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9 Dicembre 2023
15:00

Quanti tipi di pinscher esistono?

I pinscher sono cani nati tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Sono specialisti della protezione di ciò che ritengono di propria responsabilità, ma hanno anche ottime doti come cacciatori di roditori.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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I pinscher sono un gruppo di 6 razze appartenenti alla sezione 1 del gruppo 2 della catalogazione di Enci che comprende anche gli schnauzer, i molossoidi e i cani bovari svizzeri. Ne fanno parte alcune razze molto note e diffuse nel nostro paese, mentre altre sono quasi sconosciute.

In Italia molti credono che con il termine "pinscher" si intenda una sola razza, particolarmente diffusa, ovvero il Pinscher Nano, il cui nome originale è Zwergpinscher. Anche in questa definizione, però, si nasconde un malinteso perché la razza chiamata semplicemente Pinscher è un'altra di taglia media e forse meno nota.

Vi sono poi persone che nei pinscher includono anche tutti i cani meticci che, da un punto di vista comportamentale e/o morfologico, portano con sé le tracce di una o più di queste razze che sono state selezionate nell'Europa continentale negli ultimi due secoli per svolgere il ruolo di guardiani delle fattorie. Proprio per questo motivo hanno conservato ottime doti da sentinelle ma anche una passione per la caccia dei piccoli roditori che infestavano i terreni coltivati e le scuderie.

Le caratteristiche dei pinscher

Alcuni li chiamano anche "guardiani dell'uomo", perché molti pinscher sono stati selezionati proprio per svolgere questo ruolo: capaci di avvisare dell'arrivo di una minaccia grazie alla loro ottima motivazione protettiva, abbinata a un grande desiderio comunicativo che si manifesta soprattutto attraverso l'abbaio.

C'è però un altro ruolo comune a queste razze, perlomeno in origine, ed è quello di cacciatori dei roditori che infestavano le scuderie dove i pinscher vivevano spesso insieme agli schnauzer.

Anche se l'inizio ufficiale della selezione di queste razze ha avuto inizio tra l'Ottocento e il Novecento, si hanno notizie di cani simili già a partire dal Quattrocento, quando vennero selezionati attraverso incroci con i terrier, ovvero una categoria di cani da caccia esperti nella derattizzazione. Da loro hanno ereditato l'ostinazione e le motivazioni esplorativa e predatoria.

Sono generalmente cani seri, la cui infanzia spensierata ha una durata piuttosto breve: presto saranno pronti ad assumersi le proprie responsabilità con determinazione e serietà, dimenticandosi completamente dei comportamenti tipici dei cuccioli.

Sono autonomi e vogliono avere l'opportunità di testare in prima persona se una cosa è vera o meno, eppure vengono troppo spesso sottovalutati e trattati alla stregua di oggetti. Alcuni li adottano per rientrare in uno status symbol, ma in realtà sono cani estremamente vivaci, curiosi e "ficcanaso": amano dire quello che pensano ad alta voce, sono diffidenti nei confronti di ciò che non conoscono e, talvolta, anche nei confronti di quello che già conoscono.

Le razze di pinscher

In Italia conosciamo soprattutto il Dobermann e il Pinscher Nano ma in Germania, in Svezia, in Danimarca e in Austria sono state selezionate anche altre razze che Enci e Fci riportano in questa categoria.

Affenpinscher

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Inizialmente veniva considerato un cane da compagnia, in particolare nel Sud della Germania dove ha avuto origine. Le prime rappresentazioni dell'Affenpinscher risalgono al 1471 e riguardano alcune incisioni su legno di cani estremamente simili a quelli attuali. Il nome, tradotto letteralmente dal tedesco, vuol dire "pinscher scimmia" e rimanda alla corona di pelo che circonda il muso e ricorda, appunto, un aspetto simile ai primati.

La razza visse una seconda popolarità anche all'inizio del XX secolo quando, come gli altri cani di questa categoria, cominciò ad assumere anche il ruolo di cacciatore e guardiano delle fattorie.

In Italia è molto raro e, secondo i dati di Enci, nel 2022 sono stati registrati solo 10 individui nel registro delle razze.

Zwergpinscher

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Lo Zwergpintscher è anche noto con il nome di Pinscher Nano ed è un cane a pelo raso di piccola taglia che, nonostante il nome, non nasce da individui affetti da nanismo come invece accade ai Bassotti.

Spesso viene chiamato semplicemente Pinscher ma, secondo la classificazione Enci, questa definizione riguarda in realtà un'altra razza, molto simile ma di taglia media e più rara, almeno per quanto riguarda l'Italia. Questo dettaglio crea spesso confusione nel riconoscimento dei diversi pinscher.

Si tratta di un cane diffuso nelle case di tutto il mondo e troppo spesso viene scelto con la convinzione che, per via della sua taglia, abbia poche esigenze. Niente di più sbagliato!

Il Pinscher nano è in realtà ricco di tante motivazioni (desideri e bisogni) fortemente sviluppate che lo rendono un cane tutt'altro che adatto per un'esistenza divisa tra zainetti e borse da passeggio, avanti e indietro per i centri commerciali. Fatelo correre, vivere la libertà (in sicurezza) ed esprimersi secondo i suoi talenti da grande e coraggioso esploratore: così facendo lo renderete davvero felice.

Pinscher austriaco a pelo corto

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Poco noto in Italia lo è molto di più nel suo paese d'origine, ovvero l'Austria, dove viene considerato fin dalla prima metà del Novecento un abilissimo cane da guardia delle fattorie ma anche cacciatore di roditori e compagno di avventure delle famiglie.

L'allevamento vero e proprio ebbe inizio solo un centinaio di anni fa, mentre in epoche precedenti questi cani avevano aspetti molto più eterogenei. La razza venne poi riconosciuta ufficialmente dall'Österreichischer Kynologenverband (Associazione Cinofilia Austriaca) e prese il nome di Pinscher austriaco a pelo raso, che venne poi cambiato in Österreichischer Pinscher, ovvero semplicemente "Pinscher Austriaco".

Mantiene la stessa diffidenza nei confronti degli estranei tipica dei cani di questa categoria, ma rispetto alle altre razze di pinscher, quello austriaco, ama maggiormente il contatto e si lascia intenerire da una serata invernale sul divano.

Pinscher

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Questa è la razza da cui prende il nome l'intera categoria e, infatti, è storicamente uno dei più noti e dalla storia più antica. Veniva citato già nel 1880 all'interno del Libro delle Origini tedesco ma in Italia è molto meno noto del cugino più piccolo, il Pinscher Nano.

Condivide gli antenati con gli Schnauzer i quali, infatti, in passato venivano chiamati pinscher a pelo duro. Questo cane, invece, è caratterizzato dal pelo raso e nero, spesso focato marrone/rosso, oppure pepe e sale, nella variante Black and Tan.

Fin dall'inizio della loro storia, i Pinscher vivevano a contatto con i contadini e con gli allevatori che si facevano aiutare dalla loro grande abilità nello stanare i roditori che abitavano i terreni coltivati. Proprio per questo motivo il Pinscher (che FCI chiama German Pinscher) è ancora oggi un cane estremamente veloce e reattivo. Purtroppo spesso viene spesso scambiato per un cane da compagnia, sebbene porti con sé molti tratti tipici dei cacciatori e dei guardiani delle dimore.

Dobermann

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Alcuni si potrebbero sorprendere nel trovare il Dobermann in questa categoria perché è l'unico cane di taglia grande che appartiene al gruppo dei pinscher.

È molto noto in Italia e prende il nome dal suo creatore, ovvero Friedrich Louis Dobermann, che lo ha selezionato a partire dal Pinscher con l'obiettivo di destinarlo alla guardia e, infatti, la grande taglia è determinata soprattutto da altri incroci avvenuti con Pastori Tedeschi, Rottweiler, Greyhound e altre razze di grandi dimensioni.

Su Kodami abbiamo realizzato una puntata del nostro format "Che razza di Storia" che racconta proprio la storia e il carattere di questo meraviglioso cane:

Rispetto agli altri cani di questa categoria il Dobermann è dotato di una sensibilità incredibile e una profondissima motivazione affiliativa. Non bisogna quindi illudersi di adottarlo per tenerlo in giardino perché, ancora più di molte altre razze, ha bisogno di sentirsi parte integrante della famiglia e se privato di questa opportunità o lasciato recluso in solitudine soffre un forte disagio.

Danks – Svenks Gardshund

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Forse il meno noto di questa categoria e l'unico di origine scandinava. Il Danks – Svenks Gardshund venne riconosciuto ufficialmente per la prima volta in Danimarca e in Svezia nel 1987 e il suo nome è la traduzione di "Cane da fattoria Danese e Svedese". Da secoli, infatti, è famoso in entrambi i paesi per le sua abilità nella guardia e nella caccia ai topi. Inoltre, come il Pinscher Austriaco ricopre da sempre anche il ruolo di cane da compagnia, perché al termine delle lunghe giornate, per lui c'è sempre stato uno spazio vicino al camino.

Rispetto ad altre razze di questa categoria, con il suo mantello chiaro a macchie marroni e nere, mantiene più evidenti i segni lasciati dagli incroci con i Jack Russel Terrier, i piccoli ed energici cacciatori da cui sono nati, in epoche più o meno antiche, molti pinscher.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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