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21 Febbraio 2023
9:00

L’alimentazione del cane con diabete

Una volta riconosciuto il diabete, nel cane si imposta sempre terapia insulinica, ma anche l’alimentazione ha il suo peso. In questo articolo scopriamo cosa dare da mangiare e cosa evitare di dare al cane diabetico.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Anche se non si tratta (per fortuna) di una patologia molto frequente nel cane, il diabete è purtroppo una delle patologie che più gravemente incidono sul benessere famigliare nel suo complesso. In sintomi del diabete nel cane sono soprattutto dimagrimento e un grande aumento della fame e della sete, con ovviamente una concomitante maggiore quantità di urina prodotta. Questi sintomi possono insorgere in modo subdolo, poco alla volta, oppure essere quasi improvvisamente evidenti, nel giro di pochi giorni. Quando portiamo il nostro cane dal veterinario, questo rileverà glucosio nelle urine, che normalmente non dovrebbe essere presente. Misurando la glicemia (ovvero la quantità di glucosio nel sangue), la troveremo molto alta, in modo persistente ovvero in diversi momenti della giornata.

Nel cane il diabete ha in generale origini autoimmuni oppure è una conseguenza della pancreatite acuta ed è caratterizzato, come nel diabete mellito di tipo 1 nell’uomo, da una sostanziale necessità di insulina. L’insulina, infatti, è l’ormone che normalmente permette l’entrata del glucosio nelle cellule, ma che in questo caso il nostro cane non produce più. Per questo dobbiamo darla noi in momenti precisi della giornata.

Il diabete come dicevo ha conseguenze importanti sulla salute del cane, soprattutto se gestito in modo non adeguato, e sulla famiglia, per via dello stress che questa patologia comporta nei caregiver. Ci si deve ricordare infatti di fare l’insulina in momenti specifici della giornata, inoltre questo farmaco deve essere conservato in frigorifero e preparato con attenzione. Il cane non può salutare una dose né ritardarla, pena problemi molto seri. In caso di errore inoltre, possiamo esporre il nostro cane a ipoglicemia grave, con crisi convulsive e perfino morte nel peggiore dei casi. Una bella responsabilità, insomma!

Come modificare l’alimentazione del cane diabetico

Una volta che abbiamo la diagnosi di diabete mellito per il nostro cane, la prima domanda che immagino fareste tutti al vostro medico veterinario è come modificare la sua alimentazione. In realtà, l’alimentazione del cane diabetico ha in qualche modo un impatto minore sull’andamento della patologia, rispetto ad esempio a quello che accade in generale nel gatto. Attenzione, non vuole dire che non abbia la sua importanza però eh! Vediamo!

Il primo obiettivo dell’alimentazione del cane diabetico è stabilizzare la terapia in base alla dieta. Come abbiamo visto infatti, subito dopo la diagnosi vi verrà prescritta insulina, in dosi e tempi ben stabiliti. Durante il primissimo periodo, è possibile che si debba trovare le quantità corrette, tramite piccoli cambiamenti della dose e successive misurazioni glicemiche. Ecco, in questo momento ovviamente, anzi, da questo momento il poi, il vostro cane dovrà mangiare sempre il più possibile in modo controllato come quantità e tipo di alimento, in modo da aiutare il vostro medico veterinario in questa impresa.

In generale, l’alimentazione del cane con diabete, sarà (o dovrebbe essere) povera di zuccheri o meglio con il minor indice glicemico possibile. La glicemia infatti non può essere abbassata solo con il cibo, dato che a quello ci pensa l’insulina, ma possiamo evitare che salga in modo eccessivo, quello che sì.

Cosa può mangiare un cane diabetico

In generale, quando utilizziamo alimenti commerciali, il vostro veterinario potrebbe prescrivervi un cibo specifico per il diabete. Utilizzo il condizionale perché non sempre è così. Come abbiamo visto infatti il diabete è a volte nel cane compresente assieme ad altre patologie (es. pancreatite). Dato che per il diabete l’aspetto più importante è stabilizzare l’alimentazione, si potrebbe quindi optare per un cibo specifico ad esempio per problemi intestinali cronici, mettendo in qualche modo il diabete in secondo piano e lasciando che sia solamente l’insulina a gestire la situazione glicemia.

Un cane diabetico può (o dovrebbe) mangiare però solamente quanto prescritto dal suo medico veterinario. Questa è (purtroppo) la prima regola. No extra o snack quindi, di nessun tipo. Il cibo, che sia un cibo commerciale o fresco, secco o umido, dovrà essere somministrato sempre nella stessa quantità allo stesso orario.

In un secondo momento, una volta che il nostro cane abbia una glicemia stabile, abbia ripreso peso e abbia smesso di fare tanta pipì, potreste chiedere però al vostro medico veterinario se fosse possibile inserire qualche piccolo extra. Potrebbe ad esempio essere possibile somministrare piccoli pezzettini di carne essiccata (poco glicemica), oppure dello yogurt (bianco, intero ma senza zucchero, ovviamente!). Un altro snack salutare potrebbe essere (se il vostro cane non soffre di colite) qualche pezzettino di verdura cruda (carota, finocchio, sedano), mentre in generale sconsiglio la frutta, più zuccherina, anche se al limite si potrebbe valutare la mela o la pera, più ricche di fibre e povere di zuccheri rispetto ad altri frutti. In linea generale però questo dovrà essere valutato in base al singolo caso, quindi chiedete sempre aiuto.

Cosa non dare al cane diabetico

Come già detto, il primo no per il cane diabetico riguarda tutti gli extra. Specialmente nel periodo iniziale della patologia è fondamentale infatti non dare nulla al di fuori di quanto pianificato.

Anche successivamente poi dovrete evitare tutti i cibi ricchi di zuccheri, che possono quindi alzare rapidamente la glicemia in modo incontrollato. No quindi in particolare a:

  • Zucchero e miele (eccetto come vi indicherà il vostro medico veterinario in caso di crisi ipoglicemica)
  • Frutta molto zuccherina, come ad esempio la frutta estiva
  • Biscotti o snack che contengono farine e quindi zuccheri
  • Snack contenenti amido (è quasi la stessa cosa di sopra, ma a volte viene indicato così in etichetta ed è meglio saperlo) – attenzione, sono più rari, anche allo sciroppo di glucosio
  • Farmaci in forma di sciroppo (lo sciroppo è fatto da zuccheri)
  • Pasta, pane e altri cereali, soprattutto se non accompagnati adeguatamente da fibre

Alimentazione casalinga del cane diabetico

L’alimentazione casalinga del cane diabetico è una opportunità come sempre utile da menzionare. In questo caso infatti potremmo ritagliare l’alimentazione in base a tutte le patologie eventualmente presenti, non solo al diabete, aggiungendo poi anche il fattore “gusti”, in modo da renderla ancora più appetibile.

Come è fatta (a grandi linee) una dieta per cane diabetico? Sarà sicuramente una dieta a basso tenore glicemico, con poche o pochissime fonti di glucosio. Avremo sicuramente, in notevole quantità, inserito una o più fonti di proteine animali (carne, pesce e uova) e un tenore in grassi secondo età, attività fisica e patologie del soggetto. Immancabili inoltre le verdure, che servono per migliorare la situazione intestinale oltre che per regolare (in parte) la salita della glicemia. Gli acidi grassi essenziali Omega-3 saranno poi uno dei complementi quasi sicuramente presenti, per aiutare a diminuire il quadro di infiammazione sistemica che spesso accompagna

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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