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10 Marzo 2024
11:00

Quali sono gli orari migliori per portare il cane a fare i bisogni

La scelta degli orari migliori per uscire con il cane dipende da moltissimi fattori soggettivi ed è quindi impossibile dare una risposta assoluta.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Non è possibile definire in termini assoluti gli orari migliori per portare fuori il cane. Questo aspetto, infatti, dipende da moltissimi fattori che hanno a che fare con le sue preferenze, con le caratteristiche dell'ambiente circostante, con le abitudini familiari e con i tratti specifici del comportamento del soggetto.

Nella maggior parte dei casi possiamo dire che la routine ideale è composta di tre passeggiate – una alla mattina, una al pomeriggio e una alla sera – che abbiano le durate adeguate per permettere al cane di sentirsi realmente appagato.

Anche la stessa durata, infatti, non è uguale per tutti i cani e dipende dalla taglia, dall'età, dal suo stato di salute e, ancora una volta, dall'adeguatezza dell'ambiente circostante. Se lo spazio in cui si passeggia con il cane, ad esempio, tende a metterlo a disagio per via dei rumori della città o per la presenza di troppe persone, può addirittura essere adeguata la scelta di rendere più brevi le uscite.

Si tratta però di un'opzione dal carattere temporaneo. Sul lungo periodo il problema va invece affrontato aiutando il cane a risolvere le proprie difficoltà insieme a un professionista come un educatore cinofilo o un istruttore cinofilo.

Gli orari migliori per portare fuori il cane

Nella giornata ideale il cane (se non vive situazioni di disagio, paura o ansia legati all'ambiente esterno) esce in passeggia al mattino, al pomeriggio e alla sera. Nella scelta degli orari più precisi, però, si può tenere conto di alcuni aspetti interessanti.

Prima di tutto vi sono alcune razze (e mix di razze) che tendono a preferire le passeggiate negli ambienti tranquilli, silenziosi e poco trafficati. È il caso ad esempio dei grandi guardiani, come il Pastore Maremmano Abruzzese, il Cane da Pastore dell'Asia Centrale, il Cane da Montagna dei Pirenei. Questo aspetto ci porta a pensare che, insieme a loro, può essere ideale uscire molto presto, prima che le città si sveglino.

Se invece si vive in compagnia di cani da caccia è bene prestare attenzione ad un aspetto legato all'ambiente olfattivo in cui ci si muove, soprattutto se si vive in campagna o in montagna. I segugi, i cani da ferma e i terrier sono infatti dotati di un ottimo olfatto e potrebbero quindi essere più irrequieti all'alba e al crepuscolo, quando gli animali selvatici tendono ad essere più attivi.

Se questo aspetto può rappresentare un problema, il consiglio è quello di posticipare l'uscita del mattino negli orari successivi all'alba e anticipare (o posticipare) quella della sera in un orario diverso dal crepuscolo.

Vi sono poi anche numerose varianti ambientali che possono rendere più o meno piacevole la passeggiata in uno specifico momento del giorno. Alcuni cani, infatti, potrebbero vivere con difficoltà la passeggiata negli orari in cui iniziano o finiscono le lezioni scolastiche, quando i bambini e i ragazzini sciamano nelle vie, correndo, vociando e muovendosi in maniera improvvisa.

I cani che soffrono particolarmente il freddo, come ad esempio i Chihuahua, potrebbero invece gradire le passeggiate negli orari più caldi e questo aspetto si può valutare insieme al veterinario di fiducia, che può spiegare al pet mate come comportarsi. Per quanto riguarda l'estate invece, soprattutto se si vive con un cane brachicefalo, è meglio prediligere i momenti più freschi, come l'alba o la sera, lasciandosi guidare anche dalla conoscenza del proprio cane e dall'affaticamento che vive nei momenti in cui le temperature sono più alte.

Se si vive con un Alaskan Malamute o un Siberian Husky, ad esempio, non servirà preoccuparsi del freddo, ma bisognerà invece prestare attenzione agli orari più caldi. Di contro, se si  vive con un cane di piccolissima taglia e di costituzione esile, è bene preservarlo dai rischi determinati dalle basse temperature, coprendolo anche con un cappottino se necessario.

I cani anziani, inoltre, potrebbero aumentare la propria sensibilità ai cambi di temperatura e, inoltre, con gli anni aumentano anche le ore di sonno di cui hanno bisogno. In questo caso è quindi bene avere prontezza nell'adattare le proprie abitudini alle loro necessità, come faremmo con gli altri membri della famiglia.

Quante volte al giorno portare fuori il cane

La situazione ideale sarebbe quella in cui il cane adulto esce tre volte al giorno: una al mattino, una al pomeriggio e una alla sera. Questo aspetto varia però ovviamente in base al contesto in cui si vive, all'età e allo stato di salute del cane e anche in base alle routine della famiglia umana.

In generale, però, si tende a pensare che sia buona abitudine iniziare la giornata insieme con una passeggiata che permetta di espletare anche i bisogni fisiologici. Nel primo pomeriggio (se non fa troppo caldo) si può fare una seconda passeggiata più lunga, in cui ci si concentra maggiormente sulla possibilità di godersi il tempo insieme, magari anche svolgendo qualche attività (se il cane ne ha piacere). Infine, si può concludere la giornata nuovamente insieme, con un'ultima passeggiata serale che guida la verso la tranquillità e accompagna entrambi alla notte.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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