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scheda razza
10 Dicembre 2022
12:00

Cane da Pastore Scozzese delle Shetland, il piccolo e instancabile conduttore delle greggi

  • Origine: Gran Bretagna
  • Standard: gruppo 1 - Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri). Sezione 1 - Cani da pastore.
  • Taglia: piccola
  • Altezza: 35 cm. per le femmine, 37 cm. per i maschi
  • Peso: 7-12 Kg
  • Pelo: lungo e abbondante. Può essere color fulvo, tricolore e merle.
  • Vita media: 12-13 anni
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Il Cane da Pastore Scozzese delle Shetland, anche detto Shetland Sheepdog o Sheltie, è un cane da conduzione delle greggi di origine scozzese. A renderlo riconoscibile sono le sue piccole dimensioni e il morbido, fitto e lungo mantello, adatto al clima dell’Oceano Atlantico settentrionale.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani2
  • Rapporto con altri cani2
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità3
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane3
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie2
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica3
  • Somestesica1
  • Sociale2
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa1
  • Predatoria3
  • Sillegica2
  • Esplorativa2
  • Di ricerca1
  • Cinestesica3
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Ha una personalità spiccata, autonoma, sicura e molto affidabile; abilità, queste, sviluppate nei lunghi secoli di cooperazione con i pastori, i quali gli affidavano il compito di spostare le greggi da solo, senza l'ausilio dei costanti ordini da parte degli umani.

Chi desideri condividere la vita con lui, infatti, è bene che non si illuda di poterlo mettere in una borsetta per fare il giro dell’isolato, ma si prepari piuttosto con stivali di gomma, un buon impermeabile e tanta energia, perché questo cane non si stanca mai di stare all’aperto a correre, giocare e divertirsi.

Origine

Gran Bretagna

Standard

N° 88/ 23.08.2013

Gruppo 1 Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri)

Sezione 1 Cani da pastore.

Aspetto 

Il Pastore delle Shetland è un cane di taglia piccola che raggiunge circa i 37 centimetri di altezza (35 le femmine) e un peso medio di 7/12 chili.

Il mantello è lungo e abbondante e forma una criniera. Può essere color fulvo, tricolore e merle.

Motivazioni

Predatoria, cinestesica, affiliativa, possessiva, territoriale, collaborativa, comunicativa, et epimeletica, competitiva, protettiva

Amante di 

Correre nei prati e collaborare con i suoi umani di riferimento svolgendo anche attività impegnative. Sentirsi un vero e proprio cane nonostante le sue piccole dimensioni.

Salute, cura e mantenimento

Nonostante la piccola taglia, il Pastore delle Shetland potrebbe soffrire di displasia dell’anca e del gomito. Inoltre la razza è particolarmente predisposta a patologie cardiache e oculari.

Alcuni soggetti sono affetti dalla sindrome di Waardenburg (WS), una patologia che causa sordità di grado variabile, ma anche anomalie della pigmentazione degli occhi.

Il lungo mantello necessita di regolari spazzolate per evitare il formarsi di nodi.

Origine e storia

Le isole Shetland si trovano a Nord della Scozia, ad una latitudine paragonabile a quella di Oslo, in Norvegia. In questo piccolo mondo tra terra e mare, è nato il Pastore delle Shetland, un cane molto più temerario di ciò che le sue dimensioni potrebbero far credere.

D’altra parte, se l’orizzonte piomba a capofitto nell’oceano, non serve certo avere le zampe lunghe per riuscire a fare il giro dell’isola e impedire che le pecore scappino lontane.

Le origini dello Sheltie sono difficili da determinare, ma i ricercatori ci tengono a ribadire che non si tratta di un diretto discendente del Pastore Scozzese a pelo lungo, con il quale, però, è stato certamente incrociato nei secoli.

Secondo la maggior parte degli esperti, questa razza sarebbe più vicina invece agli antichi King Cavalier Charles Spaniel, anche loro alti circa 30 centimetri e dotati di coraggio da vendere.

Alcuni sostengono invece che sia nato da un incrocio con i Border Collie, ma non ci sono certezze a riguardo.

Secondo la storia più diffusa, fu l’allevatore James Loggie ad impegnarsi per dare forma allo Shetland Sheepdog che conosciamo oggi. Scelse alcuni caratteri indispensabili per svolgere le sue mansioni in un territorio così duro come le isole dell’Altantico settentrionale, senza fare mai alcun riferimento ai Border Collie.

Loggie ritenne invece indispensabile selezionare cani di piccola taglia, perché i cani grandi sarebbero costati troppo dal punto di vista alimentare per una comunità così povera e rurale come quella delle Shetland, dove le poche materie prime erano indispensabili per portare avanti la vita degli esseri umani.

Inoltre, le mandrie di pecore del posto erano famose per essere coraggiose e ostinate, quindi si concentrò nello scegliere solo soggetti dotati di una personalità sufficientemente testarda da tenere testa agli ovini.

Per ottenere questo risultato, fece affidamento su un’antica razza di cane chiamata, “Yakki”. Soggetti appartenenti a questa categoria sbarcavano di tanto in tanto sulle Shetland insieme ai balenieri delle Groenlandia, quando facevano scalo in mezzo all’Atlantico per permettere ai membri dell’equipaggio di tornare a casa. Fu proprio l’incrocio con gli Yakki a dare agli Shetland un mantello ancora più adatto ai climi freddi e piovosi.

Il ruolo che gli veniva affidato sulle isole era quello di spostare le pecore autonomamente dalle zone intorno alle case in direzione delle alture dove potevano stare più al sicuro. Quando il pastore lo riteneva necessario, lo Sheltie rispondeva ad un apposito richiamo e iniziava immediatamente a dirigere gli animali in alto, senza la necessità del supporto umano.

Il riconoscimento della razza venne richiesto per la prima volta nel 1908 dal Kennel Club di Londra. La domanda venne però respinta a seguito dell’opposizione degli allevatori di Pastori Scozzesi a pelo lungo, i quali ritenevano che si trattasse appunto di una versione in miniatura del Collie.

Solo nel 1914 arrivò il riconoscimento con il nome di Shetland Sheepdog o Sheltie.

Negli anni Venti e Trenta fu lo stesso British Kennel Club ad autorizzare alcuni incroci con il Pastore Scozzese a pelo lungo per modificare alcune caratteristiche estetiche della razza.

In Italia al giorno d’oggi non è molto diffuso e, secondo il libro genealogico delle razze di Enci, nel 2021 sono stati registrati solo 292 nuovi individui.

Ciò nonostante si possono trovare alcuni allevamenti specializzati in questa razza e, inoltre, è possibile rivolgersi ad alcune associazioni rescue che si occupano di trovare nuove famiglie per i cani da pastore vittime di maltrattamento e abbandono.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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In Italia lo Shetland Sheepdog non viene scelto come cane da pastore, ma viene considerato invece spesso solo come un cane da compagnia. Questa decisione, purtroppo, rischia di ridurlo ad un’esistenza estremamente povera rispetto a quelle che sarebbero le sue necessità e i suoi desideri.

Il Pastore delle Shetland, infatti, resta ancora oggi un cane estremamente attivo che non si stanca mai di prendere parte alle occupazioni dei suoi umani. Non c’è da stupirsi, visti i compiti che gli sono sempre stati affidati.

Nonostante i 30 centimetri di altezza, questo piccolo pastore non si tira indietro dal proteggere le sue cose e tutta la famiglia che, di tanto in tanto, potrebbe confondere per un gregge.

Per renderlo felice, quindi, bisogna dargli la possibilità di avere una routine in cui esprimere la sua motivazione cinestesica e quella collaborativa, ovvero il grande perno su cui si basa la sua personalità.

Se proponete attività interessanti e gli fate scoprire posti nuovi, rendendolo partecipe delle vostre commissioni, lui riconoscerà in voi il pet mate/pastore che sta cercando.

Non illudetevi, quindi, che sia un cane a cui piace venire spazzolato e fare i soliti quattro passi nel quartiere. Dentro di lui c’è una storia di oceani, tempeste, avventure e sfide, quindi sarete piuttosto voi a dover stare al suo passo.

Come tutti i cani da pastore ha una motivazione territoriale piuttosto spiccata e, per questo motivo, potrebbe non andare d’accordo con chi entra in casa senza il vostro o il suo permesso e, nel caso in cui questo accada, farà sapere a tutto il condominio che non è d’accordo, grazie alla sua motivazione comunicativa che si manifesta anche con un abbaio piuttosto acuto e continuo.

Aspetto fisico

Il Pastore delle Shetland è un cane di taglia piccola a pelo lungo. I soggetti adulti arrivano a 37 centimetri di altezza (le femmine 35) e un peso di circa 7/12 chili. L’aspetto è elegante, la testa è allungata, il cranio largo tra le orecchie e con un leggero stop.

Il tartufo è nero e gli occhi sono a forma di mandorla, di colore marrone scuro o macchiati di blu. Le orecchie sono piccole, moderatamente larghe alla base e gettate indietro quando il cane è rilassato. Il collo è muscoloso e il dorso ha una curvatura sulla zona lombare. La coda è bassa con abbondante pelo e leggermente alzata sulla punta. Le zampe sono dritte, muscolose e con ossatura pesante. Il pelo è doppio e suddiviso in uno strato di copertura lungo, ruvido e dritto e un sottopelo soffice, corto e fitto.

La criniera nella zona della pettorina è detta frill ed è piuttosto abbondante. Il colore può essere fulvo zibellino (ovvero chiaro in ogni gradazione dall’oro al mogano intenso), ma anche tricolore, blue merle (argento chiaro chiazzato e screziato di nero), nero e bianco o nero focato.

Talvolta lo Sheltie viene confuso con il Pastore Australiano o con il Pastore Scozzese a pelo lungo (anche detto Lessie), entrambi però rispetto a lui hanno una taglia di molto superiore rispetto.

Cura e salute

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Nonostante la piccola taglia, il Pastore delle Shetland potrebbe soffrire di displasia dell’anca e del gomito.

Inoltre si tratta di una razza è particolarmente predisposta a patologie cardiache. La CEA, invece, è un’anomalia di origine genetica, che può portare a un deficit della vista o addirittura alla cecità.

Alcuni soggetti sono affetti dalla sindrome di Waardenburg (WS), una patologia che causa sordità di grado variabile, ma anche anomalie della pigmentazione degli occhi.

Il lungo mantello necessita di regolari spazzolate per evitare il formarsi di nodi.

Per ridurre il rischio che il vostro Sheltie sia affetto da queste patologie, rivolgetevi ad allevamenti ufficiali che abbiano a cuore il benessere dei cani e selezionino solo soggetti sani.

Cosa fare con un Pastore delle Shetland

Insieme a lui potete svolgere quasi tutte le vostre commissioni quotidiane e, se possibile, potete anche coinvolgerlo. Prima di uscire di casa, ad esempio, potete abituarlo ad andare a prendere la sua pettorina e portarvela. Così facendo si sentirà parte integrante del processo di preparazione dell’uscita e, nel frattempo, voi potrete mettervi le scarpe senza che vi salti tra i piedi eccitato per l’emozione.

Trattandosi di un cane molto vivace, potete organizzare anche divertenti sessioni di problem solving o di ricerche olfattive. Queste attività, infatti, favoriscono lo sviluppo di una personalità riflessiva: una capacità che torna certo utile a un piccolo cane sempre attivo come lui.

Ogni tanto potete anche andare a correre insieme, prestando però attenzione al suo benessere. Non esagerate quindi, e trattate questa opportunità come una delle tante alternative per le vostre giornate. Lo stesso vale anche per le attività di agility e mobility, che vanno certamente d’accordo con la sua motivazione cinestesica, ma rischiano di abituarlo ad essere sempre carico come una molla.

Relazione e contesto ideale

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La famiglia ideale per un Pastore delle Shetland è attiva ed energica, difficilmente si annoia o trascorre tutto il fine settimana in casa. Per vivere insieme a lui bisogna avere il desiderio di coinvolgerlo e di farlo saltare in macchina anche solo per andare alla posta o al mercato, consapevoli che, durante l’arco della giornata, avrà bisogno anche di sentirsi realizzato nella natura, libero di correre e di giocare insieme a voi a cercare qualcosa, a inseguire un bastone o a rincorrervi, saltando sotto e sopra gli ostacoli del parco.

Uno Sheltie che ha queste opportunità, sarà disposto a convivere anche con i bambini, i quali potrebbero però metterlo però un po’ di cattivo umore, perché il modo di muoversi imprevedibile tipico dei più piccoli, potrebbe ricordargli l’atteggiamento delle pecore indisciplinate.

Abituatevi quindi a sorvegliare la reazione tra il cane e i bambini e insegnate ad entrambi a rispettare gli spazi e i tempi dell’altro.

Alcuni Pastori delle Shetland sono piuttosto diffidenti ed è quindi bene prestare attenzione a questo aspetto del loro carattere, evitando di obbligarli ad esperienze in ambienti troppo affollati se vi accorgete che non li apprezzano.

Una giornata con un Pastore delle Shetland

Quando vi svegliate, saltate in piedi come una molla, perché vi ricordate che oggi vi siete presi qualche ora libera per andare a correre con il vostro Sheltie.
Mangiate qualcosa di rapido e, senza svegliare il resto della famiglia, fate sentire il rumore della pettorina al vostro cane che, in un istante è già pronto sull’uscio.

Correte insieme giù per le scale e solo sul portone gli mettete il guinzaglio. Lo tenete legato per il tempo necessario a raggiungere il parco, che a quest’ora è ancora vuoto, e poi lo liberate. Mentre voi fate stretching, lui si attarda annusando tutti gli odori lasciati dai cani passati prima di lui.

Poi lo chiamate e iniziate a correre. Lui solitamente vi sta davanti, ma ogni tanto rimane indietro per sentire ancora un odore interessante. Non vi preoccupate, ma piuttosto rallentate e lo guardate un attimo. Alla fine della corsa, gli rimettete il guinzaglio e tornate verso casa.

La famiglia è già sveglia e ha preparato la sua ciotola e la vostra colazione. Poi vi fate la doccia, andate a lavorare e, prima di uscire, salutate il vostro piccolo Pastore delle Shetland, che vi guarda con uno sguardo dolce dal cuscino in mezzo al divano.

Nel pomeriggio tornate a casa e gli chiedete di andare a prendere la sua pettorina. Lui ve la porta subito scodinzolando felice. Insieme andate poi a prendere i bambini a scuola e, sulla strada del ritorno, lasciate al più grande la responsabilità di condurlo al guinzaglio.

Avete deciso di comportarvi così in modo che, tra loro, imparino a conoscersi e rispettarsi. Alla sera preparate da mangiare per tutti e poi gli nascondete un Kong, glielo fate cercare per tutta la casa e, una volta trovato, lui si mette sul suo cuscino, felice, a leccare le leccornie che sono nascoste dentro.

Mentre guardate un film sul divano, salta su anche lui al vostro fianco e vi guarda. Voi sapete bene che sta aspettando la sua spazzolata serale. Poco dopo si addormenta sulle vostre gambe e non si muove più fino al mattino successivo, quando vi sveglierete di nuovo per il rumore delle sue zampette vispe sul pavimento e quello sguardo che sembra dirvi: «Sei pronto?».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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