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11 Maggio 2022
9:00

Cani da riporto: tutte le razze e le loro caratteristiche

I cani da riporto o retriever sono razze particolarmente abili nel riportare le prede. Sono classificati da ENCI e FCI come una sottocategoria del Gruppo 8 e sono in tutto sei. Scopriamo le loro caratteristiche e motivazioni.

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Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
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I cani da riporto sono un gruppo di cani estremamente abili nel tornare da noi umani con qualcosa in bocca, dalle antiche origini Nord americane. Vengono chiamati anche Retriever, dal verbo inglese to retrieve, ovvero riportare, e a questa categoria appartengono anche alcuni tra i cani più diffusi nel nostro paese. Labrador e Golden retriever infatti, sono i più famosi di questo gruppo, di cui fanno parte anche altre razze che, come loro, hanno accompagnato per secoli i cacciatori e i pescatori delle fredde acque canadesi ed americane.

Classificazione FCI/ENCI

I cani da riporto vengono classificati da Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e da FCI ( Fédération Cynologique Internationale) come una sottocategoria del gruppo 8, il quale comprende anche i cani da cerca, come ad esempio i Cocker o gli Springer Spaniel, e i cani da acqua, a cui appartengono i Lagotti Romagnoli che, al giorno d'oggi, sono considerati anche cani da tartufo.

Tutte e tre le sotto categorie comprendono cani che accompagnano l'uomo nella caccia o nella pesca, ma lo fanno in ambiti sempre diversi. Mentre i cani da acqua sono stati destinati unicamente alle attività acquatiche di riporto delle reti e dei volatili abbattuti dai cacciatori sulla costa, i cani da cerca sono invece gli specialisti dei ritrovamenti della selvaggina a terra. Il loro ruolo è quello di avvisare i cacciatori della presenza del selvatico e, in alcuni casi lo riportano indietro, in altri invece, lo spingono verso la rete.

I Retriever possono essere considerati un mix di queste due categorie. Amano l'acqua e sono adatti anche loro a trascorrervi molto tempo, senza temere eccessivamente il freddo. Sono però anche grandi amanti delle attività a terra e adorano soprattutto trascorrere il tempo con i propri umani di riferimento. Molti li considerano infatti come cani da compagnia, ma non è corretto relegarli a questo ruolo, perché sono cani davvero pieni di abilità, interessi, passioni, emozioni ed espressioni. La loro personalità non è per nulla moderata e lo dimostrano dal primo istante dell'incontro. Nessuno sa rimanere impassibile di fronte ad un Retriever.

Caratteristiche dei cani da riporto

Tutti i cani da riporto hanno un discendente comune, ovvero il grande e coraggioso Cane di Terranova, antico compagno dell'uomo che se ne serviva per recuperare le barche nel gelido golfo di San Lorenzo e nelle acque canadesi del Mare di Labrador. Da lui hanno ereditato una grande resistenza al freddo e un mantello dotato di un'ottima termoregolazione che gli permette di trascorrere molto tempo in acqua. Un'altra caratteristica che li accomuna, infatti, è proprio la passione per i tuffi e le nuotate nei laghi, nei fiumi e nelle pozzanghere, perché a loro basta che ci siano 2 centimetri d'acqua per sentirsi davvero felici.

Dal punto di vista motivazionale, i Retriever sono ovviamente i più esperti di sillegia, ovvero il desiderio di portare al sicuro un oggetto di valore. Sono anche cani molto socievoli, sia con i propri simili che con gli umani. La loro storia di collaborazione con l'uomo li ha resi estremamente affiliativi e desiderosi di condividere il tempo con la famiglia. Non dimentichiamoci, però, che sono anche cani da caccia e, infatti, hanno un ottimo fiuto e hanno molto bisogno di muoversi.

Negli ultimi decenni questi grandi cani così ben disposti nei nostri confronti vengono sempre più spesso utilizzati per compiti nuovi, come la sorveglianza dei bagnanti, la pet therapy o la ricerca delle vittime in seguito alle catastrofi. Nessuno come loro, infatti, ama cooperare con noi nello svolgere compiti anche complessi.

Queste loro infinite abilità, unite il buon umore che suscitano, grazie alla comunicazione chiara e all'espressività del loro muso, hanno convinto molte persone del fatto che si tratti di cani "facili", che si adattano a tutto. Bisogna quindi sottolineare che possono effettivamente diventarlo, ma affinché accada serve accoglierli attivamente in famiglia e dedicare loro il tempo e le energie necessarie per creare una relazione profonda che li tenga alla larga dalla solitudine e l'abbandono a sé stessi.

Le razze di cani da riporto

Le razze di Retriever più conosciute in Italia sono il Labrador e il Golden Retriever, ma secondo la FCI, i cani che appartengono a questa categoria sono 6 e ognuno di essi è riconoscibile per alcune caratteristiche particolari.

Labrador Retriever

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Con la sua taglia media, il corpo muscoloso e potente, il mantello corto e un muso così espressivo, Il Labrador è diventato uno dei cani più famosi e diffusi al mondo. Insieme a noi umani svolge qualsiasi mansione, dalla ricerca dei dispersi alle serate pigre sul divano. Bisogna dire che questa fama non è assolutamente immeritata, perché il Labrador è effettivamente un cane propositivo e socievole, che ama rendersi utile e prendere parte attivamente ad ogni esperienza a cui partecipano i suoi umani.

Inarrestabile, divertente ed energico, questo cane considerato "perfetto per tutti", ha in realtà, come ogni individuo, bisogni necessità e desideri che, purtroppo, talvolta vengono trascurati proprio per via di questo buon umore che sembra portarsi appresso costantemente.

Non lasciatevi condizionare dalle apparenze quindi, ed accettate la responsabilità di questa relazione così coinvolgente e profonda. Non dimenticate che se viene lasciato da solo, anche nel cuore del Labrador, che sembra sempre sorridere, può vincere la tristezza.

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Il Chesapeake è forse il meno conosciuto dei Retriever. Di taglia medio grande, può raggiungere anche i 60 centimetri di altezza. La forma del cranio assomiglia a quella del Labrador, ma ha il pelo leggermente più lungo e ondulato. Ha origini legate alla zona da cui prende il nome, ovvero la Baia di Chesapeake, suddivisa fra i territori del Maryland e della Virginia, lungo l'estuario del fiume Susquehanna.

Veniva utilizzato nella caccia agli uccelli acquatici, che si svolgeva anche nelle condizioni climatiche ed acquatiche più avverse. Per questo motivo, i colori del Chesapeake sono generalmente simili a quelli dell'ambiente dove si doveva muovere mimetizzandosi, ovvero il marrone, il fulvo e l'arancione delle foglie.

Questi forti cani finivano talvolta addirittura per rompere il ghiaccio durante gli estenuanti riporti, svolti nonostante il vento, la marea e le lunghe traversate nell'acqua gelata. Il suo aspetto porta i segni di questa storia di fatica e dedizione al lavoro e, infatti, ancora oggi, che viene adottato soprattutto per il suo aspetto caratteristico, ha un fitto doppio pelo, composto da un pelo esterno più corto, ruvido e mosso, e da un fine sotto pelo lanoso, indispensabile per le rigidissime condizioni atmosferiche.

Curly Coated Retriever

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Nonostante le sue origini americane, al giorno d'oggi viene considerata una razza inglese. Curly Coated Retriever è riconoscibile per il suo mantello corto e riccio, che ricopre anche la coda. Il muso ha la forma caratteristica dei Retriever e, rispetto al resto del corpo, è ricoperto da uno strato più corto di pelo. Rispetto alle altre razze di questa categoria ha un aspetto più elegante e slanciato che ricorda da lontano le forme dei Levrieri. Un maschio adulto, infatti, può raggiungere anche i 70 centimetri di altezza.

In passato è stato incrociato con i Barboni e probabilmente anche con l'Irish Water Spaniel, un altro cane del gruppo 8, dedito però alle attività acquatiche. Viene considerato uno dei più eccellenti nuotatori al mondo e ancora oggi è utilizzato come cane da caccia all'anatra nelle paludi.

Rispetto ad altri Retriver, il Curly Coated ha una personalità più indipendente e sicura, che ricorda quella di alcuni Segugi. Inoltre, non ha la stessa socievolezza del Labrador e spesso, preferisce tenere la distanza dagli altri cani.

Golden Retriever

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Il Golden Retriever è l'altro cane noto di questa categoria. Anche nel suo caso, come per il Labrador, talvolta tendiamo a sottovalutarne la sensibilità per via di questo comportamento così energico e positivo. Se ascoltato ed accettato, però, il Golden può effettivamente diventare un fedelissimo e indimenticabile compagno di vita, con cui condividere le gioie e le tristezze della quotidianità.

Di taglia media, con il corpo è abbastanza muscoloso e coperto di pelo frangiato color crema, il Golden Retriever non vi rimarrà certo indifferente e, in qualche modo, troverà la strategia per farvi fare qualcosa insieme a lui. Anche se non sapevate di essere appassionati di animali, senza accorgervene siete finiti nell'erba a giocare con lui.

Poi è apparsa una pallina e non avete saputo dirgli di no. Quella coda sempre in movimento e gli occhi così espressivi vi hanno ricattati. Non sentitevi sciocchi, perché succede a tutti!

Flat Coated Retriever

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Il Flat Coated Retriever, nel suo corpo così muscoloso e possente che può superare i 60 centimetri di altezza, porta gli evidenti segni dell'incrocio con il Terranova. Il suo aspetto, però, mostra anche le tracce del Setter Irlandese, del Water Spaniel, del Labrador e perfino del Collie, da cui ha ereditato la mancanza dello stop, che gli regala un aspetto unico nel suo genere e leggermente strabico. I cani di questa razza sono vivaci, ma hanno un'attitudine più seria di altri Retriever, ereditata forse dall'elegante Setter Irlandese.

Il mantello, così lucido e fluente, può essere di colore nero oppure rossiccio, con una piega che ricorda leggermente l'ondulazione di quello del Golden Retriever. Non è molto diffuso nel nostro paese, ma in America viene talvolta usato nella pet therapy.

Nova Scotia Duck Tolling Retriever

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La traduzione letterale del loro nome significa "il portatore della Nuova Scozia, che attira le anatre" e, infatti, questo cane ha una storia tutta particolare. Innanzitutto bisogna contestualizzare l'ambiente in cui ha avuto origine, ovvero la Nuova Scozia, una delle province marittime del Canada orientale, affacciata sul versante atlantico. Il territorio è formato da una grande penisola e molte isole circostanti, dove trovano rifugio molte specie di volatili, ma anche foche e balene, che vengono avvistate dalle lunghe spiagge generate dalle importanti maree.

In questo luogo così inospitale, i cacciatori hanno deciso di copiare e sfruttare le strategie di caccia delle volpi e, per farlo, hanno creato il Nova Scotia Duck Tolling Retriever, che esattamente come la specie selvatica, saltella sulla spiaggia attivato dal lancio di bastoni dei cacciatori. Questo comportamento del cane risveglia la curiosità delle anatre che, interessate, si avvicinano alla portata dei fucili e vengono abbattute. Dietro ordine del cacciatore, il Nova Scotia riporta poi gli uccelli indietro. Un comportamento reso ancora più buffo dal suo atteggiamento impetuoso e movimentato.

Il Nova Scotia è il più piccolo del gruppo dei Retriever. Generalmente non supera i 50 centimetri di altezza e i 20 chilogrammi, ma ha comunque il caratteristico corpo muscoloso tipico di questa categoria di razze. Il mantello è mediamente lungo e può essere di varie tonalità di rosso o arancio, con le frange e la parte
inferiore della coda più chiare.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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