video suggerito
video suggerito
24 Giugno 2021
8:29

Alimentazione del cane anziano: quale cibo dare e in che dosi

Con l’avanzare dell’età, anche l’alimentazione del cane si deve adattare al suo essere anziano. In questo articolo vedremo quando cominciare a considerare il nostro cane anziano, quali sono i segni che potremmo avere dell’età che avanza e come adattare la sua alimentazione, inclusi snack e integratori.

82 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Quando si parla di alimentazione del cane anziano, si deve tenere a mente che è senza dubbio uno dei mezzi più potenti per garantirgli un invecchiamento di successo. L’invecchiamento è infatti un processo naturale, non patologico in sé, ma durante il quale il nostro cane deve essere accompagnato e aiutato. Solo in questo modo l’invecchiamento si trasformerà in una bellissima tappa da vivere assieme!

Cane anziano: da quando dobbiamo considerarlo anziano e come accorgercene

Per sapere a quale età del nostro cane dobbiamo cominciare a considerare i consigli contenuti in questo articolo, dobbiamo sapere da quando lo consideriamo anziano. Per quel che riguarda il cane, come forse già molti sanno, molto dipende dalla taglia. Cani di taglia piccola vivono in genere più a lungo di cani di taglia grande o gigante.

La tabella che segue riporta delle età indicative da tenere presenti per stabilire se il nostro cane è già anziano o no. Il consiglio però è di non considerare questi limiti in modo netto, in quanto è abbastanza frequente incontrare cani che appaiono molto più giovani o più vecchi della loro reale età anagrafica. Molto avrà fatto anche la nutrizione che quello specifico cane ha seguito dall’inizio della sua vita!

*Tabella estratta da vari lavori scientifici, reperibili nel libro “Nutrizione e diete casalinghe per cani e gatti sani” di M. Mayer

Ma come possiamo accorgerci che il nostro cane sta diventando anziano? Quali sono cioè i segni di questo invecchiamento? Vi sono alcuni segni esteriori che possiamo monitorare per cercare di capire quando dobbiamo effettivamente considerare il nostro cane anziano. Fra questi i due più comuni sono senza dubbio l’incanutimento dei peli (ovvero diventano bianchi) e la generale diminuzione delle energie fisiche. Spesso il cane anziano passa buona parte della sua giornata a dormire, ama stare con se stesso e con il suo pet mate, mentre diventa (in genere!) meno propenso/a alla vita sociale.

Ci sono anche alcuni disturbi, “acciacchi” dell’età, molto comuni che potremmo notare. Ad esempio potrebbero comparire dei sintomi di artrite o atrosi, come ad esempio rigidità articolare o riluttanza al movimento. Molti cani si leccano la parte che fa male e possiamo notare quindi il pelo di colori diversi sulle zampe, sul ginocchio o dove hanno dolore. Quando hanno molto dolore, possono arrivare anche ad avere comportamenti reattivi/aggressivi nei nostri confronti, per paura che gli si faccia male.

Anche il declino cognitivo è evenienza comune del cane anziano. Con l’età, il nostro cane potrebbe cominciare a mostrarsi disorientato, con ritmi sonno/veglia alterati, maggiore ansia e irrequietezza in situazioni che non lo mettevano in difficoltà pochi mesi prima. Potrebbero diminuire vista e udito, come nelle persone anziane e questo potrebbe portarli a sbattere in casa contro gli oggetti o non rispondere al nostro richiamo in passeggiata.

Anche l’appetito cambia con l’età: il nostro cane potrebbe avere più fame o al contrario rifiutare il cibo. In generale, il cane anziano, al di là di quanto mangia, tende ad ingrassare. Alcuni cani però vanno in controtendenza e tendono a perdere peso invecchiando.

È importante che il Medico Veterinario che vi segue sia al corrente di questi sintomi, poiché l’invecchiamento è il momento dove agire tempestivamente, per bloccare i problemi sul nascere.

Come impostare l’alimentazione di un cane anziano 

L’alimentazione del cane anziano dovrebbe essere sempre studiata per il paziente, in base ai problemi cui quel singolo cane sta andando incontro. Ci sono però delle regole generali che possiamo tenere a mente, per aiutarlo con l’alimentazione a invecchiare bene! 

Parlando di alimentazione del cane anziano, il primo grande mito da sfatare è quello delle proteine. Molti ancora pensano infatti che si debbano ridurre con l’avanzare dell’età le proteine per “alleggerire i reni”. Questa credenza è assolutamente superata: i cani anziani devono mangiare proteine nella stessa quantità, o persino maggiore a volte rispetto agli adulti. Come fonti proteiche, dobbiamo privilegiare quelle ad alto valore biologico, meglio se povere di grassi. Sì quindi a carne magra, pesce e uovo (soprattutto albume, senza esagerare con il tuorlo).

Diminuire i grassi non sempre è necessario in effetti, ma risulta utile per diminuire l’apporto calorico. La maggior parte dei cani infatti, con l’aumentare dell’età, tendono ad aumentare di peso, con pessimi risultati sulle articolazioni e sullo stato di salute generale.

Per un cane anziano è importante assumere una quota di verdure “giusta”. Cosa intendo con giusta? Né troppa, né troppo poca. Se da una parte infatti, l’intestino del cane anziano tende a diventare a volte più pigro e può beneficiare di un apporto di fibre leggermente superiore a quello di un cane adulto, ci sono da considerare gli “effetti avversi” della troppa fibra. Quando sono troppe infatti le verdure, tendono a diminuire l’assorbimento di altri nutrienti, assolutamente sconsigliato in un anziano. Sì quindi in generale a tutte le verdure fresche, eccetto quelle tossiche. Cerchiamo di scegliere quelle ricche di antiossidanti come carote e verdure a foglia verde (cicoria, bieta e spinaci).

Da controllare nel modo più assoluto i carboidrati, soprattutto extra pasto, come biscotti, pane e altri snack. Le varie fonti di amido infatti (cereali, ma anche patate o peggio legumi) tendono ad aumentare infatti l’infiammazione sistemica. Si, quindi, ma solo in quantità estremamente limitata.

Quali snack e integratori dare ad un cane anziano

Riguardo gli snack, come abbiamo detto sopra, l’importante è darne una quantità davvero limitata. Possiamo scegliere di utilizzare dei masticativi o degli essiccati, generalmente scelte magre e ben accettate dal nostro cane. Non sempre però i loro denti sono in grado di affrontare la sfida del masticativo.

Per i cani che hanno avuto problemi dentali e che hanno subito l’estrazione di più di un dente, il mio consiglio è virare su snack ipocalorici, morbidi o leccabili, che li tengano occupati per un tempo, stimolandone la curiosità. Benvenuti quindi tutti quei giochi in plastica dura quindi, tipo Kong, dentro i quali si può mettere della ricotta o dello yogurt, snack sani e magri. Il Kong poi durante il periodo estivo può essere congelato per qualche ora, aumentando la difficoltà (e quindi il piacere) del compito.

Sì come snack allo yogurt bianco intero, che nel cane anziano aiuta il microbiota intestinale a mantenersi sano e forte. Senza zuccheri ovviamente!

Ultimo, ma non ultimo, vorrei chiarire il tema delle integrazioni e dei ricostituenti per cani anziani. Senza dubbio in età avanzata, un cane può avere grande beneficio dall’utilizzo di alcune specifiche integrazioni. È pur vero però che a seconda dello stato di salute del singolo, ve ne potrebbero essere molte altre utili o necessarie.

Alcune che sono, a mio parere, quasi sempre utili e necessarie sono gli acidi grassi essenziali Omega-3, fondamentali per aiutare la mente del nostro cane a mantenersi agile anche in età avanzata, così come le sue articolazioni. Abbiamo parlato dell’olio di pesce per cani in questo articolo: se avete un cane anziano non mancate di leggerlo, sono integrazioni fondamentali!

Complessi multivitaminici con vitamine del gruppo B possono essere di grande beneficio, agendo da veri e propri ricostituenti. No invece ai multivitaminici con Vitamina D e Vitamina A, da usare solo dietro controllo medico veterinario.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Avatar utente
Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views