8 Febbraio 2021
13:32

Animali carnivori: chi sono, come sono fatti e come vivono

I carnivori si nutrono di carne e sono tra gli animali più affascinanti e iconici del Pianeta. Appartengono ai gruppi più disparati e spesso hanno sviluppato adattamenti unici ed eccezionali. Scopriamo quali sono, che caratteristiche comuni hanno e soprattutto qual è il loro ruolo all'interno degli ecosistemi e della piramide trofica.

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Un carnivoro è un animale che si nutre esclusivamente o prevalentemente di carne. Rientrano nei carnivori sia i predatori che catturano attivamente le loro prede sia quelle specie che mangiano esclusivamente animali già morti. Gli animali che mangiano carne appartengono a tantissimi gruppi differenti e non esiste quindi una classificazione unica che li raggruppa tutti. Il termine carnivoro, però, può riferirsi anche a una singola categoria tassonomica chiamata Carnivora. Questo gruppo si riferisce a tutti i mammiferi placentati inizialmente specializzati e adatti a mangiare carne come canidi, felidi, ienidi, ursidi, mustelidi, pinnipedi e altri. Questa caratteristica non necessariamente è stata poi mantenuta nel corso del tempo e, come spesso accade, nel grande gioco dell'evoluzione sono state poi intraprese nuove e inesplorate direzioni. Come è successo per i procionidi e la maggior parte degli orsi, che seguono una dieta onnivora, oppure i panda, sia quello gigante che quello rosso, che invece hanno una dieta addirittura erbivora pur appartenendo all'ordine dei carnivori.

Caratteristiche degli animali carnivori

La maggior parte degli animali carnivori è dotato di un apparato digerente relativamente corto. A differenza della cellulosa, che richiede molto più tempo e impegno, la carne è facilmente digeribile in poco tempo. Inoltre molti carnivori predatori hanno sviluppato numerose caratteristiche che li hanno resi molto più efficienti nella cattura delle prede.

A differenza delle piante, la carne di solito si muove quando è in vita e cerca in tutti i modi di non essere catturata e mangiata. Per questo motivo molti predatori sono dotati di incredibile forza, agilità e velocità che gli permette di inseguire e catturare le prede. Inoltre possiedono spesso occhi frontali che gli permettono di avere una visione più precisa, adatta a calcolare le distanze e a seguire i bersagli in movimento.

I mammiferi carnivori possiedono anche una dentatura eterodonte con canini molto sviluppati e denti molto diversi tra loro, ognuno specializzato in una funzione differente come afferrare, strappare o masticare la carne. Spesso sono dotati anche di artigli affilati utilissimi a catturare le prede di cui si nutrono.

Tra gli uccelli, invece, quelli specializzati in un dieta carnivora sono senza dubbio i rapaci, sia diurni che notturni. Come i mammiferi possiedono occhi frontali, artigli affilati e soprattutto un becco ricurvo e tagliente, perfetto per lacerare le prede e strappare pezzi di carne. Esistono poi tantissimi altri tipi di becchi adatti a diete carnivore un po' più specifiche: piccoli e sottili per catturare gli insetti, lunghi e appuntiti come pugnali per catturare i pesci, lunghissimi per catturare vermi e altri invertebrati tra la sabbia e il fango e tantissimi altri.

Categorie di carnivori

Gli animali carnivori posso essere inizialmente suddivisi in due grosse categorie: i predatori e i necrofagi. I primi, come le tigri, i rapaci, i coccodrilli e svariati altri animali, catturano attivamente le prede di cui si nutrono, che spesso (ma non sempre) sono erbivori. I secondi, invece, chiamati spesso "spazzini" mangiano invece animali già morti. Se escludiamo animali necrofagi obbligati come gli avvoltoi, quasi tutti gli altri mangiatori di carogne sono generalmente predatori opportunisti che quando possono non disdegnano il cibo già pronto. Come fanno spesso leoni, iene, aquile e tanti altri grandi predatori.

Quando la dieta di un carnivoro è talmente ristretta da poter essere identificata con uno o pochi gruppi animali può anche essere definita in maniera più specifica utilizzando termini come piscivoro (che mangia pesce), insettivoro (che mangia insetti), molluscivoro (che mangia molluschi) e così via.

Ci sono poi animali che si nutrono specificamente di materia organica in decomposizione. Potremmo considerarli una sorta di livello avanzato di necrofagia. Questi organismi, utilissimi nel facilitare la decomposizione e il riciclo della materia organica, sono chiamati saprofagi. Tra questi troviamo numerosissime specie di invertebrati come vermi e insetti, che spesso nel loro ciclo vitale hanno una fase larvale che si sviluppa seguendo esclusivamente questo tipo di dieta.

I carnivori possono essere suddivisi anche in base alla percentuale di carne presente nella loro alimentazione. Abbiamo così:

  • Gli ipercarnivori, la cui dieta è composta per almeno il 70% di carne. Tra questi i grandi felidi, rapaci, l'orso polare, delfini, squali, serpenti, ragni e tantissimi altri predatori "carnivori obbligati";
  • I mesocarnivori, che hanno una dieta composta di carne che oscilla tra il 50 e il 70%. Rientrano tra questi diverse specie di canidi come il coyote, la volpe rossa o animali come puzzole, manguste e moffette;
  • Gli ipocarnivori, che invece hanno una dieta composta da meno del 30% di carne. Come diverse specie di orsi o il binturong.

Ovviamente questa è una suddivisione artificiale, che può essere molto sfumata o addirittura stravolta, come succede quasi sempre in biologia. Infatti molti mesocarnivori e soprattutto gli ipocarnivori possono tranquillamente essere considerati onnivori a tutti gli effetti.

Elenco di animali carnivori

Ecco alcuni animali che hanno una dieta totalmente o prevalentemente carnivora.

Tigre (Panthera tigris)

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La tigre è il più grande tra tutti felidi ed è uno dei predatori all'apice della catena alimentare più belli e maestosi del Pianeta. A differenza dei leoni è un animale solitario che utilizza soprattutto la tecnica dell'agguato per catturare le sue prede. Cacciatrice dall'enorme forza è in grado di abbattere anche animali molto più grossi di lei come cervi, bufali e buoi.

Lupo grigio (Canis lupus)

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Il lupo è uno dei predatori sociali più affermati della Terra. Diffuso praticamente in tutto l'emisfero settentrionale deve il suo successo all'enorme capacità di adattamento e alle complesse dinamiche sociali che regolano in gruppi in cui vive. Grazie ad attacchi coordinati e alla cooperazione tra gli individui riescono a catturare anche bisonti, cervi, cinghiali e altri ungulati.

Orca (Orcinus orca)

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Le orche si trovano in tutti gli oceani e i mari del mondo, dove occupano il vertice della piramide trofica. Come gli altri delfini sono predatori incredibilmente intelligenti in grado di adottare sofisticate strategie di attacco che tramandano culturalmente di generazione in generazione. Le orche argentine, per esempio, si spiaggiano deliberatamente per catturare i giovani leoni marini sulla battigia. Quelle antartiche, invece, generano onde per far scivolare le foche dalle lastre di ghiaccio rimaste isolate in mare.

Iena maculata (Crocuta crocuta)

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Spesso le iene maculate vengono considerate semplici spazzini o ladri di prede catturate da altri. In realtà sono predatori sociali incredibilmente efficienti e intelligenti, che sfruttano soprattutto la forza del numero, l'incredibile resistenza e il loro potentissimo morso per catturare prede anche molto grosse. Come molti altri carnivori, compresi i leoni, se possono risparmiare la fatica mangiando carcasse, o rubando prede altrui, ne approfittano molto volentieri senza alcuna esitazione.

Aquila reale (Aquila chrysaetos)

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L'aquila reale è tra i rapaci più belli e iconici che esistono. Predatore versatile ed eccezionale, caccia in volo e cattura soprattutto piccoli mammiferi che riesce a scovare da incredibili distanza grazie alla sua eccezionale vista. Anche l'aquila, però, può nutrirsi di carcasse o animali uccisi da altri predatori.

Grifone (Gyps fulvus)

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Come gli altri avvoltoi, il grifone è uno dei pochi necrofagi obbligati. Non essendo in grado di catturare attivamente prede, la sua sopravvivenza dipende esclusivamente dalla disponibilità delle carogne, sempre più difficili da trovare vista la riduzione numerica dei grandi erbivori. Per questo, e altri motivi, gli avvoltoi sono tra gli uccelli più a rischio di estinzione al mondo.

Airone bianco maggiore (Ardea alba)

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Col loro becco grosso e appuntito gli aironi sono predatori d'attesa spietati. Arpionano pesci, roditori, rettili, insetti e tutto ciò che riescono a scovare passeggiando tra i prati umidi o attendendo lungo le sponde di laghi e fiumi. L'airone bianco maggiore è tra le specie di airone più grandi ed è in grado di ingoiare prede grosse persino quanto un coniglio.

Pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri)

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Con il loro corpo perfettamente idrodinamico quelli imperatore, come molte altre specie di pinguini, sono predatori sottomarini perfettamente adattati a catturare pesci e altri animali acquatici. Durante la caccia possono rimanere sommersi fino a 20 minuti, arrivando a profondità che possono superare i 500 m.

Coccodrillo marino (Crocodylus porosus)

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Il coccodrillo marino è diffuso lungo le coste e tra le paludi salmastre di India, sud-est asiatico e Australia settentrionale. È il rettile più grosso del Pianeta e i maschi possono superare i 6 metri di lunghezza. Sono predatori all'apice della piramide trofica e mangiano qualsiasi cosa riescano a catturare col loro potentissimo morso.

Drago di Komodo (Varanus komodoensis)

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Il Drago di Komodo la lucertola più grossa della Terra e vive in poche isole remote dell'Indonesia, tra cui Komodo. Può raggiungere i 3 metri di lunghezza e grazie al suo morso velenoso può abbattere animali molto grossi come cervi e bufali. Può mangiare anche carogne e sono stati registrati persino attacchi in gruppo coordinati, cosa rara tra i rettili. Purtroppo è una specie in serio rischio di estinzione.

Pitone reticolato (Python reticulatus)

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Il pitone reticolato può superare i 6 metri di lunghezza ed è il serpente più lungo al mondo. Come molti altri serpenti è in grado di inghiottire prede molto grosse come i cervi. Ciò è possibile perché come altri serpenti è dotato di una mandibola disarticolata che gli permette di spalancare la bocca a dismisura.

Rospo comune (Bufo bufo)

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La quasi totalità degli anfibi è carnivora, soprattutto nella fase adulta. Rane, tritoni, salamandre e rospi mangiano soprattutto insetti, molluschi e altri invertebrati, ma gli esemplari più grossi possono catturare persino uccelli e piccoli mammiferi.

Squalo bianco (Carcharodon carcharias)

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Il grande squalo bianco è il pesce predatore più grosso al mondo. Le femmine, più grandi dei maschi, possono superare i 6 metri di lunghezza. È un cacciatore veloce e potente in grado di catturare pesci, cetacei e altri mammiferi marini. Possono persino balzare fuori dall'acqua quando attaccano animali come i leoni marini, che afferrano nuotando velocemente dal basso verso la superficie.

Mantide religiosa (Mantis religiosa)

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Grazie alle loro zampe raptatorie le mantidi sono predatori eccezionali che catturano le prede mimetizzandosi tra la vegetazione. In casi eccezionali possono persino catturare piccoli vertebrati. Non sono al sicuro nemmeno i maschi della sua stessa specie, che come molti sanno, spesso vengono uccisi e mangiati dalle femmine durante o dopo l'accoppiamento.

Vedova nera (Latrodectus mactans)

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La vedova nera è considerata uno dei ragni più velenosi. Come molti altri ragni cattura le sue prede tessendo ragnatele che possono intrappolare insetti, e persino piccoli mammiferi. Quando la preda è impigliata viene rapidamente avvolta nella tela e poi avvelenata per essere mangiata poi con tutta comodità.

I carnivori nella catena alimentare e negli ecosistemi

Gli animali carnivori occupano i piani più alti della piramide trofica svolgendo il ruolo di regolatori degli ecosistemi. Se gli erbivori sono il piano fondamentale su cui si poggiano tutti gli altri consumatori, gli animali carnivori, chiamati anche consumatori secondari e terziari, nutrendosi di erbivori e altri animali tengono sotto controllo il loro numero mantenendo sano e funzionale l'ecosistema.

La rimozione dei carnivori da un ecosistema può scatenare quello che naturalisti e biologi chiamano "cascata trofica". Un fenomeno ecologico che parte dall'alto della catena alimentare e determina squilibri a cascata su tutti gli altri livelli. Gli erbivori iniziano ad aumentare a dismisura, il loro impatto sulla vegetazione diventa insostenibile e la funzionalità stessa degli ecosistemi viene irrimediabilmente compromesso. Una comunità biologica sana e in equilibrio con l'ambiente dipende dalla presenza dei carnivori al vertice della catena alimentare.

Anche i carnivori necrofagi svolgono un ruolo fondamentale per gli equilibri degli ecosistemi. Il loro lavoro da "spazzini" contribuisce a rimuovere e a smaltire rapidamente le carcasse sanificando l'ambiente dalla potenziale diffusione di patogeni e malattie accelerando la decomposizione e il riciclo della materia organica.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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