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scheda razza
21 Maggio 2022
16:00

Australian Cattle Dog, il piccolo ed energico pastore

  • Origine: Australia
  • Standard: gruppo 1 - Cani da pastore e Bovari (escluso i Bovari Svizzeri). Sezione 2 - Bovari (escluso i Bovari Svizzeri)
  • Taglia: media
  • Altezza: 48 cm. per le femmine, 51 cm. per i maschi
  • Peso: 16 Kg per le femmine, 18 Kg per i maschi
  • Pelo: corto di colore blu pezzato di rosso e bianco
  • Vita media: 13-15 anni
202 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

L’Australian Cattle Dog è un cane da pastore originario dell’Australia. Questa razza di taglia media ha un aspetto solido, compatto e muscoloso, in tutto e per tutto adatto al compito per cui è stato selezionato, ovvero la gestione e la conduzione delle greggi di grandi bovini negli immensi territori australiani.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana2
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità0
  • Ricerca0
  • Riporto2
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica0
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva0
  • Perlustrativa2
  • Predatoria3
  • Sillegica3
  • Esplorativa1
  • Di ricerca1
  • Cinestesica3
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Svolgere questo mestiere non richiede però solo abilità fisiche, bensì anche una personalità disponibile alla fatica, alla collaborazione con gli umani e, soprattutto, una buona dose di coraggio, necessaria ad affrontare animali di quelle dimensioni, mordendone i calcagni nell’ottica di gestire i loro movimenti come richiesto dagli umani.

Il Cattle Dog, come viene comunemente chiamato, è dotato di tutte queste caratteristiche, rinchiuse in cinquanta centimetri di altezza e venti chili scarsi.

Mentre in Australia è ancora utilizzato come cane da pastore, in Europa viene soprattutto allevato e adottato come cane da compagnia.

Prima di scegliere di vivere con lui, però, è bene conoscere le caratteristiche tipiche di questa razza, che lo rendono un cane molto energico, che ama correre e, soprattutto, collaborare attivamente con i suoi umani di riferimento, che sono chiamati ad avere una vita attiva quanto la sua, ma devono anche essere dolci e decisi, sicuri e intraprendenti.

Origine

Australia

Standard

N° 287 / 05.09.2013

Gruppo 1 Cani da pastore e Bovari (escluso i Bovari Svizzeri)

Sezione 2 Bovari (escluso i Bovari Svizzeri)

Aspetto

Il Cattle Dog è un cane di taglia media dal pelo corto di colore blu pezzato di rosso e bianco. Arriva a 51 centimetri di altezza e 18 chilogrammi di peso, ma le femmine sono leggermente più piccole (48 centimetri e 16 chili).

Ha orecchie a punta, uno sguardo vigile e attento e una corporatura solida e forte.

Alimentazione, cura e mantenimento

Il Cattle Dog è un cane che ha un’enorme energia e ama fare molto movimento e restare attivo e attento. Per questo motivo è particolarmente importante assicurargli una quantità di cibo adeguata alle le attività svolte durante la giornata.

Questa razza è particolarmente predisposta alla sordità congenita, ma può essere soggetta anche alla lussazione primaria del cristallino, ovvero uno spostamento della lente dell’occhio, che causa cecità.

Motivazioni

Collaborativa, predatoria, protettiva, affiliativa, epimeletica, comunicativa, sillegica, cinestesica, possessiva, territoriale.

Amante di

Correre nella natura, cooperare con il proprio umano mettendosi alla prova in attività che richiedano energia, avere un ruolo chiaro all’interno del suo gruppo e svolgere i compiti del cane da pastore con le greggi.

Origini e storia

A gettare le prime basi per la selezione di questa razza fu un allevatore scozzese di nome Thomas Hall che, nel 1850, importò in Australia alcuni esemplari di Smooth-coated Blue merle Collie, ovvero i cani da pastore tipici degli altipiani della sua zona, caratterizzati da un mantello pezzato nero, grigio, giallo e bianco.

Questi cani erano conduttori delle greggi estremamente abili ed energici, ma non risultarono adatti ai climi torridi dell’Australia. Per questo motivo, Hall decise di svolgere una selezione, incrociando la razza scozzese con i Dingo australiani. La sua speranza era quella di ottenere cani che avessero le abilità dei primi, ma la resistenza al caldo dei secondi.

Questo incrocio ebbe da subito successo e ne derivarono, quindi, i cosiddetti “Heelers di Hall”, noti anche come “Blue Heelers” o semplicemente “Merle” per il colore del mantello.

Una caratteristica che contraddistingue da subito la neonata razza australiana, derivata dall’incrocio con i Dingo, è la ridotta tendenza all’abbaio rispetto ai cani da conduzione delle greggi di origine europea: una particolarità che rimane anche nei Cattle Dog di oggi.

Il mantello di questi nuovi piccoli ma coraggiosissimi, cani da pastore, è risultato da subito rosso-chiazzato o blu-chiazzato, in base alla predominanza del mantello del Collie scozzese o del Dingo.

Il successo e la diffusione dell’Heelers Blu fu immediato e, già alla fine dell’Ottocento, venne riconosciuta come razza ufficiale in Australia, dove si fece il possibile per preservarla.

Nonostante le loro già ottime doti come conduttore del bestiame, si pensò di incrociarli con i Dalmata, in modo da renderli utilizzabili anche con gli equini. Da questo incrocio, avvenuto in un secondo momento, il Cattle Dog ereditò un’altra particolarità che sopravvive ancora oggi: la tendenza ad acciuffare i garretti degli altri animali nell’intento di fermarli.

Il risultato estetico fu un cane dal muso più allungato, il quale non era gradito agli allevatori. Per restituire agli Heelers di Hall le caratteristiche somatiche originali, vennero quindi incrociati anche con i Black e Tan Kelpies, un’altra razza da conduzione australiana.

Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, ha inizio una nuova fase della vita di questi originali cani da pastore. In questo periodo, infatti, molti soldati americani vennero collocati nello stato australiano del Queensland e, al termine della guerra, decisero di portare con sé questi cani così diversi da quelli che conoscevano. La maggior parte di essi furono impiegati nei ranch di bestiame degli stati occidentali degli Stati Uniti, dove acquisirono il nuovo nome di Queensland Heeler Blue.

I successivi incroci, svolti dagli americani, tra Blue Heelers di razza e non, diedero forma all’odierno Australian Shepherd, il Pastore Australiano, ovvero un cane da conduzione caratterizzato dal mantello merle, ma ormai estremamente diverso dagli Australian Cattle Dog.

Questi incroci, avvenuti al di fuori della terra d’origine, aumentarono ulteriormente la già forte confusione sul nome della razza australiana, che durò fino al 1980, quando l’American Kennel Club riconobbe definitivamente gli Heelers con il nome di Australian Cattle Dog.

Al giorno d’oggi vengono ancora utilizzati come cani da pastore, ma soprattutto in Occidente si è diffusa la moda di adottarli come cani da compagnia, per via del loro aspetto così singolare, dato dal mantello multicolore e dalla curiosa morfologia del suo corpo. Si tratta però di un cane che ha la necessità di trascorrere una vita tutt’altro che pigra, muovendosi e collaborando attivamente con i propri umani.

Per questo motivo, negli ultimi decenni, si sono diffuse sempre più le associazioni rescue, specializzate in questa razza, che si occupano di trovare una nuova famiglia per i Cattle Dog vittime di abbandoni o maltrattamenti. Se si trattasse del cane adatto per voi, potete quindi prendere in considerazione un’adozione presso questi centri, prima di contattare un allevamento.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Come abbiamo visto, la storia del Cattle Dog è fortemente legata al suo desiderio di svolgere un lavoro impegnativo e complesso come quello del pastore. Proprio per questo motivo non si può pensare di convivere con uno di loro se non ci si sente persone energiche, sportive e intraprendenti.

Per vederlo felice, però, non bisogna limitarsi a farlo correre, ma servirà anche permettergli di sentirsi parte integrante del gruppo.

I cani di questa razza, infatti, sono dotati di un’importante motivazione affiliativa e collaborativa, due abilità che lo portano ad avere il desiderio di svolgere attività in compagnia dei propri umani e assumersi ruoli attivi nelle azioni quotidiane del suo gruppo: chiedetegli, ad esempio, di cercare le cose che fingete di perdere e non dimenticate di dimostrargli la vostra soddisfazione quando le trova.

Non ha una motivazione sociale particolarmente sviluppata e, soprattutto nei confronti degli altri cani, generalmente, si pone in maniera leggermente distaccata, decisamente più intenzionato a relazionarsi con i suoi umani, che con gli sconosciuti di altre razze o specie.

Se ha la possibilità di vivere una relazione sana e profonda con le persone di riferimento, non soffre particolarmente la solitudine, a patto di avere quotidianamente la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta insieme.

Non dimenticate, inoltre, che come tutti i cani da conduzione del gregge, ha un’importante motivazione predatoria, che lo porta ad inseguire con facilità le biciclette, gli sportivi al parco, i bambini che si muovono troppo improvvisamente e le automobili che gli passano affianco. D’altra parte, dobbiamo ammettere che è proprio ciò che gli abbiamo chiesto di fare per secoli con i buoi.

Si tratta di una questione di poca importanza se si vive nelle campagne del Queensland, ma assume tutto un altro valore se si abita nel centro di una città, dove ci sono molte occasioni per rincorrere (e magari anche afferrare) qualche bicicletta, come se fosse un bovino australiano da riportare nel recinto.

Proprio l’abitudine a riportare verso casa il bestiame è manifestato attraverso un’altra motivazione tipica di questa razza, ovvero quella sillegica. Questa abilità si manifesta con la tendenza a riportare verso un luogo sicuro gli oggetti che recupera, come ad esempio una pallina, un frisbee, ma anche i bambini della famiglia, gli altri animali domestici, oppure le pecore che incontrate durante un’escursione.

Per lui non si tratta però solo di un desiderio di riportare. Questa attitudine, infatti, è abbinata anche alla motivazione protettiva, che viene dimostrata nei confronti del suo gruppo di umani, considerati in un certo senso come il suo gregge. Questo suo talento lo porta ad avere un atteggiamento diffidente verso gli sconosciuti che si avvicinano a voi. Il Cattle Dog rimane però sempre attento al vostro sguardo e alle vostre reazioni. Prima di intervenire attivamente e difendervi dalle persone che vogliono avvicinarsi a voi, infatti, cercherà di capire dalle vostre emozioni se la considerate una cosa gradita.

Affinché il Cattle Dog possa vivere serenamente in un mondo così densamente abitato come le città, sarà necessario, quindi, abituarlo al fatto che vi sono momenti in cui poter inseguire e riportare gli oggetti ed altri in cui, invece, occuparsi di altro.

Un modo per evitare che la motivazione predatoria abbia il sopravvento sulle altre è permettergli di sviluppare maggiormente anche la motivazione esplorativa e perlustrativa, ad esempio, attraverso semplici ricerche olfattive.

L’utilizzo dell’olfatto, infatti, è una delle occupazioni che porta il cane a rallentare, concentrarsi e sviluppare la riflessività, ovvero la capacità di reagire in maniera non impulsiva di fronte agli stimoli, chiedendosi in anticipo, ad esempio, se sia davvero un bue quello che si sta avvicinando o se, invece, non si tratti di un umano in bicicletta, con cui interagire diversamente.

Avere la possibilità di sviluppare questi talenti, permette al Cattle Dog di evitare la fissità, ovvero l’abitudine a svolgere lo stesso compito sempre in maniera identica, senza la capacità di cambiare.

Per questo motivo, potete proporre dei piccoli cambi nelle attività che svolgete insieme e nelle routine quotidiane, magari insegnandogli a riconoscere uno specifico oggetto da portare, evitando di scegliere sempre la pallina, oppure proponendogli giochi che non comprendano il lancio e il riporto ma, piuttosto, la ricerca.

Aspetto fisico

Nello standard di razza, il Cattle Dog viene descritto come un cane dalla corporatura forte ma armonica, con un’andatura elastica e sicura. La testa è grande e larga, le orecchie sono dritte e moderatamente appuntite e il tartufo è sempre nero. Gli occhi sono ovali, color marrone scuro e hanno uno sguardo vivace. Il collo è estremamente forte e muscoloso e si allarga verso il torace. La coda è bassa e generalmente arriva fino al garretto, formando una leggera curva.

Gli arti anteriori hanno un’ossatura forte e rotonda, quelli posteriori sono particolarmente muscolosi. Le zampe sono dritte e parallele, con un garretto evidente e forte.

Il pelo è liscio e dritto, con una lunghezza media di 2,5/4 centimetri e con un sottopelo corto e denso. Sotto al corpo, fino al posteriore è leggermente più lungo e forma una specie di culotte, mentre sulla testa, sulle orecchie sulla parte anteriore delle zampe è più corto.

Il colore è blu marmorizzato e rosso, con più o meno pezzature. Può avere macchie nere, blu, focate e in alcuni casi ha il sottopelo fulvo.

I Cattle Dog sono di taglia media e, mentre i maschi raggiungono i 46/50 centimetri e i 16/18 chilogrammi, le femmine sono leggermente più piccole e, generalmente, non superano i 48 centimetri e i 16 chili.

Cura e salute

L’Australian Cattle dog è una razza particolarmente soggetta alla sordità neurosensoriale, una patologia associata spesso ai cani dal mantello bianco.

Questa razza può essere soggetta anche alla displasia dell’anca e del gomito e all’atrofia progressiva della retina e alla lussazione del cristallino, ovvero due patologie dell’apparato visivo.

Se il Cattle Dog non ha la possibilità di vivere una vita attiva e fare la sufficiente quantità di movimento, rischia di andare incontro ad un importante stato di frustrazione, che lo può portare ad utilizzare più facilmente il morso, come gli veniva richiesto quando era chiamato ad affrontare le mandrie di buoi.

Cosa fare con un Cattle Dog

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Non bisogna illudersi che uscendo con lui tutti i fine settimana per lunghe passeggiate, il Cattle Dog finisca per stancarsi. La realtà è diversa: più correrete, più lui si allenerà e chiederà passeggiate sempre più lunghe. Il consiglio è quindi di creare un equilibrio tra le attività motorie e quelle più sedentarie che richiedono, però, una buona dose di concentrazione.

Proprio a questo riguardo, tornano particolarmente utili le ricerche olfattive, che possono essere svolte con l’utilizzo di premietti, ma anche nascondendo oggetti oppure persone. Il Cattle Dog si divertirà moltissimo nel dover individuare la posizione dei componenti della sua famiglia nascosti nel parco, seguendo la pista di odori lasciata dal loro passaggio.

Un altro spunto divertente potrebbe essere quello dei cosiddetti problem solving, ovvero semplici giochi che hanno l’obiettivo di portare il cane a riflettere su come ottenere dei croccantini nascosti. Ne esistono molti nei negozi per animali, suddivisi per difficoltà e metodi risolutivi. Con un po’ di fantasia è possibile, però, anche costruirli in casa con materiali di recupero.

Un esempio potrebbe essere un vecchio contenitore con un tappo che il cane possa aprire con l’utilizzo della bocca. Mostrategli che nascondete qualcosa nel vaso e poi tenetelo dal basso, permettendogli di provare ad aprirlo con le soluzioni che gli vengono in mente. Quando riuscirà a farlo, dimostrategli la vostra soddisfazione.

Potete nascondere dei croccantini anche in un vecchio asciugamano arrotolato. Il gioco, in questo caso, sarà riuscire a srotolare con il muso la stoffa, ottenendo via via i premietti nascosti.

Questi giochi hanno il duplice obiettivo di sviluppare la sua capacità di ragionamento e anche abituarlo ad utilizzare la cosiddetta mobilità fine, ovvero l’abilità di essere delicato con le zampe, il muso e la bocca: un fattore per nulla scontato per un cane potente e reattivo come il Cattle Dog.

Non ha la necessità di vivere in una casa grande e nemmeno di avere un giardino, a patto che gli venga offerta quotidianamente la possibilità di fare il movimento.

Quando uscite di casa per andare verso la macchina, potete farvi portare il portachiavi da lui, che si sentirà davvero un vostro “socio” nelle azioni quotidiane.

Allo stesso modo potrete chiedergli di portare il pacco che il corriere ha depositato sulle scale, prestando però attenzione ad aver svolto proprio quei problem solving che aiutano ad avere una maggiore abitudine ad utilizzare la bocca con delicatezza, altrimenti, il vostro acquisto potrebbe arrivare a voi un po’ morsicchiato.

Relazione e contesto ideale

La famiglia ideale per un Cattle Dog è giovane e sportiva, sempre disposta a giocare, interagire con il proprio cane e trascorrere il tempo all’aria aperta.

Si tratta di un cane con cui fare davvero qualunque cosa, dai percorsi ad ostacoli saltando sopra e sotto le panchine del paese, allo Sheepdog, ovvero una disciplina in cui dei professionisti ricostruiscono il lavoro del pastore, appositamente per i cani appartenenti a queste razze. Durante questo genere di attività, però, ricordatevi di non concentrarvi sul risultato, ma sulla possibilità di divertirvi insieme, che a lungo andare vale decisamente di più per la vostra relazione.

Cercate inoltre di non dedicarvi solo alla corsa o al riporto della pallina, perché per lui potrebbe diventare una vera e propria fissazione.

Dategli quindi varietà. Se ieri gli avete chiesto di riportare la pallina, oggi tagliatela a metà, nascondete dentro un premietto e capovolgetela a terra nascondendo il suo contenuto: potrà trovarlo solo quando riuscirà a girare la metà capovolta con l’ausilio della bocca o delle zampe.

Evitate, insomma, di adottare un Cattle Dog se non desiderate fare movimento con lui ed essere fantasiosi. La frustrazione delle sue necessità, infatti, rischierebbe di renderlo irritabile e ancor meno socievole.

La vita insieme ai bambini e ai gatti non è scontato che sia facile dal primo momento, perché può essere complicata dalla sua motivazione predatoria, che lo porta ad inseguire ciò che si muove improvvisamente. Per ridurre i rischi dati da questa particolare caratteristica della razza, fate in modo che si abitui fin da cucciolo alla convivenza e, inoltre, assicurategli uno spazio sicuro, che sia unicamente suo, dove non venga disturbato e possa rilassarsi dopo le lunghe giornate all’aperto.

Allo stesso modo sarà necessario educare i bambini alla convivenza con i cani, sorvegliando le loro interazioni e mostrandogli come toccarlo con delicatezza.

Una giornata con un Cattle Dog

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Il sole è appena sorto, ma siete già pronti per uscire. Avete da sempre l’abitudine di svegliarvi molto presto e condividete questa passione con il vostro cane, che è già in piedi sulla porta di casa. Vi guarda con la pettorina in bocca, aspettando che arriviate voi a mettergliela.

Prima di scendere le scale, ascoltate un secondo che non stia passando nessun altro e poi, scambiandovi uno sguardo complice, cominciate la vostra solita gara di velocità per chi arriva per primo al portone del piano terra.

Gli mettete il guinzaglio, gli fate due grattini sotto il collo e siete pronti per andare verso il parco, dove potete tornare a liberarlo.

Cercate quindi il posto più isolato, perché sapete che non ama l’area cani e nemmeno la zona della ciclabile, dove c’è troppo traffico di persone e mezzi.

Dopo avergli lasciato perlustrare il prato, lo chiamate verso di voi, gli fate annusare una treccia che avevate nello zaino e gli chiedete di aspettarvi mentre andate a nasconderla nell’erba. Dentro la stoffa, avete nascosto qualche croccantino e il vostro Cattle Dog, dopo averla trovata, si sdraia quindi a terra e comincia a provare ad estrarli pazientemente.

Prima di tornare verso casa, gli rimettete il guinzaglio, fate ancora una passeggiata verso il centro, dove svolgete qualche commissione prestando attenzione ad evitare le zone troppo affollate, che il vostro Cattle Dog non ama.

Una volta aperta la porta di casa, gli preparate da mangiare e vi cambiate per andare al lavoro. Poi lo salutate ed uscite.

Quando tornate, vi vestite immediatamente nel modo adeguato, gli mettete la pettorina, gli affidate le chiavi della macchina e andate verso il parcheggio. Lui ve le restituisce e saltate su, diretti verso la campagna. Amate andare a fare jogging e, qualche volta lo portate con voi, attenti a non esagerare perché sapete che non sarebbe giusto nei suoi confronti: ha bisogno anche di fare altre attività.

Dopo una ventina di minuti arrivate nei pressi di un laghetto, dove il vostro cane si rinfresca, mentre voi vi sedete un attimo a riprendere fiato, preparandovi per il ritorno.

Arrivati nuovamente a casa, cominciate a preparare la cena per voi, per lui e per gli amici che ospitate questa sera e, prima di accoglierli, scendete un’ultima volta con il vostro Cattle Dog, che preferisce conoscere gli ospiti prima che entrino in casa.

Salite poi tutti insieme e lui si mette nella sua cuccia, guardandovi da lontano e alzando la testa quando ridete ad alta voce.

Prima di addormentarvi, state ancora qualche minuto insieme sul divano per un po’ di coccole, poi andate insieme verso la stanza da letto, dove lui occuperà metà del materasso senza più muoversi fino al mattino seguente, quando vi sveglierà ancora una volta, già entusiasta per una nuova giornata insieme a voi.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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