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7 Febbraio 2022
9:00

Quante ore dormono i cani?

I cani dormono tanto, in media 14 ore al giorno, ma l’età, la razza e altri fattori possono influenzarne la durata.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
quante ore dormono i cani?

I cani dormono tanto. Molto più di noi. Ma soprattutto, sono dei veri e propri professionisti nell’arte del riposare. Ammettiamolo, mentre siamo costretti, nostro malgrado, a svolgere qualche compito proviamo un po’ di invidia verso di loro che invece se ne stanno spaparanzati in buffe  pose plastiche nella cuccia o sul divano.

La media di riposo di un cane è di circa quattordici ore. Questo dato, tuttavia, va raffrontato a quei fattori che ne possono determinare l’oscillazione temporale: l’età, la razza, la stazza, la morfologia ecc..

I cani di grossa taglia, ad esempio, tendono a dormire di più rispetto a quelli di taglia piccola. La mole imponente, inoltre, grava sui cani rendendoli più pigri e meno reattivi al risveglio.

La struttura dei tempi di riposo e il ciclo del sonno

Il sonno nel cane, dal punto di vista neurocognitivo, possiede due fasi: onde lunghe (sonno paradosso), e onde brevi (sonno REM).

La prima è caratterizzata da una muscolatura rilassata e lassa e da una respirazione profonda e lenta. La seconda, in cui il cane sogna, è connotata da una maggiore inquietudine, da tensioni muscolari ed è il momento in cui potremmo sentirlo emettere abbai sordi, strani mugugni e vocalizzi. Un po' come quando sentiamo parlare qualcuno mentre dorme.

La struttura dei tempi di riposo è però cosa diversa dal ciclo del sonno, che oramai tutti abbiamo imparato a conoscere nella sua versione divulgativa. Il cane che vive in casa con noi, si adegua alla routine familiare e per questo sarà portato a strutturare i tempi di riposo in due grandi blocchi: quello notturno e quello diurno.

In termini qualitativi, il sonno notturno generalmente è stabile e privo di interruzioni mentre quello diurno, al contrario, tende ad essere molto frammentato. Il cane gestisce senza frustrazioni queste frequenti interruzioni grazie alla sua grande attitudine nel mantenere alta la soglia di vigilanza anche mentre dorme.

È proprio grazie a questa prontezza che il cane nella sua storia evolutiva si è guadagnato la nostra alleanza e la fama di essere l’animale guardiano per eccellenza. Come si suol dire «il cane dorme sempre con un occhio aperto…».

E poi, dobbiamo ammetterlo, il nostro amico a quattro zampe è più bravo di noi nel passare repentinamente dallo stato di sonno a quello di veglia e con molta facilità si addormenta. Viene da chiedersi, allora, se non risieda proprio nella nostra ammirazione verso la capacità del cane di godere al meglio dei tempi di riposo, l’effetto ansiolitico che ne ricaviamo oggi dall’avere una relazione intima con lui nella versione cane di famiglia.

Il sonno nel cucciolo

Svegliare un cucciolo che sta dormendo è un vero e proprio sacrilegio. Il sonno, in età neo-natale ed infantile, è un momento fisiologico di straordinaria importanza. Permette al soggetto di sedimentare le cose apprese durante la fase desta. Garantisce il processo di rigenerazione della memoria, meta-componente cognitiva alla base di tutti i processi conoscitivi.

Poter godere nell’età infantile di un sonno tranquillo e continuativo è la garanzia per vivere al meglio la fase di attaccamento che caratterizza ed accomuna lo sviluppo affettivo di tutte le specie di mammiferi, soprattutto quelle più sociali, come l’uomo ed il cane.

Lo sappiamo tutti: i cuccioli amano interagire e giocare, più di ogni altra cosa. Fosse per loro non andrebbero mai a dormire. È dunque fondamentale costruire piacevoli rituali di calma, il più importante dei quali sarà quello che precede il momento in cui anche noi andiamo a dormire. Tirando le somme, il cucciolo, fino ai cinque/sei mesi, dovrà dormire almeno diciotto ore al giorno.

Questo gli garantirà un buono stato di salute ma soprattutto gli consentirà di strutturare solide cornici ai propri vissuti emozionali.

Il sonno nell’adulto

Il cane raggiunge la sua piena maturazione fisica e comportamentale anche attraverso la fisiologia endocrina. Durante la fase adulta nel soggetto circolano, a pieno regime, ormoni che influenzano non solo l’attività sociale e riproduttiva ma anche il ritmo di sonno-veglia. Parliamo, ad esempio, del cortisolo e degli ormoni sessuali (testosterone nei maschi, estrogeni nelle femmine).

Sono entrambi ormoni  fotosensibili che si attivano con la luce del sole. Raggiungono il loro picco massimo durante le prime ore del mattino (da circa le 8:00/9:00 della attina) e scendono lentamente durante il pomeriggio (fino circa  alle 17:00/18:00 del pomeriggio). Con gradualità poi, i valori risalgono lentamente durante tutta la notte, fino al mattino seguente, completando così il ciclo delle 24/h.

Poco dopo l’alba, il cane adulto, è quindi pronto a svolgere, con la massima prestanza fisica, le attività sociali della giornata mentre nelle ore centrali è più propenso a rilassarsi e sonnecchiare. La maturazione sociale, sostenuta dall’attivazione ormonale, determina nel soggetto adulto una maggiore disponibilità a rimanere attivo e dunque, ad attestare la sua media di tempo di riposo tra le dodici e le quattordici ore.

Il sonno nel cane anziano

La grande varietà morfologica e di stazza che caratterizza la specie canina determina un’ampia variabilità della definizione delle diverse fasce anagrafiche, in particolare modo quella in cui collochiamo l’anzianità. Al netto delle dovute differenze tra piccola e grossa taglia, il cane anziano dorme di più rispetto ad un soggetto adulto. A dilatarne i tempi di riposo sarà, per lo più, il decadimento della condizione fisica ed il progressivo affievolirsi dei sensi della vista e dell’udito.

L’anziano si interessa sempre di meno agli stimoli sociali, diminuisce il raggio dell’esplorazione ed accorcia i tempi di autonomia durante le passeggiate. Evitiamo perciò per lui le routine caotiche, l’eccessivo movimento fisico ed i continui cambi di contesto. Diamogli la possibilità di dormire intorno alle sedici/diciotto ore. Ma soprattutto, impegniamoci a  garantirgli la qualità del riposo.

Facciamolo dormire in luoghi morbidi, riscaldati e confortevoli che gli consentano di rigenerarsi per affrontare in modo piacevole la routine del giorno successivo.

Il mio cane dorme troppo o troppo poco?

Per capire se il nostro cane dorme un tempo congruo alla sua fascia d’età e alla stazza, riferiamoci  alle medie indicate nei paragrafi precedenti mentre ulteriori indicatori utili per noi saranno i livelli di sensibilità, reattività, attivazione, coinvolgibilità alle proposte, a partire dall’uscita.

Se ogni volta che gli proponiamo di andare in passeggiata ci guarda dalla cuccia, non si vuole alzare e rimane a dormire, è possibile che il cane stia attraversando una fase di demotivazione, o peggio ancora di depressione. Al contrario, un cane che non riesce mai a riposare in modo continuativo, che si alza e si attiva ad ogni più piccolo stimolo, acustico o visivo, si troverà chiaramente in una fase altrettanto problematica. Se poi, il cane arriva sistematicamente ad importunarci, anche durante la notte, potrebbe avere non una semplice difficoltà a trovare la calma, quanto piuttosto un problema comportamentale di iper-attivazione.

Le disfunzionalità delle fasi di riposo in cui il cane dorme troppo, troppo poco o non raggiunge mai il sonno profondo e si sveglia di continuo durante la notte cercando le nostre attenzioni, possono essere sintomi di un disturbo comportamentale. Spesso però siamo noi, con la nostra routine ed il modo di fare, ad alterare la struttura naturale dei tempi di riposo del cane e ad interferire in modo infausto sui cicli del sonno. In ogni caso la situazione va affrontata senza allarmismi, risolta con l’aiuto di professionisti in qualità di medici veterinari comportamentalisti ed istruttori cinofili con approccio CZ.

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David Morettini
Educatore e istruttore cinofilo CZ
Laureato in Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Firenze, educatore e istruttore cinofilo. Sono docente SIUA e di altre scuole di formazione cinofila, e docente nei master universitari di istruzione cinofila e medicina comportamentale. La mia missione è quella di formare persone che sappiano lavorare nel pieno rispetto della dignità e dell’intelligenza del cane, tutelandone l’autonomia e non la dipendenza dall’essere umano.
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