista di sangue e Razze affini. Sez. 2 - Cani per pista di sangue
  • Taglia: media
  • Altezza: 50-55 per i maschi, 48-53 cm per le femmine
  • Peso: 30-40 Kg per i maschi, 25-35 Kg per le femmine
  • Pelo: corto
  • Vita media: 12-14 anni
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Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

L'Hannoverscher Schweisshund è un segugio di origine tedesca, noto in Italia anche con il nome di Segugio di Hannover o segugio annoveriano. La razza che conosciamo oggi discende dagli antichi cani da caccia medievali, ma gli antenati di questi solidi segugi conquistarono un'importante notorietà in Europa centrale già a partire dal 500 a.C.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani2
  • Rapporto con altri animali in casa1

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità1
  • Ricerca3
  • Riporto1
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale1
  • Protettiva0
  • Territoriale0
  • Possessiva1
  • Competitiva0
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Durante le battute di caccia, il ruolo dell'Hannoverscher è ancora oggi quello di individuare l'animale ferito e avvisare gli umani della sua posizione. Insieme all'Alpendländische Dachsbracke e il Bayerischer Gebirgsschweisshund (nato proprio dall'incrocio con alcuni Segugi di Hannover) fa infatti parte della sezione dei cani cosiddetti "per pista di sangue".

La selezione svolta nei secoli da parte dei cacciatori ha fatto in modo che questi segugi dal corpo solido e allungato, sviluppassero un olfatto molto fine e ciò non viene sfruttato solo nella caccia, ma anche nella ricerca degli animali scomparsi. Grazie al suo abbaio rauco e profondo, l'Hannoversche Schweisshund fa sapere agli umani quando si avvicina al luogo in cui si trovano.

Origine

Germania

Standard

N° 213 / 09. 06.1999

Gruppo 6: Segugi, Cani per pista di sangue e Razze affini
Sezione 2: Cani per pista di sangue

Aspetto 

Cane di taglia media con il corpo leggermente allungato, pelo corto, folto, duro e di colore rosso (da chiaro a scuro). I maschi raggiungono i 50/55 centimetri e i 40Kg, mentre le femmine non superano i 53 cm e i 35 Kg.

Motivazioni

Perlustrativa, predatoria, esplorativa, comunicativa, affiliativa, cinestesica.

Amante di 

Correre anche negli ambienti più impervi, perlustrare i luoghi nascosti e irraggiungibili, individuare gli odori degli animali selvatici e segnalarli ai propri umani, che sono i suoi riferimenti insostituibili.

Salute, cura e mantenimento

Cane che gode, generalmente, di ottima salute, grazie alla selezione che lo ha reso solido e resistente, instancabile ed energico. Proprio per questo motivo, se si sceglie di vivere con lui è importante sapere che non è affatto adatto alla vita sedentaria.

Come tutte le razze, inoltre, potrebbe soffire di displasia dell'anca e del gomito.

Origine e storia 

Gli antenati dell'Hannoverscher Schweisshund (e di moltissimi segugi) vanno ricercati nei cosiddetti "bracchi celtici", ovvero i cani delle popolazioni che, a partire dal 500 a. C. abitavano l'Europa centrale. Al tempo i cani che aiutavano a rintracciare la selvaggina venivano chiamati segusier ed erano già molto simili alla razza che conosciamo oggi. Vennero poi incrociati con i Bloodhound, ovvero gli antichi segugi di grossa taglia di origine belga.

Con l'avvento delle armi da fuoco, i metodi di caccia alla selvaggina grossa (come cervi e cinghiali) cambiarono: l'uomo ora era in grado di abbattere gli animali da una grande distanza e divenne quindi necessaria la selezione di un cane adeguato per cercare, nel sottobosco, gli animali già uccisi e quelli rimasti solo feriti.

Il 17 giugno del 1894, presso il Silber's Hotel di Erfurt, in Germania, si tenne l'incontro di fondazione dell'Associazione Hirschmann, che ancora oggi si prende cura della selezione di questa razza, che venne riconosciuta ufficialmente nel 1885 dall'associazione cinofila tedesca.

In Italia non è molto diffuso, ma è piuttosto noto in alcuni ambienti alpini. In Trentino, ad esempio, alcuni individui appartenenti a questa razza vengono utilizzati per l'individuazione della posizione degli orsi e, inoltre, l'annoveriano è considerato molto abile anche nella ricerca di persone scomparse e animali da allevamento di cui si sono perse le tracce.

Chiunque voglia adottare un Hannoverscher è bene che sappia che (e questo vale per molte razze selezionate per la caccia) si tratta di cani dalla personalità adatta a una vita ricca di attività in linea con le sue motivazioni. Se però si è certi di avere una quotidianità adeguata ai suoi desideri e ai suoi bisogni, oltre a rivolgersi ad un allevamento professionale, si può pensare di contattare un'associazione rescue che si occupi di trovare nuove famiglie per i segugi vittime di maltrattamento o abbandono.

Motivazioni (desideri e bisogni) 

L'Hannoverscher Schweisshund, per via della selezione svolta nei secoli per mano dei cacciatori, è un cane dall'importante motivazione perlustrativa, abbinata a quella di ricerca, quella predatoria (che lo porta ad inseguire la selvaggina) e quella comunicativa (manifestata attraverso l'abbaio per comunicare con i propri umani che si trovano distanti).

Questo mix può risultare particolarmente complesso se si vive in ambienti che impediscono di offrirgli la libertà dal guinzaglio. Un segugio senza libertà, come sappiamo, è un cane triste, che molto probabilmente andrà incontro a una sensazione di frustrazione e disagio.

Trovare le condizioni adatte per permettergli di correre libero, d'altra parte, non è facile, perché questa scelta può mettere a rischio la vita degli animali selvatici, che il segugio annoveriano insegue con ostinazione e coraggio. La decisione di vivere con questo cane, quindi, va presa con un enorme senso di responsabilità e con la consapevolezza di poter trovare un equilibrio tra questi delicati fattori.

Come tutti i segugi, è dotato anche di una motivazione affiliativa profondissima, che lo porta a ricercare un umano a cui affidarsi completamente, con cui condividere lunghe serate invernali tra coccole e riposini e di cui comprendere le emozioni più profonde. L'Hannoverscher, infatti, se entra in intimità con il suo umano, ha un enorme talento nell'osservarlo e scoprire come si sente.

Come molti segugi, tende ad avere una personalità riservata e non si pone in maniera conflittuale con i propri simili: a nessun cacciatore torna utile un cane che perde tempo nelle risse con gli altri cani. Inoltre, una volta libero dal guinzaglio, non ha una motivazione collaborativa tale da divertirsi insieme al proprio pet mate nei semplici giochi del riporto di una pallina.

Il mondo lì fuori, per lui, è un universo di opportunità e, se tirerà fuori un desiderio collaborativo, lo farà invece tra le mura casa. Rispetto ad altre razze di segugi, in ogni caso, questo aspetto è leggermente più frequente, anche perché da secoli collabora con l'uomo in maniera più diretta rispetto a cani come, ad esempio i Beagle.

Durante le ricerche viene infatti spesso condotto a lunghina e, questo aspetto, lo porta ad accettare di attendere noi umani, immensamente meno abili dal punto di vista olfattivo. In questi frangenti, a differenza della maggior parte degli altri segugi, non lavora in muta, ma da solo (o al massimo in due) e, questo aspetto, lo ha reso ancora più introverso nel rapporto con i propri simili.

Gli altri umani, per lui, non rappresentano una minaccia e, spesso, si pone con indifferenza agli sconosciuti. Come molti cani da caccia, inoltre, non è interessato nemmeno a ciò che riguarda la protezione del territorio: per lui ciò che conta davvero è quello che può trovare una volta che l'uscio si apre.

Aspetto Fisico

Immagine
Foto da WIkimedia Commons

L'Hannoverscher Schweisshund è un cane dalla corporatura solida e forte, con una testa leggermente rugosa che ricorda quella del Bloodhound, con cui è stato incrociato in passato. Il cranio è ampio e leggermente bombato, con un tartufo grande, generalmente nero o marrone scuro. Gli occhi sono scuri ed espressivi. La coda è attaccata piuttosto alta, è lunga e leggermente curva.

Le zampe non sono molto lunghe rispetto alla lunghezza del corpo. Questo particolare aspetto è stato selezionato per favorire la postura con il naso a terra durante le ricerche.

Il mantello è corto, fitto e robusto. La pelle è spessa ed elastica, caratterizzata da alcune rughe, soprattutto sulla fronte. Il colore va dal rosso chiaro al rosso scuro, può essere striato, con una piccola macchia bianca sul petto e una maschera sul muso.

I maschi raggiungono i 50/55 cm e 30/40kg, mentre le femmine misurano generalmente 48/53 cm e pesano mediamente 25/35kg.

Cura e salute

L'Hannoverscher Schweisshund è un cane dalla salute solida, che può raggiungere anche i 14 anni di età. Ciò nonostante, è importante prestare attenzione al fatto che non può assolutamente condurre una vita sedentaria.

Potrebbe inoltre soffrire di displasia dell'anca e del gomito e, in alcuni casi, anche di alcune patologie della retina.

Trattandosi di un cane che si muove molto nella natura e negli ambienti in cui vivono gli animali selvatici, è importante munirsi di un ottimo antiparassitario, adeguato al territorio di riferimento.

Necessita di una dieta sana e completa, che sia adeguata alla quantità di movimento svolta durante il giorno.

Cosa fare con un Hannoverscher Schweisshund

Con questo cane ci si può divertire andando in montagna, in collina, nel bosco e in qualunque ambiente naturale.

Inoltre, ci si può iscrivere ad attività come il mantrailing, che prevede la ricerca di persone nascoste. Il cane, cooperando con il suo umano, potrà così usare il suo potentissimo fiuto, la sua enorme voglia di fare movimento e appagherà il desiderio di esplorare l'ambiente. Questo genere di passatempi, inoltre, favorisce la relazione, perché permette al segugio di sentirsi compreso nei suoi bisogni: un aspetto molto delicato quando si vive con questi cani, i quali hanno una percezione del mondo fortemente olfattiva.

Divertitevi inoltre con momenti di problem solving che lo aiutino a trovare soluzioni sempre nuove a semplici enigmi. Così facendo lo si abitua a sviluppare la sua riflessività, ovvero la capacità di non agire in maniera impulsiva.

Durante le escursioni potete aiutarvi con una lunghina o con un dispositivo GPS che permetta di individuare la sua posizione anche da lontano. Questi due strumenti possono rendere più facili le passeggiate senza guinzaglio. Se la libertà è difficile da ottenere, potete contattare un educatore cinofilo e farvi aiutare nel raggiungimento di questo obiettivo che, quando si vive con un segugio è importantissimo ma molto ambizioso.

Relazione e contesto ideale

La dolcezza e la sensibilità che l'Hannoverscher Schweisshund mostra quando è in casa, si tramuta in un'enorme sicurezza e autonomia nei momenti in cui si trova nel bosco. Il suo lungo naso comincia a seguire informazioni che noi non possiamo nemmeno percepire e, per questo motivo, è importante che la sua famiglia non viva la libertà con ansia e troppa preoccupazione.

La vita con i bambini, di solito, non rappresenta un problema, a patto che ogni membro della famiglia rispetti le necessità degli altri, sia in fatto di tempi che di spazi. Le interazioni con i più piccoli, inoltre, vanno sempre sorvegliate.

I gatti e gli altri animali domestici, invece, potrebbero essere scambiati per piccole prede, ma non bisogna escludere che, una volta accettati come membri del gruppo, il segugio li tratti quasi con indifferenza.

Una giornata con un Hannoverscher Schweisshund

Quando suona la sveglia il vostro Hannoverscher Schweisshund è steso nella sua cuccia con le zampe che fuoriescono dal cuscino e arrivano al pavimento. Apre gli occhi e, subito, scodinzola felice, perché non vede l'ora di uscire a fare una passeggiata con voi.

Prima ancora di fare colazione, vi mettete la tuta da ginnastica e gli fate indossare la pettorina. In pochi istanti siete nel boschetto dietro casa, dove lo lasciate scorrazzare con la lunghina, in modo che possa annusare tutto quello che c'è intorno. Trotterella davanti a voi con il naso a terra e, ogni tanto, si ferma guardando fisso davanti a sé. Solo il tartufo è in movimento.

Tornate verso casa, gli riempite la ciotola e poi vi preparate il caffé.

Quando andate al lavoro lui si addormenta pacifico e sapete che aspetterà il vostro ritorno senza spostarsi quasi mai dal divano.

Nel pomeriggio tornate a casa e vi corre incontro felice, scodinzolando qui e là. Vi prendete qualche istante per fargli le coccole e, quando si tranquillizza un po', vi cambiate e vi preparate per andare di nuovo a fare una lunga passeggiata.

Nei pressi del vostro paese si trova un'area che è parzialmente recintata e vi divertite molto quando siete lì perché sapete che potete liberarlo senza preoccupazioni. Da lontano lo guardate correre divertendovi molto, perché sembra non seguire una direzione chiara e si muove in maniera caotica. Voi, però, sapete bene che il suo intento è quello di mappare tutti gli odori dell'enorme prato in cui vi trovate.

Quando si riavvicina a voi gli chiedete di aspettarvi un attimo in quel posto e andate a nascondere qualche croccantino nell'erba, poi gli chiedete di cercarli e lui si diverte ad annusare ovunque. Anche questa volta gli basteranno pochi istanti per risolvere l'enigma, quindi ripetete l'operazione nascondendoli in un luogo più complesso. Ancora una volta li trova e poi lo lasciate di nuovo libero di perlustrare, perché sapete che non ama quando queste attività durano troppo a lungo.

Prima che ve ne andiate, all'orizzonte vedete arrivare altri cani, ma il vostro Hannoverscher non sembra troppo interessato. Si lascia annusare dai suoi simili, fa altrettanto e poi prosegue la sua strada verso la macchina, con il tartufo sempre in movimento.

Questa sera avete ospiti a casa e, quindi, dopo qualche attimo di relax, vi mettete a preparare da mangiare. Lui, nel frattempo, sonnecchia e non si sposta dalla sua cuccia nemmeno quando arrivano gli amici, a cui si limita a scodinzolare.

Quando il cibo è pronto in tavola, però, si siede a turno accanto ad ognuno di loro, regalando lo sguardo migliore che ha a disposizione, pensando che prima o dopo qualcuno cederà e gli lascerà un boccone. Infatti finisce proprio così e lui, per sgranocchiare, ritorna sul suo cuscino, dove si addormenta profondamente. Si sveglierà solo quando saranno tutti in procinto di uscire e anche voi, insieme a lui, fate l'ultimo giretto serale prima di andare a dormire.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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