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scheda razza
15 Ottobre 2022
12:00

Il Cirneco dell’Etna, elegante e scattante cacciatore

  • Origine: Italia
  • Standard: gruppo 5 - Spitz e tipi primitivi. Sezione 7 - cani da caccia di tipo primitivo
  • Taglia: media
  • Altezza: 48-50 cm.
  • Peso: 10-12 Kg
  • Pelo: corto e fitto, fulvo
  • Vita media: 13-15 anni
583 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Cirneco dell’Etna è un cane da caccia di tipo primitivo e, infatti, le sue origini sono molto antiche. Nei secoli, questa razza non ha subito molte manipolazioni da parte dell’uomo e lo dimostra anche suo muso appuntito con le orecchie dritte, che ricorda l’immagine dei cani dell’Antico Egitto.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana2
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità0
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi0
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde0

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica0
  • Affiliativa3
  • Comunicativa2
  • Et epimeletica0
  • Somestesica2
  • Sociale0
  • Protettiva0
  • Territoriale0
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Nonostante questo aspetto unico, che lo fa sembrare molto elegante e sicuro, il Cirneco è in realtà un cane timido che preferisce la calma e la tranquillità degli ambienti naturali alla confusione delle città.

Vivere con lui, però, non può essere una scelta estetica, ma significa voler condividere lunghe passeggiate, esplorazioni sempre nuove e assumersi la responsabilità di diventare ciò che di più importante ha al mondo: l’unica persona a cui si affida totalmente.

Origine

Italia

Standard

N° 199 del 30/10/2016

Gruppo 5 Spitz e tipi primitivi

Sezione 7 cani da caccia di tipo primitivo

Aspetto

Il Cirneco è un cane di taglia media caratterizzato dal pelo fulvo corto e fitto sulle orecchie, sulla testa e sugli arti e solo leggermente più lungo sul tronco e sulla coda.

I maschi raggiungono circa i 50 centimetri di altezza e i 12 chili di peso, mentre le femmine generalmente non superano i 48 centimetri e i 10 chili.

Motivazioni 

Predatoria, cinestesica, di ricerca, perlustrativa, esplorativa, competitiva, somestesica, affiliativa (riferita spesso ad una sola persona del gruppo), possessiva, comunicativa

Amante di

Correre e scoprire posti sempre nuovi insieme al suo umano di riferimento, usare il potentissimo olfatto e l’udito alla ricerca di odori e rumori.

Alimentazione, cura e mantenimento

Si tratta di un cane dalla salute piuttosto solida ma, per via del mantello molto corto, potrebbe soffrire il freddo. Affinché viva in salute, ha bisogno di condurre una vita attiva e non sedentaria.

Origine e Storia

Il Cirneco dell’Etna è un cane di origine siciliana, la cui storia ha inizio in epoche remote. Dallo studio della razza è stato possibile risalire al fatto che cani molto simili all’odierno Cirneco venivano utilizzati per la caccia al coniglio in età faraonica nella valle del Nilo, in Egitto.

Secondo gli esperti, a portare in Sicilia questi cani veloci ed eleganti furono i Fenici. Grazie ad alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona di Catania, sulle pendici dell’Etna, inoltre, è stato possibile determinare che il Cirneco, raffigurato sulle monete dell'epoca, era presente in Sicilia ancora prima del 200 a.C.

Altri appassionati della razza, sostengono invece che sia di origine siciliana e che i Fenici non abbiano nulla a che fare con il Cirneco.

Fatto sta che questo cane mantiene un aspetto estremamente simile a quello che aveva nell’antichità e non ha certo scordato le sue abilità di cacciatore.

La selezione della razza, che non ha concesso eccessive manipolazioni nel corso dei secoli, lo rende uno dei cosiddetti cani primitivi, ovvero appartenente a quelle razze che mantengono molti tratti originali e non modificati, come accade al Taiwan Dog e ai vari Podenco – Canario, Ibicenco e Portugues.

Al giorno d’oggi non sono molto diffusi e, secondo Enci, nel 2021 sono stati solo 205 i nuovi soggetti iscritti al Registro delle razze. 

Ciò nonostante, come tutti i cani da caccia, possono essere vittime di maltrattamenti e abbandoni e, per questo motivo, se si desidera adottare un Cirneco, è possibile rivolgersi ad un’associazione rescue che si occupi nello specifico di questa razza.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Immagine

Il Cirneco dell’Etna è un cane piuttosto solitario, che non ama la confusione e l’affollamento. Preferisce certamente la natura, i prati e le scampagnate insieme ai propri umani, anzi, soprattutto insieme al suo umano preferito.

Questa razza, infatti, spesso elegge un componente del gruppo come sua figura di riferimento e ad esso concede la sua motivazione affiliativa – piuttosto difficile da conquistare.

Per farlo, però, bisognerà accompagnarlo nelle sue attività preferite e, quando l’ambiente lo permette, liberarlo dal guinzaglio e lasciarlo inseguire gli odori con il suo potente olfatto.

Il Cirneco, infatti, è un grande perlustratore e mantiene anche le sue abilità di cacciatore. Se lo spazio intorno a casa non è quello giusto per offrirgli la libertà, munitevi almeno di una lunghina da 10 metri, perché questo elegante cane da caccia potrebbe voler dimostrare il meglio di sé nell'inseguimento della selvaggina, rischiando però di spaventare lepri, caprioli e altri animali. Eppure non può essere obbligato al guinzaglio per tutta la vita, ecco perché la lunghina può essere un giusto compromesso per tutelare il benessere degli animali selvatici e anche del vostro cane da caccia.

Tende ad essere possessivo con i suoi oggetti, quindi sarà felice di avere a disposizione uno spazio suo in cui non venire invaso continuamente e dove ciò che gli appartiene possa restare sempre al suo posto.

Per comprendere la comunicazione raffinata del Cirneco serve un po' di impegno, perché è fatta di tanti piccoli dettagli, che anche i suoi simili, talvolta, fraintendono e, quindi, si intimoriscono.

Rispetto ad altri cani da caccia, il Cirneco non ricerca molto il contatto con i suoi simili e solo raramente si pone in maniera socievole con loro. La maggior parte delle volte, invece, si limita ad ignorarli da lontano, passeggiando elegante accanto al suo umano con il naso alto e attento ad ogni folata d'aria.

Ha un ottimo udito, una qualità che, abbinata alla possessività e alla tendenza ad essere sempre molto vigile, lo rende un cane estremamente reattivo ai rumori. In passato, infatti, oltre a seguire l'odore del coniglio, il suo stile di caccia prevedeva anche l'ascolto del rumore degli animali individuati all'interno della tana. Una volta raggiunta la preda, come molti cani primitivi, potrebbero consumare la preda, quindi bisogna attenzione agli animali dei vicini: i conigli e le galline potrebbero risvegliare il suo passato da cacciatore.

Aspetto fisico

Il Cirneco è un cane estremamente elegante e slanciato. Il pelo corto e fino e le orecchie sempre all’erta, gli conferiscono un aspetto quasi regale.

Il cranio è allungato e lo stop è leggermente accentuato. Il corpo ha una muscolatura forte, ma non troppo evidente. La coda ha una forma piuttosto spessa alla base e rimane uniforme in quasi tutta la sua lunghezza. Ha un’andatura molto caratteristica, riconoscibile per il trotto ordinato e saltellante. Il suo galoppo, inoltre, può renderlo un cane anche molto veloce.

Il mantello è lungo circa 2,5 centimetri in media e può essere di tutte le sfumature del colore fulvo. Può inoltre presentare macchie bianche sulla testa, sul petto, sulla punta della coda o sui piedi, ma lo standard non riconosce soggetti neri o bianchi. La taglia dei maschi non supera i 50 centimetri e i 12 chili, mentre le femmine sono leggermente più piccole (circa 48 centimetri e 10 chili).

Enci non riconosce alcuna varietà Toy e nemmeno una varietà nana.

Cura e salute

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Il Cirneco, come tutti i cani primitivi, tende ad essere più longevo rispetto alle razze pesantemente manipolate dalla selezione per mano dell’uomo e, in alcuni casi, può arrivare anche a 13/15 anni di età.

Ciò nonostante, può soffrire di displasia dell’anca e del gomito. Inoltre, ha un’incidenza più alta della media di malattie della bocca, come gengiviti, carcinomi e paradentiti. Può inoltre soffrire di osteartrosi, che colpisce le ossa e le cartilagini.

Si tratta di un cane che potrebbe soffrire molto il freddo. In caso di necessità, quindi, munitevi di un apposito cappottino.

Cosa fare con un Cirneco dell’Etna

Il Cirneco dell’Etna è un cane da caccia che ama perlustrare ambienti sempre nuovi e prendersi il tempo per analizzare ogni piccolo odore. Questo talento e questa passione possono essere utilizzati anche per divertirsi insieme in giochi di ricerca olfattiva, nascondino o, se si preferisce prendere parte ad attività organizzate, frequentando corsi di mantrailing.

Il mantrailing, infatti, è una disciplina cinotecnica durante la quale i cani sono chiamati a individuare persone nascoste. Cosa c’è di meglio per chi ama seguire il proprio naso?

Bisogna però ricordarsi che questo cane ha una personalità piuttosto riservata ed è quindi bene rispettarlo ed evitare di frequentare spesso corsi o luoghi eccessivamente affollati. Con lui si possono organizzare anche problem solving e altre attività che richiedano abilità motorie, perché il Cirneco è un cane che ama fare movimento.

Se gli offrite queste opportunità e, insieme a lui, vivete spesso avventure emozionanti, quasi sicuramente finirete per essere proprio voi li pet mate d’elezione.

Relazione e contesto ideale

Come abbiamo visto, si tratta di un cane che necessita di molto movimento, ciò nonostante, se ha la possibilità di uscire regolarmente e sentirsi appagato quotidianamente, può vivere anche in città. Non bisogna dimenticare, però, che potrebbe sentirsi soffocato dagli spazi troppo ristretti e dagli ambienti affollati. Se abitate in un luogo con queste caratteristiche è quindi meglio scegliere un altro cane.

Non è escluso che il Cirneco possa vivere anche insieme ai bambini, ma è di fondamentale importanza che ognuno sappia rispettare gli spazi degli altri e non mostrarsi invadente. Inoltre, è bene evitare l’eccessivo contatto, perché potrebbe non fargli piacere.

La sua diffidenza assomiglia ad una sorta di timidezza, ma la si può superare dimostrando rispetto e comprensione. Proprio per questo motivo, i Cirnechi hanno bisogno di famiglie che sappiano davvero con chi hanno a che fare e non di persone che li adottano solo per la loro indiscutibile bellezza.

Più avrà la possibilità di esprimersi, più la relazione che instaurerà con voi sarà forte e insostituibile.

Una giornata con un Cirneco dell’Etna

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Prima che il resto della famiglia si svegli, vi alzate e vi vestite con gli abiti sportivi. Andate in soggiorno e mettete la pettorina al vostro Cirneco che scodinzola felice perché sa già cosa sta per succedere: state andando a correre insieme. Fa piacere a entrambi, eppure fate solo raramente jogging insieme, perché sapete bene che per lui è importante non concentrarsi solo su questo, ma avere, invece, la possibilità di esprimersi anche in altri ambiti.

Quando tornate, la colazione è già pronta, ma prima di mangiare, vi occupate di riempire la ciotola del vostro cane che, tranquillo e silenzioso, aspetta seduto vicino al tavolo.

Dopo mangiato va nella sua cuccia in soggiorno e, prima ancora che usciate per andare al lavoro, vi accorgete che sta già dormendo. Andate a fargli una carezza delicata e lui scodinzola guardandovi negli occhi, con quello sguardo sicuro e affettuoso.

Quando tornate, vi prendete qualche istante per le coccole e poi gli rimettete la pettorina, preparate la lunghina, lo caricate in macchina, passate a prendere i bambini e andate tutti insieme alla lezione di mantrailing.

Alla fine della giornata, vi fermate per un gelato in un bar dove non c’è troppa gente e, mentre voi mangiate, il vostro cirneco rimane sdraiato sotto al tavolo a osservare con attenzione chiunque passi nei paraggi.

Tornate a casa, gli fate da mangiare e poi vi preparate per guardare un film. Mentre i bambini stanno sul divano, voi vi mettete sulla poltrona più piccola, dove c’è spazio solo per voi e per il vostro Cirneco, che si acciottola in un angolo, vi regala uno sguardo dolce e, in un attimo, torna a sonnecchiare. Le orecchie ogni tanto si muovono e gli occhi si aprono a ogni piccolo rumore, finché arriva la notte e anche lui, finalmente si addormenta profondamente.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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