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scheda razza
26 Marzo 2022
17:00

Pinscher Nano, piccolo cane dal grande coraggio

  • Origine: Germania
  • Standard: gruppo 2: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi – Cani da Montagna, Bovari Svizzeri e altre razze. Sezione 1:Cani tipo Pinscher e Schnauzer
  • Taglia: piccola
  • Altezza: 30 cm.
  • Peso: 4-6 Kg
  • Pelo: raso di colore marrone/nero focato oppure fulvo
  • Vita media: 12-16 anni
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Il Pinscher Nano, o Zwergpintscher è un cane di piccola taglia originario della Germania. Nonostante il nome, questo piccolo cane dal pelo raso, non ha alcun segno di nanismo e deriva invece dal fatto che si tratta della versione più piccola del Pinscher, di cui la Federation Cynologique Internationale riconosce due razze: Pinscher di taglia media, decisamente meno noto e diffuso, e Pinscher Nano.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità2
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città2
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde1

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa0
  • Et epimeletica0
  • Somestesica3
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica2
  • Esplorativa2
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Il Pinscher nano è diffuso nelle case di tutto il mondo e viene spesso scelto con la convinzione che, grazie alla sua taglia contenuta, sia un cane dalle poche esigenze e con cui sarà certamente facile convivere. Al Pinscher nano, però, bastano pochi attimi per dimostrare a chiunque che si tratta di un'idea sbagliata e che le sue dimensioni non hanno nulla a che vedere con la sua spiccata personalità. Purtroppo, però, questa razza è rimasta vittima di una moda che lo dipinge come “piccolo e amabile animaletto” da tenere in braccio e, quindi, si vede spesso il suo muso appuntito spuntare dalle borsette, dagli zainetti o addirittura da appositi trasportini fatti per moda che non rendono giustizia all’entità della sua vitalità e delle sue necessità etologiche.

Il Pinscher nano ha voglia di muoversi: è attivo, sveglio, pieno di iniziativa e sembra non avere paura di nulla, nemmeno dei cani molto più grandi di lui. Inoltre, se gli viene data l’opportunità, ama dimostrare ai suoi umani quanto è forte e quanto può proteggerli con ostinazione. Questo forte temperamento è certamente legato alla sua storia che lo ha visto accompagnare gli uomini nella protezione dei villaggi, dei suoi abitanti, delle carrozze, del bestiame, delle stalle e non solo.

Il Pinscher nano, infatti si è occupato per secoli anche di stanare i roditori e le talpe nei terreni agricoli e, proprio questo mestiere, gli ha lasciato in eredità il coraggio e la voglia di inseguire animaletti di tutti i tipi.

Basta quindi dare uno sguardo al suo passato per accorgersi che non desidera essere relegato in una borsa, ma piuttosto zampettare al fianco dei suoi umani e mostrare fiero i suoi muscoli, la sua voce e la sua personalità a chiunque osi sottovalutarlo.

Origine

Germania

Standard

N° 185 / 18.04.2007

Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi – Cani da Montagna, Bovari Svizzeri e altre razze

Sezione 1 Cani tipo Pinscher e Schnauzer

Aspetto

Il Pinscher nano è un cane di piccola taglia con il pelo raso di colore marrone/nero focato oppure fulvo.  Maschi e femmine hanno le stesse dimensioni: 30 centimetri di altezza e circa 4/6 chilogrammi di peso. Nonostante le piccole dimensioni, ha un corpo solido, forte e muscoloso.

Motivazioni

Predatoria, possessiva, competitiva, territoriale, protettiva, affiliativa, somestesica, collaborativa.

Amante di 

Fare la guardia e proteggere i suoi umani e il suo territorio. Difendere gli oggetti e le sue risorse.Inseguire le piccole prede e svolgere attività, anche impegnative, insieme al suo gruppo.

Alimentazione, cura e mantenimento

Il Pinscher nano è un cane che gode di buona salute, ma può comunque soffrire di alcune patologie. Tra queste vi sono alcune malattie oculari come l’atrofia progressiva della retina, ma anche anche disturbi cardiaci o l’epilessia.  Si tratta di un cane che necessita di fare molto movimento per raggiungere realmente una condizione di benessere fisico e psicologico.

Origine e Storia

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Il Pinscher nano, al giorno d’oggi, è molto più diffuso rispetto alla versione di taglia media, con cui però condivide molte caratteristiche morfologiche, comportamentali e non solo; anche le loro storie, infatti, sono strettamente collegate.

Secondo alcune fonti, si tratterebbe in entrambi i casi del discendente di una delle razze più antiche di cui si abbia conoscenza.  Cani molto simili agli odierni Pinscher, infatti, appaiono in alcuni reperti archeologici individuati in Germania meridionale, nei pressi del lago di Costanza, e risalenti ad oltre 5000 anni fa. Già allora vivevano al fianco degli uomini e, per loro, svolgevano il compito di guardiani dei villaggi, dei loro abitanti e del bestiame.

In alcuni casi, gli antenati dei Pinscher venivano anche utilizzati come cani da caccia e, spesso, avevano il compito di stanare le volpi e le talpe che si nascondevano nei terreni intorno alle stalle. Proprio per via delle loro grandi abilità come guardiani e cacciatori di piccoli roditori, nel Medioevo venne affidata ai Pinscher anche la responsabilità di sorvegliare le carrozze e le scuderie.  Gli individui diffusi in questa epoca erano, però, sempre di taglia media.  Solo a partire dalla metà del 1800, infatti, la selezione da parte dell’uomo cominciò a favorire una distinzione tra le due razze.  Nello stesso periodo, vennero inoltre selezionati solo cani di colore nero con focature chiare e monocolore rossi/marroni, causando così la graduale scomparsa delle altre numerose varietà di colori presenti fino a quel momento.

Le prime prove dell’esistenza dello Zwergpinscher risalgono in realtà, solo al 1895.  Ed è poi a partire dall’inizio del XX secolo, dopo l’esposizione cinofila di Stoccarda del 1900, che questo piccolo cane ricco di abilità, cominciò a diffondersi in tutti i paesi europei.

L’origine del suo nome è incerta e, se per alcuni nasce dal verbo tedesco “picken”, che significa “pizzicare”, per altri invece deriva dalla cittadina austriaca di Pinzgau, a pochi chilometri dal confine con la Germania.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Un orgogliosissimo Pinscher nano mentre esplora il territorio

Si potrebbe credere che, trattandosi di un cane di piccola taglia, sia poco “impegnativo” o che trascorra volentieri il suo tempo sdraiato sul divano ad aspettare solo di avervi di nuovo accanto. Niente di più sbagliato, però!  I Pinscher nani sono cani molto svegli, vitali, allegri, ricchi di energia e sempre attivi. Hanno il reale desiderio di prendere parte alla vostra vita e, per di più, vogliono farlo da veri e propri cani.

I Pinscher nani vogliono che vi dimentichiate completamente del loro peso ridotto e non si accontentano di guardare il mondo con il muso fuori da una borsetta. Questa abitudine potrebbe, al contrario, incrementare la loro abitudine a proteggere ogni cosa li circonda, rendendoli tutt’altro che ben disposti alla presenza di altri esseri viventi nei loro paraggi. Hanno una forte motivazione cinestesica e non bisogna, quindi, nemmeno sottovalutare il loro desiderio di correre, di muoversi e di passeggiare fieri al vostro fianco.  Amano anche mettersi alla prova e, infatti, sono cani estremamente coraggiosi e indipendenti. Grazie alla motivazione predatoria, lascito del loro passato da cacciatori, sono pronti a rincorrere ciò che si muove intorno a loro e, apparentemente privi di timore, lo fanno senza minimamente badare alle dimensioni dei loro rivali.

Come molti altri cani con una motivazione predatoria particolarmente spiccata, anche il Pinscher nano tende ad essere estremamente reattivo. Per questo motivo, potrebbe essere d’aiuto l’abitudine di svolgere insieme a voi attività che favoriscano l’autocontrollo e la riflessività, come ad esempio il problem solving, oppure le ricerche olfattive.  Usare l’olfatto è, infatti, un compito che porta molti cani a concentrarsi e abbassare il livello di eccitazione.

Se il Pinscher nano vi concede di avvicinarvi a lui (faccenda, questa, per nulla scontata) ricordatevi che generalmente non ama particolarmente il contatto fisico, soprattutto da parte degli sconosciuti. Grazie al connubio della motivazione possessiva con quella territoriale, questa razza desidera piuttosto avere a disposizione uno spazio in cui sentirsi al sicuro e un luogo in cui avere la certezza che non dovrà occuparsi continuamente di proteggere o difendere ogni cosa. Non sono, quindi, cani particolarmente socievoli ed amanti dei momenti di aggregazione ma se saprete conquistare la loro fiducia saranno in grado di tollerare qualche incontro in più, senza mostrarsi troppo scontrosi o severi.

Dentro casa, assicurategli quindi una cuccia tranquilla e abituate i componenti della famiglia a trattare quel luogo con rispetto, a non invaderlo e a non disturbare il cane quando riposa sul suo cuscino. Fate inoltre in modo che questo spazio sicuro sia lontano dall’ingresso, altrimenti potrebbe convincersi di essere proprio lui a decidere chi può entrare e chi no. Chi sa riconoscere le sue necessità, rispetta i suoi tempi ed accetta di concedergli i suoi spazi, diventa però per lui un vero amico e, se già vivete con un Pinscher, sapete bene che insieme si può creare una relazione davvero meravigliosa, fatta anche di attimi di coccole e profonda intesa. Raggiunta la fiducia, infatti, gli piace farsi accudire dai suoi umani, condividere con loro ogni singolo istante e prendere parte alle proposte di giochi e attività, senza mai  perderli di vista.  Sono cani che amano profondamente fare parte della famiglia in maniera attiva, la difendono, la proteggono e la controllano volentieri, ma non si accontentano di questo. Se gli verrà concesso di collaborare con i suoi umani, infatti, il Pinscher nano diventerà anche un fedele compagno, giocherellone e pronto a cimentarsi in scoperte sempre nuove.Così facendo, potrebbe anche dimenticarsi che non è nato solo per fare il guardiano, ma anche per condividere belle esperienze insieme e trotterellare al fianco delle persone di riferimento.

Aspetto Fisico

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Un bellissimo esemplare di Pinscher nano

Il Pinscher nano è un cane di taglia piccola che, pur raggiungendo a fatica i 30 centimetri di altezza e i 4/6 chili di peso, mantiene comunque una corporatura forte, muscolosa e agile. Ha le stesse forme e proporzioni del cugino più grande, il Pinscher di taglia media che, però, raggiunge i 50 centimetri di altezza e può pesare anche 20 chili. La forma della testa è allungata e conferisce al muso e al naso un aspetto appuntito.

Il suo sguardo è sempre vigile e vivace e gli occhi sono scuri, di medie dimensioni e con una forma ovale. Le orecchie sono attaccate alte sul cranio e hanno una forma triangolare ripiegata verso il basso. Il collo è asciutto e arcuato e non mostra rilassamenti della pelle, che invece rimane aderente senza alcuna piega. La coda è sottile e di lunghezza media. Viene portata generalmente alta con una forma a sciabola.Gli arti sono anch’essi sottili, ciò nonostante sono muscolosi e forti e gli consentono un’andatura saltellante e energica. Il corpo non è molto lungo e i fianchi, di ampiezza media, non sono troppo evidenti. Il suo pelo è corto, liscio e privo di sottopelo. Può essere di colore rosso cervo, marrone, rosso scuro oppure, nella classica versione nera con focature marroni.

Cura e Salute

Il mantello non ha bisogno di particolari cure perché corto e liscio, ma questa caratteristica lo rende particolarmente sensibile agli sbalzi di temperatura. Quando affronterete temperature particolarmente basse, abbiate quindi l’accortezza di proteggerlo con un cappottino, soprattutto se non è abituato a trascorrere molto tempo all’aperto nei luoghi freddi. Questa razza è inoltre particolarmente soggetta a disturbi cardiaci ed epilessia, che causano crisi convulsive e necessitano di terapie farmacologiche. Come molti cani di taglia ridotta, anche il Pinscher nano potrebbe infine avere problemi di lussazione della rotula e soffrire di malattie oculari come l’atrofia progressiva della retina, che possono causargli la cecità.

Cosa fare con un Pinscher nano

Con un Pinscher come compagno di vita avete davvero molte altre opportunità di gioco. Si tratta di un cane estremamente attivo e pronto a partecipare ad attività anche complesse di ricerca olfattiva. Ama inoltre cimentarsi nella soluzione di piccoli enigmi.  Potreste, ad esempio, insegnargli a rovesciare un bicchiere con le zampe o con il muso per raggiungere la ricompensa nascosta sotto. In alternativa, potete anche  costruire un tappetino formato da stoffe e altri materiali flessibili con consistenze diverse e l’alternanza superfici ruvide, lisce o spugnose, e insegnargli pazientemente ad attraversarle, tutte camminandoci sopra.

Su questo terreno costruito apposta per lui, potrete nascondere qualche croccantino, oppure nasconderci dentro un gioco con cui vi divertite insieme. I Pinscher, in generale, sono infatti cani particolarmente delicati dal punto di vista del contatto con i polpastrelli e potrebbero, quindi, fare di tutto per evitare le superfici che non gradiscono, rendendo però più complesse le vostre passeggiate.

Molti pet mate infatti, di fronte a queste difficoltà, finiscono per prendere spesso in braccio i propri cani, ma si tratta di un’abitudine distante dalle loro necessità etologiche e, spesso, tollerata controvoglia dai Pinscher nani. Svolgere insieme ai suoi umani di riferimento un gioco come quello del tappetino con diverse consistenze, invece, potrebbe aumentare la sua serenità in tutti gli ambienti, migliorando nettamente la qualità della vostra vita insieme, dentro e fuori di casa.

Relazione e contesto ideale

Il Pinscher nano cerca una famiglia che sappia riconoscere l’enorme voglia di fare che ha e che è tutta racchiusa in un corpo così piccolo. E’ un cane che vuole accanto qualcuno che superi il pregiudizio di vederlo come un “pupazzo da borsetta” per lasciare spazio alle motivazioni di un piccolo cane dal grande coraggio.

Desidera essere portato a passeggio insieme a voi eppure, ogni tanto, potrebbe avere timore di qualche situazione troppo rumorosa o troppo affollata.

Se vi doveste rendere conto che il vostro cane si preoccupa facilmente in questo tipo di ambienti, il consiglio è quello di permettergli di conoscerli gradualmente. Se il problema fosse, ad esempio, la folla che si muove dentro ad un centro commerciale o in una piazza urbana durante un giorno di festa, potreste provare a fargli conoscere gli stessi ambienti in giornate più tranquille, piuttosto che negli orari di punta.  Una volta acquisita la serenità necessaria, sarà forse in grado di tornare nello stesso luogo con più sicurezza.

Non è un cane particolarmente socievole con i suoi simili, ma questo particolare aspetto del suo carattere può essere affrontato quando è ancora cucciolo attraverso appositi incontri di socializzazione, insieme ad un educatore cinofilo e un gruppo di cani adatti a voi.

Una giornata con un Pinscher nano

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Pinscher nano

Non è la sveglia a farvi aprire gli occhi, ma il ticchettare delle unghie del vostro Pinscher nano sulle piastrelle dell’atrio. Arriva, come ogni giorno, qualche istante prima del suono programmato per avvisarvi che sta per avere inizio un’altra giornata piena di cose da fare.

Mentre preparate la vostra colazione non si ferma un attimo e vi gira intorno, controllando ogni vostro movimento.  Prima di sedervi a tavola, quindi, decidete di preparare anche un breve giochino per lui. Prendete qualche premietto e gli chiedete di aspettare nel luogo in cui si trova, mentre voi andate a nasconderli nelle stanze della casa. Quando si accorge che avete in mente di organizzare una piccola ricerca olfattiva, non sta nella pelle e, tremando per l’eccitazione, si siede e attende serio il vostro segnale. Pochi istanti dopo ha già trovato tutte le briciole che avevate nascosto e ora zampetta dietro di voi con la coda alta, orgoglioso della sua impresa.

Finite di fare colazione e vi preparate per la passeggiata nel vostro quartiere. Appena uscite, vi accorgete che oggi c’è molta gente in giro e quindi pensate immediatamente ad una zona meno frequentata rispetto alla vostra ma comunque raggiungibile in pochi minuti di cammino. Vi spostate quindi nel quartiere a pochi passi dal vostro, dove andate solo raramente perché, di solito, ci sono molti cani e a voi non piace iniziare la giornata con troppi incontri.

Oggi però sembra esserci spazio a sufficienza e trovate addirittura una parte di prato dove togliere il guinzaglio al vostro Pinscher che così è finalmente libero di annusare tutti gli odori lasciati dai cani passati prima di lui.  Tornate a casa e prima di andare al lavoro gli preparate da mangiare, attendete che abbia finito e poi gli fate le ultime coccole, prima di guardarlo addormentarsi nella sua cuccia. Quando tornate a casa, vi accoglie saltandovi addosso felice.

Oggi pomeriggio avete l’ultimo appuntamento con l’educatore cinofilo e gli altri cani della stessa età del vostro Pinscher nano. Quando era cucciolo, infatti, vi eravate iscritti ad un breve corso di socializzazione che ora è arrivato al termine. Farete una passeggiata di gruppo tra le strade della città, seguendo le indicazioni che avete imparato nei precedenti appuntamenti: manterrete quindi le distanze dagli altri cani e, come vi è stato insegnato, quando vi sedete al bar, sceglierete un tavolino appartato e distante dagli ingressi. Tornate a casa, entrambi stanchi, e preparate da mangiare per lui, mentre per voi ordinate una pizza.

Quando suonano al campanello per consegnare l’ordine, il vostro Pinscher nano abbaia al fattorino, indignato per il disturbo che ha arrecato alla sua famiglia, alla sua casa e all’intero palazzo. Voi sorridete e gli chiedete con chiarezza, ma delicatamente, di fare due passi indietro, facendogli capire che ve ne occupate voi. Il vostro Pinscher si allontana saltellando e brontolando e, mentre voi iniziate a mangiare, vi fissa immobile, attendendo pazientemente che finiate. Si comporta così perché sa che, come sempre, state per nascondere alcuni pezzettini di pizza dentro al cartone e poi glieli farete cercare, trovare e sgranocchiare.

Vi preparate poi per andare a dormire e, prima ancora che finiate di leggere una pagina del libro, il vostro Pinscher nano è acciottolato accanto a voi e si muove leggermente nel sonno. Quando spegnete la luce, si sveglia un istante, controlla che stiate bene, ma si mette subito di nuovo a dormire.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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