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15 Luglio 2021
14:36

In trekking con il cane: guida utile per una vita in due a tutta natura

La natura e la montagna sono luoghi ideali per le vacanze estive insieme ai nostri cani, ma come dobbiamo scegliere i sentieri in cui incamminarci e come decidiamo i percorsi adatti a noi? Allenarsi prima di partire è importante, ma bisogna anche sapere cosa mettere nello zaino e cosa evitare per tutelare la salute dei nostri cani.

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L'estate è il periodo delle vacanze al mare ma anche di escursioni e passeggiate più o meno lunghe in montagna e in collina: trekking, hiking e sempre più spesso anche cammini a lunga percorrenza sono fra le attività che preferiamo affrontare insieme ai nostri cani. Ma è possibile vivere queste avventure insieme badando alla sicurezza di entrambi, rispettando le regole e muovendosi con serenità tra i sentieri più o meno conosciuti? Prima di partire i dubbi possono essere molti ed è quindi corretto prendersi il tempo per riflettere nel dettaglio su quale sia l'opzione più adatta a voi e in che modo affrontarla.

Come scegliere il percorso adatto a cani e umani

Quando si affronta un trekking con il proprio cane è importante cercare percorsi che siano adatti a lui oltre che a noi e per questo è fondamentale imparare a leggere le cartine geografiche per poter così scegliere percorsi che evitino vie ferrate (sentieri attrezzati) o che non siano eccessivamente esposti al sole durante le ore più calde, quando il cane potrebbe rischiare il colpo di calore. Il consiglio è quello di acquistare preventivamente la cartina geografica della zona in cui vi recherete, osservare il numero del sentiero che siete intenzionati a percorrere e cercare informazioni a riguardo anche in rete, dove sempre più spesso esistono pagine dedicate alle diverse zone turistiche. Se non doveste trovare informazioni riguardo la vostra destinazione, potrete anche informarvi presso gli sportelli turistici sul territorio oppure nelle strutture di accoglienza in cui alloggerete.

Come prepararsi al trekking con il cane

Una volta individuate le escursioni analizzate il dislivello, la distanza e le ore che andrete a camminare ed allenatevi di conseguenza sulle distanze desiderate, nei pressi casa vostra. Se volete affrontare un trekking di più giorni inoltre, provate ad allungare sempre di più le distanze: grazie all'allenamento preventivo potrete trovarvi pronti e scoprire anche quanto sia disposto il vostro cane a seguirvi in queste imprese.

Prima di partire informatevi inoltre con anticipo riguardo le vaccinazioni necessarie nella zona in cui intendete muovervi e procuratevi l'antiparassitario più adatto per i percorsi prescelti, in modo da ridurre il rischio di contrarre malattie date dalla presenza di zecche infette oppure da altre specie presenti sul territorio.

Informarsi sulle normative in vigore

In base alle zone di destinazione, sarà importante inoltre informarvi riguardo la possibilità di usufruire dei mezzi di trasporto insieme agli animali e, se dovesse essere obbligatorio l'utilizzo della museruola, è fondamentale abituare con calma il cane a portarla, piuttosto che farla indossare unicamente in quel momento con il rischio che in futuro non la voglia più utilizzare. Allo stesso modo, se dovrete affrontare salite in funivia il consiglio è di scoprire come affronta questo tipo di esperienze il vostro cane provando a prendere un ascensore qualche volta prima della partenza: ricordatevi in questo caso che i cani riconoscono le vostre emozioni quindi se volete che vivano con piacere questi momenti, siate calmi e sereni, dimostrandogli così che non c'è nulla da temere.

Se per camminare vi recherete all'interno di un parco naturale o un parco nazionale, ricordate inoltre che potrebbero imporvi l'utilizzo del guinzaglio per poter così tutelare le specie selvatiche che vivono nella zona protetta. Chiedete anticipatamente alle strutture del parco come comportarvi per evitare spiacevoli incontri con il corpo forestale. Una soluzione valida nel caso in cui non sia concessa la libertà o se il vostro cane avesse la passione per inseguire gli animali selvatici, è quella dell'utilizzo di una lunghina, ovvero un guinzaglio molto lungo che vi permetta di passeggiare serenamente e lasciare inoltre al vostro cane la possibilità di esplorare il terreno intorno al sentiero.

Per quanto riguarda i guinzagli elastici da mettere in vita bisogna porre molta attenzione ai possibili strattoni da parte dei cani, i quali potrebbero risultare dannosi per chi lo tiene legato. Non sottovalutate inoltre il fatto che l'elastico mantiene perennemente un certo livello di tensione che porta il cane ad abituarsi a tirare, con il rischio che il comportamento si manifesti anche una volta tornati a casa, quando si utilizza il guinzaglio normale. Fate molta attenzione quindi nella scelta di questo strumento perché è molto pratico per chi vuole le mani libere, ma potrebbe avere delle conseguenze negative sulla qualità della passeggiata dell'animale.

Quando dare da mangiare al cane

Anche in questo caso dipende molto da quanto durerà l'escursione. Se doveste stare via più di mezza giornata il consiglio è quello di portare con voi il cibo anche per il cane, in modo da poter fare una "pausa pranzo". Ricordate in questo frangente che, nel caso in cui il vostro cane sia particolarmente predisposto alle torsioni gastriche è sempre meglio aspettare prima di ritornare a camminare dopo un pasto completo.Per sapere quanto attendere dopo il pasto è sempre meglio rivolgersi al proprio medico veterinario di fiducia, il quale conosce i rischi che corre il vostro cane e le tempistiche della digestione anche sulla base di quale è la dieta che segue.

Cosa mettere nello zaino

Se il vostro cane segue una dieta a base di crocchette, sarà sufficiente portare con voi un sacchettino contenente la giusta quantità (ricordate che con l'attività fisica anche lui avrà più fame), se invece segue una dieta a base di alimenti che è complicato portare nello zaino esposto ad alte temperature, il consiglio è di abituare il cane con un po' di anticipo a ciò che riceverà in questa occasione.

Sarà indispensabile anche preoccuparsi di avere con sé sufficiente acqua per entrambi e, se necessario, una ciotola per lui, in modo da non perderne neanche una goccia. Un kit di sicurezza inoltre, non è mai di troppo, soprattutto se l'escursione dura molto e attraversa zone isolate: prima di tutto serviranno coperta termica, garza e disinfettante, ma per decidere cosa inserire potete fare affidamento sul vostro veterinario che vi consiglierà i prodotti più adatti per il vostro cane anche in caso di puntura di insetto.

Se il vostro cane è a pelo raso oppure appartiene ad una razza particolarmente sensibile alle basse temperature, potete anche munirvi di mantellina, ma sappiate che non tutti i cani ne sentono il bisogno e il mantello, per questa specie, rappresenta un ottimo termoregolatore, in grado di proteggerli sia dal caldo che dal freddo.

Cosa fare prima di partire e al ritorno

A questo punto siete allentati, siete informati e avete con voi tutta l'attrezzatura necessaria per affrontare in sicurezza le vostre escursioni. Ricordate però che in montagna il tempo potrebbe cambiare spesso e se non vi sentite sicuri, in tutto l'arco alpino e spesso anche lungo la catena dell'appennino è possibile contattare una guida escursionistica o una guida alpina che vi potrà accompagnare e fare in modo che le vostre avventure si svolgano in totale sicurezza.

Ricordate che camminare a lungo potrebbe pesare sulle articolazioni del cane, per questo motivo il consiglio è di avere conferma da parte del veterinario che sia possibile portare con voi il vostro cane e, in caso di dubbio, verificate nuovamente al ritorno che il cane non abbia risentito dell'eccessiva fatica.

Quando tornate dalla passeggiata ricordate di dare un'occhiata ai polpastrelli del cane, i quali vengono fortemente sollecitati durante la deambulazione. Se doveste riscontrare dei problemi legati a questa parte del corpo non esitate a contattare il veterinario, il quale vi consiglierà il trattamento adatto per questa parte così delicata del corpo del cane.

I cuccioli e il trekking

Ancora una volta bisogna ricordare che la difficoltà che affronterete durante le camminate va assolutamente studiata sulla base della vostra preparazione atletica e sulle possibilità del vostro cane. Un cane anziano ad esempio, potrebbe risentire prima della fatica data dall'attività motoria, mentre un cucciolo invece potrebbe non essere ancora pronto per lo sforzo richiesto.

Anche all'interno dello stesso gruppo di razze possono esserci cani che apprezzano affrontare anche le più complesse situazioni in natura, mentre alti potrebbero necessitare di maggiore pazienza per camminare lungo percorsi più lunghi o complessi dal punto di vista tecnico. In ogni caso, se avete un cucciolo, bisognerà attendere il termine del piano vaccinale impostato insieme al vostro veterinario, il quale vi consiglierà inoltre come fare per evitare i rischi anche nel caso in cui il vostro cane sia particolarmente predisposto alla displasia, una deformità dell’anca particolarmente presente in alcune razze.

Le passeggiate vanno quindi impostate anche sulla base dell'età dell'animale ed è importante inoltre ricordare che ogni individuo è a sé e il maggiore aiuto durante il percorso sarà una solida relazione con il pet mate, grazie alla quale si potranno conoscere e riconoscere con anticipo le problematiche permettendogli di godersi a pieno l'avventura insieme a noi.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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