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scheda razza
28 Agosto 2021
15:00

Il Samoiedo, il candido e affettuoso cane che viene dal profondo nord

  • Origine: Russia del nord e Siberia
  • Standard: Gruppo 5: Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo, Sez 1: Cani nordici da slitta
  • Taglia: Medio-grande
  • Altezza: 46-51 cm. per le femmine, 51-57 cm. per i maschi
  • Peso: 20-30 Kg
  • Pelo: Il pelo è denso e soffice, piuttosto lungo, con foltissimo sottopelo; il colore è quasi sempre bianco
  • Vita media: 12-13 anni
795 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il Samoiedo, bellissimo cane nordico, deve il suo nome all’antico termine utilizzato per indicare i Nenci, un’antica tribù siberiana che allevava questi cani per proteggere le mandrie di renne, per cacciare e per riscaldarsi durante le freddissime notti della tundra.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani3
  • Rapporto con altri cani3
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità2
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia1

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane3
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde0
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo3
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa2
  • Et epimeletica3
  • Somestesica1
  • Sociale3
  • Protettiva3
  • Territoriale0
  • Possessiva0
  • Competitiva0
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Dalla lontana Siberia si è poi diffuso in tutto il mondo grazie al suo candido mantello soffice e denso, alla sua espressione vivace e al suo caratteristico “sorriso” che mette in evidenza le nere labbra.

Si tratta di un cane affettuoso che ama molto il contatto con la sua famiglia, non bisogna dimenticarne però le origini e le sue motivazioni. Per renderlo felice bisogna conoscere bene quali sono i suoi bisogni e mettersi in gioco per potergli garantire una vita appagata e felice.

Origine: Russia del nord e Siberia

Standard: N° 212/ 07.10.2019 Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo Sez 1 Cani nordici da slitta.

Aspetto: È un cane di taglia medio grande, con corporatura robusta e tipico aspetto dello Spitz. Il corpo è proporzionato, la testa a forma di cono, con tartufo nero evidente, occhi a mandorla scuri e labbra nere. Le zampe sono forti e robuste e la coda è grande, inserita alta e portata in avanti. Il pelo è denso e soffice, totalmente bianco, con folto sottopelo; può essere anche bianco panna o color biscotto. Le dimensioni sono: per i maschi altezza cm. 51-57, per le femmine cm. 46-51, il peso varia dai 20 ai 30 kg.

Motivazioni: Perlustrativa, affiliativa, epimeletica, protettiva, cinestesica, sociale, predatoria.

Amante di: Passare tempo con la famiglia e stare a stretto contatto con gli umani di riferimento, proteggere la casa, fare lunghe camminate nella natura, perlustrare l’ambiente.

Alimentazione, cura e mantenimento: Il Samoiedo è un cane generalmente robusto, ma predisposto ad alcune patologie genetiche. Come tutti i cani grandi, è soggetto a displasia dell'anca. Può inoltre soffrire di displasia retinica, nefropatia e atrofia progressiva della retina e di glomerulonefrite ereditaria, una malattia che colpisce i reni.

Il pelo del Samoiedo necessita di frequenti spazzolate, soprattutto durante la muta e di particolare cura per tenerlo pulito; la razza ha bisogno di fare movimento e di un’alimentazione adeguata.

Origine e storia

Le origini del Samoiedo sono da ricercare nella remota e inospitale tundra siberiana; questa razza infatti nasce proprio in quei gelidi territori della Russia settentrionale, in un’antica tribù nomade che abitava queste terre, i “nenci siberiani”, conosciuti in passato anche come “tribù samoiedo”, ed è proprio da loro che il nome identificativo della razza proviene.

I nenci erano pastori di renne che allevavano cani, dal tipico aspetto lupoide, per molteplici scopi: gli esemplari più grandi e resistenti venivano impiegati come pastori per il controllo delle mandrie di renne o per cacciare grosse prede, mentre quelli più piccoli come cani da compagnia e da “riscaldamento”, vivendo a stretto contatto con il loro gruppo famigliare che li teneva spesso in grembo e, di notte, dormendovi a fianco. Aiutavano l’uomo anche come cani da traino delle slitte.

È stata molto importante la selezione che hanno portato avanti i nenci, erano molto attenti a preservare la salute e le caratteristiche dei loro cani, facendo molta attenzione che i Samoiedo non si accoppiassero con i lupi artici o con altri esemplari selvatici. Questa particolare accortezza ha fatto sì che nascessero cani sempre più affiliativi, molto intelligenti e sensibili.

All’epoca i Samoiedo non erano tutti con il manto candido a cui siamo abituati, nella parte meridionale della Siberia, infatti, nascevano anche esemplari neri o multicolore.

Con la graduale apertura dell’Impero russo e lo sviluppo delle esplorazioni intercontinentali, ben presto anche quelle zone remote e intatte furono raggiunte. In particolare, nel 1889 lo zoologo inglese Ernest Kilburn Scott visse tre mesi fra le tribù nenci siberiane, per studiarne le abitudini ma, soprattutto, i loro splendidi cani di cui si innamorò.

Al rientro in Inghilterra portò con sé Sabarka, un cucciolo marrone maschio, e, dalla successiva spedizione, una coppia di esemplari: Whitey Petchora, femmina color crema, e Musti, maschio candido come la neve. In seguito, anche altri esploratori portarono in Inghilterra esemplari di Samoiedo, rendendo possibile la nascita ufficiale della razza.

Da allora Kilburn Scott e la moglie dedicarono tutta la vita alla selezione e all’allevamento di questa razza, fissandone le caratteristiche comportamentali ed il colore bianco, dando vita al moderno Samoiedo conosciuto anche in occidente.

Divenne talmente popolare, grazie alle sue caratteristiche, che fu proprio un esemplare femmina, Etahi, ad accompagnare Roald Amundsen, leader della prima spedizione che raggiunse il Polo Sud.

Il primo standard fu redatto del 1909 in Inghilterra, mantenendo comunque la provenienza ufficiale quella di origine.

È importante ricordare che il nome Samoiedo attualmente si riferisce solo alla razza canina e non più alla tribù da cui proviene: dopo la Rivoluzione d’Ottobre le tribù nomadi siberiane rivendicarono la loro dignità e scelsero di chiamarsi solo nenci.

Ad oggi il Samoiedo è un cane molto apprezzato per il suo aspetto elegante e la sua caratteristica espressione sorridente e viene considerato come cane da compagnia.

Lo standard ufficiale aggiornato risale al 2019.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Il Samoiedo è un cane da sempre abituato a stare a stretto contatto con l’uomo, vivendo però nella sconfinata tundra siberiana, dove andava a caccia e proteggeva le mandrie di renne e ancora oggi le sue motivazioni riflettono le sue origini.

Innanzitutto, la motivazione affiliativa, che rende il Samoiedo un vero e proprio compagno affettuoso e sempre disponibile a condividere con voi la vita quotidiana, gli spazi e le attività; da sempre abituato a vivere in gruppi familiari uniti, per lui il suo branco è fondamentale e lo sorveglia costantemente grazie alla motivazione protettiva.

Questo bisogno e piacere del contatto sono incentivati dalla motivazione epimeletica, che all’occorrenza lo trasforma in un adorabile piumino desideroso di coccole e se, come i suoi avi, potrà dormire nel vostro letto ne sarà senz’altro felice e voi potrete godere di uno “scaldino” morbido e accogliente, anche se è agosto e fuori ci sono 30 gradi!

Questa grande dedizione nei confronti dei suoi umani presenta però un rovescio della medaglia: il Samoiedo non ama affatto stare da solo per lungo tempo e lo fa sapere senza alcun indugio attraverso abbai, latrati e ululati disperati che farebbero sentire in colpa anche i cuori di pietra!

Tutto quel morbido pelo nasconde un altro aspetto della razza, quello più “selvaggio”, le motivazioni cinestesica e perlustrativa donano al Samoiedo un amore sfrenato per lunghe camminate nella natura, dove potrà seguire tracce, scoprire nuovi territori e correre a perdifiato, magari, grazie alle motivazione predatoria, inseguendo qualche intrepida preda che ha deciso di incrociare il suo cammino. Non dimenticate che, da buon cane nordico, tende alla fuga e all’allontanamento, ragionate quindi molto su questa caratteristica, se siete persone ansiose o troppo bisognose di controllo, questa razza non è l’ideale.

È molto importante garantirgli anche queste esperienze, altrimenti lo condannerete ad una vita di pigrizia e frustrazione, senza contare i danni che il sovrappeso e il mancato esercizio possono provocare.

Infine, la motivazione sociale che rende il Samoiedo ben disposto ai nuovi incontri e alle amicizie, attenzione però a rispettare sempre i suoi spazi e a tutelarlo dalle persone invadenti e dalle situazioni che possono provocargli disagi.

Aspetto fisico

Il Samoiedo è un cane di taglia medio-grande, con corporatura robusta e armoniosa che porta il tipico aspetto dello Spitz nordico.

Il corpo è massiccio e proporzionato. La testa, a forma di cono, ha tartufo nero ben evidente, occhi a mandorla scuri e labbra nere e ben definite che gli donano la caratteristica espressione sorridente, definita letteralmente il “sorriso del Samoiedo”.

Le zampe sono forti e robuste e la coda è grande, inserita alta e portata in avanti formando un voluminoso pennacchio. Il pelo è denso e soffice, piuttosto lungo, con foltissimo sottopelo; il colore del mantello è quasi sempre bianco puro ma si possono trovare anche esemplari color crema o biscotto.

Le dimensioni variano molto in base al sesso e sono: per i maschi altezza cm. 51-57, per le femmine cm. 46-51, il peso varia in generale dai 20 ai 30 kg.

Cura e salute

Il Samoiedo è un cane generalmente robusto ma, come tutti i cani di razza, può essere predisposto ad alcune patologie genetiche.

Innanzitutto, è soggetto a displasia dell'anca, malformazione articolare tipica dei cani di taglia medio grande.

Può inoltre soffrire di patologie oculari quali la displasia retinica e atrofia progressiva della retina (disturbi che nei casi più gravi possono portare a cecità) e di glomerulonefrite ereditaria, una malattia che colpisce i reni.

Molte persone credono che il Samoiedo non puzzi e non perda pelo, in realtà il suo mantello, così folto, necessita di frequenti spazzolate, soprattutto durante la muta ed è inoltre importante tenerlo pulito per evitare la presenza di corpi estranei e possibili cattivi odori.

Questa razza deve inoltre fare molta attività fisica e condurre uno stile di vita attivo, sia per soddisfare i suoi bisogni che per evitare il sovrappeso

Cosa fare con un Samoiedo

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Tutti i cani del grande Nord hanno un amore viscerale per gli ampi spazi e la possibilità di esplorarli, il Samoiedo non è da meno.

Per renderlo davvero felice dategli dunque questa possibilità, andate insieme in montagna o in campagna e perdetevi nei ripidi sentieri, sui prati fioriti e nelle antiche foreste, saranno momenti di condivisione preziosi che implementeranno moltissimo la relazione.

Tenete a mente che, come tutti i nordici, il Samoiedo potrebbe tendere ad allontanarsi molto, il suo concetto di distanza è molto diverso dal nostro e non penserà certo che i suoi umani potrebbero preoccuparsi se lo scorgono a chilometri di distanza rispetto a loro; se siete persone ansiose è consigliabile munirsi di un buon GPS da attaccare alla pettorina oppure, se avete davvero tanta ansia, legare il candido cane ad una lunghina di molti metri in modo da non perderlo di vista.

Questa razza si adatta anche alla vita più cittadina, vi può dunque accompagnare anche nelle vostre commissioni quotidiane o a qualche uscita tra amici; l’importante, come sempre, è valutare le situazioni e non portarlo in luoghi o contesti in cui si sentirebbe a disagio. Essendo inoltre un cane del Nord patisce molto le temperature elevate, per questo è opportuno considerare le uscite anche in base alla stagione e al clima al fine di evitargli uno spiacevole colpo di calore.

Relazione e contesto ideale

Il Samoiedo è un cane molto affettuoso che ama passare tanto tempo insieme al suo gruppo umano, perciò la sua famiglia ideale dovrebbe essere giovane e dinamica, che ami la natura e abbia tante giornate libere da dedicargli; può dunque vivere anche in appartamento, a condizione che vengano rispettati i suoi bisogni e gli si dedichino le cure necessarie al suo benessere.

Può vivere insieme ai bambini con cui potrà giocare e dividere letti e divani, attenzione comunque ai momenti in cui sono insieme: spesso i piccoli umani non si rendono conto di esagerare con rumori forti o invadenza e sono inconsapevoli dei segnali che il cane dà per avvertirli, è di fondamentale importanza quindi istruire i vostri figli sui comportamenti da attuare con il cane e soprattutto non perdete mai di vista le interazioni.

Per quanto riguarda il contesto, il Samoiedo si adatta alle varie situazioni ma sarebbe ideale che vivesse in una casa con uno spazio esterno e non troppo soffocato da palazzi e traffico; pensate inoltre al luogo in cui abitate: adottare un cane nordico in città e luoghi afosi ed eccessivamente caldi probabilmente non sarebbe la scelta più saggia.

Una giornata con un Samoiedo

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È mattino presto, vi girate nel letto e, ancor prima che suoni la sveglia, vedete un sorriso perfettamente disegnato su un candido muso, il vostro Samoiedo, che vi ha riscaldato tutta la notte dormendo tra voi e il vostro partner, è pronto per iniziare la giornata.

Vi alzate e dopo una veloce colazione, siete già pronti per uscire: la passeggiata è piacevole, tra le tranquille stradine ai piedi dei monti, avete la fortuna di vivere in montagna e di aver potuto adottare serenamente un cane nordico, che ama la neve quanto voi!

Avete poco tempo prima di andare a lavorare, perciò tenete il guinzaglio al Samoiedo che vi trotterella a fianco sereno, annusando l’aria fresca e segue leggere tracce lasciate dai piccoli roditori notturni.

È tempo di andare a lavorare, perciò tornate a casa, tranquilli che dopo poche ore arriverà la dog sitter che si occuperà del vostro Samoiedo, tenendogli compagnia.

Nel pomeriggio correte a recuperare il cane e vi recate insieme a lui a prendere i bambini a scuola: lui è felice di vederli ed il suo sorriso si riempie di entusiasmo, fa le feste ed emette piccoli abbai di gioia. Ovviamente state attenti a non avvicinarvi troppo alla calca dei genitori in attesa e tenete il Samoiedo al riparo da manine invadenti.

Dopo una bella merenda al bar, è il momento di partire per una bella camminata! Con l’auto raggiungete un sentiero che taglia dei bei prati fioriti e vi preparate per l’avventura, lasciate libero anche il Samoiedo che, entusiasta, inizia a correre e a perlustrare.

Sapete che si allontanerà ma siete sereni, avete il GPS e grande fiducia, al massimo voi e i bambini vi fermerete sotto ad un albero ad aspettare che lui termini le scorribande e ritorni da voi stanco e appagato.

La sera rientrate a casa e dopo cena vi riunite tutti sul divano, il Samoiedo è un cane felice che veglia sulla sua famiglia e sogna le prossime avventure.

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