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scheda razza
24 Febbraio 2024
12:00

Lo Scottish Terrier, coraggioso e vivace cacciatore scozzese

  • Origine: Gran Bretagna
  • Standard: Gruppo 3: Terrier, Sez. 2: Terrier di piccola taglia (gamba corta)
  • Taglia: piccola
  • Altezza: 25 - 28 cm
  • Peso: 8,5 - 10,5 kg
  • Pelo: Mix di pelo duro e lanoso, color nero, grano o “brindle”
  • Vita media: 12-15 anni
97 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Lo Scottish terrier è un cane da caccia di piccola taglia dalle origini scozzesi. Il suo caratteristico muso allungato, abbinato allo sguardo vispo e curioso lo hanno reso molto noto in alcuni paesi dove viene adottato anche come cane da compagnia. Ma non bisogna farsi ingannare dalle sue dimensioni: questo piccolo terrier è pur sempre un cane selezionato nei secoli per cacciare volpi, lontre e roditori. 

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità2
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane2
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo2
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica0
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica0
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva1
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Se si vuole vivere con lui è bene saperlo fin dal principio: accetterà una serata sul divano solo se nelle ore precedenti ha avuto l'opportunità di correre, rincorrere, scavare e giocare con i suoi umani preferiti. Non importa il fango, non importa la pioggia: il clima delle Highlands scozzesi lo ha abituato a ogni condizione metereologica.

Origine

Inghilterra

Standard

N° 73 10.01.2011

Gruppo 3: Terrier
Sezione 2: Terrier di piccola taglia (gamba corta)

Aspetto 

Cane di piccola taglia, dal mantello nero, marrone o “brindle”. L'altezza è compresa tra i 25 e i 28 centimetri (sia per i maschi che per le femmine) e il peso varia dagli 8,5 ai 10,5 kg.

Motivazioni

Cinestesica, affiliativa, esplorativa, perlustrativa, competitiva, predatoria, territoriale, possessiva.

Amante di 

Cercare, scavare, inseguire e acciuffare. Ama condividere con gli umani di cui si fida avventure in cui servano il suo coraggio e la sua ostinazione.

Salute, cura e mantenimento

La razza è soggetta ad una patologia ereditaria chiamata scottie cramps. Potrebbe inoltre soffrire di oculopatie, lussazione della rotula e necrosi della testa del femore.

Origine e storia 

Le Highlands scozzesi sono un luogo alla fine del mondo dove le montagne incontrano l'Oceano Atlantico settentrionale, in un clima prevalentemente umido, freddo e piovoso. Si tratta di un'area scarsamente popolata nel Nord Ovest della Gran Bretagna, dove già a partire dal XIII secolo, secondo alcuni testi, venivano utilizzati i cani da caccia per il controllo di volpi, ratti e lontre.

Secondo alcuni, però, i piccoli cani britannici da tana esistevano già nel 200 d. C. in quanto è stata trovata una scultura risalente a quell'epoca, in cui veniva ritratto un cane dalle gambe corte con la testa lunga, le orecchie a punta e il corpo allungato.

Fino all'inizio dell'Ottocento vi era un'ampia varietà di terrier, con varie forme e dimensioni, ma nel XIX secolo cominciò la selezione delle razze anche su base estetica e vennero quindi definite quattro tipologie di “Scotch Terrier”, come venivano chiamati allora. Si suddividevano in Skye Terrier a pelo lungo, Scotch Terrier a zampa lunga, Dandie Dinmont Terrier e Highland (o Cairn) Terrier, da cui ha preso forma l'attuale Scottish Terrier.

Lo Scottish Terrier Club ufficiale venne fondato nel 1882 e appena un anno dopo venne redatto il primo standard della razza. Il fondatore si chiamava Mr. Sewallis Evelyn Shirley e, in collaborazione con il Capitano Gordon Murray (appassionato di cinofilia), si impegnarono per dare al cane la forma che conosciamo oggi.

In Italia è molto raro e, infatti, secondo Enci nel 2022 sono stati registrati solo 54 nuovi soggetti appartenenti alla razza. Negli anni precedenti il numero era invece leggermente più alto (124 nel 2021 e 128 nel 202o).

Chi desideri comunque adottare uno Scottish Terrier può contattare un'associazione rescue che si occupi di razze di categoria terrier e individuare un soggetto proveniente da contesti di abbandono o maltrattamento.

Motivazioni (desideri e bisogni) 

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Quando il nome di un cane contiene il termine "terrier" non bisogna sottovalutare la sua personalità e lo Scottish Terrier in questo senso non è un'eccezione. Il fatto che sia stato selezionato per aiutare l'uomo a derattizzare gli ambienti ha fatto di lui un cane dall'enorme ostinazione e dotato di grande coraggio. 

Può attendere ore davanti a una tana in attesa che il topolino esca per fare un giro. Se siete persone facilmente impressionabili, questi piccoli cacciatori non fanno per voi, perché potrebbero acciuffare e uccidere lucertole, uccellini e piccoli roditori. La loro motivazione predatoria li porta infatti a voler inseguire ciò che si muove e la motivazione esplorativa li rende appassionati di ciò che si nasconde nelle buche, nelle tane e nei pertugi.

Se non trovano subito qualche tana interessante, non si preoccupano affatto, perché nel loro ampio e variegato corredo genetico si nasconde anche la motivazione perlustrativa che li porta a mappare i territori senza fermarsi agli ambienti domestici, anche sotto la pioggia e nel vento. Le Highlands scozzesi, con gli spazi enormi e la scarsa presenza di umani hanno dato vita a un cane piuttosto diffidente con gli sconosciuti e non molto amichevole nemmeno con i cani. Il rapporto con i propri simili, infatti, potrebbe essere complesso, perché lo Scottish Terrier tende ad essere anche piuttosto competitivo e possessivo, due abilità che gli tornano utili quando si tratta di trovare un piccolo roditore da cacciare, molto meno nei pomeriggi al centro commerciale.

Questi aspetti non vanno sottovalutati e il pet mate intenzionato ad accogliere uno Scottish Terrier è bene che lo sappia fin dal principio. Se si riesce a strutturare una relazione profonda, basata sul rispetto reciproco, sulla coerenza e sulla fiducia, non bisognerà però preoccuparsi, perché questo cane è anche estremamente affiliativo e si lascia andare soprattutto con chi, quotidianamente, gli permette di vivere una vita equilibrata e appassionante.

Aspetto Fisico

Lo Scottish Terrier è un cane di taglia piccola, con un'altezza compresa tra i 25 e i 28 centimetri (sia per i maschi che per le femmine) e un peso che varia dagli 8,5 ai 10,5 chilogrammi.

Il mantello è costituito da due strati: un sottopelo corto, lanoso e denso, e un pelo di superficie duro e spesso. Insieme formano una copertura resistente alle intemperie. Il colore può essere nero, color grano o "brindle", ovvero striato tra due tonalità di nero e/o marrone. Per lungo tempo, però, è stato favorito il colore nero, perché in questo modo per i cacciatori era più facile distinguere i cani dalle volpi.

Questo cane ha una testa dalla forma piuttosto allungata, con occhi a mandorla di colore marrone scuro e particolarmente espressivi. Le orecchie sono erette e a punta. Il collo è muscoloso e di lunghezza moderata, mentre il busto è cilindrico e allungato, con la tipica forma dei terrier, selezionati proprio per poter entrare nelle tane dei roditori.

La coda è di media lunghezza, grossa alla radice e si assottiglia in punta. Viene portata generalmente tesa o leggermente curva.

Cura e salute

Lo Scottish Terrier è un cane che può godere di ottima salute, ma come ogni razza, potrebbe essere soggetta ad alcune patologie ereditarie. Una su tutte si chiama scottie cramp ed è tipica di questa razza. Può causare spasmi, iperestensione e iperflessione degli arti. È causata da un disturbo del metabolismo che crea una carenza di serotonina. Si verifica prevalentemente nei soggetti giovani e i sintomi di manifestano dopo l'esercizio o in momenti di eccitazione. Questo aspetto rende particolarmente importante verificare che l'allevatore (se ci si rivolge ad un allevamento e non ad un'associazione rescue o a un rifugio) abbia davvero a cuore la salute dei cani ed eviti di fare accoppiare soggetti affetti da questa patologia.

Lo Scottish Terrier potrebbe inoltre soffrire di oculopatie, di lussazione della rotula e di necrosi della testa del femore.

Si tratta di un cane estremamente attivo, che soffrirebbe se dovesse condurre una vita sedentaria.

Cosa fare con uno Scottish Terrier

Con lui si possono fare lunghe scampagnate nella natura, ma si possono anche organizzare divertenti attività di problem solving, perché è un cane che ama imparare giochi sempre nuovi.

La sua motivazione perlustrativa, abbinata a quella esplorativa, fanno sì che si diverta anche con le ricerche olfattive ed è quindi possibile pensare di fargli cercare un gioco o un premietto nell'erba o all'interno di scatole o altri oggetti. La sua ostinazione lo aiuta nel provare e riprovare senza arrendersi, finché raggiunge definitivamente il suo obiettivo. 

Non limitatevi a lanciargli una pallina e chiedergli di riportarla. Il suo coraggio e la sua attitudine vispa e curiosa hanno bisogno di più di questo per divertirsi davvero. La stessa pallina provate a nasconderla e fargliela cercare, in modo da favorire anche la concentrazione oltre che l'euforia data dalla motivazione predatoria, la quale si innesca durante i lanci.

Lo Scottish Terrier tende ad essere felice di accompagnare i suoi umani nella propria routine quotidiana, a patto di avere poi a disposizione anche un momento per stare insieme in ambienti più avventurosi, dove poter stare libero dal guinzaglio.

Si può inoltre pensare di frequentare un corso di socializzazione con gli altri cani, in modo da aiutarlo a relazionarsi in maniera adeguata durante gli incontri che avvengono naturalmente nella vita di tutti i giorni.

Relazione e contesto ideale

La famiglia ideale per uno Scottish Terrier è consapevole della sua personalità e non lo adotta per via del suo aspetto curioso, bensì per la sua vivacità e per la sua intraprendenza. Con questo terrier bisogna avere voglia di fare movimento quotidiano ed è inoltre indispensabile muoversi con consapevolezza negli ambienti che vedono la presenza di tanti animali selvatici di piccola dimensione. Come tutti i cani da caccia, infatti, potrebbe volerli inseguire.

Per lo stesso motivo anche la convivenza con i gatti potrebbe essere leggermente complessa, ma questo aspetto può venire parzialmente risolto grazie ad una suddivisione degli spazi. I gatti, infatti, possono muoversi anche in alto, dove i cani non arrivano. Se hanno questa possibilità, possono sentirsi liberi indipendentemente dalla presenza di un piccolo cane da caccia.

Ad aiutare la relazione con lo Scottish Terrier è anche la personalità dei suoi umani di riferimento. Se si trova di fronte persone dolci e affidabili, ma anche coerenti e sicure, è facile che si lasci andare e diventi estremamente affiliativo.

Le sue motivazioni possessiva e competitiva fanno sì che il rapporto con i bambini vada sempre sorvegliato, perché potrebbe non prendere bene un'incursione nella sua cuccia e, come molti terrier, potrebbe finire per allontanarli con i suoi modi poco delicati. Ognuno in famiglia, quindi, deve conoscere bene le necessità degli altri membri e deve rispettare spazi e tempi altrui.

Una giornata con un Scottish Terrier

Come ogni giorno, il vostro Scottish Terrier viene a svegliarvi scodinzolando perché è ora di uscire. Ha uno sguardo allegro e vivace e anche oggi riesce a convincere tutta la famiglia a saltare giù dal letto e dare inizio alla giornata.

Vi vestite rapidamente e, ancora prima di fare colazione, andate a fare un giro con lui nel parchetto dietro casa. Vi piace dare inizio alla giornata quando il resto della città non è ancora sveglia, perché incontrate meno persone e cani e potete quindi liberare il vostro Scottish Terrier dal guinzaglio.

Cercate di trovare il modo ogni giorno di dargli un po' di libertà, anche se non è sempre facile trovare il luogo giusto.

Mentre passeggiate tra cespugli e alberelli, il suo naso sembra inarrestabile e poi si ferma tra alcune radici, dove ha sentito il suono di uno scoiattolo che avete visto correva via. Gli lasciate annusare accuratamente la zona per qualche minuto e poi lo richiamate verso di voi per tornare a casa.

Avete la certezza che, quando ripasserete da lì, tornerà a controllare proprio quella zona, nella speranza di trovare altre tracce del passaggio di un piccolo animale.

Quando entrate in casa la vostra famiglia è pronta per fare colazione e voi preparate da mangiare allo Scottish Terrier per poi sedervi con loro. Quando il cane ha finito di mangiare lo salutate dolcemente e andate al lavoro. Tornate a casa e vi cambiate immediatamente, vi mettete una tuta da ginnastica, perché avete voglia di andare a fare un'escursione nel bosco prima di andare a prendere i bambini a scuola. Il vostro cane è felicissimo e saltella intorno alle vostre zampe, perché ha già capito che state per uscire.

Durante la passeggiata, di tanto in tanto gli lanciate un bastoncino, che lui recupera e tiene in bocca. Non pensa minimamente di lasciarlo a terra, quindi voi ne raccogliete un altro e giocate con quello. Quando se ne accorge, decide di lasciare il suo e viene a chiedere il vostro. Lo conoscete bene e quindi sapete quanto gli piace competere per un oggetto! Glielo lanciate nuovamente e poi camminate guardandolo zampettare tronfio davanti a voi.

Quando siete a pochi passi dalla macchina gli rimettete il guinzaglio e lui sale, poi andate a prendere i bambini a scuola e tornate tutti insieme verso casa.

Mentre voi preparate la cena, il vostro partner esce per un giretto serale e dopo mangiato vi sedete tutti sul tappeto intorno al tavolino del soggiorno per fare un gioco di società. Il vostro Scottish Terrier trova posto poco distante da voi e, concentrato, morsica un masticativo. Quando finite di giocare lo vedete addormentato con le zampe ancora sul suo osso e quindi non lo disturbate e andate a dormire.

Vi cambiate e andate verso la stanza, ma senza che nemmeno ve ne accorgiate, lui è già nel vostro letto che vi aspetta, accoccolato nel centro del materasso. 

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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