video suggerito
video suggerito
23 Giugno 2021
11:33

Tutti gli animali che vengono abbandonati: un grande rischio per loro e per l’ecosistema

Non solo cani e gatti: sono tantissimi gli animali che ogni anno vengono abbandonati. Uccelli, rettili, conigli, roditori, spesso adottati inconsapevolmente e senza conoscere le loro esigenze e le caratteristiche etologiche. A cosa vanno incontro? E quali sono i danni per l'ambiente e l'ecosistema?

10 condivisioni
Immagine

La concezione dell'animale come parte integrante della famiglia, compagno di vita, e membro a tutti gli effetti dell'unità familiare è sempre più riconosciuta all'interno della società odierna, ma purtroppo non per tutti. Molto spesso infatti l'adozione di un animale non avviene ancora in maniera consapevole, ma solo per accontentare il desiderio del proprio figlio, o il proprio, non dando così il giusto peso alla scelta.

Adottare un animale, di qualsiasi specie sia, è infatti qualcosa da non prendere alla leggera: bisogna informarsi preventivamente sulle esigenze e le caratteristiche etologiche, riconoscere la sua diversità dagli esseri umani, imparare ad entrare in comunicazione  in maniera differente da come siamo abituati a fare e quindi mettersi in discussione, aprire la propria mente e qundi sviluppare una relazione basata su una profonda conoscenza dell'altro che va al di là delle parole.

Quando tutto questo non avviene, quando l'animale adottato non viene riconosciuto davvero come essere senziente, spesso accade che alcune persone si accorgono troppo tardi delle responsabilità a cui sono andate incontro e decidono di "sbarazzarsene".

Secondo la LAV (Lega Anti Vivisezione, dati rapporto 2019) sono circa 80.000 i gatti e 50.000 i cani abbandonati ogni anno, mentre secondo l'OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) circa 150.000, ma quello di cui si parla ancora troppo poco sono tutte le altre specie che si tengono in casa e che spesso vengono abbandonate: serpenti, conigli, roditori, tartarughe e uccelli.

I rischi che corrono gli animali quando vengono abbandonati

I rischi a cui vanno incontro gli animali quando vengono abbandonati sono diversi. Prima di tutto non essendo abituati a vivere liberi o in condizioni di naturalità non sanno ambientarsi nel nostro mondo "antropizzato" e non conoscono i pericoli che possono attenderli. Uno di questi è sicuramente l'attraversamento stradale, soprattutto quello a percorrenza veloce, che provoca la morte di moltissimi animali selvatici e da compagnia. Molti animali abbandonati vanno invece incontro a morte a causa di disidratazione o mancanza di cibo, dato che non sono abituati a procacciarsi le risorse fondamentali da soli. Un altro pericolo è rappresentato dai parassiti e dalle malattie che possono sviluppare, alcune delle quali possono essere anche zoonosi e quindi trasmissibili all'uomo. Qualche individuo riesce ad essere recuperato dalle associazioni che si occupano di tutela degli animali, com'è successo per il coniglio Alekos, trovato in pessime condizioni in un parco a Napoli, ma la percentuale è purtroppo bassa rispetto al numero di abbandoni.

I danni per le altre specie e per l'ecosistema

Immagine
Emys orbicularis

Nel caso di abbandono di animali esotici come serpenti, tartarughe e uccelli, il danno che possono provocare all'ambiente e all'ecosistema è poi davvero preoccupante: essendo specie aliene possono infatti trovare un habitat idoneo per la loro riproduzione, con meno competitori e più risorse, e quindi naturalizzarsi a discapito delle specie autoctone portandole addirittura all'estinzione. È il caso ad esempio della tartaruga palustre americana (Trachemys scripta) che venne importata in Europa come animale da compagnia e spesso abbandonata nei laghi e negli stagni, entrando in competizione con la nostra testuggine palustre europea (Emys orbicularis) per il cibo, l'habitat e le altre risorse. Inoltre, allevata in cattività, può diventare anche un veicolo di malattie per le specie autoctone.

Anche nel caso degli uccelli può verificarsi una situazione simile: il coloratissimo parrocchetto dal collare (Psitaccula krameri), una specie proveniente dall'Asia e dall'Africa, è diventato popolare come animale da compagnia in Europa. Grazie alla sua grande adattabilità e all'elevato tasso di riproduzione, gli individui scappati dalle gabbie sono riusciti a naturalizzarsi e a formare colonie stabili in diversi paesi come Regno Unito, Italia, Germania, Francia, Belgio e Paesi Bassi. I pappagalli esotici naturalizzati impattano fortemente sugli ecosistemi nostrani e danneggiano la vegetazione e le specie animali autoctone. Purtroppo la loro diffusione è già fuori controllo e non si è riusciti a intervenire in tempo per limitarne la diffusione.

Cosa spinge le persone ad abbandonare gli animali

Gli animali purtroppo vengono abbandonati quando vengono adottati in maniera inconsapevole e di conseguenza non vengono considerati dei veri e propri compagni di vita, dotati di una loro personalità, con cui intessere una vera relazione. La facilità inoltre con cui è possibile comprare un animale, e già dal termine comprare dovremmo chiederci qual è la nostra considerazione di loro, agevola gli abbandoni: il prezzo per un coniglio ad esempio è bassissimo e non richiede quindi un "investimento"  nemmeno economico nell'adottarlo. Inoltre, per le specie il cui commercio è legale, non vi sono limitazioni alla compravendita né vi è l'obbligo di una valutazione pre e post affido della famiglia adottante come avviene per cani e gatti di solito. Per di più gli animali esotici vengono spesso adottati quando sono piccolissimi e, quando poi crescono e diventano di dimensioni troppo grandi, vengono abbandonati per mancanza di spazio. Infine ogni specie ha le sue caratteristiche etologiche, di cui bisogna preventivamente informarsi, e non tutte hanno subìto un processo di domesticazione, per cui non si possono considerare propriamente "docili" o desiderosi di entrare in relazione con noi, e anche questo è un elemento da considerare.

Quando sono più frequenti gli abbandoni

Gli abbandoni possono avvenire tutto l'anno, ma sono più frequenti durante il periodo estivo e nell'immediato arrivo di questo, quando giunge il momento delle vacanze. Portare l'animale con cui si convive in vacanza con sé è una responsabilità che bisogna però considerare prima di adottarlo. Inoltre sono sempre di più le strutture che ospitano animali o altre possibili soluzioni quando si è impossibilitati a portarli con sé come le pensioni. Bisogna ricordare che l'abbandono nel nostro Paese è un reato penale secondo l'articolo 727 del Codice Penale che cita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze."

Cosa fare quando si trova un animale abbandonato o in difficoltà

Nel caso di avvistamento di un cane abbandonato  bisogna contattare le forze di Polizia e l'ASL veterinaria di competenza. In alternativa i Carabinieri  al numero 112, o la Polizia stradale o Ferroviaria nel caso di ritrovamento vicino strade ad alta velocità o binari. Nel caso di animali selvatici o esotici bisogna invece contattare il CRAS (Centri di Recupero Animali Selvatici) o il CRASE (Centri di Recupero Animali Selvatici Esotici) di competenza. Nel caso in cui questi non fossero disponibili, è possibile anche farsi aiutare dalle associazioni locali del territorio che si occupano di recupero di animali.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views