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scheda razza
29 Aprile 2023
12:00

Il Segugio della Transilvania, coraggioso e instancabile cacciatore ungherese

  • Origine: Ungheria
  • Standard: gruppo 6 - Segugi, cani per pista di sangue e Razze affini. Sezione 1.2 - Segugi di taglia media
  • Taglia: media
  • Altezza: 55-65 cm.
  • Peso: 25 Kg
  • Pelo: medio/corto, caratterizzato da un nero brillante e alcune piccole focature
  • Vita media: 10-12 anni
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Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine
© Eszter Balogh

Il Segugio della Transilvania è un cane da caccia dalle antichissime origini ungheresi, caratterizzato da un fiuto straordinario, un grande coraggio e l'ostinazione necessaria per cacciare anche i predatori più grandi, come il bufalo, l'orso, il cinghiale e la lince.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani2
  • Rapporto con altri cani3
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità2
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale3
  • Protettiva1
  • Territoriale0
  • Possessiva0
  • Competitiva0
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Al giorno d'oggi è piuttosto raro ma, mentre nel nostro paese se ne contano circa una decina, in Ungheria, dove è noto con il nome di Erdélyi Kopó, vengono registrati ogni anno circa 950 nuovi soggetti e nella vicina Romania è ancora molto utilizzato nella caccia.

Ha un mantello medio/corto, caratterizzato da un nero brillante e alcune piccole focature. Le zampe sono solide e muscolose, per permettergli di cacciare nei terreni più impervi dei Carpazi.

Volete vivere con Segugio della Transilvania?  Lunghine e spazi naturali infiniti sono ciò che vi servirà per essere davvero felici entrambi.

Origine

Ungheria

Standard

N° 241 / 13.09.2000

Gruppo 6 Segugi, cani per pista di sangue e Razze affini
Sezione 1.2 Segugi di taglia media

Aspetto 

Il Segugio della Transilvania è un cane di taglia media, dalla costituzione solida e resistente, adatta agli spostamenti in spazi di grandi dimensioni.

Sebbene siano diffuse molte opinioni diverse riguardo la dimensione di questi cani, secondo lo standard ufficiale di Enci/Fci sia i maschi che le femmine misurano 55/65 centimetri di altezza e un peso di circa 25 chili.

Motivazioni

Perlustrativa, predatoria, esplorativa, comunicativa, affiliativa, collaborativa (intraspecifica), cinestesica, sociale.

Amante di 

Correre, perlustrare la natura, individuare gli odori degli animali selvatici e inseguirli con il suo potentissimo fiuto. Stanco ed esausto dalla caccia, non rifiuta il posto lasciato libero per lui sul divano dai suoi umani, guide insostituibili della sua vita.

Salute, cura e mantenimento

Si tratta di una razza dalla salute piuttosto robusta ma, come tutti i cani di taglia medio/grande, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito. Ha bisogno di una vita attiva, altrimenti rischia di sentirsi frustrato.

Origine e storia

Immagine

Il Segugio della Transilvania è nato in Ungheria in epoche antichissime e il suo sviluppo è stato influenzato dalle caratteristiche tipiche degli ambienti dell'Europa orientale, selvaggi, isolati e ampi. Il clima rigido dei Carpazi ha fatto in modo che questo cane sviluppasse un fitto doppio pelo, capace di proteggerlo anche nelle sessioni di caccia più lunghe. Proprio per questo motivo, la razza è famosa anche per avere un ottimo senso dell'orientamento.

La Transilvania è una regione della Romania, ma questo cane è considerato di origine ungherese perché fino al 1867 il Principato di Transilvania si trovava sotto il controllo dell'Impero Austro – ungarico.

Durante il Medio Evo l'Erdélyi Kopó era il segugio preferito dalla nobiltà ma, a causa dei cambiamenti nella società e degli spostamenti verso le città, questo cane venne pian piano confinato sempre più verso le foreste isolate dei monti Carpazi della Romania. Qui la razza venne suddivisa in due varietà, distinguibili per le diverse dimensioni.

Mentre il Segugio della Transilvania più grande (chiamato segugio dalle zampe lunghe) veniva utilizzato per la caccia al bufalo, all’orso, al cinghiale e alla lince, la varietà più piccola (oggi estinta, ma al tempo nota con il nome di Segugio della Transilvania dalle zampe corte) accompagnava gli umani nella caccia alla volpe e alla lepre.

A partire dalla rivoluzione industriale e, in particolare verso la fine del XIX secolo, rischiò di scomparire per sempre. Tra il 1943 e il 1969, infatti, in Ungheria non fu registrata alcuna nuova cucciolata. Perfino la FCI (Federation Cynologique Internationale) dichiarò la razza come completamente estinta. Fortunatamente, però, alla fine degli anni 60, grazie ad alcuni appassionati, due cuccioli nati in Romania tornarono finalmente in Ungheria grazie a uno stratagemma la cui veridicità si perde nella leggenda.

Secondo i racconti, un allevatore trasportò due individui giovani sprovvisti dei dovuti documenti verso Budapest, facendo credere alle guardie di frontiera, intenzionate a capire di che cani si trattasse, che fossero un dono del dittatore romeno Ceaușescu per il compagno ungherese Kádár.

L'allevamento è stato così ripristinato e, mentre in Italia sono oggi rarissimi, in Ungheria e in Romania non è difficile incontrare questi cacciatori di selvaggina dal mantello lucente e dallo sguardo sicuro.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Il Segugio della Transilvania ha abilità venatorie invidiabili, abbinate a coraggio, ostinazione e resistenza. Un mix meraviglioso per chi abita nella natura e non soffre di ansia. Molto più preoccupante, invece, per chi sogna una vita insieme ad un cane tranquillo, serafico e che non si allontana dalla propria famiglia.

La sua motivazione predatoria è piuttosto spiccata, come quella perlustrativa che lo può portare facilmente fuori dalla vostra vista. La motivazione cinestesica, inoltre, fa di lui un cane che ha bisogno di fare molto movimento per sentirsi davvero soddisfatto. Questi talenti lo rendono piuttosto sicuro in tutto ciò che riguarda l'ambiente naturale: generalmente non teme i rumori, non si stanca facilmente e agisce volentieri in modo autonomo.

Come molti cani da caccia, in compenso, ha la meravigliosa tendenza a strutturare relazioni equilibrate con i suoi simili. Al confronto/scontro preferisce di gran lunga la fuga: naso a terra e fingendo di non accorgersene, si allontana dai guai.

Il Segugio della Transilvania è stato selezionato dai cacciatori per saper comunicare con la voce l'individuazione della preda sia agli umani che agli altri cani con cui collabora in muta. Per questo motivo, non stupitevi se tende ad abbaiare per avvisarvi che arriva il corriere. Pensate positivo: se siete nel bosco e lo perdete di vista, probabilmente presto lo sentirete.

Rispetto altri segugi, come ad esempio il Beagle, è più riservato con gli umani, ma ha una motivazione collaborativa ed affiliativa che lo rendono un ottimo compagno di avventure delle persone di cui davvero si fida.

L'allevatore di Segugi della Transilvania Sándor Varga, ha descritto questo cane come una razza che: «Corre come un Levriero, combatte come un Komondor, gioca come un bassotto ed è intelligente ed elegante come un Vizsla».

Aspetto fisico

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Il Segugio della Transilvania è un cane di taglia media che raggiunge circa i 55/65 centimetri di altezza e i 25 chilogrammi. Il corpo è ricoperto di pelo medio/corto e fitto. Sul collo, sul garrese, sulla parte posteriore delle cosce e a quella inferiore della coda il pelo è più lungo e può formare delle creste. Ha un altrettanto fitto sotto pelo capace di assicurargli protezione dalle condizioni climatiche più estreme.

A caratterizzare il suo mantello è la brillantezza. Il nero e il rosso delle focature sulle sopracciglia, sul muso e sugli arti, vengono interrotti talvolta da alcune piccole macchie bianche sotto al torace o sulla punta della coda.

La sua testa ha la caratteristica forma allungata del segugio, ma non è appuntita. Il tartufo è piuttosto grande, nero e con le narici mobili che gli assicurano un ottimo fiuto. Le orecchie sono attaccate non molto alte e ricadono senza pieghe lungo le guance, fino all'estremità che è arrotondata. Se tirate in avanti possono coprire gli occhi, ma non li superano di molto.

La coda è forte e, quando è in attenzione, viene portata leggermente ricurva verso l'alto. Gli arti sono muscolosi, robusti e gli garantiscono un'andatura vivace e agile. Nello standard ufficiale il suo galoppo viene definito "straordinariamente resistente".

Cura e salute

Il Segugio della Transilvania è un cane dalla salute piuttosto solida. Come tutte le razze, però, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito.

Trattandosi di un cane abituato a condurre una vita in movimento, potrebbe risentire della sedentarietà. Vista la sua tendenza alla perlustrazione degli ambienti selvaggi è necessario affidarsi a un buon antiparassitario, capace di proteggerlo dalle patologie trasmesse dalle zecche.

Le orecchie lunghe, come per molti Segugi, potrebbero renderlo più soggetto ad otiti. Verificate quindi, di tanto in tanto, che non vi sia un accumulo di cerume e, se necessario, rivolgetevi al vostro veterinario di fiducia.

Necessita di una dieta sana e completa ma, soprattutto, adeguata alla quantità di movimento quotidiano.

Cosa fare con un Segugio della Transilvania

Con lui ci si può inventare qualunque tipo di ricerca olfattiva. Iniziate con qualcosa di semplice, per stupirvi della semplicità con cui risolve gli enigmi che prevedono l'utilizzo del suo straordinario naso. Ora che ne siete consapevoli, lasciate andare la fantasia e insegnategli ad aspettarvi mentre scomparite dietro un filare, sotto una panchina o oltre le transenne. Poi chiamatelo e osservate meravigliati la sua corsa agile con il muso fissato sul terreno.

Ogni tanto alzerà lo sguardo, perché ama inseguire anche gli odori che si muovono nell'aria e poi, come sempre, risolverà ogni enigma olfattivo. Non c'è niente da fare: la vita insieme a lui dimostra ogni giorno quanto il fiuto sia uno strumento meraviglioso di cui noi umani sappiamo davvero poco.

Con un Segugio della Transilvania si possono anche fare straordinarie escursioni anche impegnative (se è in salute), perché la sua struttura solida, agile e robusta, pensata per superare rocce e foreste impervie, lo rende un vero e proprio escursionista a 4 zampe.

Negli ambienti più selvaggi, potreste avere bisogno di una lunghina, in modo da evitare di disturbare la fauna selvatica. Quando invece l'ambiente ve lo consente, ricordatevi di avere con voi il Gps carico, in modo da poter verificare dal vostro cellulare dove si trova il cane. La rapidità con cui si sposta potrebbe stupirvi.

Questo segugio ama anche l'acqua, quindi non escludete l'opportunità di una gita al mare, al fiume o al lago e prendete in considerazione anche l'idea di nuotare insieme, uno accanto all'altro.

Se volete provare a prendere parte a un'attività sportiva per umani e cani, iscrivetevi a una lezione di mantrailing, pensata proprio per i cani che si divertono a inseguire le tracce olfattive di persone scomparse. Ricordatevi, però, che questi momenti sono divertenti se appassionano entrambi e, soprattutto, se non rappresentano l'unico momento di tempo libero trascorso insieme.

Relazione e contesto ideale

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La famiglia ideale per un Segugio della Transilvania deve aver ben presente quali sono i bisogni e i desideri di questo cane perché, in un modo o in un altro, emergeranno durante la vita trascorsa insieme. Molto meglio munirsi da subito di lunghina, Gps e una pettorina pronta a infangarsi, perché nonostante speriate di tornare a casa puliti, con questo cane è un evento piuttosto raro.

Insieme a lui conoscerete posti dove non credevate di poter arrivare e poi, stanchi e infreddoliti, tornerete a casa e vi sdraierete uno accanto all'altro a sonnecchiare.

Questo segugio dal fiuto infallibile può convivere con i bambini, a patto che ogni soggetto della famiglia rispetti spazi e tempi altrui. La sua motivazione predatoria potrebbe invece complicare le cose nella convivenza con i gatti e con le altre specie di animali domestici.

Per vivere con lui bisogna soprattutto non essere ansiosi e non avere le manie di controllo, perché il Segugio della Transilvania sa allontanarsi facendovi credere di essere indifferente a voi e alla vostra posizione. In realtà non è così: prima o poi tornerà.

Resta il fatto che per regalare la libertà (fattore indispensabile per questo cane) è necessario fidarsi, conoscere l'ambiente e sapere di non trovarsi in aree in cui la sua presenza può causare problemi alla fauna.

Come molti cani da caccia, anche il Segugio della Transilvania è dotato di una sensibilità rara, che lo porta a strutturare con i suoi umani relazioni talmente profonde da essere commoventi. Questo è possibile se dall'altra parte trova rispetto, accettazione e coerenza. Purtroppo però, anche lui come molti altri Segugi, viene spesso maltrattato dai cacciatori, interessati al cane solo e unicamente come strumento di lavoro.

Se desiderate condividere la vita con un segugio, prendete in considerazione l'idea di adottare tramite una rescue, dove volontari, educatori e istruttori cinofili lavorano per trovare nuove famiglie ai soggetti vittime di maltrattamenti o abbandoni.

Una giornata con un Segugio della Transilvania

Vi svegliate al mattino e, accanto a voi, steso in tutta la sua lunghezza, vedete il vostro Segugio della Transilvania. Apre gli occhi, vi guarda, scodinzola e si sposta per essere ancora più aderente al vostro corpo. Iniziate quindi la giornata con qualche minuto di coccole e, mentre voi gli grattate la groppa, lui vi guarda fisso negli occhi.

Quando vi alzate, vi segue fedelmente fino alla cucina e vi aspetta placido nella sua cuccia fino a quando andate a prendere la pettorina, poi esplode in una gioia incontrollabile e vi salta addosso felice. Quando riuscite a fargliela indossare, mettete le scarpe, una giacca impermeabile e uscite.

Fuori piove, ma siete abituati a passeggiare anche nei giorni di maltempo, perché al vostro Segugio della Transilvania non sembra importare molto. Anzi! Siete entrambi più felici perché incontrate poche persone intorno a voi.

Arrivate al parco del vostro paese e, mentre lui vi aspetta seduto vicino alla panchina, voi vi muovete nel prato e nascondete a terra un croccantino, poi gli date il via e lui corre felice per tutto il campo a cercarlo. Sembra correre senza una direzione precisa, ma sapete bene che sta perlustrando attentamente ogni angolo e poi, in pochi attimi, restringe il cerchio sempre di più, fino a individuare il premio.

Vi viene da ridere perché, come ogni volta, pensate di aver preparato una ricerca troppo complessa e invece, lui, in un attimo, trova tutto.

Gli rimettete il guinzaglio e continuate la passeggiata uno affianco all'altro.

Tornati a casa gli riempite la ciotola e, quando ha finito di mangiare, lo chiamate verso di voi per asciugargli il pelo delicatamente. Lui si lascia accarezzare con l'asciugamano, si stende a terra e comincia a russare prima ancora che abbiate finito.

Andate al lavoro e quando tornate vi viene incontro scodinzolando felice. Sa che tra poco arriverà il momento del secondo giretto. Questa volta, però, andate in montagna. Poco distante, infatti, avete un sentiero che si perde nei boschi e, in qualche minuto siete già sotto la fresca ombra degli alberi. Avete la lunghina con voi, perché sapete che da queste parti ci sono molti caprioli. Lui in questo modo riesce a correre e annusare senza essere obbligato a una distanza massima di 3 metri dai vostri movimenti.

Arrivate fino al pascolo sulla cima della collina, vi fermate a guardare il paesaggio e lui si siede accanto a voi, con il nasone sempre in movimento. La bellezza, che per voi è nello sguardo verso l'orizzonte, per lui passa invece attraverso il tartufo. Quando scollinate, arrivano nuovi odori dagli altri versanti della montagna e lui si perde sempre per qualche istante a prendere informazioni dall'aria.

Tornate a casa passeggiando serenamente e, dopo una bella cena, vi sdraiate sul divano uno accanto all'altro. Quando lui comincia a russare, appoggiate la testa sulla sua schiena e in pochi istanti dormite anche voi.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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