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17 Settembre 2023
17:00

Quanti tipi di bovari esistono?

I bovari sono cani da pastore specializzati nella conduzione delle mandrie di bovini. Esistono due categorie di bovari, che ne distinguono l'origine geografica: i bovari svizzeri e quelli non svizzeri.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I bovari sono una particolare tipologia di cani da pastore e si chiamano così perché si occupano di fare la guardia e condurre il bestiame di grandi dimensioni e, in particolare, i bovini. Si tratta quindi di razze abituate da secoli a collaborare con l'uomo in maniera attiva, restando all'aria aperta anche per lunghi periodi e dimostrando grandi abilità nello spostare e radunare animali ben più grandi di loro. Proprio per questo, sono cani dalla corporatura solida e molto adattata ai climi in cui vivono e, inoltre sono energici, vitali e spesso impavidi.

Per svolgere queste importanti mansioni, infatti, sono indispensabili grandi dosi di coraggio e ostinazione ma bisogna anche saper mantenere un equilibrio tra le motivazioni tipiche dei cani da guardiania (territoriale, protettiva, possessiva, competitiva) e quelle dei cani da conduzione delle greggi (tra le altre: cinestesica, collaborativa, comunicativa, predatoria, sillegica, affiliativa, epimeletica).

Da grandi talenti, però, nascono grandi responsabilità e, proprio per questo motivo, chi voglia vivere con un bovaro é bene che ne conosca gli interessi e gli sappia offrire una vita adeguata alle sue passioni e non dovrà stupirsi quando inizia a tirare al guinzaglio perché non vuole tornare subito a casa. Così facendo, ci sta dimostrando che una passeggiata di mezz'ora al giorno per lui non è sufficiente.

Le caratteristiche dei bovari

Da un punto di vista prettamente morfologico si può dire che i bovari siano cani potenti e forti, la cui taglia è nella maggior parte dei casi medio/grande o grande, ma ci sono alcune eccezioni. Tra i bovari, infatti, qualche razza è di taglia sensibilmente più piccola e ciò é stato selezionato per evitare che i cani potessero ricevere calci in faccia dai bovini durante le attività di conduzione delle greggi.

Come la taglia, anche i mantelli di queste razze sono piuttosto eterogenei. Vi è una caratteristica particolare, però, che riguarda questo aspetto e determina la suddivisione dei bovari in due diverse categorie di origine geografica: i bovari svizzeri e i bovari non svizzeri.

Le quattro razze di bovari selezionate nel paese alpino, infatti, mostrano un mantello tricolore (bianco, marrone e nero) piuttosto riconoscibile, mentre i bovari selezionati altrove (come ad esempio in Australia, in America o nelle Fiandre) hanno colori diversi.

Per quanto riguarda il comportamento, invece, ciò che accomuna tutti i bovari è il forte senso di responsabilità e cooperazione verso le mansioni che gli umani gli affidano. Sono cani disposti a collaborare in maniera diligente e si sentono appagati quando vedono la soddisfazione negli occhi del pet mate. Se si vuole vivere con un bovaro, quindi, è bene sapere che non lo si potrà certo lasciare a sé stesso, ma bisognerà invece renderlo parte integrante della routine della famiglia, affidandogli compiti più o meno importanti, come ad esempio portare le buste della spesa o spegnere la luce quando arriva il momento di dormire. In caso contrario potrebbe prendersi autonomamente il proprio ruolo, magari scegliendo di volerci muovere come se fossimo la sua personale mandria e, forse, anche con un pizzico di intransigenza.

Le principali razze di bovari

Come abbiamo visto, le razze di bovari si suddividono in due categorie: le razze svizzere (ovvero le prime quattro di questa lista) e quelle non svizzere, per un totale di 9 razze provenienti da tutto il mondo. Stiamo però considerando solo le razze di bovari definite tali nell'elenco ufficiale di Enci, ma è bene sapere che vi sono anche altri cani che svolgono (o hanno svolto) le stesse mansioni  pur non appartenendo a questa catalogazione ufficiale.

Inoltre, in alcune zone del mondo, per spostare e radunare le mandrie vengono utilizzati cani meticci, non appartenenti ad alcuna razza, ma nati da incroci portati avanti nei secoli dai pastori locali.

Bovaro del Bernese

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Il Bovaro del Bernese è un cane dalle origini antichissime che, un tempo, era considerato anche un ottimo cane da guardia delle fattorie del Canton Berna. Inoltre, sempre nella stessa zona, veniva utilizzato anche per trasportare i carretti del latte tra le vie dei paesi.

Inizialmente si chiamava “Dürrbächler”, dal nome della locanda del paese di Riggisberg, dove i bovari erano più diffusi. Fin dal medioevo questa zona d'Europa era piuttosto prospera e per questo i briganti ne minacciavano le ricchezze. I Bovari del Bernese erano i compagni inseparabili dei fattori, di cui proteggevano sia le mandrie che le proprietà.

Si tratta della razza più famosa nel mondo appartenente a questa categoria e, a caratterizzarlo, è il suo mantello ondulato e tricolore, con pezzature suddivise su tutto il corpo.

Bovaro dell'Entlebuch

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È il più piccolo delle quattro razze di bovari svizzeri e proviene dall'omonima valle, situata nel territorio dei cantoni di Lucerna e di Berna. Si cominciò a parlare di lui nel 1899, ma per lungo tempo venne confuso con il Bovaro dell'Appenzell. Molto probabilmente nasce dall'incrocio con alcuni Bobtail, ovvero un'antica razza di cane da pastore britannico.

Il Bovaro dell'Entlebuch ha un aspetto piuttosto caratteristico, perché il suo corpo ha una forma allungata e solida. Non c'è da stupirsi se non lo avete mai sentito nominare, perché in Italia non è molto diffuso. Nel 2022, infatti, ne sono stati registrati appena 10 esemplari.

Bovaro dell'Appenzell

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Il Bovaro dell’Appenzell è stato descritto per la prima volta in un volume in lingua tedesca dal titolo “Tierleben des Alpenwelt ” (la vita degli animali sulle Alpi). Rispetto ad altre razze di questa categoria, ha una dimensione piuttosto ridotta e soprattutto, ha la particolarità di avere la coda arricciata in alto (come gli Spitz).

Il capo delle guardie forestali svizzere, Max Sieber (che era anche un appassionato di questa razza), chiese nel 1895 alla Società Cinologica Svizzera (SCS) di fare in modo di evitarne la scomparsa, in quanto già al tempo era piuttosto raro. Proprio per questo motivo, nel 1898, il Consiglio di Stato del Cantone di San Gallo (nella Svizzera settentrionale) mise a disposizione 400 franchi per promuovere l'allevamento degli Appenzeller (come vengono chiamati in tedesco).

Sebbene non superi i 55 centimetri di altezza, viene considerato un ottimo compagno dei pastori, anche per via del suo coraggio e della sua instancabilità.

Grande Bovaro Svizzero

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La prima informazione che si ha riguardo questa razza risale al 1908, quando due Bovari del Bernese a pelo corto vennero presentati al Professor A. Heim, un grande esperto delle razze di cani da mandria svizzeri.

Ha un aspetto che potrebbe intimorire in quanto può superare i 70 centimetri di altezza e, inoltre, ha sviluppato negli anni una sorta di diffidenza nei confronti degli sconosciuti. Come molti bovari, anche lui è piuttosto agile, a dispetto della taglia, che potrebbe far credere di trovarsi di fronte a un cane lento e pacato.

Australian Cattledog

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L'Australian Cattledog è forse il secondo bovaro più famoso al mondo dopo il Bernese. In questo caso, però, si parla di un cane completamente diverso sia dal punto di vista morfologico che della personalità. Il Cattledog (come viene comunemente chiamato) è un cane reattivo come una molla, autonomo e dallo sguardo quasi irriverente.

È nato per collaborare con l'uomo nella diffusione dei grandi bovini in Australia e proprio per fare in modo che potesse interfacciarsi con animali così grandi, l'uomo ha fatto sì che la sua ostinazione raggiungesse i massimi livelli. Quando lo si vede trotterellare dietro le mandrie, sicuro, con la testa alta e la straordinaria capacità di divincolarsi tra i garretti dei buoi, si vede che il Cattledog è fatto proprio per questo. Attenzione, però, perché non si tira indietro dall'afferrare i garretti di chi non si muove come vorrebbe lui e potrebbe fare lo stesso anche con i suoi umani.

Australian Stumpy Tail Cattle Dog

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Già agli inizi del XIX secolo era accuratamente allevato per custodire il bestiame, ma vi sono due scuole di pensiero riguardo il vero fondatore di questa razza. Alcuni credono che il primo a dare vita agli "Stumpy" sia stato Thomas Simpson Hall, il quale incrociò, intorno al 1830, un pastore del Nord Wales con il dingo. La seconda versione, invece, vuole che un mandriano chiamato Timmins di Bathurst, decise di accoppiare un dingo con uno Smithfields (una razza di cane oggi estinto). Indipendentemente dal nome del primo allevatore, ciò che è certo è che il primo risultato fu una razza considerata troppo severa e mordace con gli animali da allevamento.

Proprio per questo motivo, nella selezione venne inserito un ulteriore incrocio con il Collie a pelo corto e il risultato fu l'inarrestabile cane, capace di svolgere ogni mestiere negli enormi terreni rurali australiani, che conosciamo oggi.

Bovaro delle Ardenne

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Nato nelle Ardenne belghe, ha un mantello adatto al clima rude dell'Europa Nord occidentale, un territorio dal passato umile e rurale, dove il lavoro era pesante e richiedeva la capacità di dedicarsi sia alle vacche da latte che alle pecore, ai maiali e ai cavalli. Rispetto ad altri bovari, nel suo passato il Bovaro delle Ardenne ha fatto anche il cacciatore e, fin dal XIX secolo, veniva usato nelle battute di caccia al cervo e al cinghiale. Nel periodo tra le due Grandi Guerre divenne noto anche per essere il cane dei bracconieri.

Nello standard ufficiale viene definita come una razza che alla fine dell'Ottocento: «Assomigliava ad un cane pastore a pelo duro, ma più forte e più robusto».

Bovaro delle Fiandre

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Nessuna frontiera naturale separa le Fiandre francesi da quelle belghe, ma poco importa, perché questo cane ha origini molto antiche e viene da sempre utilizzato da entrambe le parti del confine. Come il cugino delle Ardenne, anche il bovaro delle Fiandre è estremamente resistente  rustico.

Ciò che lo contraddistingue è il mantello molto abbondante, con il pelo che è abbinato a un fittissimo sottopelo nero, ruvido e opaco, adatto a resistere alle repentine variazioni climatiche della Francia settentrionale e del Belgio.

Miniature American Shepherd

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Il Miniature American Shepherd è stato creato in California verso la fine del 1960, attraverso la selezione di alcuni Pastori Australiani di taglia particolarmente piccola. La razza fu registrata per la prima volta nel 1980 all'interno del National Stock Dog Registry americano e già dai primi anni Novanta ha raggiunto una grande popolarità in America.

È stato utilizzato come conduttore del bestiame di piccole dimensioni (come pecore e capre), ciò nonostante viene considerato un bovaro in quanto ha la personalità piuttosto spiccata, il coraggio e l'ostinazione per guidare anche animali molto più grandi.

In Italia la sua presenza è in crescita e, rispetto ai 6 Miniature American Shepherd (anche noti con il nome di MAS) del 2019, si è arrivati a oltre 200 nel 2022.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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