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14 Agosto 2021
17:00

Perché i gatti dormono tanto?

Il gatto domestico può trascorrere fino a 20 ore al giorno dormendo beatamente e chiunque viva con il felino più amato del mondo lo sa bene. Ma perché i gatti dormono così tanto? Analizziamo quali sono i motivi e le funzioni di questo comportamento e capiamo quando e se è il caso di preoccuparci.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Ammettiamolo, se vivi con un gatto la galleria del tuo cellulare sarà inevitabilmente strapiena di foto del micio che sonnecchia rilassato in ogni angolo della casa. Ma perché i gatti dormono tanto? Effettivamente quando i gatti non sono impegnati a mangiare, graffiare, richiedere attenzioni o a tentare di conquistare il mondo, passano buona parte delle loro giornate a dormire beatamente. Anche adesso, mentre stai leggendo, potrebbe essere essere proprio lì, sulle tue gambe o sulla scrivania completamente abbandonato tra le braccia di Morfeo. Il gatto domestico è infatti tra gli animali che dormono di più e può trascorre sonnecchiando tra le 12 e le 16 ore al giorno. Scopriamo quali sono i motivi e le funzioni dell'ineguagliabile pigrizia felina.

Perché sono dei predatori crepuscolari

Anche se vive tra le comodità delle mura domestiche il gatto resta un eccezionale predatore crepuscolare. Ancora oggi conserva quindi tutte quelle caratteristiche biologiche ed etologiche ereditate dei suoi antenati selvatici, anche se non ha più bisogno realmente di cacciare: è un istinto fortissimo. In natura sono particolarmente attivi e vivaci soprattutto all'alba e al tramonto, il periodo della giornata in cui lo sono anche le loro prede naturali preferite: i piccoli roditori e gli uccelli. Anche la loro eccezionale vista si è evoluta per dare il massimo proprio con quelle particolari condizioni di luce.

Per risparmiare e recuperare energie

Catturare però un agile topo o uno sfuggente passero non è affatto semplice e richiede una quantità di energia enorme, che il felino investe in agguati, balzi e inseguimenti. Pertanto i gatti passano buona parte della giornata a dormire per "ricaricare le batterie" e recuperare le preziose forze, oppure per risparmiale nell'attesa della prossima sfortunata preda. Anche se si tratta di un giocattolo, di un laccio o della ciotola con con la pappa.

Per regolare la temperatura

I gatti non amano solamente dormire, adorano anche starsene al sole. Caldo e sonnellini sono però strettamente collegati tra loro e aiutano il felino a controllare la propria temperatura corporea, a stimolare la produzione di melatonina e della serotonina. La qualità del sonno è quindi profondamente legata alla luce, che stimolando la produzione della melatonina aiuta a regolare il ritmo circadiano e il ciclo riproduttivo del felino.

Per motivi di età

La durata del sonno nei gatti può però variare notevolmente da individuo a individuo, sia per fattori legati alla personalità che, più semplicemente, per motivi anagrafici. Se è vero che mediamente un gatto adulto dorme circa 12-16 ore al giorno ci sono mici che possono arrivare a dormire anche 20 ore in una giornata. I cuccioli, ovviamente, sono quelli che dormono di più, e man mano che crescono riducono gradualmente questi tempi. Anche i gatti anziani solitamente ritornano a dormire molto più a lungo, proprio come i gattini.

Perché amano i pisolini

Come accade per molti altri animali bisogna però differenziare le varie tipologie di sonno, almeno in due principali. Anche se sei un predatore quasi infallibile in natura non bisogna mai abbassare la guardia, per questo 3/4 del sonno del gatto è in realtà più che altro un sonnellino leggero, una sorta di riposo semicosciente chiamato sonno a onde lente (SWS – Slow Wave Sleep). Anche se sembrano dormire profondamente in questa fase i gatti restano comunque vigili e pronti ad entrare azioni. Alcuni sensi come l'udito e l'olfatto restano "accessi" e il felino è pronto a reagire all'istante nel caso percepisca una preda o un potenziale pericolo. Solo 1/4 del tempo trascorso a dormire è quindi davvero profondo e raggiunge la cosiddetta fase REM, quella in cui si è completamente abbandonati al relax più totale.

Perché stanno poco bene

Un gatto in salute e che vive in un ambiente che gli permettere di esprimere tutti i suoi comportamenti dorme molto, ma alterna questa attività a tante altre, come il giocare, esplorare e girovagare. Un micio chiuso tra le mura domestiche, e lasciato per troppo tempo solo, potrebbe però dormire più del dovuto a causa della costrizione e della mancanza di alternative. Questa condizione può rappresentare un sintomo di forte disagio psicofisco, stress e ansia che può portare poi ad altre problematiche anche gravi, come l'obesità. Occorre quindi fornire al gatto un ambiente sano, pieno di stimoli e che gli permetta di esprimere tutte le sue potenzialità di felino, chiedendo l'aiuto di consulente esperto nella relazione uomo-gatto.

I felini sono poi animali estremamente abitudinari, stabiliscono una loro routine e sono persino in grado di adattarsi a quella del petmate. Se è abituato quindi a svegliarti per richiedere cibo alle 7:30 del mattino e improvvisamente smette di farlo iniziando a dormire di più o ad avere ritmi diversi dal solito, allora forse è consigliabile parlarne col proprio veterinario. I gatti sono bravi a nascondere il malessere psicofisico, ma il cambio improvviso di rituali e abitudini consolidate è uno dei principali campanelli d'allarme e potrebbe significare che sta male.

Anche i luoghi in cui dormono i mici solitamente sono sempre gli stessi, perciò se notiamo comportamenti strani o posti insoliti in cui il gatto dorme potrebbe significare che qualcosa non va. Dormire nella lettiera, per esempio, è un comportamento piuttosto insolito e legato, solitamente, a situazioni di disagio che meritano di essere investigate con una certa urgenza.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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