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3 Marzo 2021
15:00

10 buoni motivi per non adottare un gatto

Proviamo a rovesciare la prospettiva e proporre un decalogo semiserio di motivi per cui non adottare un gatto, tenendo conto che la scelta di adottare un animale dipende solo da quel che desideriamo dalla relazione ma anche quanto siamo disposti a mettere in gioco noi stessi e, magari, cambiare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Le nostre aspettative sui gatti sono sempre realistiche? Ci siamo chiesti su Kodami per mettere in guardia i lettori sull'importanza di modulare le nostre aspettative relazionali verso il gatto in base a quelle che sono le sue caratteristiche di specie e ai piccoli inconvenienti quotidiani che possono capitare durante la convivenza. Questa volta, così, proviamo a rovesciare la prospettiva e vi proponiamo un esercizio di pensiero contro-intuitivo attraverso un decalogo di 10 motivi per cui non adottare un gatto. Perché le aspettative sono tutte legittime e quelle che nutriamo non riguardano solo i gatti ma anche il nostro senso della casa, la nostra possibilità di spesa, il nostro bisogno di tranquillità e di pace domestica. Allora, se quelle che coltiviamo si infrangono sugli scogli che qui vi presento, forse è davvero il caso di riflettere sull'idea che il gatto possa essere un valore aggiunto nella vostra vita, perché al di là della narrazione corrente su quanto sia benefico viverci insieme, non va mai dimenticato che ognuno di noi è diverso e potrebbe non essere tagliato per il tipo di relazione che il gatto può offrire.

1. Costa mantenerlo

Le cure veterinarie, non è un mistero, sono costose e quindi un buon motivo per non adottare un gatto (né alcun animale) è evitare le spese di cura e mantenimento se non siamo più che sicuri di potercelo permettere nell'immediato e negli anni avvenire.

2. I famigliari sono contrari

In casa potrebbero non essere tutti entusiasti della scelta: vivere con un animale che non è ben tollerato dal proprio compagno o compagna, non avere l'appoggio dei familiari sulla sua cura e gestione, può diventare assai gravoso anche solo a livello emotivo. Se in casa non siete tutti d'accordo al 100% sull'ingresso di un animale, pensateci e parlatene ancora e ancora.

3. La sensibilità agli allergeni

Valutate anche il fattore allergico per tutti i membri della famiglia: le allergie e le intolleranze esistono, sono estremamente debilitanti e incidono sulla qualità della vita di tutti e non sempre le razze così dette “ipoallergeniche” sono in grado di garantire una soluzione vivibile, soprattutto alle persone con soglie di tolleranza agli allergeni molto basse.

4. La casa va ripensata

Accogliere un gatto significa fare aggiunta di cassette, ciotole, tiragraffi con conseguente spostamento di mobili, liberazione di ripiani su cui il gatto possa salire (soprattutto nelle case piccole!), istallazione di mensole e percorsi verticali. Se siete dei patiti della vostra casa, se l'idea di cambiare disposizione o aggiungere elementi che non riguardino voi e che non rispondano necessariamente ai canoni dell'estetica umana vi dà il raccapriccio, allora dovreste valutare di rinunciare al gatto che, sappiatelo, occuperà ogni spazio, ogni anfratto, riadattandolo a modo suo (e spesso poco piacevolmente) se non saremo noi ad offrirgli risorse dedicate.

5. Richiede tempo da dedicargli

E' assolutamente un falso mito l'idea che il gatto sia un animale poco impegnativo e che basti farlo giocare mezz'ora la sera quando rientrate dal lavoro. Se questo è tutto il tempo che siete in grado di offrirgli, sappiate che il rischio è di dover, prima o poi, affrontare le alterazioni comportamentali che il lungo isolamento e la monotonia provocano in un gatto, soprattutto se vive esclusivamente in casa. Adottarne un secondo non rappresenta una soluzione sicura perché i gatti hanno tutti bisogno di avere una vita mentale ed emotiva in movimento, anche i conviventi che non necessariamente si faranno compagnia tra loro, come spesso si crede.

6. I gattini non hanno orari

I gattini e i gatti giovani sono dei gran giocherelloni e lo sono di giorno e, spesso, anche di notte. Potrebbero svegliarvi facendo piccoli agguati ai piedi o alle mani mentre dormite oppure potrebbero iniziare a far rotolare qualche gioco rumoroso proprio nel cuore della notte. Potrebbero imparare che miagolando e facendo gli occhi dolci ottengono del cibo. A qualunque ora del giorno. Anche mentre state lavorando al PC, siete collegati in chat con il capo e anche mentre mangiate o siete in bagno. O, di nuovo, mentre dormite.

7. La cassetta è una religione

Il gatto che avete adottato potrebbe non gradire la cassetta, il posto in cui è posizionata, la lettiera che avete scelto e potrebbero richiedere di fare mille tentativi prima di trovare la collocazione più adeguata alle loro aspettative eliminando, nel frattempo, nel box doccia, sul divano, sui tappeti o dovunque altro capiti. A volte sarà necessario raggiungere dei compromessi, tipo tenere la cassette proprio in quel posto che avreste tanto voluto evitare (ad esempio in soggiorno o in camera da letto) e solo perché quello è l'unico posto che viene accettato dal gatto.

8. Convivere col pelo

I gatti perdono pelo, tanto. La cosa accade perlopiù in primavera e in autunno ma la verità è che dopo aver vissuto per un po' con un gatto il suo pelo si trova un po' dappertutto, specie sui vestiti. I maniaci di pulizia e ordine, potrebbero dover sovvertirne il senso per convivere con un gatto.

9. La guerra dell'attenzione

Quando un micio vuole ottenere qualcosa sa essere particolarmente snervante perché è in grado di studiarvi e di capire su cosa fare leva per convincervi di una sua richiesta. Potrà svegliarvi di notte miagolando o dando zampate sul naso, potrà provocare rumori o far cadere oggetti dall'alto per attirare l'attenzione, potrà raspare insistentemente, potrà occupare postazioni strategiche per farsi vedere. Se è annoiato dalla vita che fa, può rendere la vostra impossibile, con agguati improvvisi, morsi, giochi poco controllati, comportamenti alterati perché siete la sua unica fonte di intrattenimento.

10. Immancabili boli di pelo

Un gatto, seppur sanissimo, può vomitare boli di pelo, cioè piccole palle di pelo ingerito durante le operazioni di pulizia e che vengono così espulse. E' una sorta di igiene intestinale. Non è piacevole, si può limitare ma accade e non resta che pulire.

Ancora convinti?

Certo, questi sono tutti aspetti che possono essere prevenuti con una buona informazione preventiva ma, allora, è necessario avere la disponibilità di comprendere i bisogni di specie dei gatti e di fare scelte con essi coerenti. Siete disposti a farlo? Se sì, c'è solo un ultimo aspetto. I gatti sono fantasia, fantasia pura. Sappiate, quindi, che questo è solo un elenco parziale delle cose con cui un gatto potrà rendervi vivace l'esistenza. Ma, del resto, se non ci si mette un po' di pepe nelle relazioni, che gusto c'è?

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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