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19 Novembre 2023
13:00

Chi sono i cani primitivi e perché si chiamano così

I cani primitivi sono una categoria di razze appartenente al gruppo 5 della catalogazione Enci. A caratterizzarli è un aspetto elegante rimasto quasi invariato nei secoli, un comportamento diffidente e la tendenza ad agire in maniera autonoma.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I cani primitivi sono un insieme di razze appartenenti al gruppo 5 della catalogazione Enci, chiamato "cani di tipo spitz e primitivo". Si suddividono a loro volta in 3 tipologie: tipo primitivo, tipo primitivo da caccia e tipo primitivo da caccia con una cresta sul dorso.

Tra i più noti vi sono il Cirneco dell'Etna, il Basenji e il Podenco Ibicenco, ma appartengono a questa categoria anche il Pharaon Hound e lo Xoloitzcuintle che, pur essendo estremamente raro nel nostro paese, porta con sé una storia molto antica.

I cani primitivi si chiamano così proprio perché la selezione operata nei secoli da parte dell'uomo non ha cambiato in maniera significativa la loro morfologia e il loro comportamento.

Hanno spesso un aspetto elegante, che ricorda i cani dipinti nei geroglifici egizi e questo non è affatto un caso. Alcuni di essi, infatti, provengono proprio dal Nord Africa e hanno poi attraversato il Mediterraneo per raggiungere l'Europa (spesso viaggiando sulle navi dei Fenici) e diffondersi sul vecchio continente assumendo personalità ed aspetti diversi in base al compito che veniva loro assegnato.

Non è però per tutti così, perché in questa categoria vi sono anche razze americane e asiatiche, che si sono sviluppate in maniera diversa rispetto ai cani provenienti dal Nord Africa.

Cosa significa cane primitivo

I cani primitivi appartengono a razze che non sono mutate in maniera significativa nei secoli e mantengono quindi una morfologia e un comportamento molto simile al passato. Sappiamo che l'aspetto è rimasto quasi invariato perché cani di questo gruppo venivano raffigurati accucciati affianco agli umani già nelle tombe della IV Dinastia dell'Antico Egitto risalenti al 3600 a.C.

Una storia che in realtà non è molto diversa rispetto ai primitivi di origine americana. Nei pressi di alcuni siti religiosi degli Aztechi, infatti, sono stati rinvenuti reperti archeologici che riguardano un cane simile a un attuale Xoloitzcuintle. Si sa, inoltre, che anche in questo caso venivano sepolti accanto agli esseri umani e, inoltre, venivano venerati perché considerati i guardiani degli spiriti, destinati a guidare i nostri corpi attraverso il percorso verso Mictlan, la città dei defunti.

Molti di questi cani sono stati (o sono ancora oggi) compagni dei cacciatori e, infatti, una delle categorie è proprio quella dei cani primitivi da caccia, a cui appartiene, tra gli altri, anche il Cirneco dell'Etna, il quale ha una morfologia adatta alla caccia sulle dure rocce vulcaniche.

Le caratteristiche dei cani primitivi

Questi cani hanno un aspetto elegante che, in alcuni casi, ricorda quello dei levrieri. Come loro hanno una motivazione predatoria e una cinestesica piuttosto spiccata, abbinate entrambe a una forte vocazione venatoria, che li porta ad inseguire i selvatici esattamente come hanno fatto per secoli. Oltre ad inseguirli, questi abili cacciatori di piccole prede (come ad esempio i conigli) arrivano anche ad ucciderli e, talvolta, a consumare il proprio "bottino". Attenzione quindi a tutelare le galline dei vicini!

A differenza dei levrieri, inoltre, alcuni di loro hanno l'abitudine di cacciare utilizzando anche e prevalentemente l'olfatto, oltre alla vista, pur mantenendo una forte percezione visiva. I levrieri, invece, sono detti Sighthound (cani da vista), proprio per la loro tendenza a utilizzare maggiormente la vista, in particolare nella caccia alla lepre.

I primitivi sono cani che tendono ad essere diffidenti con gli sconosciuti, amano il silenzio, la tranquillità e la presenza di poche (ma affidabili) persone.

Da un punto di vista prettamente morfologico, invece, si tratta di cani con il mantello corto (o in alcuni casi parzialmente o totalmente privi di pelo), di taglia media o grande, con il muso allungato e le orecchie non troppo grandi.

Vi è inoltre un'eccezione rispetto a quanto visto fino ad ora ed è rappresentata dal Thai Ridgeback Dog, ovvero l'unica razza appartenente alla categoria dei cani primitivi da caccia con una cresta sulla schiena. Il Thai è a sua volta molto antico, ma le sue vocazioni sono prevalentemente legate alla guardia dei carri e dei beni dei propri umani di riferimento e non vi sono invece tracce, nella sua storia, di un passato da cacciatore.

I cani di tipo primitivo

Le razze di cani primitivi sono in totale undici, suddivise in tre gruppi: cani di tipo primitivo (5 razze), cani di tipo primitivo da caccia (5 razze), cani di tipo primitivo da caccia con una cresta sulla schiena (1 razza).

Basenji

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Il Basenji è di origine africana e più nello specifico, delle zone di confine tra il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. È noto anche come il "cane che non abbaia" e, infatti, il Basenji ulula e canta, ma generalmente non usa l'abbaio. Ha una corporatura leggera, orecchie a punta e una coda arricciata che ricorda quella degli spitz.

I maschi raggiungono mediamente i 43 centimetri e le femmine 40, mentre per quanto riguarda il peso entrambi i sessi vanno dai 9 agli 11 chili.

Una caratteristica delle femmine di questa razza è legata al fatto che il calore avviene una sola volta all'anno, invece che due come nella maggior parte dei soggetti appartenenti a questa specie.

Motivazioni: predatoria, affiliativa, cinestesica, comunicativa, perlustrativa, esplorativa, somestesica, territoriale.

Cirneco dell’Etna

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Il Cirneco dell’Etna è un cane da caccia siciliano dalla storia molto antica. Il suo muso appuntito e le orecchie tenute erette ricordano in maniera evidente l’immagine che abbiamo dei cani dell’Antico Egitto. Ha una personalità spesso timida e distaccata e non ama i rumori della città. Purtroppo, però, come altri cani appartenenti a questa categoria, viene spesso adottato per via del aspetto unico e inconfondibile e ciò lo porta a vivere in contesti non adatti a ciò che lo farebbe sentire a proprio agio: la natura e la libertà.

I maschi raggiungono circa i 50 centimetri di altezza e i 12 chili di peso e le femmine misurano circa 48 centimetri e 10 chili.

Motivazioni: predatoria, cinestesica, di ricerca, perlustrativa, esplorativa, competitiva, collaborativa, somestesica, affiliativa (riferita spesso ad una sola persona del gruppo), possessiva.

Podenco Ibicenco

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Il Podenco Ibicenco è un cane dalle antiche origini spagnole, la cui morfologia ricorda inevitabilmente quella degli eleganti levrieri: corporatura agile, zampe lunghe e orecchie appuntite.

Si crede che a portarli in Spagna siano stati i Fenici, i quali hanno raggiunto la penisola iberica provenendo dall'Africa settentrionale. Il suo nome deriva dall'isola in cui si è diffuso maggiormente, ovvero Ibiza, ma esistono altre due razze di Podenco provenienti dall'Europa occidentale, ovvero il Podenco Canario e il Podenco Portugues, caratterizzati anche loro da un forte interesse per la caccia, la perlustrazione e la ricerca.

Questi cani, però, per via del loro carattere riservato e non particolarmente socievole nei confronti dei loro simili, non cacciano in muta, bensì in coppia.

Motivazioni: predatoria, cinestesica, perlustrativa, esplorativa, di ricerca, comunicativa, somestesica, affiliativa

Xoloitzcuintle

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Lo Xoloitzcuintle, o più semplicemente Xolo, è anche noto con il nome di "cane nudo messicano" ed è nato da una mutazione genetica che lo ha portato a perdere il pelo. Questo cane dall'aspetto davvero unico è estremamente raro in Italia, ma in Messico è un'istituzione e un orgoglio nazionale.

Anche lui è piuttosto diffidente con gli sconosciuti e ha una personalità autonoma e sicura nell'ambiente naturale, ma non ama invece gli spazi urbani e ristretti, dove è obbligato a incontrarsi continuamente con altri cani e persone sconosciute.

Desidera vivere una relazione profonda con il suo umano che, però, non deve cercare in lui sono un "oggetto" da mostrare, ma deve riconscere la dignità di un cane che è pronto ad avventurarsi in giochi vivaci e dinamici.

Molto interessante è il fatto che rispetto alle altre razze ha un numero inferiore di denti e, inoltre, la temperatura del suo corpo è leggermente più alta.

Motivazioni: cinestesica, perlustrativa, territoriale, affiliativa, comunicativa.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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