video suggerito
video suggerito
29 Novembre 2023
9:28

Le 10 domande da farsi prima di scegliere di vivere con un gatto

Il Natale si sta avvicinando e state pensando di adottare o regalare un gattino? Ecco dieci domande da porvi prima di fare questa scelta, per un'adozione consapevole.

25 condivisioni
Istruttrice cinofila
Immagine

Si avvicina il Natale e come nei desideri di tanti, regali, addobbi e pensierini, fa rima con “gattini”! Non sarebbe bellissimo adottare un batuffolo di pelo o meglio ancora, una coppia di micini? Ma ne siete proprio sicuri? Sapete cosa significa adottare un gatto e garantirgli una vita sana e uno sviluppo corretto? Ecco dieci domande da porvi prima di decidere di adottare un gatto o regalarlo a qualcuno.

1. Sei sicuro che la tua casa sia adatta a vivere con un gatto?

È un pensiero comune quello che i cani vanno portati fuori spesso e sono impegnativi, mentre i gatti, vivendo in appartamento, si adattano molto bene alla vita domestica. Ma di cosa necessita un gatto? In primis, di un ambiente sicuro che gli permetta di sviluppare le sue abilità di arrampicatore: il ché significa che sarà spesso sul vostro letto, a tavola mentre mangiate, salirà sui vostri mobili e utilizzerà il vostro divano per affilarsi le unghie (che gli servono fra le tante altre cose proprio ad arrampicarsi). I gatti amano le posizioni verticali ed è nella loro natura considerare lo spazio in cui vivono anche in altezza: sapete che potrebbero cadere le vostre belle tazze da collezione che avete preso girando per il mondo o che vi hanno portato parenti e amici grazie a quel meraviglioso balzo felino? Vi assicuriamo che chiudere i gatti in un’altra stanza non sarà la soluzione: sono degli abilissimi “apritori di porte con un clic di maniglia”.

2. Peli e contropeli!

«Mi hanno detto che il gatto di quella determinata razza non perde il pelo!». «Sono allergica ma quel tipo di gatto mi assicurano che non mi darà problemi!».  Facciamo chiarezza: non è il pelo ad essere la causa di fastidi ma un allergene contenuto nelle ghiandole sebacee e salivari. Per cui… Non saprete di essere allergici probabilmente finché non starete insieme a quello splendido gattino che vi ha conquistato il cuore!  E, appunto, se il gatto è già a casa poi che si fa? Non è mica un pacco postale da rendere al mittente! Diffidate dai consigli trovati nell’intricato mondo di Internet e valutate se un gatto possa fare davvero al caso vostro. Il pelo dei gatti è folto e se già siete dei maniaci della pulizia, dell’aspirapolvere, del materiale antiacaro dell’anno forse dovreste farvi questa domanda: posso convivere con un gatto? I gatti sono animali estremamente puliti e dedicano molte ore della loro giornata alla cura del loro mantello e lo fanno leccandosi costantemente. Anche loro perdono pelo in abbondanza, così come potrebbe capitare di trovare sui vostri bei divani vibrisse e baffi. Troverete peli sui vostri vestiti, sulla pila di panni da stirare su cui si saranno acciambellati a dormire comodi, dentro il cesto della frutta in cucina in cui hanno trovato spazio per farsi piccini come una pallina. I gatti adorano le scatole, i nascondigli, gli spazi piccoli, gli angolini in cui acciambellarsi per dormire. Ogni angolo della vostra casa potrà essere eletto a “spazio giusto” per un pisolino, compresi lavandini e bidet. Siete certi di poter condividere i vostri spazi con loro?

3. La lettiera: un incubo per i più

È vero che un cane è impegnativo e va portato fuori, ma il gatto ha la sua cassettina igienica che vi darà un discreto da fare. Sarebbe buona norma tenerne almeno un paio per la casa con un solo gatto e, in generale, averne sempre una in più rispetto al numero dei gatti presente in casa. Ma, soprattutto: che sia una cassetta che gli piaccia! Sul mercato esistono lettiere di design, in tinta con le piastrelle del vostro bagno, aperte e chiuse, buffe, coi disegnini, con i profumatori per sopperire agli odori e via così. Ma lo dovete sapere: non c’è profumo che tenga, anzi! La maggior parte dei gatti, poi, ama le cose semplici e la cassetta igienica deve avere un substrato che gli permetta di fare una cosa naturalissima che impara a fare già nelle prime settimane di vita: fare i bisogni e coprirli. E considerando che neanche la vostra di popò odora di rosa selvatica, inondare il luogo di profumi può sortire, come spesso accade, l’effetto opposto: il gatto non userà la cassetta igienica. Le sabbiette profumate al sandalo e mirra del nord spesso sono considerate proprio il posto dove nessun gatto la farebbe mai. Molti gatti non entrano nelle lettiere chiuse e preferiscono (giustamente) farvela sul tappeto o nel vaso delle vostre piante in salotto. Il problema non è dei gatti  quando non usano la cassetta igienica, perché loro in quel momento stanno vivendo un disagio e ci stanno dicendo: «Questo posto per i miei bisogni non è ok!». I gatti sono animali molto puliti, ve lo abbiamo già detto, vero? Allora se volete vivere con uno o più gatti non c'è altro da fare: dovete tenere la lettiera linda ogni santo giorno per diversi anni senza pretendere che odori di mughetto. Ce la farete?

4. Cosa piace al gatto?

I gatti sono animali che ci onorano della loro presenza e, di solito, adorano il nostro contatto solo in determinati momenti. Non vi aspettate le feste quando rientrate, non vi aspettate che sia come un cane, non vi aspettate neanche che vi lasci dormire perché passano molte ore del giorno a farlo. E quando arriva la notte… Ecco che ci si diverte! Secondo loro, ovviamente. Di notte, infatti, preferiscono esplorare e fare agguati a “ipotetiche” prede correndo come matti per i corridoi. Sono poi anche piuttosto abitudinari per alcune cose: ad esempio il cibo. Sarebbe meglio lasciarli spizzicare autonomamente ogni qual volta lo vogliono ma se deciderete di gestire voi la faccenda, allora quando lo riterranno opportuno potrebbero venire a chiedervelo. Magari alle cinque di mattina salendo sul letto e miagolando con insistenza. La stessa insistenza di quando c’è il cambio dell’ora, perché a loro non interessano questi sciocchi ritmi umani: se alle sette di sera non siete tornati (o sono le sei perché si mette l’orologio indietro), beh, il gatto pretenderà il suo cibo con puntualità. Una piacevole dittatura, insomma, che vi vedrà protagonisti per molti anni e che in vecchiaia potrà raggiungere il suo apice. Eh si, anche i gatti invecchiano: e più invecchiano, più probabilmente saranno selettivi col cibo. E allora ecco che appena troverete una scatoletta del pesce bianco dell’oceano e di gamberi del sud che gli piace e ne avrete fatto scorta il vostro gatto deciderà di cambiare gusti e vi toccherà trovare il manzo profumato all’avocado di Taiwan e così via. I gatti sanno essere dei veri testatori di nouvelle cuisine e… della vostra pazienza!

5. Siete disposti a spendere del denaro per loro?

Anche i gatti hanno bisogno di fare i vaccini, di andare dal veterinario e si ammalano. Le cure veterinarie hanno un costo e non solo in termini di denaro. I gatti infatti sono animali che si stressano con grande facilità nell’essere sottoposti a manipolazioni e a andare dal veterinario è un incubo per loro. A naso, sanno benissimo che state per tirare fuori il trasportino e vi ingaggeranno in lotte greco romane pur di non finirci dentro. In auto miagoleranno forte, non gli sarà mai simpatico il vostro veterinario di fiducia e tornati a casa è possibile che non vi degneranno di uno sguardo per ore facendovi sentire in colpa nonostante sia necessario quello che avete fatto per loro. Avrete la pazienza di abituare il vostro gatto agli spostamenti, alla gabbietta, al veterinario senza che questo diventi motivo di scontro fra voi? Ricordatelo: i gatti hanno quelle bellissime unghie retrattili e non hanno remore a usarle se si sentono in difficoltà. E poi sì: anche i gatti, se stressati, possono mordere e pur non essendo cani vi assicuriamo che sanno cosa fare con i loro canini!

6. La vita di un gatto non è fatta solo di divano e palline sparse per casa: le uscite di Micio

vivere con un gatto

Molti di voi vivono sicuramente in un appartamento e considerano che questo sia sufficiente per una vita serena di un gatto. Beh, i gatti amano gli elementi verticali e come detto i “punti alti": terrazze, finestre e balconi saranno per loro piacevoli passatempi. Non basta creare dei bunker "antisalto” sugli esterni per i gatti perché la loro natura è quella di fare normalmente queste cose e se è vero che i gatti cadono sempre in piedi, dal settimo piano non è detto che vada bene. Ma se gli piace fare questo, ha senso tenere un gatto in un appartamento? Forse no… I gatti sono animali che danno molto importanza al territorio e amano esplorare e girellare. Se non possiamo garantirgli una vita all’aria aperta nel rispetto delle loro esigenze, forse non dovremmo adottare dei gatti. E no, l’ultima moda di portare i gatti fuori in sicurezza al guinzaglio è qualcosa che non ci piace: non sono cani!  e a dirla tutta pensiamo che anche i cani avrebbero diritto a momenti di libertà dal guinzaglio, figuriamoci un’anima libera come un gatto!. Certo, fuori esistono molti pericoli: auto, cani, altri gatti con cui fare baruffa. Ma se non vivete nel contesto giusto, forse bisogna mediare con queste nostre pur legittime paure e pensare che un gatto perennemente costretto a stare chiuso in casa non è proprio il tipo di vita che lui avrebbe scelto. Sarebbe come chiedere ad un amico di adattarsi a vivere con noi in virtù della nostra amicizia ma sopportando cose che non gli permetteranno di essere se stesso: lo fareste mai? E perché ad un gatto lo chiediamo?

7. Come faccio a capire se sono adatto ad adottare un gatto?

Forse non tutti sanno che negli ultimi anni, così come per i cani, esistono delle figure professionali che possono aiutarvi a fare il punto della situazione. Si chiamano “Consulenti di relazione felina” e sono dei professionisti che non solo si occupano del comportamento del gatto, ma ne conoscono bene la natura e aiutano le persone a risolvere problemi di gestione e comportamentali. Ebbene sì: anche i gatti possono avere dei problemi! Un sintomo semplice e spesso sottovalutato è per esempio urinare fuori dalla cassetta o avere atteggiamenti che sembrano aggressivi verso le persone. C’è molto molto di più dell’analizzare quelle manifestazioni di disagio e dargli una traduzione tutta umana, sapete? Queste persone, fanno anche consulenze per “prepararvi” all’arrivo di un gatto in casa, dandovi consigli gestionali e valutando prima del “regalino sotto l’albero”, che tipologia di gatto eventualmente adottare. I micini sono molto teneri ma nei nostri gattili esistono moltissimi gatti adulti dal carattere eccezionale  che vivrebbero volentieri in una famiglia. Ma chi ci può dire se noi andiamo bene e quel gatto fa al caso nostro? Un consulente di relazione felina può accompagnarvi in questa visita conoscitiva iniziale e fare il match perfetto per voi e per il gatto, proseguendo l’inserimento passo passo e dandovi supporto. E i gatti sono anime libere, quindi scordatevi che come i cani li potrete educare: saranno loro a farlo con voi e quindi “gatto piccolo” non significa “me lo tiro su come voglio”! Ci sono tantissimi micioni in attesa di entrare a far parte della vostra vita nei gattili che non sono batuffoli di pelo di pochi etti ma spesso gattoni eccezionali… E anche di più!

8. Ho già gatti quindi se ne adotto un altro, non credo cambi molto!

Tasto dolente signori e signore in arrivo! Innanzitutto ricordatevi che ogni gatto necessita di un paio di lettiere: significa due gatti, quattro lettiere per casa… siete certi che ce la farete? Potete metterne anche solo due ma solo se vi piace passare le vostre ore libere in casa armati di olio di gomito e attrezzi per la pulizia. Il detto popolare “dove mangiano due, mangiano tre” potrebbe non funzionare coi mici. I gatti sono animali sensibili alla gestione degli spazi e del territorio, danno cioè molto valore agli ambienti in virtù anche della presenza di risorse (cibo ad esempio). Un nuovo ingresso, anche se di un tenero gattino, non è detto che venga accettato di buon grado ma è molto più probabile che si riveli un “competitor”. I professionisti dei gatti, spessissimo, si ritrovano a lavorare con persone che hanno più gatti che si azzuffano tra di loro (e i gatti se ci si mettono si fanno male davvero!). Molte volte per un tempo lungo non accade nulla ma poi, due gatti che magari non si erano detti nulla per diverso tempo, iniziano a darsele di santa ragione. I gatti somatizzano delle situazioni di stress in maniera anche fisica: possono arrivare a pulirsi con eccessiva frenesia e a perdere pelo o, come a volte accade, a non ritenere quell’ambiente più sicuro e ad allontanarsi. Adottare sì, dunque,  ma sempre consapevolmente e mai a spese dei gatti già in casa: fatevi aiutare da un professionista nel valutare questa cosa e non affidatevi all’esperienza di amici e parenti.

9. Come cane e gatto!

Avete già un cane e volete adottare un gatto? Come la prenderà il vostro amico a quattro zampe? Spesso si pensa che portare un cucciolo di gatto a casa aiuti il cane ad abituarsi alla sua presenza senza che gli faccia del male. Mica vero sapete? Tanto per cominciare i cani e i gatti, in quanto specie molto diverse, comunicano in maniera molto diversa. Esempio facile facile: i cani si “annusano” vicendevolmente, comprese le zone genitali, per conoscere i loro interlocutori. Questa invasione di spazio per i gatti è invece molto difficile da tollerare e spesso tendono ad avere un comportamento difensivo verso i cani (soffiano, si gonfiano, tirano delle sberle al cane senza sfoderare le unghie in segno di avvertimento). Del resto nessuno può fare un bidet ad un gatto se non lui stesso nella sua routine di pulizia, figuriamoci un cane! Sempre i professionisti possono aiutarvi a capire se adottare un gatto e come gestire l’inserimento col vostro cane. Molti cani convivono pacificamente coi gatti, il ché però non vuol dire che non li stressino. Non bisogna per forza avere un cane che insegue e prende in bocca un micio per dire che non possono convivere ma molti cani, in virtù della loro natura predatoria, quando i gatti si muovono e corrono sono portati ad inseguirli anche se non hanno intenzioni killer. Ecco: immaginate mentre voi siete a lavoro, un gatto che ad ogni pretesto, viene rincorso per casa un po’ dal cane che lo mette in un angolo ma magari non ha appigli verticali dove rifugiarsi. Come vi sentireste voi ogni giorno inseguiti da un predatore? Sia chiaro: cani e gatti convivono anche pacificamente ma sanno benissimo che uno dei due è la preda… Per farli andare d’accordo, non basta l’amore e la pazienza ma un aiuto di chi ne capisce più di voi.

10. Come cane e gatto parte 2!

Ricapitolando la faccenda: ai gatti piace stare su appigli verticali dove studiare le situazioni e quando sono sicuri, scendere giù a farsi dei giretti. Il senso di sicurezza glielo danno anche gli ambienti quando le risorse presenti non sono in pericolo ( leggasi: il cibo dei gatti va tenuto in una zona sicura lontano da quegli aspirapolveri che sono i cani). I gatti amano avere una via di uscita da probabili situazioni che non li rendono tranquilli (una stanza, una zona della casa, una porzione di spazio che non sia accessibile ai cani anche se ci convivono bene). E, dulcis in fundo, sappiate che i cani sono dei grandissimi estimatori delle feci dei gatti: sì, stiamo per dirvi quello che non vorreste mai sentire. I cani amano mangiare la cacca dei gatti: ha un sapore buono perché nella dieta dei gatti ci sono diversi nutrienti appetibili e odorosi per i cani (quindi anche nei prodotti di scarto). I cani hanno un radar al posto del naso quando un gatto è a fare i suoi bisogni, il che significa in sostanza, che se la cassetta igienica è in un luogo a loro accessibile, andranno di corsa a mangiarla senza dare tempo al micio neanche di coprirla.

Ora, al di là del vostro ribrezzo per la cosa, ciò che è importante sapere è che soprattutto i mici piccini possono avere parassiti trasmissibili con le feci che possono infestare anche i cani. Lo stesso vale per quei gatti fortunati che magari girellano fuori nelle campagne e mangiucchiano piccole prede che sono veicoli di questi parassiti. Per cui, ritorna come un mantra una indicazione fondamentale: c’è la lettiera da pulire e da tenere al sicuro ma anche il giardino se il gatto si abituerà a espletare i suoi bisogni in esterno. Credeteci: non servirà a nulla sgridare il vostro cane per non farlo, anzi con tutta probabilità, otterrete l’effetto opposto. Ultimo ma non per importanza, ci sono cani che sono terrorizzati dai gatti: anche cani grandi di stazza! Non li hanno mai conosciuti, non li riconoscono come partner sociali o hanno subito comportamenti vessatori o traumatici dai gatti. Non li convincerete del contrario: quindi chiedete l'opinione del vostro cane prima di adottare un micio!

vivere con un gatto

In conclusione: tutti i gatti possono essere amici degli umani ma non tutti i gatti lo vorrebbero se non possono fare la vita per cui sono naturalmente nati. Arrampicarsi, rincorrere cose, esplorare intorno con intelligenza solutiva e riflessività, considerando opportunità e pericoli con pazienza, predare piccoli animali e portarli a casa come un trofeo. Se e solo se, sarete pronti ad accettare che un gatto è tutto questo e con sincerità rispondere a queste domande senza imbrogliare, beh… Complimenti e buone Feste! Siete davvero pronti per adottare sua maestà il gatto!

Compila il questionario MiFIDO: 10 domande a chi sta per adottare

Immagine
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views