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2 Febbraio 2024
15:13

Quali sono i cani che vivono più a lungo? Tante conferme e qualche sorpresa da un nuovo studio

Un nuovo studio condotto in Regno Unito ha analizzato 584.734 cani appartenenti a oltre 150 razze differenti per determinare l'aspettativa di vita, facendo emergere alcune conferme e sorprese relative alla taglia e alla lunghezza del muso.

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Piccolo Levriero Italiano

I cani di piccola taglia, mediamente, vivono più a lungo di quelli di grandi dimensioni. Da sola, tuttavia, la taglia non basta per determinare quanto vivrà un cane, questo perché l'appartenenza ad razze, estremizzate nell'aspetto dall'allevamento selettivo, influenza pesantemente l'aspettativa di vita del miglior amico dell'uomo. Ed è stato proprio questo l'elemento al centro di un nuovo studio recentemente pubblicato su Scientific Reports, che ha fatto emergere diverse conferme e alcune sorprese legate proprio alla longevità e all'aspettativa di vita di alcune razze.

Dallo studio coordinato Kirsten McMillan dell'associazione Dogs Trust emerge infatti, senza troppe sorprese, che sono soprattutto i cani di taglia grande e quelli brachicefali – cioè quelli muso schiacciato – come il Bulldog Inglese e il Carlino ad avere un'aspettativa di vita sensibilmente più bassa delle altre razze, in media 9,1 anni per i maschi e 9,6 anni per le femmine. Di contro, invece, i cani di piccola taglia e, soprattutto, col muso lungo – ovvero le razze dolicocefale – sono quelli che vivono di più in assoluto, in media 13,3 anni. Tra questi ci sono per esempio il Bassotto nano, il Piccolo Levriero Italiano, il Lancashire Heeler e il Pastore Scozzese delle Shetland.

carlino
Carlino

Lo studio è stato condotto in Regno Unito, partendo da un database che includeva dati e informazioni appartenenti a ben 584.734 cani di oltre 150 razze differenti. Gli stessi ricercatori, però, ci tengono a sottolineare che i loro risultati sono rappresentativi esclusivamente per i cani del Regno Unito, poiché i dati arrivano da registri di razza, veterinari, compagnie di assicurazione per animali domestici ed associazioni e istituti di ricerca che operano in UK. Tuttavia, questi risultati, potrebbero stimolare anche altri studi e soprattutto aiutare a identificare i cani più a rischio di morire prematuramente.

Abbiamo infatti più volte affrontato le problematiche legate alla salute e all'etica riguardante l'allevamento selettivo estremizzato di alcune razze, come appunto cani brachicefali. Sono ormai numerosi gli studi e le evidenze che sottolineano come l'aver selezionato cani con musi sempre più schiacciati abbia portato all'emergenza sistematica di numerose patologie ormai incompatibili col benessere e la vita di questi animali. L'esempio più eclatante è quello del Bouledogue francese, razza diventata sempre più popolare e protagonista di un episodio del nostro format video Che razza di storia.

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Proprio per questo, alcuni paesi stanno persino iniziando a vietare la detenzione o l'allevamento di questi cani, come è accaduto per esempio in Norvegia, dove un tribunale, emettendo una sentenza storica, ha vietato l'allevamento di Bulldog inglesi e Cavalier King Charles. L'allevamento "non etico" di queste razze è stato affrontato anche dai Paesi Bassi, che vogliono vietare il commercio e persino le pubblicità con i cani brachicefali. Questo studio, quindi, calcolando che i cani con un muso schiacciato corrono un rischio maggiore di circa il 40% di vivere una vita più breve rispetto ad altri non fa che confermare dubbi e le riflessioni sull'allevamento di queste razze.

Dallo studio, tuttavia, emergono molti altri risultati interessanti. Le femmine, per esempio, hanno un'aspettativa di vita leggermente superiore rispetto ai maschi (12,7 anni rispetto a 12,4 anni), mentre i cani grandi hanno circa il 20% in più di rischio di vivere di meno rispetto a quelli piccoli. Un altro studio recente, aveva già evidenziato come questo fenomeno sia probabilmente legato a una maggiore propensione a sviluppare tumori, un effetto collaterale negativo causato sempre dalla selezione artificiale praticata su alcune razze. Curiosamente è emerso anche che i cani di razza pura risultano leggermente più longevi di quelli nati da incroci di razze differenti (12,7 anni rispetto a 12,0 anni).

Bassotto
Bassotto

Questo aspetto, tuttavia da approfondire con altri studi, riguarda soprattutto i cosiddetti designer dog, ovvero cani nati dall'incrocio di due razze, molto in voga negli ultimi anni. Questo tipo di selezione è nato solo di recente e nasconde diversi rischi per il benessere degli animali, tra cui troviamo per esempio Labradoodle (incrocio tra Labrador e Barbone, in inglese Poodle), Peekapoo (Barboncino e Pechinese), Goldendoodle (Golden Retriever e Barbone), Puggle (Carlino e Beagle), Maltipoo (Maltese e Yorkshire). Cani che, come alcune razze, sono altrettanto colpiti da disturbi ereditari e caratteristiche fisiche estremizzate.

Tornando ai risultati e ai numeri sulla longevità e partendo da una durata media per tutti cani studiati calcolata in 12,5 anni, le razze più longeve in assoluto sono state le seguenti: Lancashire Heeler (15,4 anni di vita media) seguita da Tibetan Spaniel (15,2 anni); Shiba Inu (14,6 anni); Papillon (14,5 anni); Lakeland Terrier (14,2 anni); Schipperke (14,2 anni); Border Terrier (14,2 anni); Piccolo Levriero Italiano (14,0 anni) e Bassotto nano (14 anni). I cani con aspettativa di vita inferiore, come detto, sono quelli di taglia grande o con il muso brachicefalo.

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Pastore del Caucaso

Al primo posto c'è il Pastore del Caucaso, con appena 5,4 anni di vita media, seguito dal Cane da Presa Canario (7,7 anni); Cane corso (8,1 anni); Mastiff (9,0 anni); San Bernardo (9,3 anni); Bloodhound (9,3 anni); Affenpinscher (9,3 anni); Mastino Napoletano (9,3 anni); Bulldog inglese (9,8 anni) e Bouledogue francese (9,8 anni). Tra le 12 razze più popolari, che rappresentavano oltre il 50% di tutti i cani database, c'erano poi il Labrador, che avevano un'aspettativa di vita media di 13,1 anni, i Jack Russell Terrier, con un'aspettativa di vita media di 13,3 anni e il Cavalier King Charles Spaniel, che aveva invece un'aspettativa di vita media di 11,8 anni.

In conclusione, i ricercatori si augurano che questo studio possa servire a da aiutare allevatori, politici e soprattutto chi vuole adottare un cane, a prendere decisioni più consapevoli e maggiormente orientate verso un miglioramento del benessere della vita del miglior amico dell'uomo. I fattori che influenzano l'allevamento, le adozioni e l'acquisto di alcune specifiche razze, non dovrebbero infatti essere l'aspetto carino, il muso schiacciato e gli occhi grandi, ma la salute, il benessere e il tipo di vita che stiamo per dare a questi cani per colpa dei nostri discutibili gusti estetici.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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