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12 Maggio 2024
18:00

Cosa pensa un gatto quando lo lasciamo solo

Difficilmente sapremo con esattezza cosa passa per la mente di un gatto quando è solo. Tuttavia, possiamo immaginare analizzando il suo comportamento che il più delle volte è tranquillo e rilassato, ma che in alcuni casi può sentire anche la mancanza del suo umano.

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Il mondo e il comportamento dei gatti è spesso avvolto da un alone di mistero e fascino, e infatti molti di noi si sono chiesti almeno una volta cosa potrebbe mai passare per la testa del nostro micio quando lo lasciamo soli a casa. Naturalmente, è importante sottolineare fin dall'inizio che non potremo mai sapere con certezza cosa pensi un gatto o qualunque altro animale quando è solo.

Inoltre, gli studi sull'affiliazione e il comportamento sociale felino nei confronti degli umani sono ancora relativamente limitati rispetto a quelli condotti sui cani, in parte perché i gatti sono tendenzialmente più solitari e meno comunicativi dei loro amici a quattro zampe. Tuttavia, negli ultimi decenni, sempre più evidenze suggeriscono che anche i gatti possano provare un forte attaccamento ai loro umani.

Osservando il loro comportamento e provando a leggere i segnali che ci invia, potremmo perciò in un certo senso avvicinarci a capire cosa potrebbe passare per la mente dei gatti quando si trovano da soli in casa. Del resto, sebbene sia molto probabile che nella maggior parte dei casi si goda la tranquillità e la pace di avere casa tutta per sé, non è possibile escludere che possa anche sentire la mancanza del proprio umano.

Cosa provano i gatti quando vengono lasciati soli

Quando ci troviamo fuori casa e lasciamo il nostro gatto da solo, è naturale chiedersi cosa faccia e cosa provi durante la nostra assenza. I gatti sono creature notoriamente indipendenti, e il loro comportamento quando sono soli può variare molto in base alla loro personalità, all'età, alla salute e all'ambiente circostante. In genere, molti gatti trascorrono gran parte del tempo a dormire quando sono soli, anche perché sono animali crepuscolari e più attivi soprattutto all'alba e al tramonto.

Tuttavia, non è raro vederli impegnati in tante altre attività anche in pieno giorno. Alcuni gatti potrebbero dedicarsi all'esplorazione della casa, curiosi di scoprire nuovi angoli o oggetti interessanti. Altri potrebbero divertirsi con i loro giocattoli, cercando di catturare oggetti o palline per intrattenersi. Altri, invece, potrebbero passare del tempo a dedicarsi a se stessi e a leccarsi il pelo, un comportamento noto come grooming, che serve non solo a pulirsi, ma anche a rilassarsi e a mantenere il pelo in buone condizioni.

È importante considerare che lo stile di vita di un gatto è strettamente legato anche quello della sua famiglia umana. Se il gatto è abituato a interazioni frequenti e a un ambiente ricco di stimoli, potrebbe manifestare un comportamento più attivo e giocoso quando è da solo. D'altra parte, se il gatto vive in un ambiente tranquillo e trascorre molto tempo da solo, potrebbe preferire dedicarsi a lunghe sessioni di riposo. Se il gatto si sente sicuro e a suo agio nell'ambiente domestico, è perciò probabile che trascorra il tempo in modo tranquillo e sereno.

Tuttavia, anche i gatti quando sono costretti a lunghi periodi di solitudine e privati di interazioni sociali e stimoli, possono soffrire per la noia e la frustrazione, che possono manifestarsi attraverso comportamenti problematici. Inoltre, è importante tenere presente che i gatti hanno una forte propensione alla routine e possono reagire negativamente a cambiamenti improvvisi nella loro routine o nell'ambiente circostante. È perciò molto probabile che in una situazione del genere anche il gatto soffra per la mancanza dei suoi umani, pensando magari un loro rapido ritorno.

Per quanto tempo può essere lasciato da solo un gatto?

I gatti sono noti per la loro capacità di adattarsi alla solitudine meglio dei cani. La loro natura più indipendente li rende generalmente più tolleranti alla vita solitaria. Tuttavia, è importante tenere sempre bene a mente che ogni gatto è un individuo unico, e la sua capacità di rimanere da solo dipenderà da diversi fattori, tra cui la personalità, l'età e le abitudini. In generale, molti gatti possono sopportare senza problemi periodi di solitudine, anche per 1 o 2 giorni, occasionalmente, si intende.

È infatti essenziale che questi periodi da solo non diventino la norma, che non siano quotidiani e che il gatto riceva adeguata stimolazione fisica e mentale, oltre che interazioni sociali regolari. Anche se i gatti possono trascorrere molto tempo da soli senza troppi problemi, è indispensabile che non si sentano trascurati o sotto-stimolati. Una casa vuota per lunghi periodi, senza interazioni umane o stimoli, può avere un impatto negativo enorme sul benessere emotivo e psicologico del gatto.

Questa condizione potrebbe portare a sentimenti e ad emozioni negative come apatia, depressione e auto-isolamento sociale nel lungo termine. Perciò, anche se i gatti possono tollerare bene periodi limitati di solitudine, è fondamentale garantire che ricevano stimoli e interazioni per mantenere il loro benessere generale e la loro felicità. Non dobbiamo mai dimenticare, soprattutto per i gatti che vivono in casa, che la maggior parte dell'appagamento sociale, mentale e fisico dipende esclusivamente dalla nostra presenza.

Come non fargli soffrire la solitudine

Per garantire che un gatto lasciato solo a casa non soffra troppo la solitudine, è indispensabile preparare l'ambiente in modo appropriato. Aggiungere più lettiere a seconda del numero di gatti, assicurandosi che siano pulite e accessibili, è fondamentale per il loro comfort e benessere. Inoltre, assicurarsi che ci siano abbastanza ciotole di acqua fresca per l'idratazione è, chiaramente, altrettanto importante. Anche lasciare a disposizione giocattoli e attività che possano intrattenere il gatto durante la giornata può aiutare a ridurre l'eventuale monotonia dell'assenza del proprietario.

Se l'assenza si prolunga oltre uno o due giorni, si può considerare l'opzione cat-sitter che possa visitare il gatto una o due volte al giorno. Questa persona non solo pulirà lettiere e ciotole, ma interagirà con il gatto, fornendo così un po' di compagnia, stimoli e comfort sociale. È importante sottolineare che il trasferimento in una pensione o a casa di un conoscente potrebbe non essere una buona idea. I gatti sono animali abitudinari e territoriali, allontanarli dalla loro routine e dall'ambiente familiare potrebbe stressarli ancora di più.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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