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8 Maggio 2023
9:00

I disturbi comportamentali e l’alimentazione del cane

Pica, coprofagia, anoressia e polidipsia sono alcuni dei disturbi alimentari più comuni nei cani. Possono avere diverse cause e spesso sono dovuti a disturbi comportamentali. Vediamo come affrontarli.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
cane ciotola

Come nell’uomo, anche nel cane il comportamento alimentare può essere alterato, portando ad una serie di disturbi. A differenza nostra però, il cane non può dirci utilizzando parole quale è la motivazione che è sottesa al suo malessere. Per questo è importante saper identificare i sintomi e tradurli se possibile in un concetto che noi esseri umani possiamo comprendere, per poi ovviamente cercare di aiutare il nostro cane a stare meglio.

I disturbi dell’alimentazione nel cane possono avere diverse cause come, ad esempio, la genetica del nostro cane, il suo bagaglio esperenziale, le dinamiche relazionali e di comunicazione con noi. Anche il suo stato di salute e il microbiota sono fondamentali nel causare ed eventualmente aiutare nella risoluzione ed è per questo che si parla di Asse Intestino Cervello. Non sempre potrete capire o agire da soli/e e anzi è possibile che dobbiate chiedere supporto a diverse figure (Medico Veterinario di base, esperto in comportamento, esperto in nutrizione e ovviamente istruttori cinofili). Vediamo quali sono i disturbi più frequenti e le possibili cause.

Anoressia o disoressia

Parliamo di anoressia quando il vostro cane non si alimenta del tutto, mentre il sintomo disoressia indica una alterazione di frequenza o quantità di assunzione dell’alimento. Questo comportamento può avere alla base diverse motivazioni organiche, per cui è fondamentale includere il vostro Medico Veterinario da subito nel percorso. Prima di tutto però dovete individuare se il comportamento è acuto (insorto da meno di una settimana) o cronico.

Se il vostro cane improvvisamente e senza preavviso si rifiuta di mangiare, probabilmente la causa organica potrebbe essere una malattia infettiva (la febbre toglie l’appetito), dolore o stress. Non perdete tempo e chiedete aiuto: non è normale se un cane rifiuta più di uno o al massimo 2 pasti.

Se invece il vostro cane viene già da tempo con un atteggiamento alterato, dove ogni tanto salta un pasto o mangia meno di quello che dovrebbe, è probabile che alla base vi sia una patologia cronica, organica o psichica. Sono tante le patologie croniche che possono dare riduzione dell’alimentazione, ma le due più frequenti sono probabilmente le enteriti croniche e l’insufficienza renale cronica.

Le enteriti croniche o malattie infiammatorie intestinali croniche riconoscono come causa ed effetto a loro volta diverse alterazioni del comportamento. Il vostro cane, ad esempio, potrebbe essere un ansioso cronico, con conseguente infiammazione intestinale, o viceversa. Per questo si parla di Asse Intestino Cervello.

Ci sono anche diverse cause puramente comportamentali che possono portare il vostro cane a non mangiare, ad esempio i cani maschi durante il periodo di calore delle femmine, oppure le femmine durante la gravidanza isterica.

Se poi date al vostro cane da mangiare tanti extra e snack durante la giornata, anche la pancia piena può essere una (apparente) causa di disoressia o anoressia.

Bulimia (voracità o polifagia)

Mentre nell’essere umano si parla di bulimia, nel cane in generale quello che osserviamo come aumento di introduzione del cibo viene definito polifagia. In questo caso, il nostro cane potrebbe mangiare molto di più del dovuto oppure, in caso in cui avesse cibo limitato, dimostrare una ossessiva attrazione per il cibo. Attenzione, non parlo del normale amore del cane per il cibo, quello è normale! No, vi parlo di cani che smontano mobili per accedere al cibo o che sono capaci di fare pazzie per accedere ad un extra.

Fra i disturbi organici che sono alla base di questo comportamento abbiamo l’ipotirodismo (non iper, rarissimo o quasi inesistente nel cane), il diabete mellito e l’insufficienza pancreatica esocrina.

In generale, il malassorbimento intestinale dovuto a infiammazione intestinale cronica può provocare aumento dell’appetito, con riduzione però del peso.

Escludendo alcune razze, come ad esempio i Labrador, che hanno una caratteristica voracità di razza, il cane potrebbe dimostrarsi particolarmente “aspirapolvere” anche nel caso in cui il suo alimento fosse poco nutriente, in termini calorici o di nutrienti.

Infine, sono tante le cause psicologiche di questo comportamento, di solito su base ansiosa. In questo caso, sconsiglio vivamente l’utilizzo di scorciatoie, come ad esempio pietre o oggetti duri nella ciotola, che possono fare male al vostro cane, o delle così dette “ciotole anti-strozzo”, ovvero le ciotole con separatori, dato che non sono risolutive del problema.

Immaginate un bambino che si abbuffa, i cui genitori pensino che, per risolvere il problema, sia una buona idea farlo mangiare con le mani legate dietro la schiena. L’ansia del bimbo aumenterebbe e non credo che uno psicologo direbbe alla famiglia che è stata una buona idea. Insomma, niente sotterfugi: chiedete una consulenza ad un Medico Veterinario esperto in comportamento e cercate di capire se e perché ha ansia il vostro cane.

Pica

L’ingestione di materiale non alimentare viene definito pica. La pica è frequente e può essere considerata non patologica nel cucciolo, dove il comportamento di esplorazione orale unito alla mancanza di esperienza può portare ad “errori”. Il cucciolo, in pratica, potrebbe sbagliarsi e ingoiare un oggetto che ha messo in bocca solo per studiarlo meglio.

Anche nell’adulto possiamo considerare la possibilità di errori, ad esempio se il vostro cane mangia la carta che avvolgeva un panino la motivazione potrebbe essere un errore di valutazione, basato sul profumo di alimento. Ben diverso invece è se il cane mangia pietre, plastica, carta, cartone, tessuti o grandi oggetti di plastica che non siano mai entrati in contatto con alimenti. Importante: dovete considerare pica anche il caso in cui il cane vorrebbe mangiare questi oggetti, ma non lo fa perché riuscite a impedirglielo.

Le cause di pica in un cane adulto possono essere organiche (soprattutto infiammazione intestinale cronica, ma anche tutte le cause di bulimia) e/o comportamentali. A volte, non è facile capire se il cane soffre di ansia e la pica è una conseguenza dell’ansia stessa, oppure è conseguenza dell’infiammazione intestinale che l’ansia produce.

Potremmo considerare una forma di “pica” anche il leccare ossessivamente le superfici, pareti o tessuti. In questo caso, oltre all’ansia, è molto probabile che il cane abbia gastrite cronica, accompagnata o meno da reflusso gastroesofageo.

Se il vostro cane adulto ha pica quindi vi consiglio di intraprendere un percorso comportamentale, ma guidati da un Medico Veterinario esperto in comportamento, che lavori assieme ad un istruttore. Questo perché le motivazioni organiche alla base di questo atteggiamento sono tante e molto diverse e sono proprio i professionisti che sono sia medici che esperti in comportamento a poter aiutare nel percorso per distinguere le varie cause.

Coprofagia

Si parla di coprofagia quando il cane ingerisce le proprie feci o quelle di altri animali. Anche se sento spesso dire che la coprofagia è legata a carenze minerali o vitaminiche, questa non è certamente la causa più frequente nel nostro Paese, dove in generale abbiamo cani di proprietà ben alimentati.

Prima di tutto dobbiamo capire di chi sono queste feci che il nostro cane mangia. Possono essere considerati comportamenti normali, infatti, ovvero che rientrano nella sfera dei comportamenti non patologici della specie, l’ingerire feci di gatto, di essere umano o di erbivori. In questo caso, gli escrementi che il nostro cane sta mangiando hanno una valenza molto particolare come nutrienti (le feci di gatto ad esempio sono spesso molto ricche di grassi) e, per quanto a noi possa fare schifo e sia comunque meglio evitarlo, non possiamo del tutto biasimarli.

Altro paio di maniche invece è se il cane mangia le sue feci o quelle di altri cani. In generale in questo caso è importante non punirli, né sgridarli se possibile, ma contattare un istruttore cinofilo o un Medico Veterinario esperto in comportamento e impostare un percorso assieme per capire cause e soluzioni del problema.

Polidipsia

Come dico spesso, l’acqua è il primo dei nutrienti e per questo anche la polidipsia, ovvero l’aumento di assunzione di acqua, dovrebbe essere considerato un comportamento alimentare alterato.

La polidipsia, come la polifagia, riconosce molte cause organiche. Diverse patologie croniche e soprattutto endocrine danno luogo ad aumento dell’assunzione di acqua: insufficienza renale cronica, piometra, diabete mellito, diabete insipido, iper-adrenocorticismo (morbo di Cushing), iper-calcemia (spesso maligna, legata a tumori). Anche le malattie croniche intestinali possono dare aumento dell’assunzione di acqua, dato che il cane cerca di calmare i sintomi di infiammazione (es. di gastrite) buttando giù liquidi.

Cosa fare quindi prima di tutto se sospettate che il vostro cane stia bevendo troppo? Misurate la quantità di acqua assunta. Se il vostro cane mangia cibo secco (crocchette), si considera polidpsia se arriva a bere più di 100ml di acqua per ogni kg del suo peso in 24h, mentre se consuma cibo fresco o umido dovrebbe essere considerato patologica una quantità superiore a 50-60ml di acqua per ogni kg del suo peso in 24h.

Se il vostro cane raggiunge o supera queste quantità, vi consiglio di recarvi dal vostro medico veterinario che provvederà a verificare tutte le cause organiche di questo sintomo. Una volta escluse tutte le possibilità, se non si trova una causa, si parla di polidpsia psicogena. In questo caso dovrete fare un consulto con il Medico Veterinario esperto in comportamento

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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