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8 Aprile 2024
13:01

Qual è l’età giusta per educare un cane

Non è mai troppo tardi per dare inizio a un percorso educativo. Il consiglio è quello di iniziare prima ancora dell'adozione del cucciolo, ma anche i cani anziani possono trarne beneficio.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Molti pet mate si chiedono quale sia l'età giusta per educare il cane, ma in realtà non esiste una risposta univoca a questa domanda, perché dipende da molti fattori. Sempre più spesso, però, si consiglia di contattare un educatore cinofilo fin dal momento in cui si prende la decisione di accogliere il cane in casa, in modo da venire guidati in un percorso di adozione consapevole. 

La stessa figura professionale può seguire la famiglia durante tutta la vita insieme, accompagnando nel percorso di crescita e poi nella fase adulta, fino a raggiungere l'età anziana, quando la gestione quotidiana potrebbe essere più complicata per via delle difficoltà motorie. Non bisogna dimenticare infatti che il cane apprende fin dal primo giorno della sua vita e continuerà a farlo anche più avanti con l'età.

L'educatore cinofilo, in base alle necessità del soggetto, e in accordo con il nucleo familiare, determinerà il momento adeguato per dare inizio ai diversi (ed ampi) ambiti dell'educazione, come ad esempio la libertà durante le passeggiate, il corretto utilizzo del guinzaglio e le modalità di interazione con gli sconosciuti. Durante il percorso, inoltre, si possono affrontare le complessità che emergono durante la vita insieme all'interno della società umana, fatta di rumori, stimoli in continuo movimento e frequenti incontri con altre persone e altri cani. 

Il percorso educativo riguarda le situazioni in cui il soggetto non mostra disturbi comportamentali come paure, fobie o comportamenti aggressivi. In questo caso è necessario rivolgersi invece ad un istruttore cinofilo, il quale potrebbe interfacciarsi anche con un veterinario esperto in comportamento. 

Qual è l'età giusta per educare un cane?

Non esiste un'età giusta per dare inizio a un percorso con un educatore cinofilo, perché ciò dipende da moltissimi fattori. Se si decide, però, di contattare l'esperto fin da subito, sarà possibile prevenire un gran numero di difficoltà che insorgono naturalmente durante la convivenza. 

Il lavoro dell'educatore cinofilo, infatti, è proprio quello di osservare l'insieme dei fattori che si vanno ad intrecciare nella vita condivisa, fare chiarezza sugli aspetti più complessi ed evitare che si trasformino in difficoltà quotidiane.

Chi ad esempio decide di vivere con un cane da caccia (come i segugi, i terrier o i cani da ferma) dovrà avere chiaro fin da subito che sarà necessario, di tanto in tanto, offrirgli la libertà dal guinzaglio. In caso contrario, il cane potrebbe cominciare a vivere una frustrazione, che potrebbe portare, via via, a problematiche comportamentali di diversa entità.

Chi invece sceglie di vivere con un terrier di tipo bull (come un Amstaff, un Bull Terrier o uno Staffordshire Bull Terrier) o con un molossoide (come un Rottweiler, un Mastiff o un Dogo Argentino), dovrà prestare attenzione al percorso di socializzazione del cucciolo con il mondo, in modo che il cane conosca ciò che gli accade intorno e non debba sentire sempre la necessità di intervenire con la sua notevole forza. L'educatore cinofilo aiuterà inoltre il pet mate a svolgere il ruolo del mediatore affidabile tra il cane e le altre persone.

Il percorso educativo, però, non si diversifica solo in base alle razze (o ai mix di razza) con cui si ha a che fare, ma anche sulla base delle specifiche necessità della famiglia, del cane e dell'ambiente circostante. 

Quando cominciare a educare il cane?

Il percorso con un educatore cinofilo può avere inizio prima ancora dell'arrivo in casa del cane. Sempre più spesso, infatti, si consiglia alle famiglie adottanti di contattare questa figura di riferimento, capace di guidare verso la scelta più adeguata. Insieme si può decidere di rivolgersi ad una struttura come un canile o un rifugio, oppure si può pensare di contattare un'associazione rescue.

L'educatore cinofilo, inoltre, può accompagnare nella ricerca di un allevatore che sia davvero competente e abbia a cuore il benessere degli individui.

Una volta che il cane (cucciolo o meno che sia) entra in famiglia, si può decidere di strutturare insieme un percorso su misura, che sia focalizzato sulle richieste del pet mate, ma anche (e soprattutto) sulle necessità del soggetto, che ha una sua personalità unica, fatta di interessi, talenti e bisogni individuali.

Se non lo si ha fatto prima, si può pensare di educare il cane anche quando si decide di allargare la famiglia e si prevede che possano arrivare dei bambini, oppure quando si sta per affrontare un momento complesso della vita, come un trasloco, una separazione o l'arrivo di un altro cane. In qualsiasi momento, quindi, la decisione di contattare un educatore cinofilo può essere determinante per fare chiarezza sui dubbi che ogni pet mate affronta nella convivenza con un'altra specie.

Quando è troppo tardi per educare un cane?

Non è mai troppo tardi per educare un cane. Anche le famiglie che vivono da tempo con soggetto anziano possono prendere in considerazione l'idea di contattare un educatore cinofilo. Questa figura, infatti, può aiutare ad affrontare diverse fasi della vita insieme e può anche accompagnare i pet mate nella gestione del cane in fase geriatrica, organizzando attività che siano davvero su misura per lui.

Durante i primi mesi di vita i cuccioli assorbono informazioni in maniera davvero molto rapida, ma ciò non significa che non sia possibile continuare a imparare anche quando si è più avanti con l'età. Scoprire giochi nuovi (che siano in linea con lo stato di salute del singolo) è infatti un modo molto efficace per mantenere attive le abilità cognitive. Forse non è più il momento di iscriversi ad un corso di agility, ma nulla impedisce alla famiglia, in collaborazione con un educatore cinofilo, di inventare problem solving che siano divertenti e possano insegnargli qualcosa di nuovo, aiutandolo, tra l'altro, ad "allenare" la memoria.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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