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scheda razza
12 Agosto 2023
12:00

Il Dandie Dinmont Terrier, il piccolo e coraggioso cacciatore scozzese

  • Origine: Bran Bretagna (Scozia)
  • Standard: gruppo 3 - Terrier. Sezione 2 - Terrier di piccola taglia (gamba corta)
  • Taglia: piccola
  • Altezza: 28 cm.
  • Peso: 11 Kg
  • Pelo: impermeabile e leggermente crespo di color pepe o senape
  • Vita media: 12-15 anni
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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il Dandie Dinmont Terrier è un cane da caccia nato sul confine tra l’Inghilterra e la Scozia nel Settecento. In Italia è quasi sconosciuto ed è rarissimo, mentre nel suo paese d’origine è stato a lungo utilizzato nella caccia ai tassi e alle lontre.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani2
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa1

attività

  • Attività fisica2
  • Giocosità0
  • Ricerca2
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane3
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa0
  • Et epimeletica0
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva0
  • Territoriale0
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa3
  • Di ricerca0
  • Cinestesica2
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Riconoscerlo non è difficile, perché oltre al corpo particolarmente allungato, che ricorda quello degli Skye Terrier, la testa del Dandie Dinmont ha una forma particolarmente ampia, sulla quale compare un simpatico ciuffo di pelo setoso, accompagnato da grandi ed espressivi occhi rotondi. Una curiosità su questa razza riguarda il suo nome: si tratta dell'unico cane che prende il nome da un personaggio immaginario, ovvero il protagonista del romanzo Guy Mannering di Sir Walter Scott,

Così unici e inconfondibili, i Dandie Dinmont vengono spesso acquistati per partecipare a mostre di bellezza ed altri concorsi, ma non si accontentano certo di questo destino. Nel profondo del loro animo, infatti, sono ancora un terrier coraggiosi e ostinati.

Origine

Gran Bretagna (Scozia)

Standard

N° 168/ 03.10.2017

Gruppo 3 Terrier

Sezione 2 Terrier di piccola taglia (gamba corta)

Aspetto 

Il corpo è molto lungo, ma non supera i 28 centimetri di altezza (le femmine sono leggermente più piccole) e gli 11 chilogrammi. Ha un mantello impermeabile che può essere color pepe o senape ed è riconoscibile per la forma della testa, particolarmente ampia.

Motivazioni

Predatoria, competitiva, perlustrativa, esplorativa, possessiva, affiliativa.

Amante di 

Cercare, scovare e rincorrere piccole prede. Trascorrere il tempo insieme ai suoi umani, imparando a svolgere compiti nuovi e scoprendo posti diversi.

Salute, cura e mantenimento

La forma molto allungata del corpo porta questi cani a sviluppare problemi alla colonna vertebrale. Come tutti i cani di razza, inoltre, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito.

Origine e storia 

Il Dandie Dinmont Terrier ha una storia affascinante, che ha avuto inizio tra le regioni di confine anglo-scozzesi, grazie al cacciatore Willie “Piper” Allan, che viene spesso considerato il primo allevatore di questa razza. Questi cani dal corpo lungo e dalla grande agilità venivano addestrati a partire dal Settecendo per la caccia a tassi e lontre ma, con il passare dei secoli, cominciarono a trovare posto anche nei salotti delle famiglie benestanti e, infatti, la selezione da parte dell'uomo ha fatto in modo che il Dandie Dinmont sviluppasse anche una forte motivazione affiliativa, che lo rende particolarmente legato ai suoi umani di riferimento.

Si crede che tra le razze utilizzate per creare questo piccolo terrier vi siano i Bassotti tedeschi e (ma questa teoria è dibattuta) il Border Terrier, lo Scottish Terrier e, certamente lo Skye Terrier, con cui condivide le proporzioni. Alcuni autori fanno invece risalire l'origine di questo cane a una data ancora più antica e credono che la lunghezza del corpo dipenda dall'incrocio con i Bassetti Francesi, importati dalla Normandia all'epoca di Guglielmo I, nel 1066.

In inglese sono noti anche con il nome di "Pepper & Mustard" (pepe e mostarda) per via dei colori dei loro mantelli.

Guadagnarono notorietà in tutto il Regno Unito grazie al romanzo di Sir Walter Scott, Guy Mannering, pubblicato nel 1815. Nel libro, il personaggio chiamato Dandie Dinmont possedeva questi terrier specializzati nella caccia alla volpe e alla lontra e fu proprio questa rappresentazione a dare il nome alla razza. Alcuni sostengono che si tratti dell’unico terrier che non prende il nome dal luogo d’origine, ma in realtà vi è un’altra importante razza che prende il nome da una persona, ed è il famoso Jack Russel, chiamato così per merito del Reverendo John Russel, che selezionò un piccolo e tenace cane, capace di entrare nelle tane delle volpi. Si può dire, però, che il Dandie Dinmont sia l’unico cane che prende il nome da un personaggio immaginario.

Al giorno d’oggi questi cani sono ancora legati all'immagine rustica e affettuosa del personaggio del romanzo di Scott e, con il passare del tempo, hanno avuto un ruolo anche nello sviluppo di un altro cane da caccia: il Bedlington Terrier.

Tra gli amanti della razza più noti nel cinema e nella nobiltà, bisogna nominare la regina Vittoria, Edwin Landseer (scrittore e pittore dell’epoca vittoriana), Agatha Christie e Sir Alec Guinnes (uno dei più importanti attori di cinema inglesi del Novecento).

Il primo Dandie Dinmont Terrier Club è stato fondato nel 1875 e, anche se ad oggi è molto raro, bisogna dire che i numeri di registrazione sono sempre stati altalenanti nel corso del tempo. In Italia è difficilissimo da incontrare e, secondo quanto pubblicato da Enci, nel 2022 c’è stata solo una registrazione di un cane appartenente a questa razza nel nostro paese.

Se qualcuno fosse però interessato ad adottare un Dandie Dinmont, consigliamo di contattare un'associazione rescue che si dedichi unicamente a trovare nuove famiglie per cani appartenenti alla categoria dei terrier, vittime di abbandoni o maltrattamenti.

Motivazioni (desideri e bisogni) 

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Come tutti i terrier, anche il Dandie Dinmont ha una motivazione esplorativa piuttosto sviluppata, che lo rende un cane curioso, abile nello scoprire cosa si nasconde nei pertugi e nelle buche.

Il fatto che, già da tempo, non lavori più come cacciatore di roditori, però, ha fatto in modo che le sue motivazioni legate alla caccia (come quella perlustrativa, quella di ricerca e quella predatoria), siano più moderate rispetto ad altri cani appartenenti a questa categoria.

Inoltre, la selezione condotta dall’uomo ha fatto sì che questo piccolo terrier amplificasse la sua motivazione affiliativa, che lo rende un cane capace di strutturare relazioni profonde con i suoi umani di riferimento, insieme ai quali ama avventurarsi nel mondo e imparare compiti sempre nuovi.

Il Dandie Dinmont, infatti, non ha perso la sua ostinazione da terrier e, infatti, rimane ancora oggi un cane che ama avere momenti di autonomia, in cui potersi muovere libero dal guinzaglio, dimostrando le sue vere abilità ai pet mate. Nonostante il suo caratteristico aspetto, infatti, non è certo un cane “da borsetta” (ammesso che questi cani esistano).

Se volete renderlo felice, quindi, regalategli una vita in cui possa realizzare i desideri del terrier che ha dentro, perché anche se è più sopito rispetto a quello del Jack Russel e dell’Airedale Terrier, il suo animo profondo è ancora quello del cacciatore da tana: determinato e tenace.

Aspetto Fisico

Il Dandie Dinmont Terrier è una razza dall’aspetto riconoscibile per il suo corpo lungo e basso (massimo 28 centimetri, ma le femmine sono più piccole) e per la forma della testa, che è particolarmente ampia e si restringe leggermente verso gli occhi. Questo cane, inoltre, ha degli sviluppati muscoli mascellari. Gli occhi sono rotondi ed espressivi e le orecchie sono pendenti.

Ha un doppio strato di pelo, formato da un sottopelo soffice e un mantello esterno impermeabile più duro (ma non ruvido) e leggermente crespo. Questa combinazione crea un effetto a ciuffi sulla schiena. La parte superiore della coda è ricoperta di peli più ruvidi, mentre la parte inferiore ha una frangia di peli più soffici. La testa mostra un caratteristico ciuffo di peli più lunghi.

Il colore del Dandie Dinmont Terrier può essere pepe o senape. Nel colore pepe, il mantello varia dallo scuro nero bluastro al grigio chiaro argentato, con tonalità intermedie. Il colore si estende fino al tronco, spalle e fianchi, sfumando gradualmente verso gli arti e i piedi, che possono variare dal tan scuro al fulvo chiaro. Il ciuffo sulla testa di un cane pepe è bianco argentato.

Nel colore senape, invece, il mantello varia dal bruno-rossastro al fulvo chiaro. Il ciuffo sulla testa è in questo caso bianco crema. In entrambi i casi, le sfumature cambiano con il passare dell’età.

Le dimensioni e il peso del Dandie Dinmont Terrier variano leggermente tra maschi e femmine, ma generalmente vanno dagli 8 agli 11 chilogrammi. Hanno un’andatura solida, con un passo sciolto ed elegante.

Cura e salute

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A causa del corpo particolarmente allungato, il Dandie Dinmont Terrier presenta spesso problematiche legate alla spina dorsale e ai dischi intervertebrali, i quali possono uscire dalla propria sede con il conseguente sviluppo di ernie del disco spinale. I sintomi che ne conseguono dipendono dall’area interessata, ma possono includere debolezza, paralisi e perdita del controllo sfinterico.

Questa razza, inoltre, risulta essere più soggetta ad alcune patologie degli occhi e allo sviluppo della sindrome di Cushing, anche detta “ipercortisolismo”, che causa una sovrapproduzione dell’ormone. Il Dandie Dinmont, infine, ha un rischio leggermente più alto rispetto ad altre razze, di soffrire di tumori e di malattia renale policistica.

Come tutti i cani di razza potrebbe anche soffrire di displasia dell’anca e del gomito.

Il Dandie Dinmont Terrier necessita di una dieta sana, regolare e completa, che sia adeguata alla quantità di movimento quotidiano e eviti il rischio di obesità.

Il mantello non necessita di cure particolari, ma è importante ricordare che il pelo ha il compito di termoregolare il corpo e protegge, quindi, sia dal caldo che dal freddo. Per questo motivo bisogna evitare di esagerare con le toelettature.

Cosa fare con un Dandie Dinmont Terrier

Insieme a un Dandie Dinmont si possono organizzare numerosi giochi che richiedono lo sviluppo di abilità sempre nuove. Come ogni terrier, infatti, è un cane curioso e desideroso di scoprire come risolvere le situazioni in cui si trova. Provate quindi a inventare problem solving o ricerche olfattive che richiedano coraggio e ostinazione.

In questo modo aiuterete il vostro cane a sentirsi trattato come un vero e proprio cacciatore di avventure e, inoltre, aumenterete la fiducia che prova nei vostri confronti, perché vi riconoscerà come figure interessanti e divertenti.

Portatelo con voi durante le attività quotidiane, perché questa scelta gli permette di sentirsi parte integrante del gruppo: un aspetto che non va sottovalutato, vista la sua importante motivazione affiliativa.

Se dovesse avere una personalità poco socievole nei confronti dei suoi simili, prendete in considerazione l’idea di frequentare un corso con un educatore cinofilo che organizzi classi di socializzazione. Un cane che vive piacevolmente gli incontri con gli altri cani ha maggiori opportunità di stare libero dal guinzaglio e questo potrebbe migliorare nettamente la vostra vita insieme.

Relazione e contesto ideale

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La persona adatta per un Dandie Dinmont Terrier ne riconosce i talenti e lo tratta come cane e non come un oggetto, acquistato e mostrato per via del suo aspetto così unico e raro.

Purtroppo, infatti, questa razza così eccentrica viene obbligata a partecipare a mostre di bellezza e altri concorsi, senza ricevere l’opportunità di muoversi nella natura, condividere momenti di libertà e scoprire il mondo con il pet mate.

Chi vuole vivere con un Dandie Dinmont, quindi, non deve dimenticare che si tratta di un piccolo cacciatore con l’animo avventuroso, che ha bisogno di esprimersi sulla base dei suoi desideri e bisogni.

La vita con i bambini è possibile, a patto che tutti i membri della famiglia riconoscano il suo desiderio di avere uno spazio solo suo, in cui sapere che non verrà disturbato. La relazione tra i cani e i più piccoli, inoltre, va sempre monitorata.

Una giornata con un Dandie Dinmont Terrier

Quando vi svegliate, il vostro Dandie Dinmont saltella intorno al vostro letto felice di poter iniziare una nuova giornata insieme. Fate colazione con calma, mentre lui si stiracchia tenendovi sotto controllo. Quando siete pronti per uscire, gli mettete la pettorina e gli chiedete di tenere il guinzaglio in bocca fino al cancelletto del giardino, dove glielo agganciate prima di andare verso il parco del vostro quartiere.

Passeggiate tranquilli, mentre lui annusa qui e là gli odori dei cani passati prima di lui e, dopo una bella passeggiata tra gli alberi e i vialetti, andate a bervi un caffè nel bar che incontrate lungo la strada. Tornate poi a casa e, prima di andare al lavoro, gli preparate il pranzo. Quando ha finito di mangiare lo accogliete sul divano e, vi regalate qualche momento di coccole.

Al pomeriggio tornate a casa e vi cambiate rapidamente per andare verso la collina, dove vi incontrate con alcuni amici accompagnati dai propri cani.

Avete deciso di fare una passeggiata in campagna, perché la giornata è davvero perfetta. Mentre camminate, i cani annusano il sentiero davanti a voi, liberi di muoversi senza guinzaglio. Al ritorno i vostri amici si avviano verso casa, mentre voi vi fermate per fare qualche ricerca olfattiva con il vostro Dandie Dinmont che, contento ed energico, aspetta che nascondiate la sua masticazione. Mentre lui cerca e poi mastica l’ossetto, voi preparate la macchina per tornare a casa.

Entrate in cucina e trovate il vostro partner che sta preparando la cena. Il cane è felicissimo di vedere finalmente la famiglia riunita e, mentre gli date il cambio ai fornelli, loro due si sdraiano per qualche minuto sul divano per una breve spazzolata del mantello. Questi sono i vostri momenti preferiti: tutti insieme, pronti per una serata rilassante.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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