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8 Aprile 2024
15:08

Cosa pensa un cane quando lo accarezzi

Il contatto fisico, come le carezze, è un modo per il cane di esprimere e ricevere affetto, gratitudine, sicurezza e senso di appartenenza. Tuttavia, non tutti i cani amano le coccole allo stesso modo o nello stesso momento. Molto dipende dalla sua individualità, dalla sua storia e dal legame che ha instaurato con chi l osta accarezzando.

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Se ti sei mai chiesto cosa passa per la mente di un cane mentre lo accarezzi, sei in buona compagnia. Anche se purtroppo non potremo mai leggere i pensieri dei nostri compagni canini, possiamo però osservare le loro reazioni e trarre alcune ipotesi. Quando accarezziamo un cane, spesso possiamo per esempio notare segni e comportamenti legati al piacere, al relax, all'affetto e all'appartenenza: il corpo si rilassa, la coda può muoversi lentamente o scodinzolare felicemente, e talvolta possono emettere vocalizzazioni espressioni di uno stato d'animo positivo.

Questi segnali ci suggeriscono quindi che, almeno nella maggior parte dei casi, i cani apprezzano le coccole e il contatto fisico, anche se chiaramente esiste un'enorme variabilità legata all'età, alla razza di appartenenza e alla storia e al carattere individuale di ciascun cane. Essendo animali sociali, i cani hanno però sviluppato un complesso linguaggio corporeo per comunicare con noi e con altri membri della loro specie. Il contatto fisico, come le carezze, è un modo per loro di esprimere e ricevere affetto, gratitudine, sicurezza e senso di appartenenza.

Quando ci avviciniamo al nostro cane per coccolarlo, possiamo quindi dire in un certo senso che prova una sensazione di benessere e sicurezza, perché percepisce la nostra vicinanza come un segno di amore e attenzione. A non tutti i cani piace però essere sempre accarezzati, così come a ogni individuo non piace ricevere le stesse coccole e carezze. C'è chi adora i grattini sul sedere, che dietro le orecchie o sul petto e in questo articolo approfondiremo quindi cosa rappresentano e cosa provano i cani quando gli facciamo le coccole.

Cosa prova il cane quando lo accarezzi

Quando ci troviamo a coccolare il nostro cane, è naturale chiedersi cosa realmente provi durante quel momento di intimità e contatto fisico. Tuttavia, è importante chiarire fin da subito che è impossibile per noi umani leggere davvero i pensieri profondi di un altro individuo, soprattutto se appartenente a un'altra specie. Anche se cani possono comunicare non verbalmente i loro stati d'animo, non potremo mai sapere con certezza cosa pensano o sentono in quel preciso momento. Tuttavia, osservando attentamente i loro comportamenti e le loro reazioni, possiamo fare delle ipotesi più o meno attendibili.

Le reazioni del cane al contatto fisico possono innanzitutto variare notevolmente da individuo a individuo, poiché dipendono da numerosi fattori, tra cui il carattere e la personalità del cane, la sua storia passata e soprattutto il tipo di relazione che ha instaurato con la persona che lo sta accarezzando. Molti cani possono adorare le coccole e cercare costantemente il contatto fisico con il loro umano e non solo, altri possono invece tollerarlo a malapena oppure solo in specifiche circostanze, mentre altri ancora potrebbero persino evitarlo del tutto.

Tuttavia, se il cane è abituato a ricevere carezze nel modo giusto e nel momento opportuno, è probabile che provi sensazioni positive durante questo momento di intimità con il proprio pet mate o gruppo familiare. Quando accetta e apprezza il contatto fisico, possiamo quindi ipotizzare che si senta amato, protetto e al sicuro insieme ai membri del proprio gruppo sociale. La nostra presenza e il nostro affetto, possono perciò trasmettergli una sensazione di calma e conforto, rinforzando ulteriormente il legame affettivo, emotivo e relazionale che abbiamo con lui.

Ai cani piacciono le carezze?

La risposta a questa domanda può essere molto più complessa di quanto si possa pensare e dipende da vari fattori, come il contesto, il momento, ma anche dall'individualità del cane, dal rapporto con la persona che l osta accarezzando e dal modo con cui avviene il contatto fisico. Ogni cane è infatti un individuo unico con le proprie preferenze e sensibilità, e quindi non sarebbe scorretto generalizzare dicendo che tutti i cani amano le coccole allo stesso modo e soprattutto sempre. La reazione e il livello di gradimento delle carezze può variare anche in base alla storia passata del cane e alle esperienze che ha vissuto.

Per esempio, se un cane ha avuto esperienze negative o traumatiche legate al contatto fisico, potrebbe non gradire le coccole o addirittura reagire negativamente. D'altra parte, se è stato abituato sin da cucciolo a ricevere carezze in modo gentile e rispettoso, è più probabile che sviluppi un'apprezzamento per il contatto fisico con gli esseri umani associando questa esperienza ricordi o momenti positivi. Inoltre, il legame che il cane ha con la persona che lo sta accarezzando può fare la differenza, come del resto accade anche nella nostra specie.

Un conto è ricevere affetto da un individuo che conosciamo e con cui abbiamo confidenza, un altro è riceverlo invece da un totale sconosciuto. I cani tendono quindi a essere inevitabilmente più inclini a ricevere affetto e carezze dalle persone con cui hanno un legame affettivo forte e stabile, come il proprio umano di riferimento e il resto del suo gruppo sociale. Se il cane si sente al sicuro, tranquillo e amato dalla persona che lo sta accarezzando, è più probabile che apprezzi il contatto fisico e le coccole.

Il contesto e il momento in cui avvengono carezze e contatto fisico sono ulteriori fattori importanti da considerare. Per esempio, se il cane è impegnato in un'attività che richiede la sua attenzione, potrebbe non gradire essere interrotto per ricevere carezze. D'altra parte, se il cane è rilassato e tranquillo, potrebbe essere invece più incline a cercare il contatto fisico. Per capire se un cane gradisce le carezze, è perciò fondamentale imparare a leggere il suo stato emotivo, il livello di eccitazione e il linguaggio del corpo. I cani comunicano attraverso una serie di segnali non verbali, come i segnali calmanti.

Questi segnali includono comportamenti come abbassare le orecchie, socchiudere gli occhi, voltare la testa o il corpo, curvare la schiena, leccarsi il naso, sbadigliare, grattarsi e persino sdraiarsi o buttarsi pancia all'aria. Se il cane mostra questi segnali mentre viene accarezzato, è probabile che apprezzi il contatto fisico e si senta a suo agio. Tuttavia, se il cane mostra segni di disagio o stress, come agitazione, tentativi di allontanarsi, è importante rispettare i suoi limiti e interrompere le coccole.

Lasciare al cane la scelta di avvicinarsi per ricevere carezze è fondamentale per mantenere un rapporto di fiducia e rispetto reciproco.

Le coccole che piacciono ai cani

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La mappa delle carezze del cane

Anche sotto questo aspetto, è impossibile generalizzare in maniera assoluta. Ogni cane è un individuò a sé, influenzato dal suo carattere, dalle sue motivazioni di razza, dalla sua storia e dal legame che ha con il resto del suo gruppo sociale. Se vogliamo però provare a individuare una direzione indicativa, potremmo partire suddividendo il corpo del cane in diverse zone come una mappa, ognuna delle quali può suscitare una reazione tendenzialmente diversa. Se vogliamo capire quindi quali sono le coccole che piacciono al cane, dobbiamo partire dalle "aree fredde" e da quelle "aree calde".

Le aree fredde sono quelle che il cane generalmente preferisce e dove è consigliabile avere un primo approccio, poiché non richiedono molta intimità. Queste includono tutta la parte del tronco del cane, che va dal collo fino alle zampe posteriori, compresa la pancia e la groppa. Queste zone sono solitamente ben accettate dai cani e le coccole qui possono essere molto rilassanti e piacevoli. D'altra parte, le aree calde comprendono invece la zona della testa, la coda e gli arti, parti del corpo che richiedono maggiore confidenza per essere toccate e che non tutti i cani gradiscono.

Perciò, bisogna approcciarle con le giuste precauzioni e rispettare i segnali che il cane invia. Se il cane mostra segni di disagio mentre viene accarezzato in queste zone, è meglio evitare o ridurre il contatto. Inoltre, anche la posizione della mano può influenzare l'effetto delle carezze. Utilizzare il palmo può risultare un po' più invasivo dello spazio intimo dell'animale, mentre il dorso è tendenzialmente più discreto e quindi consigliabile per cani appena conosciuti o particolarmente timidi. Ogni cane, è giusto ribadirlo ancora una volta, ha le sue preferenze e, con il tempo, capiremo quali sono le zone che preferisce.

È importante anche sottolineare che la carezza rappresenta per il cane anche un premio, oltre che uno strumento educativo e comunicativo importante. Cerchiamo quindi di accarezzarlo e dargli attenzioni non quando fa qualcosa di sbagliato o non gradito, ma al contrario, quando fa invece qualcosa che vogliamo per l'appunto premiare, come per esempio un maggiore stato di calma e serenità. In conclusione, le coccole che piacciono al cane dipendono dalla sua individualità, dalla sua storia, dal momento e dal legame che ha con la persona che lo sta accarezzando.

Ai cani piacciono le coccole? Ad alcuni sì, ad altri no, oppure non sempre. A tutti i cani piacciono le stesse carezze? Ovviamente no. Alcuni adorano i grattini sul sedere, altri dietro le orecchie, altri ancora sulla pancia. Ma non ciò non accade con tutti i cani. Osservando però attentamente il suo linguaggio del corpo e rispettando i segnali che invia, possiamo capire quale sono le carezze che preferisce, quando gli piace riceverle e rafforzare così il legame e la comunicazione con lui e il resto della famiglia.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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