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scheda razza
9 Marzo 2024
12:00

Cane da Pastore della Russia meridionale, un grande guardiano affidabile

  • Origine: Russia
  • Standard: Gruppo 1: Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri) Sez. 1: Cani da pastore
  • Taglia: medio grande
  • Altezza: circa 66 cm per i maschi 62 cm per le femmine
  • Peso: circa 35 kg i maschi e 30 kg le femmine
  • Pelo: folto e lungo. Bianco o color grano, avorio chiaro, con sfumature giallastre o macchie grigie
  • Vita media: 11-13 anni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Cane da Pastore della Russia meridionale è una razza di cane da guardiania, caratterizzato da un lungo mantello folto e chiaro. Secondo alcune fonti sarebbe originario del governatorato della Tauride, nell'attuale Ucraina meridionale (poco a Nord della Crimea), ma la sua storia ha a che fare anche con gli allevatori della Penisola Iberica e soprattutto con i loro cani, con cui in passato vi furono numerosi incroci.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica2
  • Giocosità0
  • Ricerca0
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi1
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde2

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica0
  • Somestesica2
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva0
  • Perlustrativa0
  • Predatoria0
  • Sillegica0
  • Esplorativa0
  • Di ricerca0
  • Cinestesica2
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Viene utilizzato come guardiano delle mandrie e delle greggi, ma nel nostro paese è molto raro e quasi sconosciuto. Non c'è da stupirsene, perché ha un carattere davvero diffidente, adatto a luoghi in cui la densità demografica è bassa e lo sguardo può arrivare fino all'orizzonte senza incontrare anima viva se non i suoi umani preferiti e gli altri animali di cui si occupa.

Origine

Russia

Standard

N° 326/ 12.12.2017

Gruppo 1 Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri)
Sezione 1 Cani da pastore

Aspetto 

circa 35 kg i maschi e 30 kg le femmine

Circa 66 cm per i maschi e circa 62 cm per le femmine

Motivazioni

Territoriale, protettiva, possessiva, comunicativa, epimeletica, affiliativa

Amante di 

Sorvegliare i propri umani di riferimento. Lavorare con loro e avere un ruolo nel gruppo.

Salute, cura e mantenimento

Si tratta di un cane piuttosto solido, che gode spesso di buona salute, ciò nonostante potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito. L'adozione è da considerarsi un'eventualità raramente adatta alla vita familiare, in quanto si tratta di un cane adeguato per la vita con i pastori e con gli animali degli allevamenti.

Origine e storia 

Come molti cani da guardia delle greggi e delle mandrie, anche il Pastore della Russia meridionale è molto antico e la sua storia si perde nella notte dei tempi fino a ritornare all'origine comune di tutti i grandi cani bianchi, ovvero l'Asia centro meridionale. Nella Mezzaluna fertile, i primi allevatori (circa 8000 anni fa) iniziarono a selezionare i cani più adatti a questo ruolo e, attraverso le migrazioni, si espansero in molte regioni fino all'Europa occidentale.

Viene considerato anche un abile sorvegliante per le proprietà e si ritiene che sia stato selezionato grazie all'incrocio con altri cani da pastore locali e, probabilmente, con alcuni levrieri e, per questo motivo, si mostra più irruento e scattante nei movimenti rispetto, ad esempio, al Cane da Pastore Maremmano Abruzzese.

L'aspetto che conosciamo oggi di questo cane è determinato da un fatto importante della sua storia avvenuto nell'Ottocento. Molti allevatori russi cominciarono a comprare pecore merino nella Penisola Iberica. Durante il tragitto verso casa i capi venivano accompagnati anche dai cani tipici della Catalunya, ovvero Gos d'Atura Catala, che otre a fare i guardiani, svolgevano (e svolgono ancora oggi) il ruolo del conduttore delle greggi. Vi furono quindi accoppiamenti tra i Pastori diffusi nella Russia meridionale e i cani spagnoli, che sono caratterizzati da un mantello altrettanto fitto, lungo e adatto sia ai climi più rigidi che alle calde estati del Mediterraneo e del Mar Nero.

Secondo gli appassionati, però, la vera selezione ebbe inizio in Crimea nel 1898, nei terreni del Barone Friedrich von Falz-Fein. Fu infatti lui a dare definitivamente alla razza le caratteristiche che conosciamo oggi. Il Pastore della Russia meridionale venne nuovamente incrociato con i levrieri, che favorirono un aumento dell'altezza e alleggerirono la corporatura. Alcuni sostengono che in questa fase venisse impiegato anche nei combattimenti tra cani.

Sfortunatamente, la Crimea venne poi colpita da periodi di dure guerre che portarono alla diminuzione del numero di questi cani, che vennero però sempre recuperati. Purtroppo l'aspetto che hanno oggi è più pesante rispetto a quello antico, perché nel processo di tutela della razza sono stati incrociati anche con i Pastori del Caucaso. 

Al giorno d'oggi non sono molto diffusi e in Italia sono davvero rarissimi. In Russia vi fu una moda che portò a un aumento del numero negli anni Novanta. Poi però, tornò nuovamente a diminuire.

Chiunque senta davvero di voler vivere con uno di questi cani è importante che sia consapevole della responsabilità che ne deriva. Si tratta infatti di cani estremamente diffidenti, che non amano trascorrere il tempo negli spazi rumorosi ed affollati degli ambienti umani.

Nel nostro paese non esistono allevamenti, ma ci si può rivolgere ad un'associazione rescue che si occupi di cani da pastore vittime di maltrattamento o abbandono e, per loro, cerchi nuove famiglie.

Motivazioni (desideri e bisogni) 

Generalmente i Kennel Club nazionali e la Federazione Cinologica Internazionale tendono a descrivere maggiormente l'aspetto estetico dei cani e lasciano spesso in secondo piano la definizione delle caratteristiche comportamentali. In questo caso, invece, anche Enci sottolinea che si tratta di un cane diffidente, molto abile nel lavoro del guardiano, ma per nulla adatto alle passeggiate nei centri commerciali. 

«Non ci si dovrebbe aspettare che il Cane da Pastore della Russia meridionale sia amichevole con gli estranei», si legge nello standard ufficiale ed è un fattore piuttosto prevedibile, essendo un cane a cui chiediamo da secoli di proteggere le mandrie e i territori e di cui abbiamo scelto di prediligere la spiccata motivazione territoriale, abbinata a quella protettiva e quella possessiva.

Rispetto ad altri cani della stessa categoria, questa razza ha anche una spiccata motivazione cinestesica, determinata dai numerosi incroci avvenuti con i levrieri.

I grandi guardiani (come vengono chiamati i cani che sorvegliano le greggi e le mandrie) hanno a cuore il benessere dei soggetti che fanno parte del proprio gruppo, siano essi bovini, ovini o umani. A modo loro, quindi hanno anche una buona motivazione epimeletica, abbinata a una forte spinta affiliativa, grazie alla quale si sentono veramente felici se appartengono a un gruppo.

Aspetto Fisico

Il cane da pastore della Russia meridionale ha un aspetto imponente e vigoroso, con una testa ampia e orecchie pendenti, coperte di folto pelo. I maschi raggiungono mediamente i 66 centimetri al garrese e i 35 chili, mentre le femmine sono leggermente più piccole e misurano 62 centimetri di altezza e 30 chili di peso. Lo standard ufficiale non fa riferimento ad alcuna taglia più piccola o gigante. Non viene inoltre nominato alcun Pastore dell'Asia centrale a pelo corto o di colore nero.

Gli occhi sono a mandorla, di colore variabile dal marrone chiaro al marrone scuro. Il muso si affusola leggermente verso il tartufo, che è grande e di colore nero.

Il corpo è muscoloso e il mantello folto, ruvido, abbondante e lungo, gli conferisce un aspetto ancora più solido. Il colore può essere bianco, avorio o grano. Può inoltre avere sfumature giallastre o macchie grigie.

Cura e salute

Il Cane da Pastore della Russia meridionale è una razza piuttosto sana, ciò nonostante potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito. Come molti cani che amano trascorrere il proprio tempo nella natura, anche nel suo caso è importante munirsi di un ottimo antiparassitario, capace di proteggerlo da pulci e zecche.

Necessita di un'alimentazione sana, completa e regolare, adeguata alla quantità di movimento svolto durante la giornata.

Lo standard ufficiale della razza sottolinea come sia: «Preferibile una taglia più grande, se la conformazione generale è ben proporzionata». Ricordiamo però che un peso troppo elevato potrebbe portare a problemi dell'apparato scheletrico, costretto a sopportare uno sforzo eccessivo.

Nel caso ci si rivolga ad un allevamento è quindi bene assicurarsi di scegliere figure responsabili, che abbiano a cuore la salute dei cani ed evitino di prediligere caratteri che potrebbero portare a inutili sofferenze.

Cosa fare con un Cane da Pastore della Russia meridionale

Inutile impegnarsi per organizzare giochi in cui chiediamo al Cane da Pastore della Russia meridionale di rincorrere palline o altri oggetti. Il divertimento, per lui, è fatto di azioni semplici, come ad esempio una perlustrazione del recinto del proprio giardino insieme al pet mate. Un momento condiviso di questo tipo lo farà sentire compreso e gli permetterà di fidarsi dei propri umani, dando forza alla relazione che lo unisce alla sua famiglia.

Non ama le città e si sente certamente meglio in campagna, soprattutto se la casa e il giardino sono in un luogo non troppo frequentato dagli sconosciuti.

Se dovete occuparvi dell'orto, ad esempio, sarà certamente felice di stare intorno a voi, controllando cosa fate e sorvegliando su di voi.

Le sue motivazioni sono riferite, per la maggior parte a ciò che riguarda il gruppo e il territorio, quindi potrebbe rischiare di essere ossessionato dalle attività di guardia e protezione. Per aiutarlo a diventare più flessibile e sviluppare una personalità equilibrata, portatelo con voi durante le passeggiate nella natura e fategli godere la perlustrazione del territorio. poi fermatevi in un luogo appartato, magari su un'altura, e permettetegli di guardarsi intorno, fino all'orizzonte. Questo è ciò che lo rende davvero sereno.

Relazione e contesto ideale

La vita ideale per il Pastore della Russia meridionale è sui pascoli, con gli allevatori e con gli animali di cui prendersi cura. Si tratta infatti di un cane dalla personalità piuttosto complessa per via della sua naturale diffidenza nei confronti degli estranei.

Per questo motivo è consigliabile rivolgersi ad un educatore cinofilo fin dal momento dell'adozione, in modo da ridurre i rischi dovuti alla convivenza negli ambienti umani.

La convivenza con i bambini è possibile, a patto che le interazioni tra il cane e i più piccoli vengano sempre sorvegliate. Si tratta inoltre di un cane tendenzialmente territoriale, quindi è meglio assicurarsi di creargli uno spazio in cui non viene disturbato, dove poter riposare e sentirsi sicuro.

La convivenza con i gatti non dovrebbe rappresentare un problema: una volta riconosciuto come membro del gruppo, il Pastore della Russia meridionale si concentrerà più che altro su come proteggerlo.

La famiglia che sceglie questo cane deve avere ben chiare tutte le sue particolarità e non deve sottovalutarle. Non bisogna pensare di poterlo accogliere in casa pensando solo alla sua bellezza o al suo aspetto curioso. Non si può nemmeno limitarsi a lasciarlo da solo in giardino a occuparsi di sé stesso. Affinché sia felice e non mostri comportamenti avversativi verso chiunque si avvicini, questo grande guardiano deve avere la certezza di fare davvero parte della famiglia.

Una giornata con un Cane da Pastore della Russia meridionale

Il vostro Pastore della Russia meridionale dorme sotto al vostro letto, ma il suo sguardo, come sempre, è rivolto verso l'uscio, in modo da poter sentire tutti i rumori provenienti dall'esterno. Questo suo comportamento vi fa sorridere, perché vivete in un luogo piuttosto isolato, dove non si sente volare una mosca. 

Mentre ancora dorme, lo scavalcate e lui alza di qualche centimetro la testa, vi guarda andare verso la cucina e torna a dormire. Quando vi raggiunge il vostro partner, arriva anche lui. Vogli gli andate incontro e vi prendete qualche istante per fargli le coccole. Gli tenete il testone tra le mani e gli grattate la groppa, proprio come piace a lui.

Poi gli aprite la porta di casa e lo accompagnate in giardino, dove controlla tutti gli odori degli animali che sono passati nell'erba durante la notte.

Prima che i vicini si alzino, uscite insieme per una passeggiata. L'educatore cinofilo vi ha spiegato tempo fa quanto sia importante per lui, avere spesso l'occasione di vedere il mondo esterno, conoscere altre facce, incontrare persone e altri cani in maniera adeguata e senza forzature. Vi lasciate quindi il tempo per passeggiare l’uno accanto all’altro, senza chiedervi nulla di più. Ogni tanto vi scambiate uno sguardo profondo, che per voi due è un importante segno di intesa.

Quando tornate verso casa gli preparate la ciotola e vi vestite per andare al lavoro. Lui torna a dormire in salotto, dove gli avete messo la sua brandina. Gli lasciate inoltre l'accesso a una parte di giardino, in modo che possa spostarsi quando ne sente il desiderio.

Nel pomeriggio, invece, gli mettete la pettorina e andate insieme in campagna, dove il vostro Pastore della Russia meridionale ama sdraiarsi all'ombra di un albero mentre voi leggete un libro. Il vento fresco piace ad entrambi e quindi vi godete la primavera senza fretta.

Tenete però sempre un occhio attento sul sentiero, per evitare che sia lui il primo ad accorgersi dell'arrivo di qualcuno.

Quando arrivate a casa gli preparate la cena e poi andate verso il vostro orto. Voi curate le piante e lui si sdraia a pochi passi senza interferire.

Siete pronti anche voi per cenare, ma lui oggi preferisce restare ancora fuori per qualche tempo, quindi entrate e gli lasciate la possibilità di raggiungervi quando vuole. Se siete così legati è anche perché lo conoscete bene e sapete che tra poco arriverà, vi scodinzolerà un istante e poi si rilasserà sotto al divano.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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