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25 Febbraio 2021
13:55

Volpe, tasso e tutta la compagnia: gli abitanti del bosco

Gli animali dei boschi sono schivi, elusivi, misteriosi e vivono in uno degli ambienti più suggestivi e affascinanti. In un modo o nell’altro dipendono dall’elemento fondamentale di ogni ecosistema forestale: l’albero. Scopriamo quindi quali sono e come vivono alcuni tra gli animali più iconici dei nostri boschi.

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I boschi sono considerati da sempre uno degli ambienti più suggestivi e misteriosi, insieme ai loro abitanti hanno ispirato alcune tra le fiabe e i racconti più belli di sempre. Elusivi, schivi e quasi sempre accompagnati da un'aura di incanto, gli animali dei boschi sono i custodi della vera essenza selvaggia della natura.

Quando i taglialegna e le ruspe iniziarono inesorabilmente ad avanzare volpe, tasso e compagnia riunirono tutti sotto l'antico patto di mutua protezione, nel tentativo disperato di mettere in salvo gli ultimi abitanti del bosco di Farthing. Inizia così una delle serie animate degli anni '90 più belle e drammatiche sul mondo animale: Le avventure del bosco piccolo. La storia, ispirata ai libri dell'autore inglese Colin Dann, partendo da motivazioni ecologiste ancora dolorosamente attuali racconta in maniera piuttosto precisa le caratteristiche e le interazioni tra alcuni dei più carismatici e affascinanti animali che vivono negli ambienti boschivi.

In un modo o nell'altro questi animali dipendono dall'elemento cardine per eccellenza del bosco, gli alberi, e ogni specie è riuscita a trovare in maniera unica e particolare il suo posto all'interno della fitta e intricata rete ecologica dell'ecosistema forestale. Scopriamo, quindi, quali sono e come vivono alcuni tra gli animali più iconici e affascinanti dei nostri boschi.

I mammiferi dei boschi

Sono tantissime le specie di mammiferi che abitano i boschi, dai grandi predatori come orso, lince e lupo ai piccolissimi insettivori come i toporagni, talpe e pipistrelli. Spesso la loro presenza silenziosa è testimoniata solo da tracce e segni, perché la maggior parte dei mammiferi conduce una vita notturna, elusiva e avvolta nel mistero. Incontrarli è un evento raro e prezioso riservato a pochi fortunati e pazienti osservatori.

Volpe

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La volpe (Vulpes vulpes) è senza dubbio uno degli abitanti più carismatici e opportunisti dei nostri boschi. È un onnivoro scaltro e generalista, in grado di cacciare con abilità sia piccoli roditori e uccelli sia di mangiare bacche e altri frutti del bosco. La sua spiccata capacità di adattamento la fa essere uno dei mammiferi più comuni dei boschi italiani ma anche degli ambienti urbani, infatti ha colonizzato con successo persino le città più caotiche e gli avvistamenti metropolitani, ormai, non fanno più notizia.

Tasso

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Simbolo di tenacia e saggezza il tasso (Meles meles) è un abilissimo e sorprendete scavatore. Vive infatti in un complesso sistema di camere sotterranee dotate di numerosi ingressi che spesso offrono riparo anche ad altre specie. È un mammifero prevalentemente notturno e sociale, che forma gruppi familiari anche molto numerosi. È diffuso in maniera abbastanza omogenea nei boschi di tutta la penisola italiana ed è assente solamente sulle isole maggiori.

Orso bruno

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L'orso bruno (Ursus arctos) è un animale onnivoro e incredibilmente adattabile e un abilissimo scalatore di alberi. Mangia davvero di tutto: carne, frutta, piante, germogli, e dai boschi ha imparato a sfruttare alla perfezione il nutriente frutto del faggio: le faggiole. Nei boschi italiani sono presenti ben due sottospecie di orso bruno: Ursus arctos arctos che frequenta l'area alpina centro-orientale, e Ursus arctos marsicanus, il prezioso orso bruno marsicano endemico dell'Appennino centrale.

Cervo

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Il cervo europeo (Cervus elaphus) è indubbiamente uno dei più eleganti e regali abitanti dei nostri boschi. Non a caso è chiamato infatti anche cervo reale o nobile. Quando arriva l'autunno, e le foglie si colorano di rosso, nei boschi è possibile ascoltare il potente e fragoroso bramito, utilizzato dai maschi per sfidarsi a vicenda per garantirsi l'accesso alle femmine. Oltre al cervo europeo nei boschi italiani si possono facilmente incontrare altri due cervidi, il daino (Dama dama) e il capriolo (Capreolus capreolus).

Riccio

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Il riccio (Erinaceus europaeus) è uno dei mammiferi più comuni d'Europa. Vive praticamente in ogni bosco e come la volpe non disdegna incursioni in ambienti urbani e peri-urbani. Nonostante l'aspetto apparentemente indifeso i ricci sono in realtà abilissimi predatori particolarmente di invertebrati come lumache, lombrichi e millepiedi. Come molti altri piccoli mammiferi quando arriva l'inverno e il bosco diventa inospitale va in letargo per poi svegliarsi definitivamente in primavera.

Scoiattolo

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Nei boschi vivono tantissime specie di roditori, dal grande e spinoso istrice alle piccole e frenetiche arvicole, passando per ghiri, topolini e moscardini. Lo scoiattolo comune (Sciurus vulgaris), però, è senza dubbio tra i roditori più rappresentativi del bosco. In Italia la sua colorazione varia notevolmente in base alla latitudine. Quelli che vivono al Nord hanno prevalentemente un pelo fulvo e brillante, quelli che vivono al Sud, invece, sono neri e lucidi. Di recente è stata inoltre descritta una nuova specie di scoiattolo molto simile al comune: lo scoiattolo nero meridionale (Sciurus meridionalis), specie che vive esclusivamente nei boschi della Calabria e della Basilicata.

Donnola

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La donnola (Mustela nivalis) è il più piccolo tra i mustelidi, ma come faine e martore è un carnivoro abile e scaltro. Ha un corpo agile e snello ed è in grado di catturare animali molto più grossi di lei come roditori o conigli, grandi fino a 5 o 10 volte di più. Vive non solo nei boschi, ma anche in ambienti più aperti come campi e giardini. A differenza dell'ermellino quando arriva l'inverno la pelliccia delle donnole italiane non diventa bianca.

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Gli uccelli dei boschi

A differenza dei mammiferi gli uccelli dei boschi, soprattutto quando arriva la stagione riproduttiva, ci tengono molto a palesare con forza e in maniera inequivocabile la loro presenza. E lo fanno soprattutto grazie alle vocalizzazioni. Gli uccelli che vivono nei boschi, infatti, sono tra quelli che maggiormente utilizzano canti e versi a discapito della comunicazione visiva. Questo perché anche per loro può risultare davvero difficile farsi vedere tra le fitte foglie degli alberi, e così hanno sviluppato in maniera particolare il canto per poter comunicare. Ma tra i boschi non vivono solo alcuni tra gli uccelli più melodiosi, ci sono anche molti tra i rapaci più abili e spettacolari.

Fringuello

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Gli uccelli canori che vivono nei boschi sono tantissimi, ne esistono di tutte le forme e colori. Se si entra però in un bosco italiano è impossibile non imbattersi nel fringuello (Fringilla coelebs), indubbiamente la specie più comune degli ambienti forestali. È un fringillide robusto e colorato, soprattutto il maschio, che si nutre soprattutto di semi o piccoli insetti. È presente praticamente in tutta la penisola e in alcune città si può facilmente ascoltare il suo canto anche nei parchi e nei giardini.

Scricciolo

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Lo scricciolo (Troglodytes troglodytes) è uno dei più piccoli uccelli europei. Mediamente pesa meno di 10 grammi ma possiede uno dei canti più potenti del bosco. Vederlo è quasi impossibile, anche perché difficilmente se ne sta fermo e possiede un piumaggio incredibilmente mimetico. Il buffo e curioso nome in latino, che significa "abitante delle caverne", si ispira alla sua tipica abitudine di ficcarsi tra le fessure degli alberi per andare a caccia di insetti e altri piccoli artropodi.

Picchio rosso maggiore

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I picchi sono gli uccelli dei boschi per eccellenza. Hanno sviluppato adattamenti eccezionali e specifici per gli habitat forestali. Grazie alle dita zigodattile, due rivolte in avanti e due indietro, possono muoversi agilmente e con presa salda anche sui fusti degli alberi. Inoltre, grazie a un becco e un cranio perfettamente adattati ad ammortizzare i colpi, sono in grado di perforare a suon di rapidissime beccate anche i tronchi più duri, sia per stanare le larve di insetti sia per scavare le cavità in cui nidificare. La specie più comune e diffusa dei nostri boschi e senza dubbio il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major).

Colombaccio

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Fino a qualche anno fa il colombaccio (Columba palumbus) viveva quasi esclusivamente in boschi e foreste, tanto da essere chiamato in inglese "piccione dei boschi". Simile al comune colombo domestico, ma più massiccio, negli ultimi anni ha iniziato una vera e propria invasione nelle città ed è diventato piuttosto facile osservarlo in ambiente urbano. Come per il fringuello, però, è impossibile entrare in un bosco senza ascoltare il suo inconfondibile e grattato tubare.

Allocco

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L'allocco (Strix aluco) è un rapace notturno molto comune nei boschi italiani. Ha un corpo tozzo e una testa arrotondata, e a differenza di altri gufi non possiede i cornetti auricolari. Ha occhi grandi e neri, e un udito eccezionale che gli permette di catturare mammiferi, uccelli e insetti anche in condizioni di scarsissima visibilità. È un uccello piuttosto stanziale e fortemente territoriale, e nidifica all'interno di grosse cavità nei tronchi.

Sparviero

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Lo sparviero (Accipiter nisus) è uno dei rapaci diurni che meglio si è adattato alla vita boschiva. Grazie al suo corpo esile e alle ali relativamente corte riesce a muoversi tra i rami con un'agilità a dir poco sorprendente. È in grado di compiere manovre spettacolare e improvvisi cambi di rotta per inseguire i piccoli passeriformi dei boschi, sue prede preferite. I maschi sono più colorati delle femmine e come spesso accade tra i rapaci sono molto più piccoli.

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Rettili, anfibi e altri animali

I boschi sono popolati da una moltitudine di animali a volte inaspettata e sorprendente. Sebbene siano spesso sottovalutati rispetto a mammiferi e uccelli anche rettili, anfibi, insetti e altri piccoli animali possono arricchire di forme e colori l'ambiente boschivo, spesso svolgendo un ruolo fondamentale per la salute dell'intero ecosistema.

Orbettino

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L'orbettino (Anguis veronensis) è una dei rettili più singolari e curiosi che vivono in Italia. A un occhio inesperto può sembrare un piccolo e tozzo serpente, in realtà sebbene non abbia le zampe fa parte del gruppo tassonomico delle lucertole. Come quasi tutti i rettili ama i prati assolati ma si adatta facilmente anche nei boschi, soprattutto se umidi. Lento e pacato si muove soprattutto al crepuscolo per andare a caccia di lombrichi, insetti e altri invertebrati.

Vipera comune

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Come tutti i serpenti le vipere (Vipera aspis) amano il sole e le rocce, quella comune però si trova a suo agio anche negli ambienti boschivi. Caccia soprattutto piccoli roditori che paralizza col suo potente veleno. In Italia è presente in tutte le regioni, a eccezione della Sardegna, con diverse sottospecie, ognuno con un suo caratteristico disegno e colore.

Rana appenninica

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Insieme ad altre specie simili la rana appenninica (Rana italica) forma il gruppo delle cosiddette "rane rosse". Queste rane, dalla colorazione incredibilmente mimetica, vivono nei boschi dove riescono a camuffarsi alla perfezione tra le foglie della lettiera. Questa specie è endemica dell'Appennino, e come le altre rane dei boschi, ritorna in acqua soprattutto quando è arrivato il momento di accoppiarsi e deporre le uova.

Salamandrina dagli occhiali

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Uno degli animali più belli e unici dei nostri boschi è la salamandrina dagli occhiali. Questo piccolo e colorato anfibio vive solo ed esclusivamente in Italia, con due specie molto simili tra loro: la Salamandrina dagli occhiali settentrionale (Salamandrina perspicillata), diffusa sull'Appennino centro-settentrionale, e quella meridionale (Salamandrina terdigitata), presente invece nell'Appennino meridionale. Come molte altre salamandre vive nel sottobosco dove si nutre soprattutto di collemboli e altri piccoli invertebrati. Quando arriva la stagione riproduttiva compiono piccole grandi migrazioni che le riporteranno nei torrenti dove sono nate per continuare il ciclo.

Cerambice del faggio

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Tantissimi e colorati sono anche gli insetti che popolano i boschi più antichi e vetusti. Tra questi il cerambice del faggio (Rosalia alpina) è senza dubbio uno dei più belli e iconici. Allo stadio larvale si nutrono di legno, soprattutto se marcio, e hanno quindi bisogno di alberi grossi e anziani, sempre più rari nei nostri boschi. Per questo motivo sono diventati molto rari e minacciati di estinzione.

Grandi o piccoli che siano gli animali che popolano i boschi sono i veri custodi delle nostre foreste. Quelli di Farthing, alla fine, sono stati costretti ad abbandonare il luogo dove sono nati subendo numerose e traumatiche perdite. Noi possiamo ancora imparare dai nostri errori e proteggere quei meravigliosi e unici scrigni di biodiversità che sono i nostri boschi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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