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15 Aprile 2024
16:05

Cosa pensa un cane quando lo lasciamo da solo a casa

Non sapremo mai con esattezza cosa pensa un cane quando è da solo a casa, ma possiamo avanzare alcune ipotesi basandoci sul suo comportamento e sui suoi bisogni individuali e di specie.

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Quando siamo costretti a lasciare da solo a casa il nostro cane, è inevitabile chiedersi cosa possa passare per la sua mente. Chiaramente, non potremo mai conoscere esattamente i pensieri di un cane ma possiamo fare alcune ipotesi basate sul suo comportamento e sulle sue reazioni. Molto, come sempre, dipende dalla personalità del singolo individuo ma anche dalla sua età e da quanto è equilibrato e abituato a stare da solo per periodi più o meno lunghi. In generale, mentre siamo via, di solito un cane che sa stare da solo trascorre la maggior parte del tempo a riposare o a dormire.

Non tutti si comportano però allo stesso modo, ci sono infatti individui più attivi di altri che potrebbero magari esplorare casa e passare il tempo anche a immaginare passeggiate, giochi o altre attività svolte o che vorrebbe svolgere con il loro umano di riferimento. In altri casi, invece, potrebbero sperimentare diversi stati emotivi non positivi tra cui per esempio la sensazione di solitudine o la noia.

Lasciare il cane da solo a casa – è sempre meglio ribadirlo – è un’opzione di cui non dovremmo mai abusare, poiché può avere conseguenze anche molto negative sul benessere psico-fisico del nostro compagno canino.

Cosa provano i cani quando vengono lasciati soli

Anche se non possiamo sapere con certezza cosa passa per la mente di un cane quando viene lasciato solo a casa, possiamo dedurre alcune cose basandoci sui loro comportamenti e bisogni. I cani sono animali sociali, profondamente legati al proprio umano di riferimento e al resto della famiglia. Quando sono soli, le loro reazioni possono variare notevolmente a seconda della loro personalità, della storia passata e della relazione esistente con le persone del proprio nucleo sociale.

Per molti individui equilibrati e già abituati alla separazione, il tempo da soli di solito trascorre serenamente, con il cane che si adatta alla situazione perlopiù riposando o dormendo. In questi momenti, potrebbe aspettare pazientemente il ritorno dei suoi umani, magari immaginando di poter rivivere ancora una volta  i momenti felici passati insieme. Tuttavia, alcuni cani possono manifestare comportamenti più attivi o anche ansiosi durante la separazione: potrebbero agitarsi, muoversi nervosamente o abbaiare. Sono segnali che indicano una certa inquietudine o un disagio legato alla separazione.

Anche se non possiamo essere sicuri di cosa stiano pensando in quei momenti, è possibile ipotizzare che desiderino il ritorno dei loro umani o che si sentano soli e insicuri senza di loro. Uno stato di agitazione per la mancanza di stimoli o di interazione sociale può portare anche alla frustrazione o alla noia, un'emozione che i cani potrebbero sperimentare durante la nostra assenza. In questi momenti, è probabile che pensino al ritorno dei loro umani, alle attività fatte o che vorrebbero fare con loro, provando inevitabilmente un senso di mancanza motivazionale e sociale.

Per quanto tempo può essere lasciato da solo un cane?

Non esiste una risposta definitiva  e univoca a questa domanda, poiché il tempo che un cane può trascorrere da solo dipende da tantissimi fattori, tra cui età, abitudini e personalità. Tuttavia, è fondamentale sempre non lasciare mai un cane da solo per troppo tempo e abituarlo alla solitudine in maniera graduale. I cani, essendo una specie strettamente sociale, sono fortemente condizionati dal potersi sentire in maniera più o meno costante parte di un gruppo. I cuccioli, inoltre, sono quelli che, in assoluto, necessitano di maggior tempo dedicato a stare insieme.

Un altro aspetto importante è determinato anche dalla razza di appartenenza. Vi sono infatti alcune tipologie, come per esempio quelle selezionate per la caccia in muta, che hanno predisposizioni sociali ancora più accentuate e dunque soffrono maggiormente la solitudine, al contrario di altre altre come alcuni Terrier o i Pastori guardiani, che invece la tollerano meglio. Una volta tenuto conto delle inevitabili differenze e necessità specifiche di un cane, ci sono alcune indicazioni di tempo massimo legate all'età proposte dall'istruttrice americana Mary Janek intervistata a tal proposito dall'American Kennel Club:

  • Sotto le 10 settimane d'età: 1 ora;
  • 10/12 settimane: 2 ore;
  • 3 mesi: 3 ore;
  • 4 mesi: 4 ore;
  • 5 mesi: 5 ore;
  • 6 mesi: 6 ore;
  • Oltre i 6 mesi: massimo 6/8 ore.

Come non fargli soffrire la solitudine

Per non soffrire troppo la solitudine, un cane deve innanzitutto essere abituato ad affrontare questi momenti con serenità e come una parte della propria routine. Per farlo, dobbiamo quindi abituarlo con gradualità sin da quanto è cucciolo, presentandogli questi momenti con tranquillità e senza agitazione, accompagnati magari da un segnale o un frase pacata come «torno subito». Per facilitare le cose, potremmo scegliere momenti in cui è già tranquillo e non troppo eccitato, altrimenti l'allontanamento potrebbe essere vissuto con maggiori difficoltà.

Nel momento del ricongiungimento, ci si può invece lasciare andare a qualche istante di coccole o a una bella passeggiata, in modo che sia piacevole per entrambi riunirsi. Tutto ciò, per ovvi motivi, deve essere contestualizzato alle singole esigenze del cane che se in passato ha subito traumi o vissuto momenti di abbandono, avrà inevitabilmente maggiori difficoltà a vivere con serenità i momenti di solitudine. In questi casi, sarà necessario farsi aiutare da un veterinario esperto in comportamento e un istruttore cinofilo per individuare il percorso personalizzato più adatto al caso.

Se non vogliamo che il nostro cane si annoi o soffra la solitudine quando è a casa da solo, dobbiamo poi domandarci se viene portato a spasso spesso, se la sua quotidianità è troppo monotona e ripetitiva, se riceve stimoli mentali a sufficienza e se passa troppe ore da solo, cosa di cui non si dovrebbe mai abusare nemmeno quando il cane è abituato a farlo.

Tra tutti questi bisogni ci sono quello di esplorare, di incontrare altri cani, di fare movimento, giocare sia con noi che da solo e così via. Più sono frequenti e "stancanti" queste e altre attività, minore è il rischio che il cane possa soffrire eccessivamente quando è solo.

Per aiutarlo ad affrontare meglio i momenti di solitudine, dobbiamo quindi rendere la sua vita appagante e ricca di stimoli ma è soprattutto il tempo trascorso insieme che determina la qualità e il modo in cui affronta quello invece vissuto da solo. Lunghe passeggiate, giochi insieme, esercizio fisico costante: organizziamo e pianifichiamo queste e tanti altri momenti di condivisione attraverso una routine che riesca a coprire l'intero arco di una settimana, non solo quei momenti immediatamente precedenti alla solitudine.

Possiamo anche lasciargli a disposizione dei masticativi oppure i suoi giocattoli preferiti e, se ci rendiamo conto che il nostro cane è costretto a passare troppo tempo da solo, dobbiamo prendere in considerazione l'idea di rivolgerci a un dog-sitter che ci possa aiutare. In conclusione, per non far soffrire di solitudine il nostro cane quando è costretto a stare da solo, chiediamoci quanto tempo ed energie investiamo quando invece siamo con lui, lavorando per rendere quanto più appaganti e stimolanti possibili questi momenti.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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