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11 Marzo 2021
13:00

Meglio soli che accompagnati: gli animali solitari

Gli animali solitari sono quelli che generalmente non costituiscono gruppi sociali e le interazioni sociali che intessono nel corso della loro vita sono molto limitate. A differenza di quello che si può pensare dal nome però, non vivono davvero tutta la vita da soli ma le relazioni sociali possono essere rare o limitate al periodo riproduttivo e alle cure parentali.

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Meglio stare da soli o in compagnia? Beh, dipende dalle preferenze. Ci sono animali solitari che passano gran parte della loro vita da soli e animali invece sociali che vivono principalmente in gruppi, che possono essere più o meno numerosi, sviluppando così delle relazioni e dei legami con altri individui. La nostra specie fa senza dubbio parte di quest'ultima categoria: noi siamo infatti animali sociali e per noi le interazioni con gli altri sono assolutamente fondamentali. Pensate che siamo  così sociali che addirittura una delle punizioni maggiori per la nostra specie è proprio la cella di isolamento, il che evidenzia il nostro bisogno di intessere costantemente relazioni.

I vantaggi e gli svantaggi di una vita solitaria

Gli animali solitari sono quelli che non costituiscono gruppi sociali e di conseguenza non sviluppano legami né strumenti comunicativi particolarmente efficienti, dato che non ne hanno molto bisogno. Essere solitari però non vuol dire passare davvero tutta la vita da soli, ma comprende diverse accezioni e sono concessi, oltre che necessari, anche dei momenti in compagnia. Durante la stagione degli amori infatti tutti devono rinunciare momentaneamente alla solitudine per trovare un partner con cui accoppiarsi e, eventualmente, poi prendersi cura anche dei piccoli. Alcuni si incontrano solo per accoppiarsi lasciando generalmente alla femmina tutte le incombenze del parto e delle cure parentali, tornando così di fretta e furia alla vita solitaria; altri invece, come ad esempio molte specie di uccelli, trascorrono in coppia il periodo riproduttivo e la cura dei piccoli per poi separarsi.

Vivere da soli vuol dire però rinunciare ai vantaggi che invece possiedono le specie sociali e che possono essere riassunti nel detto "l'unione fa la forza". Vivere in gruppo vuol dire, ad esempio, che quando si incontra un predatore si hanno meno probabilità di essere predato; inoltre, cacciare in gruppo permette di conquistare anche prede di dimensioni maggiori e con elevate probabilità di successo. Ma non finisce qua: la vita di gruppo permette anche una divisione dei compiti così da risparmiare energia importante per la sopravvivenza, una maggiore facilità nell'incontrare il partner con cui riprodursi, la difesa coordinata e lo sviluppo di comportamenti cooperativi.
D'altro canto però essere solitari a volte conviene: stare da soli vuol dire anche essere meno visibili ai predatori e evitare di competere con gli altri individui del gruppo, non dovendo per forza dividere ad esempio il cibo o altre risorse con altri individui.

Esempi di animali solitari

Non tutti gli animali solitari hanno le stesse abitudini e il tempo che passano in compagnia del partner o a prendersi cura dei figli può essere variabile. Inoltre i territori degli individui appartenenti a una specie solitaria possono a volte sovrapporsi e portare quindi a rare interazioni sociali. Gli animali solitari comprendono tutti i gruppi animali e tra i mammiferi ne fanno parte soprattuto carnivori e predatori. Ecco alcuni esempi:

Orso bruno (Ursus arctos)

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L'orso bruno è un mammifero considerato per lo più solitario in quanto passa gran parte della sua vita da solo tranne che nella stagione degli amori, verso maggio-giugno nel nostro Paese. Talvolta però può radunarsi in gruppi anche di grosse dimensioni vicino alle fonti di cibo, come ad esempio in prossimità dei fiumi. Il periodo in cui maschi e femmine stanno insieme può variare da un paio di giorni a un paio di settimane, dopodiché nessuno dei due mostra più interesse per l'altro. Le cure parentali sono affidate esclusivamente alle femmine, mentre i maschi tornano alla loro vita per lo più solitaria.

Ornitorinco (Ornithorhynchus anatinus)

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L'ornitorinco è un mammifero che vive in Australia orientale conosciuto soprattutto per il suo buffo aspetto da cui il nome, che deriva dal greco, e vuol dire "muso d'uccello". Insieme alle echidne è l'unico mammifero oviparo e conduce generalmente una vita solitaria, anche se può capitare che condivida lo spazio e le risorse con altri individui, ad eccezione del periodo riproduttivo che avviene tra giugno e ottobre. Dopo l'accoppiamento maschio e femmina si separano e solo quest'ultima si prende cura dei piccoli, mentre il maschio si ritira nella sua tana dove passa l'intero anno.

Leopardo delle nevi (Panthera uncia)

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Il leopardo delle nevi è un felino che vive sulle montagne dell'Asia centro-meridionale. È una specie definita vulnerabile dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) perché si stima che la popolazione consti attualmente di meno di 10.000 individui maturi. E' un carnivoro solitario che preda attivamente le sue prede composte per la maggior parte da diversi ungulati e occasionalmente anche da carogne. Il leopardo marca il proprio territorio, che può anche sovrapporsi a quello di altri, attraverso segnali olfattivi e la "socialità" di questa specie è ristretta quasi esclusivamente al periodo riproduttivo molto breve o alla madre che accudisce i piccoli.

Orango del Borneo (Pongo pygmaeus)

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È una specie endemica del Borneo e rappresenta una delle scimmie più vicine all'uomo. È una specie che raramente si riunisce in gruppi sociali, motivo per cui è definita semi-solitaria. È una scimmia arboricola che passa molto tempo sulle chiome degli alberi interagendo con altri individui solo di tanto in tanto e generalmente per lassi di tempo brevi. Il maschio e la femmina "socializzano" solo nel periodo riproduttivo e sarà la femmina a prendersi cura del neo-nato che sarà totalmente indipendente solo circa all'età di sette anni.

Bradipo tridattilo (Bradypus tridactylus)

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È una specie che vive nelle foreste del Sud America settentrionale e viene spesso associata alla pigrizia e alla lentezza, dati i suoi lenti movimenti e le lunghe ore di sonno. È un erbivoro che vive la maggior parte della sua vita in maniera solitaria e aggrappato su qualche albero, dove avviene anche la riproduzione. Il nome tridattilo deriva proprio dalle tre dita di cui sono dotati mani e piedi di quest'animale.

Tartaruga marina (Caretta caretta)

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È una specie che vive nelle acque oceaniche di tutto il mondo e conduce una vita per lo più solitaria. Le tartarughe marine riescono a nuotare per moltissimi chilometri per spostarsi dalle zone di alimentazione situate in mare aperto alle zone di nidificazione rappresentate dalla terra ferma dove depongono le proprie uova. Si riuniscono con altri individui solo nel periodo riproduttivo o nei siti di nidificazione, e non esistono per questa specie cure parentali ma al contrario i piccoli devono cavarsela da soli.

Puma (Puma concolor)

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Il puma è un grosso felino ampiamente distribuito in Nord e Sud America le cui attività da predatore avvengono soprattutto di notte e al crepuscolo. Si ciba soprattutto di ungulati ed è un cacciatore solitario, le cui attività sociali sono generalmente limitate al periodo riproduttivo o alle cure parentali affidate esclusivamente alla madre. Uno studio pubblicato su Science Advances suggerise però che occasionalmente il puma può anche mostrare tolleranza nei confronti di altri individui nella condivisione del cibo. All'età di due anni generalmente i piccoli lasciano le madri per andare a cercare un territorio dove stabilirsi.

Panda (Ailuropoda melanoleuca)

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Il panda è una specie molto conosciuta per il suo aspetto buffo e facilmente riconoscibile. È un orso che vive nelle regioni montuose del Sichuan, nella Cina centrale, e si ciba principalmente di bambù nonostante abbia un sistema digerente originariamente carnivoro. Trascorre le sue giornate principalmente nelle foreste e passa la maggior parte del tempo a nutrirsi. I panda si riuniscono generalmente solo nel periodo riproduttivo, molto breve, mentre il resto dell'anno sono solitari e ogni individuo adulto ha un proprio territorio ben definito che viene segnalato da delle marcature odorose. Alcune ricerche recenti suggeriscono però che talvolta il panda può anche formare delle piccole comunità formate da circa sette – quindici individui. Dopo l'accoppiamento il maschio torna alla vita solitaria, mentre la madre si prende cura dei piccoli.

Polpo comune (Octopus vulgaris)

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È una specie cosmopolita distribuita in tutti gli oceani, prediligendo soprattutto le acque temperate e molto abbondante nel Mediterraneo. È un invertebrato che presenta molti comportamenti curiosi per depistare i predatori tra cui la capacità di mimetizzarsi perfettamente con l'ambiente circostante o espellere alcune sostanze come l'inchiostro. I polpi sono animali territoriali che conducono una vita solitaria che interrompono solo per l'accoppiamento.

Genetta (Genetta genetta)

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La genetta è un mammifero che vive in diverse regioni africane, in Arabia e nel Sud-Ovest Europeo, comprese anche le isole baleari, dove è stata storicamente introdotta. È una specie per lo più solitaria e notturna, anche se i territori di maschi e femmine possono occasionalmente sovrapporsi. La socialità di questa specie è generalmente limitata al periodo riproduttivo e al periodo delle cure parentali, e i piccoli sembrano essere capaci di cacciare da soli già all'età di cinque mesi.

Vipera dal corno (Vipera ammodytes)

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La vipera dal corno è una specie velenosa che vive in Europa, soprattutto nella zona dei Balcani, ed è possibile avvistarla anche in Italia nella fascia est dell'Arco Alpino. Come quasi tutte le specie di serpenti conduce una vita solitaria e le interazioni sono limitate solo all'accoppiamento.

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