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scheda razza
6 Maggio 2023
12:00

Il Tosa giapponese, potente guardiano dall’animo riservato

  • Origine: Giappone
  • Standard: gruppo 2 - Cani tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e bovari svizzeri. Sezione 2.1 - Molossoidi di tipo mastino
  • Taglia: grande
  • Altezza: 55 cm. per le femmine, 65 cm. per i maschi
  • Peso: 45-55 Kg
  • Pelo: raso, di diversi colori tra cui marrone, fulvo, nero e il tigrato.
  • Vita media: 10-12 anni
108 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il Tosa giapponese, conosciuto anche con il nome di Tosa Inu, è una razza giapponese originaria della prefettura di Tosa, sull'isola di Shikoku e proprio dalla città di origine ne deriva il nome.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana1
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa3

attività

  • Attività fisica1
  • Giocosità0
  • Ricerca0
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi1
  • Tolleranza alle temperature calde1
  • Tolleranza alle temperature fredde1

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione2

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa0
  • Et epimeletica0
  • Somestesica2
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa1
  • Predatoria0
  • Sillegica0
  • Esplorativa0
  • Di ricerca0
  • Cinestesica0
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

È un cane grande e muscoloso, che può raggiungere un peso di oltre 60 chili e un'altezza di 65 centimetri. Ha un aspetto maestoso, con una testa grande e massiccia e orecchie pendenti a forma di triangolo. Il suo mantello può essere di diversi colori, tra cui marrone, fulvo, nero e il tigrato.

Purtroppo, il Tosa è spesso erroneamente considerato un cane pericoloso a causa del mix di motivazioni che l'uomo ha selezionato nel tempo per poterlo utilizzare nei combattimenti tra cani. Effettivamente ama difendere ciò che gli appartiene ma, se correttamente guidato, può trasformarsi in un ottimo compagno di per pet mate riservati, tranquilli e che non pretendono di portarlo nella movida.

Origine

Giappone

Standard

N° 260 / 09.12.1997

Gruppo 2 Cani tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e bovari svizzeri

Sezione 2.1 Molossoidi di tipo mastino

Aspetto 

Cane di taglia grande, mantello corto di colore rosso, fulvo, albicocca, nero o tigrato.

Gli adulti arrivano a 65 centimetri, ma le femmine sono leggermente più piccole (circa 55 centimetri). Il peso non è descritto nello standard ufficiale, ma generalmente varia dai 45 ai 55 chili.

Motivazioni

Protettiva, affiliativa, competitiva, territoriale, possessiva.

Amante di 

Difendere, proteggere e controllare ciò che gli appartiene. Trascorrere il tempo con il suo umano di riferimento.

Alimentazione, cura e mantenimento

Come tutte le razze di taglia grande, può soffrire di displasia dell'anca: una condizione in cui la testa dell'osso dell'anca non si adatta correttamente alla cavità dell'anca. Può causare dolore, rigidità e difficoltà nella deambulazione.

Origine e storia

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Il Tosa, noto anche come Tosa Inu, ha origini giapponesi piuttosto antiche e deve il suo nome alla regione in cui è stato allevato inizialmente, ovvero la Prefettura di Tosa sull'isola di Shikoku. La razza originaria è stata poi modificata nei secoli e, in particolare nell’Ottocento, il Tosa è stato incrociato con diverse razze giapponesi ed europee, tra cui lo Shikoku Inu, il Mastiff, il Bulldog inglese e, secondo alcuni, anche il San Bernardo, alcuni bracchi tedeschi e il Bull Terrier. L'obiettivo era quello di creare un cane di grande taglia, resistente e competitivo a sufficienza per essere utilizzato nei combattimenti che, al tempo, in Giappone erano legali. Proprio per questo motivo è stato a lungo considerato un cane "pericoloso".

Nel 1910, la razza Tosa fu riconosciuta ufficialmente in Giappone e la selezione e l'allevamento della razza furono regolamentati direttamente dal governo. Il cane Tosa divenne presto molto popolare nel paese d’origine e, negli anni successivi, venne esportato in altre parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti e l’Europa.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la razza Tosa Inu fu utilizzata dall'esercito giapponese come cane da guardia e da combattimento, e molti di loro, infatti,  morirono durante i conflitti. Dopo la guerra rischiò di estinguersi ma alcuni allevatori riuscirono ad evitarlo e la razza venne, invece, riconosciuta come patrimonio nazionale.

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@Daniele Lissoni

Negli anni cinquanta esistevano 5 taglie di Tosa, più o meno socievoli ma, appena pochi anni dopo, venne selezionato il cane che conosciamo oggi, anche grazie ad un ulteriore incrocio che, però, non è mai stato dichiarato.

In Occidente, e in particolare in Italia, è molto raro e, secondo quanto riportato da Enci, nel nostro paese ne sono stati registrati solo 11 nel 2021. In Giappone, la sua terra d’origine, è invece più numeroso, ma comunque non molto diffuso.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Il Tosa giapponese è un cane che mantiene ancora forti caratteristiche comportamentali legate alla sua storia. Non ha dimenticato di essere stato utilizzato a lungo per i combattimenti con i suoi simili e, infatti, non ama trascorrere il tempo in mezzo agli altri cani.

Se si vive con un Tosa è certamente utile scegliere di frequentare un corso di socializzazione in compagnia di un educatore cinofilo che sappia aiutare la famiglia a riconoscere la sua comunicazione che, come molti cani asiatici, è nascosta in piccoli gesti.

Se vive con una famiglia affidabile e coerente, offre la sua fiducia, che va trattata però come un dono prezioso, perché il Tosa non la concede a chiunque.

Ha un forte interesse per la protezione e la difesa delle sue risorse, quindi assicurategli che la casa abbia un luogo suo, in cui nessuno disturba o ruba gli oggetti.

La sua motivazione territoriale potrebbe renderlo particolarmente interessato a controllare chi entra e chi esce da casa. Per non amplificare ulteriormente questa sua pulsione, evitate di posizionare la cuccia sull’uscio, altrimenti si convincerà facilmente che sia proprio il ruolo che gli state affidando.

Piuttosto abituatelo ad accogliere gli ospiti stando accanto a voi e sentendosi parte integrante di una squadra, invece che il solo responsabile. La sua motivazione affiliativa è destinata solo a pochi eletti. Con gli estranei, invece, bisogna aiutarlo un po' e guidarlo responsabilmente, perché mantiene un animo piuttosto riservato e diffidente. Questo aspetto, però, rappresenta un'ottima occasione per voi, che potete conquistarvi la sua fiducia. Mostrategli quindi che siete in grado di gestire gli incontri con le persone e lui si sentirà un po' sollevato del non doverlo fare e soddisfatto della vostra intraprendenza.

Aspetto fisico

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Il cane Tosa è un cane di grande taglia dalla corporatura muscolosa, che può raggiungere i 60 centimetri di altezza per i maschi e i 55 centimetri per le femmine. Il peso può variare: generalmente si aggira intorno ai 45-55 chili, ma non è inserito nello standard ufficiale. La testa è imponente e possente, con un cranio largo e uno stop molto marcato. Il muso, di moderata lunghezza, ha una canna nasale diritta e mascelle forti.

Gli occhi, abbastanza piccoli, sono di colore marrone scuro e hanno un'espressione seria. Le orecchie sono relativamente piccole, piuttosto sottili e cadenti contro le guance. Il pelo è corto, duro e fitto, con colori che vanno dal rosso, fulvo, albicocca, nero, al tigrato. Sono permesse anche leggere macchie bianche al petto e ai piedi. La coda è spessa alla base e si assottiglia verso l'estremità, raggiungendo il garretto quando viene lasciata bassa. Ha un corpo massiccio e potente, con un collo muscoloso e una giogaia ben definita e un torace largo. Le zampe sono lunghe e forti, con un metacarpo leggermente inclinato. L’andatura è energica e potente, con piedi dalla dita ben chiuse, cuscinetti spessi ed elastici e unghie dure e preferibilmente di colore scuro.

Cura e salute

Si tratta di un cane dalla corporatura piuttosto solida ma, come molte razze di taglia grande, può soffrire di displasia dell'anca e del gomito. Inoltre, è meno longevo rispetto ai cani di piccola taglia e, generalmente, se è in salute vive circa 10/11 anni. Il mantello corto non richiede molte cure e sarà sufficiente una spazzolata di tanto in tanto. Trattandosi di un cane che non ama particolarmente il contatto prolungato, è importante abituarlo con delicatezza fin da piccolo ad essere spazzolato.

Essendo molto raro nel nostro paese, è piuttosto difficile trovare un soggetto di questa razza adottabile attraverso le associazioni di rescue, ma prima di rivolgersi ad un allevamento, si può comunque contattare un'associazione che si occupi di cani giapponesi e chiedere informazioni riguardo possibili adozioni di cani vittime di abbandono o maltrattamento.

Se si sceglie di contattare un allevamento, invece, è importante affidarsi a persone davvero preparate e che conducano test genetici sui soggetti selezionati. In questo modo, si riduce il rischio di insorgenza di patologie genetiche.

Cosa fare con un Tosa giapponese

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Il Tosa giapponese è un cane che ama trascorrere il tempo serenamente accanto ai propri umani di riferimento, verificando che non vi siano rischi o minacce nei dintorni.

Per fare in modo che non si dedichi unicamente alla guardia, potete coinvolgerlo nelle vostre attività quotidiane, chiedendogli di seguirvi quando recuperate la legna dal giardino e lasciando trasportare anche a lui uno dei ciocchi. Così facendo, aiutate il Tosa a sviluppare la collaborazione e la condivisione degli oggetti.

Quando vi lascia il legno a terra, gratificatelo con gioia perché, per questi grandi cani, concedere ciò che stavano tenendo per sé è un grande segno di affetto.

Evitate invece di rubargli le cose dalla bocca senza il suo consenso, perché rischiereste di sviluppare proprio la convinzione contraria, ovvero di essere accompagnato da persone di cui non ci si può fidare. Con lui potete prendervi il tempo per leggere un bel libro all’aperto, mentre lui mastica un osso accanto a voi. Non è certo un cane adatto alle attività di dog dance o agility. Per lui la felicità sta nelle cose semplici.

Relazione e contesto ideale

La relazione ideale con un Tosa è basata sul rispetto e la fiducia reciproca. Trattandosi di un cane particolarmente riservato, desidera vivere con umani che la vedano come lui: meglio pochi ma buoni amici, piuttosto che una vita affollata e piena di stimoli.

Cerca una casa tranquilla, in cui le relazioni siano serene e pacate. Inoltre, non bisogna certo pensare di accogliere in casa un Tosa per delegargli il ruolo della guardia. Da solo, senza una guida umana su cui poter fare riferimento, potrebbe chiudersi nella convinzione di essere lui stesso a dettare le regole del territorio.

Molto meglio, invece, guidarlo con coerenza e affidabilità, mostrargli che può controllare ciò che gli appartiene con delicatezza e che, in voi, può trovare un alleato di cui fidarsi.

Una giornata con un Tosa giapponese

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Vi svegliate e scendete pigramente dal letto, poi andate verso il soggiorno, dove il vostro Tosa dorme placidamente e, per un istante, apre gli occhi e vi saluta con qualche scodinzolata. Lo accarezzate dolcemente sul suo grande testone e poi lo lasciate dormire. Sapete bene che si sveglierà quando sentirà il rumore della pettorina. Bevete il caffe ascoltandolo russare, poi lo svegliate dolcemente e, insieme andate verso la porta, gli mettete la pettorina e, solo quando arrivate al cancello esterno, gli attaccate il guinzaglio.

Passeggiate serenamente nella natura, uno accanto all'altro, osservando (voi) e annusando (lui) quello che vi circonda. Andate spesso nei posti in cui trovate poca gente, perché sapete che il vostro Tosa preferisce stare con voi e pochi altri, piuttosto che incontrare continuamente altri cani.

Quando arrivate alla vostra panchina preferita, vi leggete il giornale serenamente, mentre il vostro cane mastica un osso. Prestate sempre particolare attenzione al fatto che nessuno si avvicini, perché a lui non fa per nulla piacere, in particolare quando ha un masticativo.

Tornate verso casa e, mentre uscite per andare a lavorare, il vostro Tosa si sdraia sull'uscio, guardando chi passa. Glielo lasciate fare perché sapete che lo fa sentire importante ma, quando ve ne andate, gli chiedete di rientrare e lui si mette nella sua cuccia, ben distante dall'accesso al giardino.

Quando tornate dal lavoro vi sedete per qualche minuto sul divano con lui, gli accarezzate la schiena e lui si lascia coccolare dolcemente. Per voi, questo, è un gesto meraviglioso, perché sapete che siete gli unici a cui regala questa intimità.

Nel pomeriggio lavorate per qualche ora dal giardino e lui non si allontana mai. Passeggia, annusa, guarda chi passa fuori e, poi, torna accanto al vostro tavolo. Quando avete finito andate a prendere la pettorina per andare a fare una passeggiata serale. Questa volta andate insieme all'edicola del paese. Le persone qui lo conoscono e sanno che non ama essere toccato dagli sconosciuti, quindi potete fermarvi a chiacchierare con il vostro vicino di casa, mentre il vostro cane si sdraia ai vostri piedi aspettando che abbiate finito.

Alla sera vi ordinate una pizza e, quando arrivano a portarla, chiedete al vostro cane di aspettare dentro mentre uscite a prenderla. A lui piacerebbe tanto potervi accompagnare per assicurarsi che non vi succeda niente, ma sapete bene che potrebbe spaventare chi ve la consegna. Quando rientrate è sdraiato sull'uscio che vi guarda come se foste stati via per giorni interi.

Vi scappa quindi un sorriso, poi andate sul divano e mangiare una pizza, mentre lui vi fissa in attesa di qualche piccolo pezzo di crosta. Alla fine torna al vostro fianco e vi addormentate vicini guardando un film, finché un rumore dall'esterno lo mette in allerta.  Cosa può succedervi di male finché c'è il vostro Tosa a sorvegliare su di voi?

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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