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scheda razza
3 Giugno 2023
12:00

Il Bloodhound, maestoso segugio belga dal fiuto eccezionale

  • Origine: Belgio
  • Standard: gruppo 6 - Segugi e cani per pista di sangue. Sezione 1.1 - Segugi di grossa taglia
  • Taglia: grande
  • Altezza: 62 cm. per le femmine, 67 cm. per i maschi
  • Peso: 48 Kg per le femmine, 54 Kg per i maschi
  • Pelo: soffice e corto può essere di tre colorazioni come nero-focato, fegato-focato e monocolore fulvo
  • Vita media: 7-12 anni
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Il Bloodhound, noto anche con il nome di Chien de Saint-Hubert o cane di Sant'Uberto, è un'antica razza di segugio di grande taglia originaria del Belgio. Ha un corpo massiccio, lunghe orecchie pendenti e un mantello corto, liscio e soffice.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani2
  • Rapporto con altri cani3
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità1
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica2
  • Somestesica1
  • Sociale2
  • Protettiva0
  • Territoriale0
  • Possessiva0
  • Competitiva0
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica2
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

A renderlo famoso, però, è soprattutto il suo eccezionale fiuto, grazie al quale, fin dal Medioevo, accompagna l’uomo nella caccia. Negli ultimi decenni, inoltre, si è specializzato anche come cane da ricerca di dispersi e di fuggitivi. Questo talento gli ha fatto conquistare la reputazione di “miglior cane molecolare”, ovvero la razza più adatta a rilevare odori specifici e tracce di sostanze chimiche al suolo e nell’aria.

Grazie al suo straordinario olfatto, il Bloodhound è in grado di seguire una pista olfattiva anche se è vecchia di diversi giorni e sa discriminare gli odori di persone diverse e individuare il percorso che hanno seguito spostandosi. In alcuni Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, il fiuto del Bloodhound è addirittura riconosciuto legalmente come prova di innocenza o colpevolezza in tribunale.

Inutile dire, quindi, che chi desidera vivere con questi grandi cani da caccia dovrà amare l’aria aperta e le lunghe passeggiate nella natura. Senza fretta, però, perché rispetto ad altri segugi, il Bloodhound, che è il più grande e possente di questa categoria, è famoso anche per la sua riflessività e la sua lentezza, determinate entrambe da una spiccata motivazione esplorativa.

Si sofferma a lungo, se qualcosa attira l’attenzione del suo naso, per riconoscere ogni dettaglio degli odori che sente sia al suolo che nell'aria. Quando individua la pista, però, meglio essere atletici e pronti se si vuole stare al suo passo.

Origine

Belgio

Standard

N° 1/ 22.06.2001

Gruppo 6 Segugi e cani per pista di sangue

Sezione 1.1 Segugi di grossa taglia

Aspetto 

Corpo solido e muscoloso, pelo corto e soffice di colore nero focato o bruno focato. Secondo lo standard ufficiale i maschi possono raggiungere i 67 centimetri, mentre le femmine sono leggermente più piccole e non superano i 62 centimetri. Il peso va dai 46-54 chili dei maschi ai circa 42/48 delle femmine.

Orecchie e muso sono allungati con la caratteristica forma dei segugi.

Motivazioni

Esplorativa, perlustrativa, affiliativa, di ricerca, predatoria, comunicativa.

Amante di 

Lasciarsi trasportare dal fiuto, condividere la vita con una persona affidabile, serena e avventurosa. La tranquillità, che non è sinonimo di monotonia, ma di riservatezza e pace.

Alimentazione, cura e mantenimento

Come tutti i cani di grande taglia, è potenzialmente soggetto a displasia dell’anca e del gomito, ma anche alla torsione gastrica.

Origine e storia

La storia del Bloodhound è certamente molto antica, perché in Europa si hanno tracce della presenza di questo cane fin dal Medioevo. Non è facile, però, districarsi tra le leggende e le voci che lo riguardano.

Secondo alcuni, infatti, le sue origini andrebbero ricercate addirittura in Tibet, ovvero il luogo da cui partirono le prime migrazioni delle popolazioni celtiche verso l’Europa, tra il V e il III secolo a.C. Secondo un’altra ipotesi invece, sarebbero stati i romani a selezionare questi grandi cani da caccia circa 2000 anni fa. Un'ultima teoria, riportata anche da Enci, li vede come gli eredi degli antichi segugi neri e focati.

Ciò che è certo, però, è che le caratteristiche più tipiche del Bloodhound, ovvero la dimensione, l'olfatto e la resistenza, vennero selezionate a partire dal XI secolo, nell’Abbazia di Andain, in Belgio, dove i cani venivano utilizzati per la caccia alla grossa selvaggina. I monaci del posto regalavano ogni anno sei Bloodhound al Re di Francia e il dono era sempre molto apprezzato. I cani ricevevano le migliori cure e attenzioni ed erano considerati il fiore all’occhiello delle mute reali.

Nel 1750, però, Re Carlo IX cominciò a trovare troppo lenti questi grandi e solidi segugi, quindi li sostituì con un’altra varietà della stessa razza, ovvero con il cosiddetto “cane bianco del Re”, molto simile, ma senza il caratteristico mantello focato.

Il Bloodhound si salvò grazie al fatto che, a partire dall'XI secolo, alcuni soggetti erano stati trasferiti in Inghilterra da Guglielmo il Conquistatore. Oltre il Canale della Manica, il Bloodhound continuò ad essere usato nella caccia. Proprio questo è il motivo per cui, nonostante le sue origini siano belga e in patria sia considerato un simbolo nazionale, è famoso in tutto il mondo con il nome che gli è stato dato dagli inglesi e che, secondo alcuni, vorrebbe dire "cane purosangue".

Il nome francese Chien de Saint Hubertus, deriva invece dal nome di Uberto, che era Conte d’Acquitania e appassionato di caccia. Durante un’uscita insieme al suo cane, gli apparve una croce mentre inseguiva un cervo nel bosco. Decise quindi di prendere i voti e dedicarsi unicamente alla chiesa, senza separarsi però mai dai suoi cani.

Uberto divenne in seguito il vescovo di Liegi e fu proprio lui a fondare l’Abbazia di Andain (che poi prese il suo nome), dove venne allevata e selezionata questa razza. Ancora oggi, Uberto, diventato poi Santo, è considerato il patrono dei cacciatori e anche dei cani.

A partire dall’Ottocento, questi grandi segugi vennero importati anche negli Stati Uniti, dove ancora oggi vengono utilizzati nella ricerca dei fuggitivi. Più difficile, invece, è pensare di utilizzarli in caso di recupero delle vittime dei terremoti. Il loro corpo possente potrebbe portare allo schiacciamento delle persone.

In Italia gli allevamenti e, in generale i cani di razza Bloodhound, sono piuttosto rari. Possono costare anche più di mille euro e, secondo Enci, nel 2021 sono stati solo poco più di 100 i nuovi soggetti registrati. Chiunque abbia intenzione di adottare un Bloodhound, però, può anche contattare associazioni rescue specializzate in cani da caccia, le quali potrebbero avere notizia di soggetti provenienti da situazioni di abbandono o maltrattamento.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Il Bloodhound è certamente un cane che necessita di una vita attiva e piena di avventure. La sua motivazione perlustrativa, quella esplorativa, di ricerca e collaborativa, lo rendono un ottimo compagno di passeggiate tranquille all’aria aperta.

Ha una motivazione affiliativa estremamente spiccata, che lo porta a strutturare relazioni profonde di rispetto e fiducia con i suoi umani preferiti, soprattutto se si tratta di persone capaci di riconoscere la sua essenza. Oltre alla diffidenza, infatti, c'è un carattere dolce ed empatico, che si mostra solo a pochi eletti.

Rimane invece più timido e introverso nei confronti degli sconosciuti.

Anche con gli altri cani si relaziona spesso in maniera equilibrata e al conflitto preferisce certamente la fuga. Non stupitevi, quindi, se nelle situazioni di stress mette il naso a terra e si fa gli affari suoi. Questa è proprio una strategia per divertirsi in quello che sa fare bene, evitando le situazioni stressanti senza che nessuno se ne accorga.

Ha una motivazione comunicativa piuttosto spiccata, che lo rende un abbaiatore provetto. Il Bloodhound, infatti, è un cane che sa abbaiare, piangiucchiare, lamentarsi sommessamente, urlare, latrare e ululare. Questo tratto è stato sviluppato in passato attraverso la selezione dell'uomo per fare in modo che fosse in grado di avvisare quando trovava qualcosa a distanza, ma nella società di oggi potrebbe diventare una complicazione.

Niente paura, però, perché un Bloodhound soddisfatto della sua vita, felice e in compagnia di un umano davvero adeguato, tenderà ad abbaiare solo quando troppo eccitato alla ricerca di qualcosa e poi mugugnerà rilassato sul divano alla fine della giornata.

Aspetto fisico

Il Bloodhound è un cane da caccia massiccio e di grande taglia, con la morfologia tipica dei braccoidi, pur non appartenendo, secondo Enci, alla categoria dei bracchi. 

Tra tutti i segugi, è il più pesante, con testa e collo che presentano pelle abbondante, elastica e fine, che pende in profonde pieghe. Ha il mantello corto e liscio, di colore nero focato, fegato focato o tigrato. I maschi possono raggiungere i 67 centimetri e i 54 chili, mentre le femmine sono leggermente più piccole e non superano i 62 centimetri e i 48 chili.

Ha occhi color bruno nocciola e la palpebra inferiore è molto pendente. Gli occhi sono piuttosto infossati e il tartufo è quasi sempre nero, ma può essere anche marrone. Le orecchie sono lunghe e pendenti con un’estremità inferiore che supera di circa 5 centimetri la bocca.

Il collo è lungo e il pelo è soffice e corto. Gli arti sono muscolosi, con un’ossatura forte e i garretti evidenti. La coda è ricurva, più alta del dorso e la parte inferiore ha peli lunghi circa 5 centimetri che diventano più corti verso la punta.

Cura e salute

La cura e la salute del Bloodhound richiedono attenzione particolare ad alcune condizioni mediche a cui la razza è soggetta. Una delle principali preoccupazioni, come per molte altre razze, è la displasia dell'anca e del gomito, ovvero una condizione degenerativa delle articolazioni che può causare dolore e limitare la mobilità.

Per ridurre il rischio di insorgenza della displasia, è importante rivolgersi ad un allevatore che abbia davvero a cuore la salute dei cani ed eviti di selezionare soggetti portatori della patologia.

Un'altra condizione comune è l'entropion, ovvero una malformazione delle palpebre che provoca l'inversione dei margini delle palpebre verso l'interno, causando irritazione e danni alla cornea. Il trattamento può richiedere intervento chirurgico correttivo. Può anche soffrire di ectropion, ovvero l'atrofia progressiva della retina.

Vi è inoltre il rischio di torsione gastrica, o dilatazione-torsione dello stomaco. Si tratta di un'emergenza medica potenzialmente letale per il Bloodhound. È importante, quindi, evitare l'esercizio vigoroso subito dopo i pasti e monitorare i segni di distensione addominale, dolore e vomito. Una diagnosi tempestiva e un intervento chirurgico immediato sono in questo caso essenziali per la sopravvivenza del cane. Le pieghe della pelle e le lunghe orecchie, inoltre, vanno curate e pulite regolarmente e con delicatezza, in modo da evitare lo sviluppo di micosi, infezioni e irritazioni.

Oltre a queste condizioni specifiche, è fondamentale fornire al Bloodhound una corretta alimentazione che eviti il sovrappeso, un'adeguata attività fisica e regolari controlli veterinari per garantire il suo benessere generale.

Cosa fare con un Bloodhound

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Insieme a lui, ovviamente, ci si può divertire all’infinito con l’utilizzo dell’olfatto. Provate a riempire un sacchetto con qualche premietto e poi legatelo a uno spago. Trascinatelo per tutta la lunghezza del campo vicino a casa e poi legatelo a un arbusto.

Andate a prendere il vostro cane, portatelo al punto in cui avete iniziato a trascinare il sacchetto e assisterete alla magia. Il naso entrerà in movimento e il cane darà spettacolo delle sue meraviglie fino a trovare il sacchetto, aprirlo con i denti e gustarsi in autonomia il suo tesoro.

Potete inoltre prendere parte a delle divertenti sessioni di mantrailing, in cui il cane è chiamato a cercare persone nascoste.

Non limitatevi però a tutto ciò che riguarda il naso, altrimenti rischiate che lui si chiuda in questo interesse non voglia più fare altro. Divertitevi quindi anche in problem solving e giochi di attivazione mentale che richiedano la capacità di passare sotto una panchina, di utilizzare le zampe con estrema delicatezza o di fare un saltello (senza pretendere troppo: stiamo parlando di un cane che pesa 50 chili).

Relazione e contesto ideale

Il Bloodhound è un cane meravigliosamente riservato, che regala i lati più straordinari del suo carattere alle persone di cui si fida davvero. Come tutti i cani un po’ timidi, ama trascorrere il tempo con i suoi umani preferiti, senza essere obbligato ai luoghi affollati e agli ambienti troppo rumorosi. La famiglia ideale può essere anche numerosa, ma è importante ricordarsi che si tratta di un cane di grande taglia.

Tutti i membri della famiglia devono essere abituati alla convivenza e al rispetto di spazi e tempi altrui. Il rapporto con i più piccoli, inoltre, va sempre sorvegliato.

Come tutti i cani da caccia, potrebbe allontanarsi all’inseguimento di qualche odore. Quindi, abituatevi a vederlo da lontano e favorite le passeggiate in ambienti adeguati in cui la sua libertà dal guinzaglio non possa mettere a repentaglio la tranquillità degli animali selvatici.

Per evitare vivere momenti di ansia, potete anche munirvi di un dispositivo Gps, che vi permetta di individuare la sua posizione dal cellulare.

Generalmente ha un carattere calmo, gentile e dolce, ma sa essere anche molto ostinato e testardo. Se decide che vuole andare in una direzione, sarà difficile fargli cambiare idea. Con il suo umano scenderà facilmente a compromessi, ma se dall’altra parte del guinzaglio c’è un dog sitter o una persona che non conosce, potrebbe fissare l’infinito in eterno piuttosto che girarsi e accettare la vostra proposta.

La sua motivazione predatoria potrebbe portarlo ad inseguire i gatti del paese e, probabilmente anche quelli che vivono in famiglia. Predisponete quindi ambienti sopraelevati che il Bloodhound non possa raggiungere.

Una giornata con un Bloodhound

Vi svegliate al mattino e vi trovate di fronte quegli occhi dolci e affettuosi del Bloodhound che vi guardano come se vi dicessero pacatamente: «Ehi, è ora di alzarsi!». Dopo una breve sessione di coccole e carezze, vi dirigete verso la cucina per la colazione. Il cane vi segue da vicino, sperando in un piccolo assaggio di qualcosa di gustoso e, infatti, non riuscite a resistere: una fetta biscottata la riceve anche lui.

La prendete in mano, gliela fate annusare, gli chiedete di fermarsi in cucina e andate a nasconderla sotto la cassapanca in entrata. In pochi istanti la trova e, soddisfatto, si sposta nella sua cuccia per mangiarsela.

Ora, però, è tempo di uscire per una passeggiata all'aperto. Vagate per sentieri boscosi, con il cane al vostro fianco. Il suo passo calmo e misurato sembra quasi in sintonia con la quiete della natura circostante. Vi godete l'aria fresca e il suono dei cinguettii degli uccelli, mentre il vostro Bloodhound esplora l'ambiente con curiosità e, di tanto in tanto, vi regala uno sguardo.

Rientrati a casa, si dirige rapidamente verso il divano e vi guarda aspettando che gli prepariate il primo pasto. Dopo mangiato si appisola serenamente in pochi secondi. Quello è il suo posto preferito per rilassarsi e riprendere le energie. In pochi istanti, infatti, sta già brontolando e mugugnando nel sonno. Dopo aver fatto la doccia ed esservi cambiati, vi avvicinate e gli fate una dolce carezza per salutarlo prima di andare al lavoro. Lui apre gli occhi e vi regala una scodinzolata, poi però, torna con decisione al suo pisolino.

Nel pomeriggio, siete invitati a fare una passeggiata con gli amici e i loro cani. Il vostro Bloodhound cammina sereno senza allontanarsi troppo, ma non resta troppo vicino a voi e agli altri cani. Sapete bene che non è un amante delle grandi folle o dell'agitazione, quindi gli lasciate godere il momento rispettandola sua scelta. Lui, dal canto suo, di tanto in tanto, si gira a controllare che siate ancora lì.

Arriva la sera e tutti insieme, famiglia compresa, vi sedete a tavola per la cena. Il Bloodhound, come al solito, si posiziona in un angolo tranquillo, da dove può osservare i movimenti di ogni persona presente. Con occhi pacati e un'aria curiosa, sembra prendere parte a tutto ciò che accade intorno a lui senza però intervenire in maniera agitata.

Quando gli ospiti se ne vanno e i bambini si addormentano, arriva il momento di addormentarsi. In questo frangente il vostro Bloodhound rivela il suo lato più tenero. Si accoccola vicino a voi, affidandosi totalmente e, con un sospiro soddisfatto e un po' di sbadigli, si abbandona di nuovo al sonno, sapendo che voi siete lì e sopporterete il suo russare basso e costante.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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