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21 Aprile 2024
18:00

Perché il gatto attacca senza motivo?

Ci possono essere molti motivi che possono spingere il nostro gatto ad attaccarci senza motivo. Questo tipo di comportamento spesso indica che il gatto è frustrato, oppure che in giovane età non ha ricevuto dalla madre gli strumenti per adeguare le risposte al contesto. Vediamo cosa fare in queste situazioni.

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Ci possono essere molti motivi che possono spingere il nostro gatto ad attaccarci all'improvviso, apparentemente senza motivo. Se il gatto per avvicinarsi a noi usa unghie e denti anche se noi non abbiamo iniziato con lui alcuna interazione allora dobbiamo farci delle domande che vadano più in profondità all'interno della relazione tra noi e il felino.

A seconda del grado di aggressività del gatto ci sono diversi modi di comportarsi. Il più sicuro è certamente quello di spostarsi in un ambiente neutro e tranquillo nel quale il gatto non possa seguirci e contattare il veterinario comportamentalista.

Perché il gatto diventa improvvisamente aggressivo?

Iniziamo subito col dire che è necessario capire se il gatto sta giocando o sta aggredendo effettivamente. In ogni caso però si tratta di un'interazione a rischio e non è mai un modo sano di rapportarsi. Indica che il gatto è frustrato, oppure che in giovane età non ha sviluppato una sana capacità di controllare questo tipo di comportamento.

Vediamo quindi per quali motivi il gatto può diventare improvvisamente aggressivo:

  • Ambiente frustrante. Il gatto ha bisogno di accedere ad arricchimenti ambientali validi che possano soddisfare i suoi principali bisogni etologici. Un gatto privato della possibilità di interagire con l'ambiente potrebbe più facilmente dare sfogo a comportamenti aggressivi verso altri gatti o nei confronti del pet mate.
  • Motivazione predatoria. Un gatto che appaga questo bisogno non è un gatto che attacca spinto dall'aggressività, si distingue perché la mimica e il comportamento non sono di minaccia. Tuttavia non va sottovalutato perché una motivazione predatoria non espressa a lungo andare farà nascere nel gatto frustrazione e stress.
  • Prematura separazione dalla madre. Per un individuo giovane è fondamentale ricevere dalla madre i giusti modelli educativi. Si parla spesso della giusta età per adottare i cani, purtroppo però non si fa altrettanto con i gatti che spesso vengono accolti in casa molto prima che la madre abbia avuto il tempo di trasferirgli i modelli di comportamento corretti. Tra questi ci sono la gestione degli autocontrolli – che riguarda anche l'uso della bocca e del morso – e anche la manipolazione.
  • Variazioni ambientali o familiari. Molti gatti quando non si trovano più a loro agio nel contesto familiare semplicemente se ne vanno, altri invece vedono aumentare i propri livelli di ansia fino a mettere in atto una risposta che a noi appare fuori contesto, come l'attacco, mentre invece per loro è coerente con la situazione insopportabile nella quale si sono trovati. In questo caso rendere la vita del gatto ancora più frustrante magari attraverso il confinamento aumentando ancora di più i rischi che ci attacchi, oltre a portare il suo malessere oltre i limiti.

Cosa fare quando il gatto ti attacca

Se il gatto continua ad attaccare e non lo fa per motivi legati al gioco, è  chiaro da alcuni segnali e dalla postura del corpo: orecchie basse, coda che sferza l'aria, corpo in tensione. In questo caso è importante prestare attenzione alla comunicazione vocale: il gatto soffia o emette suoni minacciosi.

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La reazione più sicura davanti a un gatto che attacca è allontanarci dal suo spazio e non entrare in conflitto. Urlare o addirittura colpirlo lo farebbe irritare ancora di più, ingigantendo la sue reazione. Inoltre, questo tipo di atteggiamento creerebbe una frattura insanabile nel rapporto.

La cosa più sicura da fare è allontanarsi dalla stanza e spostarsi in un atro luogo più tranquillo dell'abitazione in cui il gatto non possa seguirci. A questo punto è il momento di rivolgersi a un veterinario esperto in comportamento che possa aiutarci in caso di necessità.

Il confinamento del gatto infatti non è mai la soluzione sul lungo periodo, anche in questo caso si può andare a logorare il rapporto e peggiorare anche la sua reazione nei nostri confronti. Il medico veterinario può aiutare a superare la situazione e a ristabilire la serenità familiare.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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