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20 Ottobre 2023
18:00

Quanti tipi di cani da montagna esistono?

I cani da montagna sono una categoria di molossoidi di grandi dimensioni a cui appartengono 20 razze originarie dell'Asia, dell'Africa, dell'Europa e del Nord America. Le più conosciute sono il San Bernardo, il Leonberger, il Mastino Tibetano e l'Hovawart.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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wikimedia commons

I cani da montagna sono una categoria di razze appartenenti al secondo gruppo della classificazione FCI (Fédération cynologique internationale), il quale è nominato pinscher, schnauzer, molossoidi e da montagna svizzeri e cattledogs. Il gruppo è suddiviso a sua volta in tre sezioni, una delle quali è nominata molossoidi e racchiude le razze definite mastiff (sezione 2.1) e da montagna (sezione 2.2), che risultano essere in totale 20 e comprendono, tra le altre, il San Bernardo, il Leonberger, il Mastino Tibetano e l'Hovawart.

Si tratta di cani di taglia grande provenienti da Asia, Africa, Europa e Nord America che, per la maggior parte, hanno svolto e svolgono ancora oggi il ruolo del guardiano delle proprietà e delle greggi, oppure si occupano di soccorso degli umani in difficoltà. Proprio per questo motivo hanno spesso personalità autonome e sicure, che gli permettono di trascorrere il proprio tempo sui pascoli, proteggendo gli animali e i terreni dai predatori e dai malintenzionati. Ma non è tutto, perché a renderli unici sono anche altri aspetti del loro carattere: il forte desiderio di sentirsi parte integrante del gruppo di appartenenza e il bisogno di svolgere un ruolo attivo al suo interno.

In aggiunta, rispetto ad altre razze con interessi, desideri e bisogni simili, come tutti i molossoidi, anche i cani da montagna sono dotati di mandibole paraticolarmente potenti. Il mantello, infine, è nella maggior parte dei casi fitto e adatto a sopportare le intemperie.

Descrivendoli in questo modo si potrebbe pensare che anche cani come i Pastori Maremmani Abruzzesi o i Cani da Pastore dei Tatra possano appartenere a questa categoria, ma per quanto riguarda la catalogazione di Fci a cui facciamo riferimento, queste razze appartengono invece al primo gruppo, ovvero quello dei cani da pastore e bovari (esclusi i bovari svizzeri).

Le caratteristiche dei cani da montagna

Il primo elemento che li contraddistingue è visibile ad occhio nudo ed è la taglia. Tutti i cani da montagna, infatti sono di grandi dimensioni, hanno una corporatura solida e massiccia e un mantello adatto a resistere all'aperto anche di notte, se necessario, per proteggere gli allevamenti. Hanno le orecchie piccole, per evitare i congelamenti e la bocca, invece, è molto potente e ha l'inevitabile effetto di dissuadere facilmente i malintenzionati.

Da un punto di vista comportamentale, invece, si tratta di cani spesso sicuri e autonomi, capaci di portare avanti le proprie mansioni anche senza avere la guida diretta da parte degli umani. Hanno la tendenza ad essere diffidenti nei confronti di ciò che non fa parte del proprio gruppo e portano questa loro attitudine anche nella vita di tutti i giorni, quindi è bene non sottovalutarla in fase di adozione.

Questi particolari aspetti, però, non devono far credere che si tratti di cani che possono accontentarsi di rimanere isolati in giardino o sui pascoli. Si tratta di animali sociali e, come tutti i cani, si sentono appagati solo e unicamente se hanno l'opportunità di essere e sentirsi membri del gruppo.

Le principali razze di cani da montagna

Le razze di cani da montagna, secondo la FCI sono 20 e, tra queste, alcune sono particolarmente note e hanno una storia unica nel loro genere. Molte vengono considerate europee, ma nei secoli sono avvenuti numerosi incroci anche con razze provenienti da altri continenti e la lista ufficiale comprende anche una razza africana, ovvero il Cane dell'Atlas, originario del Marocco,che è però molto raro al di fuori dei confini del paese.

Cane da montagna dei Pirenei

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Questa razza è una delle più grandi al mondo, ma non deve essere confusa con il Cane da Pastore dei Pirenei, che è una razza da conduzione, e nemmeno con il Mastino dei Pirenei, che è diffuso invece sul versante meridionale della stessa catena montuosa.
I Cani da montagna dei Pirenei vengono chiamati anche "patou" e in Francia, paese d'origine, sono ammirati per la loro affidabilità, come accade in Italia con il Cane da Pastore Maremmano Abruzzese. 

Un dettaglio interessante della sua storia è il fatto che, verso la fine dell'Ottocento, venne utilizzato per la selezione del Cane di San Bernardo, che prima di quel momento aveva rischiato di scomparire.

Motivazioni: possessiva, territoriale, protettiva, competitiva, affiliativa, comunicativa, epimeletica.

Leonberger

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Il Leonberger è di origine tedesca e la sua storia ha inizio nella prima metà del 1800, nella città di Leonberg, dove vennero incrociati una femmina di Terranova bianca e nera con un maschio di San Bernardo. L'obiettivo era quello di creare un cane che potesse essere il simbolo della città, per via dell'aspetto leonino.

Rispetto ad altri cani di questa categoria, il Leonberger nella sua storia non è mai stato considerato un cane da guardia delle greggi, ma nella maggior parte dei casi era visto come un "cane da fattoria", ovvero un compagno dei contadini, attento all'arrivo degli sconosciuti, ma anche pronto a sdraiarsi accanto a chi lavorava nei campi.

Motivazioni: affiliativa, territoriale, collaborativa, sociale, protettiva

Hovawart

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L’Hovawart è una razza dalle antiche origini tedesche. Fin dal medioevo, infatti, questi grandi cani dal mantello lucido e fluente venivano rappresentati nei dipinti, in particolare nella zona della Foresta Nera, nella Germania Sud occidentale.

Il suo nome deriva dal tedesco antico: “Hova” significava “fattoria”, mentre “Wart” richiamava la sua abilità da guardiano, che conserva ancora oggi. Anche in questo caso la razza è stata incrociata, nel Novecento, con altri cani, tra i quali i Pastori Tedeschi e altre due razze di cani del gruppo 2, ovvero i Terranova e i Leonberger, che ne hanno aumentato la dimensione.

Si narra che questa razza venne anche incrociata con alcuni Azawakh provenienti dall'Africa, il quale ha fatto in modo che l'Hovawart diventasse più leggero ed elegante rispetto agli altri cani di questa categoria.

Motivazioni: affiliativa, cinestesica, collaborativa, protettiva, territoriale, comunicativa, competitiva, esplorativa e perlustrativa.

San Bernardo

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Il Cane di San Bernardo è una razza dalla storia unica nel suo genere. Le prime testimonianze che la riguardano risalgono all'omonimo Colle del Gran San Bernardo, dove passavano i pellegrini diretti a Roma. Proprio in questo ambiente impervio, il grande cane famoso per le sue mansioni di soccorritore ha iniziato a proteggerli dai briganti, intenzionati a rubargli i pochi averi che portavano con sé.

In seguito vennero utilizzati anche per aiutare chi si perdeva nella nebbia o nella neve, ma a causa dell'eccessiva consanguineità rischiarono poi di scomparire per sempre. A salvarli dall'estinzione furono alcuni incroci avvenuti (ancora una volta) con i Cani di Terranova, ritenuti i più adeguati per quanto riguarda il comportamento e l'aspetto. Fu a partire da quel momento che nacque la variante a pelo lungo che oggi è più nota di quella originale con il pelo corto.

Motivazioni: territoriale, protettiva, affiliativa, epimeletica, cinestesica, possessiva.

Mastino Tibetano

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Forse si tratta di una delle razze più antiche in assoluto e discende dai primi molossoidi di cui si abbia notizia. I Mastini Tibetani sono originari delle infinite radure dell'Himalaya settentrionale e, diciamocelo: hanno poco a che fare con la nostra realtà frenetica e rumorosa delle città occidentali.

Quando Marco Polo passò per il Tibet, raccontò di averli incontrati e li descrisse come "cani alti quanti un asino e potenti come un leone". Proprio per queste loro caratteristiche, una volta giunti in Occidente vennero trattati come animali selvatici e vennero chiusi all'interno di zoo. 

Fortunatamente in Europa è oggi una razza poco diffusa, mentre in Nepal, in Cina e negli altri paesi himalayani non è inusuale incontrarli alla guardia delle proprietà, mentre sonnecchiano mansueti sull'uscio, indipendentemente dal clima esterno.

Motivazioni: Protettiva, territoriale, possessiva, affiliativa, comunicativa, epimeletica.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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