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scheda razza
20 Agosto 2022
11:30

Cane da Pastore dell’Asia centrale, il gigante che veglia sulla sua famiglia

  • Origine: Russia (territori dell’Asia Centrale)
  • Standard: gruppo 2 - Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri Sezione 2.2 - Molossoidi – Tipo cane da montagna
  • Taglia: grande
  • Altezza: 65 cm. per le femmine, 70 cm. per i maschi
  • Peso: 42 Kg per le femmine, 50 Kg per i maschi
  • Pelo: abbondante, dritto e ruvido con un sottopelo ben sviluppato. Eccetto il blu e il marrone sono ammessi tutti i colori
  • Vita media: 15 anni
648 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
cane da pastore asia centrale

Il Cane da Pastore dell’Asia centrale è una razza canina appartenente alla categoria dei molossoidi e originaria delle ex Repubbliche sovietiche situate tra il Mar Caspio e la Cina.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana2
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità0
  • Ricerca0
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi0
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione2

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica0
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva1
  • Perlustrativa0
  • Predatoria0
  • Sillegica0
  • Esplorativa0
  • Di ricerca0
  • Cinestesica3
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

La sua selezione è avvenuta soprattutto sulla base delle necessità dei pastori di queste lande desolate che, da migliaia di anni se ne servono per la custodia degli animali, dei territori e delle abitazioni.

Le steppe dell’ex URSS a cavallo tra l’Europa e l’Asia, dove per molti chilometri non si incontrano esseri viventi, hanno forgiato un cane dalla personalità forte e coraggiosa, capace di affrontare senza paura qualunque minaccia si palesi all’orizzonte per difendere il suo territorio e ciò che esso contiene.

Questo cane di taglia grande, solido e deciso, mantiene ancora oggi la stessa attitudine diffidente nei confronti degli sconosciuti, dimostrandosi adatto solo a chi non frequenta ambienti movimentati, a meno che il movimento intorno a sé non sia quello degli animali domestici, di cui si prende cura con dedizione e tenacia.

Vivere insieme a lui non è una scelta adatta a tutti ed è quindi indispensabile informarsi approfonditamente sulle sue necessità, prima di adottare un “piccolo” cucciolo di Pastore dell’Asia centrale.

Prima ancora di diventare adulto, potrebbe cominciare a decidere autonomamente chi ha accesso all’ambiente domestico e chi no. Di fronte alla sua opinione, non vi resta che sperare di essere nella sua lista, perché difficilmente cambierà idea.

Origine

Russia (territori dell’Asia Centrale)

Standard

n° 335 / 09.02.2011

Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani bovari svizzeri Sezione 2.2 Molossoidi – Tipo cane da montagna

Aspetto

Il Pastore dell’Asia centrale è un cane dall’aspetto decisamente massiccio. Gli individui adulti possono superare i 70 centimetri di altezza e i 50 chilogrammi, sebbene le femmine siano leggermente più piccole (65cm / 42 kg).

Motivazioni 

Territoriale, protettiva, possessiva, comunicativa, epimeletica, cinestesica, affiliativa.

Amante di

Guardare placidamente verso l’orizzonte e portare a casa la pelle sua e di tutti gli animali che ha il compito di sorvegliare. Ama proteggere ciò che gli appartiene e vivere con persone che gli riconoscono questo ruolo.

Alimentazione, cura e mantenimento

Il Pastore dell’Asia centrale è un cane dalla salute piuttosto solida e dalla longevità leggermente superiore alle altre razze della stessa stazza. Il suo mantello subisce un’importante muta stagionale, che si può affrontare con sporadiche ed energiche spazzolate.

Per assicurargli una vita serena è necessario avere una routine che comprenda molto tempo all’aria aperta. Bisogna inoltre dargli l’opportunità di creare una relazione solida con un componente della famiglia a cui potersi affidare.

Anche se ama controllare gli spazi, infatti, non desidera fare la guardia del giardino da solo: un cane da pastore ha bisogno di collaborare con il suo umano, relazionarsi con lui e conoscerne la comunicazione e le richieste.

Origine e storia

Per comprendere la personalità di questo cane bisogna immaginarsi i territori in cui ha avuto origine la razza.

Fino all’orizzonte e molto oltre, da queste parti potrebbe non esserci nulla se non il rumore del vento, il bestiame e pochi umani – quasi sempre già conosciuti.

Proprio da qui, a cavallo tra spazi e tempi, arrivano i primi ritrovamenti di capre e bovini considerate frutto di allevamento risalenti a circa 8 mila anni fa. La stessa epoca da cui ci arrivano anche i primi reperti considerati antichi cani guardiani degli armenti.

Le razze di questa categoria, infatti, si diffusero proprio a partire dall’Asia Sud occidentale verso molti altri paesi, differenziandosi in numerosissime varietà ancora molto note.

In Italia abbiamo il Maremmano Abruzzese, in Turchia il Kangal, in Spagna il Mastino dei Pirenei e così via.

Il Pastore dell’Asia centrale, in particolare, è nato nei territori dell’ex URSS e molto probabilmente nei primi decenni del Novecento venne incrociato anche con alcune razze meno note, chiamate Alabai, Tobet e Torkuz e originarie del Turkmenistan, del Kazakistan e dell’Uzbekistan.

Secondo quanto riportato da Enci, si tratta di una delle razze più antiche di cani da pastore e ha molti caratteri in comune con gli altri grandi guardiani degli armenti asiatici, come il Mongolian Shepherd e il Mastino Tibetano.

Nei loro territori vengono ancora oggi utilizzati non solo per proteggere il bestiame dai grandi predatori, ma anche le carovane e le abitazioni degli umani dai ladri e dai malintenzionati.

Queste condizioni di vita dure e complesse hanno determinato lo sviluppo di una personalità priva di paura e capace di risparmiare l’energia per le situazioni che realmente la richiedono.

In Italia non è molto diffuso, perché i nostri spazi non sono ampi quanto quelli asiatici, ma nel 2021, secondo i dati pubblicati da Enci, sono stati oltre 400 i nuovi individui inseriti nel registro delle razze.

Ha necessità, desideri e motivazioni riservate a pochi, ma in Italia è possibile approfondire la conoscenza di questa razza e, volendo, anche adottare uno di loro, presso le associazioni rescue, che si occupano di trovare un nuovo futuro per i Pastori degli Armenti vittime di abbandono.

Durante il percorso di adozione, sarà utile farsi affiancare da un educatore cinofilo esperto, in quanto la personalità così complessa e ricca di sfaccettature di questo cane, abbinata alla sua grande mole, rende la scelta di accoglierlo in casa particolarmente delicata e carica di responsabilità.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Nonostante abbia un’identità così sicura e autonoma, il Pastore dell’Asia centrale è un cane che sente la necessità di creare una relazione di fiducia con il suo umano.

Si sbaglia chi pensa che si tratti di un cane adatto alla guardia di un terreno, da solo e senza la presenza di punti di riferimento.

Certo, non ha bisogno di andare dal toelettatore e non chiede di poter dormire sul letto insieme a tutta la famiglia, ma ciò non significa che non voglia incontrare uno sguardo affidabile durante le sue giornate.

Oltre alla dedizione al suo mestiere, che assume un ruolo determinante nei suoi interessi, infatti, è anche un cane dalla forte motivazione affiliativa, che sa seguire le indicazioni della sua figura di riferimento.

Il Pastore dell’Asia centrale ha bisogno di serenità e la trova più facilmente laddove le regole sono chiare e sa cosa aspettarsi dalle persone conosciute.

Per essere adatti alla vita con lui, quindi, bisogna saper essere coerenti, in modo che si senta anche legittimato a rilassarsi.

Ha bisogno di muoversi, perché ha una motivazione cinestesica piuttosto importante e lo si può accompagnare ad esplorare e scoprire ambienti distanti dal suo recinto. Solo così la sua motivazione territoriale non diventerà una vera e propria ossessione.

Aspetto fisico

Il Pastore dell’Asia centrale è un cane di taglia grande. Viene considerato da alcuni addirittura di taglia gigante ed è citato, talvolta, tra i cani più grandi del mondo.

Ha una costituzione armoniosa e un’andatura sicura e tranquilla. La testa è massiccia e il cranio profondo con una fronte piatta e lo stop moderatamente definito.

Il tartufo è grande e di colore nero o marrone. Il muso è voluminoso e la canna nasale è larga. Le labbra sono spesse e le mascelle larghe.

Gli occhi sono di forma ovale e leggermente infossati, mentre le orecchie hanno una forma triangolare e sono pendenti.

Il torace è ampio e la coda è portata alta a forma di falce o arrotolata in un anello sciolto verso la parte superiore.

Gli arti mostrano una forte ossatura e, visti di lato, sono dritti.

I Pastori dell’Asia centrale hanno la pelle spessa ed elastica e un mantello abbondante, dritto e ruvido con un sottopelo ben sviluppato ed adatto alle intemperie.

Sono riconosciuti dallo standard tutti i colori tranne il blu e il marrone.

Gli adulti superano i 70 centimetri e i 50 chilogrammi, mentre le femmine non superano i 42 kg e i 65 centimetri.

Cura e salute

cane da pastore asia centrale

Si tratta di un cane tutt’altro che raffinato. Necessita certo di un’alimentazione sana ed equilibrata e di una vita non sedentaria, ma non ha bisogno di specifiche cure per il mantenimento del mantello. Il Pastore dell’Asia centrale è soggetto ad un’importante muta stagionale, ma trascorrendo gran parte del tempo all’aperto, ciò non rappresenta un grave problema per l’igiene domestica.

La selezione avvenuta naturalmente gli ha permesso di mantenere nei secoli una salute robusta che lo rende meno soggetto rispetto ad altre razze alla displasia dell’anca e del gomito.

Avendo uno scheletro piuttosto pesante, è necessario assicurargli di mantenere il peso forma, in modo da non risentire della fatica durante gli spostamenti.

Essendo un cane piuttosto diffidente e dalla grande mole, è bene fare in modo che sappia accettare la manipolazione prolungata in caso di necessità.

Munitevi infine di un ottimo antiparassitario, adeguato all’ambiente in cui vivete.

Cosa fare con un Pastore dell’Asia centrale

Se siete proprio convinti di scegliere un Pastore dell’Asia centrale, sappiate che le vostre giornate stanno per cambiare. A meno che voi non siate un pastore dell’Uzbekistan che conduce una vita in linea con i suoi desideri più antichi.

Non ama la vita nella città ed è decisamente più a suo agio in campagna, soprattutto se non si vede l’ombra di un passante.

Ha un’attitudine molto seria e severa e non è certamente adatto ai giochi con le palline o altri oggetti per i cani meno riservati di lui.

Dal momento del suo arrivo vi potrete godere lunghe passeggiate nella natura e molti momenti di discreto rispetto reciproco.

Quando vi occupate della cura del vostro giardino, però, potete chiedergli di collaborare con voi e sarà felice di seguirvi nelle vostre mansioni.

Le relazioni che instaurava in Asia centrale erano basate più sugli sguardi che sulle coccole. Sui fatti e non sulle parole. Sul rispetto delle risorse e degli spazi altrui.

Per farlo sentire compreso potete accompagnarlo nella sua perlustrazione dei confini del giardino. Si sentirà importante e appagato del fatto che ritenete anche voi sia un’attività importante.

Relazione e contesto ideale

cane da pastore asia centrale

Se adottare un cane di questo tipo rappresenta una scelta impegnativa e complessa, lo sarebbe ancora di più in assenza di un ampio giardino dove trascorrere parte del proprio tempo libero.

Il Pastore dell’Asia centrale cerca una famiglia affidabile e presente, dove assumere il proprio ruolo di guardiano con moderazione e potersi anche rilassare quando le situazioni lo concedono.

Alcuni sostengono che la sua propensione per la guardia del gregge lo renda un cane adatto alla vita con i bambini, ma si tratta di un’affermazione che sottovaluta il suo poco amore per il contatto prolungato e per chi si muove rapidamente.

Se vive in una famiglia che vede la presenza di bambini è necessario, quindi, insegnare anche ai più piccoli il rispetto dei suoi spazi e delle sue risorse.

Si tratta, infatti, di un cane possessivo e protettivo che potrebbe sentirsi legittimato a difendere i suoi averi.

Non sottovalutate la sua forza, si tratta di un cane estremamente potente e bisogna esserne consci quando lo si porta a spasso, per evitare che diventi potenzialmente pericoloso per chi vi passa accanto.

Una volta escluse tutte queste varianti, effettivamente rimangono poche possibilità di riuscire ad adottare un Pastore dell’Asia centrale con consapevolezza, ma non è completamente impossibile.

Bisogna rispettare la sua identità, essere persone coerenti e potergli assicurare una vita adeguata alle sue necessità. Se si è in grado di fare ciò, ci si trova già sulla buona strada.

Una giornata con un Pastore dell’Asia centrale

Quando suona la sveglia il vostro Pastore dell’Asia centrale sta dormendo sull’uscio della vostra stanza e alza il testone solo quando lo scavalcate per andare a fare colazione.

Uscite presto insieme a lui, quando le luci dell’alba illuminano i viali di campagna e intorno a voi c’è silenzio.

Vi prendete il tempo per camminare l’uno accanto all’altro, senza fretta e per scambiarvi uno sguardo complice quando, a grande distanza, sentite qualche rumore.

Tornate verso casa, gli preparate da mangiare e vi vestite per andare al lavoro.

Prima di uscire gli lasciate un masticativo, sapete che gli piace concentrarsi su qualche attività nei momenti in cui resta a casa da solo.

In caso desideri spostarsi, però, gli lasciate anche una parte di giardino accessibile, in modo da potersi muovere.

Quando tornate, nel pomeriggio lo caricate in macchina e andate in collina.

Al parcheggio gli mettete la pettorina e il guinzaglio e vi recate verso un luogo isolato e ombreggiato, dove potete sedervi qualche istante mentre lui si sdraia placido al vostro fianco.

Mantenete sempre un occhio attento, perché volete accorgervi subito se arriva qualcuno.  Dopo qualche ora tornate verso casa e gli preparate la cena.

Poi vi spostate in giardino e vi prendete cura dell’orto, mentre lui guarda le vostre attività da lontano senza interferire. Tornate verso di lui e vi sedete al suo fianco. Il vostro Pastore dell’Asia centrale ora si rilassa davvero e sonnecchia mentre gli togliete le foglie che gli sono rimaste incastrate nel pelo.

Quando sta tramontando il sole, tornate dentro casa, ma il cane aspetta ancora fuori e fa un giro del perimetro del giardino, prima di sdraiarsi davanti alla porta della vostra stanza.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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