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scheda razza
15 Ottobre 2021
11:51

Pastore Belga, il perfetto compagno di avventure fedele e sensibile

  • Origine: Belgio
  • Standard: Gruppo 1 – Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) – Sezione 1A – cani da pastore
  • Taglia: Medio – grande
  • Altezza: 58 -62 cm.
  • Peso: 20-25 Kg per le femmine e 25-30 Kg per i maschi
  • Pelo: Le varietà di Pastori Belga si differenziano per la lunghezza del pelo e per il colore del mantello
  • Vita media: 10-14 anni
437 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Pastore Belga è una razza nata al termine del XIX secolo grazie ad un gruppo di appassionati che ne hanno selezionato quattro varietà: Groenendael, Laekenois, Malinois e Tervueren. Con il passare del tempo questi cani, pur mantenendo le loro grandi abilità come cani da pastore, si sono rivelati anche ottimi compagni di avventure per chi ama le giornate all’aria aperta, per chi desidera condividere la vita con un cane attento, sensibile e sicuro.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità3
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città2
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale1
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva0
  • Perlustrativa2
  • Predatoria3
  • Sillegica3
  • Esplorativa2
  • Di ricerca2
  • Cinestesica3
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Il Pastore Belga è un cane che, se sarete leali nei suoi confronti, starà sempre dalla vostra parte, vegliando su di voi e proteggendovi dai pericoli. La sua fedeltà e la sua stima però non si conquistano in un giorno: serve costanza e coerenza. Al Belga piacciono le regole chiare e, se saprete essere dolci, chiari e presenti, potrete dare vita a una relazione piena di esperienze sempre nuove insieme.

I progenitori dei Pastori Belga erano i cani che che già da secoli si dedicavano alla conduzione delle greggi nell’Europa Nord – orientale, ovvero i Pastori Tedeschi, con cui ancora oggi mantengono alcune similitudini. La varietà a pelo corto, ovvero i Malinois, oggigiorno viene spesso utilizzata per le attività di difesa, a cui vengono addestrati per via delle loro spiccate abilità nel proteggere attivamente gli umani.

Sebbene non si possano negare le loro evidenti capacità, bisogna anche ricordare che un cane è molto di più di un guardiano e insieme ai Pastori Belga si possono svolgere davvero tante attività, senza focalizzarsi unicamente sulla difesa. Con un Belga, credeteci, non vi accontenterete solo di correre nei prati, ma andrete insieme anche a cercare le pantofole scomparse, gli lascerete portare la posta salendo le scale dopo la passeggiata e molto, molto altro.

Origine: Belgio

Standard: N° 15 / 22.06.2001 Gruppo 1 – Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) – Sezione 1A – cani da pastore Varietà: Groenendael, Laekenois, Malinois e Tervueren

Aspetto: Si tratta di un cane dalle proporzioni medie e armoniose che si muove con eleganza e potenza. La sua taglia è medio – grande e dispone di muscolatura forte e mantello adatto alle condizioni atmosferiche del paese di provenienza. Anche la varietà a pelo corto infatti ha un mantello denso, fitto, con il sottopelo lanoso un’eccellente copertura termoregolatrice. Le zampe, muscolose e forti, gli conferiscono un’andatura sicura, che ricorda quella del pastore tedesco. Il muso è allungato e si assottiglia gradualmente verso il tartufo, dove assume la forma di un cono allungato. Le labbra sono sottili e le guance piatte. Gli occhi sono leggermente a forma di mandorla e scuri, mentre le orecchie sono piuttosto piccole e triangolari, con l’estremità a punta, rigide e portate dritte quando il cane è in allerta. La coda è forte e di media lunghezza: generalmente raggiunge l’altezza del garretto.

Motivazioni: Collaborativa, comunicativa, territoriale, possessiva, predatoria, comunicativa, affiliativa, cinestesica, protettiva e sillegica

Amante di: Attività di movimento all’aria aperta in compagnia del proprio umano di riferimento e della famiglia, giochi in cui poter imparare nuovi modi di comunicare con il mondo. Sorvegliare e proteggere la famiglia e il territorio che li circonda.

Alimentazione, cura e mantenimento: I Pastori Belga, come tutti i cani di razza, potrebbero soffrire di alcune patologie genetiche. Una delle più diffuse, come nel caso dei Pastori Tedeschi, è la displasia dell’anca. La stessa malattia può colpire anche le ginocchia e le spalle. Il Pastore Belga inoltre, potrebbe soffrire di epilessia e, come molti cani di taglia grande rischia la torsione gastrica.

Origine e storia

La selezione del Belga ebbe inizio alla fine del XIX secolo ovviamente in Belgio, dove era presente un’ampia varietà di cani conduttori delle greggi diversi tra loro. Il Professor A.Reul, della scuola di Medicina veterinaria di Cureghem, decise quindi di intervenire organizzando un raduno dove si incontrarono 117 cani (molti dei quali caratterizzati da forte consanguineità) e, in compagnia di un gruppo di appassionati, individuò quelli che secondo lui erano gli individui migliori.

Il 29 settembre del 1891 venne fondato, a Bruxelles, il “Club del Cane da Pastore Belga” e ancora oggi, Reul viene considerato il “padre” di questa razza, che fin da subito venne suddivisa in quattro varietà diverse per per colore e lunghezza del mantello. I Groenendael, caratterizzati dal pelo nero, furono creati da Nicolas Rose, proprietario dell’omonimo castello a Sud di Bruxelles. A selezionare i Tervueren, invece, fu il signor Danhieux, incrociando un suo cane con un maschio di Groenendael di nome Duc (di proprietà sempre del signor Nicolas Rose). Uno dei figli di Duc, chiamato Milsart, viene infatti considerato il primo Tervueren.

Se la storia di queste due varietà è molto chiara, non vale lo stesso per i Malinois, ovvero la variante a pelo corto che proviene dal Belgio Nord – occidentale (nei pressi della città di Malines) ma non è chiaro chi sia stato a selezionarne i primi esemplari. I Laekenois infine, hanno preso il loro nome dal castello di Laeken, anch’esso nei pressi di Bruxelles.

Fin dall’inizio della sua storia, questa razza è stata al centro di numerose controversie per via dell’accettazione delle diverse varietà, alcune delle quali non vengono ancora oggi riconosciute allo stesso modo da tutti gli appassionati. Si è trattato però sempre di un fatto di aspetto estetico e mai di personalità, carattere e abilità nel lavoro del conduttore del gregge: su questo sono sempre stati tutti concordi nel definirlo un ottimo compagno.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Come tutti i pastori conduttori, anche il Pastore Belga ama stare accanto agli umani e aiutarli in ogni compito. La motivazione collaborativa e quella comunicativa sono infatti entrambe molto sviluppate e lo rendono un cane con cui  instaurare una relazione davvero profonda. Allo stesso modo però, il suo compito di pastore, gli ha conferito anche una notevole motivazione predatoria, utilissima se chiamato a rincorrere le pecore e indirizzarle correttamente, meno gradevole se manifestata nei confronti delle biciclette che gli passano accanto oppure verso i gatti e altri esseri viventi che corrono nei suoi paraggi. Ad amplificare queste attitudini, è anche la forte motivazione cinestesica.

Sebbene sia così sicuro e abile dal punto di vista delle motivazioni più sviluppate, il Pastore Belga è un cane che potrebbe invece essere fragile dal punto di vista emozionale, soprattutto se lasciato a lungo da solo oppure senza un punto di riferimento affidabile, costante e coerente. Questo è dovuto soprattutto alla sua motivazione affiliativa, a quella collaborativa. Questa razza infatti, tende ad essere diffidente nei confronti degli sconosciuti: il suo mondo è fatto di confini. C’é chi è dentro e chi è fuori dal suo territorio e se non gradisce la presenza di qualcuno indubbiamente lo farà notare. Per fare il pastore, si sa, la motivazione territoriale è un fattore determinante e, chi vive con lui, dovrà rispettarlo e aiutarlo a indirizzare correttamente questo talento: proteggere non è un problema se lo si sa fare con competenza.

Per rendere la relazione con i cani di questa razza il più possibile profonda bisognerà rispettare le loro grandi e innumerevoli doti e soprattutto evitare di dedicare attenzione solo ad una di queste motivazioni e abilità, altrimenti il rischio è che il Pastore Belga la porti all’esasperazione e, soprattutto se obbligato da metodi coercitivi e addestramenti eccessivamente severi, potrebbe sentirsi incompreso e finire per difendersi da chiunque si avvicini.

Aspetto fisico

Come abbiamo visto, le varietà di Pastori Belga si differenziano per la lunghezza del pelo e per il colore del mantello. Ogni varietà è di taglia medio grande e dall’aspetto armonioso e proporzionato. Il corpo è in generale molto muscoloso e la schiena è larga. La coda è mediamente lunga e generalmente non supera l’altezza del ginocchio posteriore, non ha posizioni uncinate ed è abbastanza dritta, fatta eccezione del Malinois, che spesso la porta alta sopra la schiena.

Nei Tervueren e nei Malinois, la maschera di pelo scuro sul muso è molto pronunciata e tende a comprendere anche le labbra in un’unica macchia nera. Spesso il mantello di queste due varietà è carbonato, ovvero presenta una parte più scura sull’estremità dei singoli peli. Non presenta inoltre macchie e nemmeno tigrature. La colorazione dei Lakenois, meno diffusi rispetto alle altre, è più discreta, mentre il Groenendael è nero. Il Tervueren ha di solito un colore fulvo oppure grigio carbonato, sebbene la varietà fulva sia più diffusa. In tutte le varietà inoltre, è possibile individuare piccole macchie bianche sul petto oppure sulle dita.

Sempre per quanto riguarda il mantello, anche la lunghezza aiuta a distinguere i quattro Pastori Belga. Mentre i Tervueren e i Groenendal sono a pelo lungo, i Malinois sono a pelo corto e i Laekenois a pelo duro, ovvero ruvido, secco e arruffato.

L’altezza al garrese è di circa 58 -62 centimetri e il peso va dai 25 ai 30 chilogrammi per i maschi e dai 20 ai 25 per le femmine.

Cura e salute

Il Pastore Belga è un cane estremamente vigile e attivo che necessita di una vita ricca di esperienze e lunghe passeggiate durante le quali potersi muovere in libertà. Questo perché, oltre alle patologie genetiche legate alla displasia di cui abbiamo parlato poco fa, si tratta di un cane che, in caso conduca una vita estremamente sedentaria, in solitudine e senza la possibilità di esprimere il suo enorme potenziale, rischia di manifestare comportamenti stereotipati. Si tratta di quei comportamenti ripetuti, sempre identici e senza una vera e propria finalità o uno scopo definito se non quello di liberarsi dallo stress e dalla frustrazione accumulata con l’immobilità e l’impossibilità di condividere spazi e tempi con i propri compagni umani. Uno di questi comportamenti, e forse il più frequente, è la tendenza a girare su sé stesso, proposto soprattutto laddove non vi siano le condizioni adatte per correre liberamente. Il Pastore Belga, inoltre, come tutti i cani di taglia grande, rischia la torsione gastrica, a cui bisogna prestare attenzione.

Quando un Pastore Belga conduce una vita ricca di movimento e attività stimolanti in compagnia della famiglia, tendenzialmente gode di ottima salute.

Cosa fare con un Pastore Belga

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Il Pastore Belga è un cane che ama fare di tutto insieme al proprio gruppo di appartenenza. Sono sicuramente di più le attività che apprezza rispetto a quelle che proprio non gli si addicono. E’ un cane che ama camminare insieme nella natura, nei boschi, negli spazi ampi dove poter correre liberamente. Il Belga apprezza anche i giochi legati alla ricerca: giocare a nascondino con lui è molto divertente, probabilmente passerete un pomeriggio indimenticabile! Il Belga è stato selezionato come cane da conduzione delle greggi e quindi ha una naturale predisposizione a collaborare con l’uomo in generale, ecco perché potete sbizzarrirvi nel cercare luoghi (anche in ambiente urbano) in cui giocare insieme a saltare o evitare ostacoli. La sua voglia di collaborare però, non è limitata ai momenti della passeggiata e, anzi, va ascoltata e gli va concesso di appagarla chiedendogli spesso di darvi una mano, perché sente davvero il desiderio di avere un ruolo e di portare a casa insieme l’obiettivo, qualunque sia il compito che state svolgendo.

Esistono davvero infinite possibilità per appagare le sue necessità e quindi non serve accontentarsi dei corsi dedicati alla difesa o all’obbedienza: per un cane come il Pastore Belga, puntare solo su quello, è davvero riduttivo. Se invece desiderate iscrivervi ad un corso per imparare qualcosa insieme, potreste prendere in considerazione le attività di ricerca persone, un compito che molti cani da pastore amano eseguire insieme agli umani di tutto il mondo.

Relazione e contesto ideale

La famiglia ideale per il Pastore Belga è attiva e attenta ai suoi bisogni, disposta a dedicare gran parte del tempo libero alla vita insieme al cane all’aria aperta. Questo cane si affida facilmente al proprio pet mate di cui apprezza soprattutto la coerenza: se date regole chiare al Pastore Belga, senza cadere mai nel bisogno di utilizzare le maniere forti, la fiducia nei vostri confronti sarà infinita.

Non è indispensabile abitare nella natura per far sì che la sua vita sia appagante, ma bisogna ricordare di non lasciarlo troppo da solo: questo cane tende a soffrire la solitudine e per questo motivo non dovete mai pensare di relegarlo a una vita in giardino. Il Belga ama avere a disposizione uno spazio che sia solo suo dove potersi sentire a proprio agio e, se vive in compagnia di bambini, oppure in un ambiente che spesso accoglie ospiti, è importante insegnare a tutti i componenti della famiglia e agli ospiti di rispettare questa sua necessità. 

Una giornata con un Pastore Belga

È mattina e al suonare della sveglia sentite le zampe del vostro Pastore Belga che si avvicinano al vostro letto. Vi alzate e lo vedete continuamente muoversi intorno a voi senza perdervi d’occhio, aspettando le coccole del buongiorno mentre vi preparate la colazione. Uscite presto, a quell'ora del giorno che sapete essere ideale per la passeggiata: non ci sono troppe persone in giro e voi potete saltare su e giù dalle panchine insieme e fare slalom tra i paletti del marciapiede. 

Tornate a casa e gli date da mangiare (sempre meglio farlo dopo la passeggiata) poi vi scambiate ancora qualche coccola sul divano e gli date un masticativo da sgranocchiare nelle prossime ore. Quando tornate dal lavoro, parcheggiate proprio sotto casa, in modo da essere immediatamente pronti per la scampagnata pomeridiana. Invece che fargli indossare subito il guinzaglio, come vi ha insegnato l’educatore da cui siete andati nei primi mesi dopo l’adozione, lo lasciate portare a lui, che si sentirà responsabile di questo compito e vi guarderà con orgoglio fino all’uscio, dove ve lo restituirà per iniziare finalmente la passeggiata insieme.

Andate nei prati fuori città, dove divertirvi con qualche attività di ricerca olfattiva, consapevoli del fatto che vi stancherete sicuramente prima di lui! Poi tornate a casa, dove vi aspettano i bambini, abituati a giocare in maniera corretta con il cane, senza invadere il suo spazio. In mezzo al soggiorno, da dove poter osservare tutta la famiglia, ecco che si lascia spazzolare delicatamente dai più piccoli che, sotto la vostra supervisione, seguono i vostri consigli e, quando decide di allontanarsi perché il gioco è finito, i suoi “fratelli umani” sanno che non lo devono obbligarlo a restare: in famiglia infatti avete imparato che sebbene ami condividere momenti con ognuno dei componenti apprezza anche tornare nella sua cuccia, dove sonnecchia pacifico con la certezza che nessuno andrà a disturbarlo.

Il Pastore Belga, amante della routine, attende così il ritorno di tutti dal lavoro e poi di non vi perde d’occhio mentre preparate la cena. Una volta arrivato il momento del relax serale, infine, si posiziona vicino al divano, accoccolato e soddisfatto di poter vegliare su tutta la sua famiglia.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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