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11 Gennaio 2022
9:30

Perché il cane morde il guinzaglio?

Il cane che morde il guinzaglio è un problema diffuso che, alla base, può avere molte cause. Individuarle correttamente è importante per ridurre la possibilità che ciò accada.

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Osservando i cani che passeggiano con i propri pet mate, non è raro vederli intenti a mordere il guinzaglio. C'è chi lo fa strattonandolo con foga e mettendosi di fronte al proprio umano e chi, invece, cammina placidamente con la corda in bocca. I motivi per cui ciò accade sono numerosi e determinarne la causa permette di scoprire anche quale sia il modo migliore di reagire affinché i cani perdano questa scomoda abitudine che, oltre a complicare la passeggiata, può essere anche sintomo di un disagio. Vediamo insieme le possibili cause e come è consigliabile reagire.

La competizione

Molto spesso questo comportamento viene proposto da cani con una spiccata motivazione competitiva come, ad esempio, i Border Collie. Questo significa che, mordendo il guinzaglio, in un certo senso, il cane ci sta chiedendo di giocare l'uno "contro" l'altro ad una sorta di tiro alla fune. Per mostrare questa intenzione, generalmente, il cane si mette di fronte al proprio umano di riferimento e, guardandolo, tira nella direzione opposta a quella dell'impugnatura del guinzaglio. 

Soprattutto quando i cani sono cuccioli, ci divertiamo a proporre loro il gioco del"tira e molla" con una treccia, un calzino o qualche altro lembo di stoffa e, contrariamente a quanto spesso si crede, ciò non è assolutamente scorretto, anzi: per molti cani è una vera e propria gioia! Quello che non bisogna invece dimenticare è di abituare i cani a non proporre il gioco con qualunque oggetto o materiale, perché altrimenti si rischia di incentivare eccessivamente l'abitudine complicando, di conseguenza, la vostra quotidianità.

Il consiglio, in questo caso, è di non opporre resistenza, ma piuttosto provare il più possibile a restare indifferenti alla proposta di gioco se viene fatta con il guinzaglio o con altri oggetti "sgraditi". Al contrario però, accettate la proposta di buon grado se viene fatta con un gioco consono (come la treccia o un'apposita corda che non somigli eccessivamente al guinzaglio stesso). Potrete essere voi stessi a suggerire il gioco in determinati momenti, ricordandovi però di tornare a ignorarlo se lo proporrà con altri oggetti.

La motivazione sillegica e la gestione delle emozioni

Alcuni cani, in particolare i Retriever, sono specialisti del riporto. Questo significa che, quando sentono di aver conquistato un oggetto, amano portarlo con sé fino da voi o fino ad un posto sicuro. Questa motivazione è chiamata sillegica ed è stata inizialmente selezionata per la caccia. Durante le attività venatorie, infatti, ai cacciatori faceva comodo essere accompagnati da cani che riportavano (to retrieve, in inglese) indietro il "bottino". Ed ecco perché i cani appartenenti a questa categoria di razze (i cui più famosi, ma non gli unici, sono i Labrador e i Golden Retriever) amano giocare a riportarci le palline.

Ma cosa c'entra questo con il guinzaglio? In realtà è molto semplice: alcuni cani portano in bocca il guinzaglio mentre passeggiano con il proprio umano, per il gusto di trasportare qualcosa. Esattamente come noi umani, infatti, anche loro amano svolgere le attività che gli vengono meglio. Soprattutto nei momenti più complessi, alcuni cani particolarmente sensibili potrebbero scegliere questa via per sentirsi più a proprio agio e gestire, in un certo senso, le tante emozioni che stanno vivendo.

Se accade solo ogni tanto, questo comportamento non rappresenta un problema. Se però diventa ossessivo e il cane non è in grado di passeggiare senza tenere qualcosa in bocca, bisognerà indagare sull'origine di questa necessità, la quale potrebbe essere legata ad uno stato emozionale particolarmente ansioso o preoccupato.

L'abitudine a gestire le interazioni

Indipendentemente dal modo in cui il cane propone questo comportamento, alla base potrebbe esserci anche una difficoltà nell'interrompere le interazioni con voi. Se in passato gli avete dato attenzioni quando ha morso il guinzaglio, infatti, potrebbe continuare a farlo nella speranza di tornare ad avere il vostro sguardo, un croccantino oppure una coccola.

Provate ad interrogarvi su quale sia la vostra reazione quando il cane morde il guinzaglio e ricordate che se il nostro pet propone spesso un comportamento, molto probabilmente ciò significa che in passato gli ha permesso di ottenere il suo obiettivo.

Se vi accorgete che la vostra reazione è sempre positiva e, grazie a questa strategia ottiene ciò che vuole, sappiate che avete in mano la soluzione: smettete di reagire in quel modo e, se possibile, ignorate completamente il suo mordere il guinzaglio, dimostrandogli così che non è il metodo preferito da voi per chiedere di interagire.

Vive male la passeggiata al guinzaglio

Attenzione però! C'è una cosa che non dobbiamo mai dimenticare. Se il cane morde il guinzaglio, potrebbe anche volerci dire che che non sta apprezzando la passeggiata o, più in generale, che non ama dover indossare gli strumenti indispensabili per svolgerla: pettorina (o collare), oppure il guinzaglio stesso.

Ciò accade soprattutto ai cani che non sono stati abituati correttamente fin da cuccioli a conoscere e indossare questi oggetti, oppure ai cani che vivono un vero e proprio disagio nell'ambiente che li circonda, per cui le passeggiate sono tutt'altro che positive e rischiano di generare forte stress.

In questo specifico caso è, invece, molto importante non ignorare assolutamente ciò che il cane ci sta dicendo e, piuttosto, provare a individuare quali siano gli aspetti che lo preoccupano e provare a superare insieme, delicatamente, la paura. Ricordatevi che uno dei fattori più importanti per i cani che vivono questo tipo di disagio, è affrontare il mondo con gradualità. Se il vostro cane non ha mai visto la città, evitate quindi di portarlo sulla tangenziale. Piuttosto iniziate da passeggiate più tranquille, in modo da evitare shock eccessivi.

Vi sta dicendo che ha bisogno di masticare

Oltre alle motivazioni che abbiamo già visto, in generale i cani amano mordicchiare ed è quindi importante ricordare che, alcuni di loro, potrebbero mordere il guinzaglio per il semplice gusto di sgranocchiare qualcosa. Se sapete che il vostro cane ha questa passione, provate a portare in passeggiata con voi un masticativo o un ossetto che duri più a lungo di un croccantino. Sedetevi quindi in un posto appartato e concedetegli qualche minuto di serenità, forse è proprio questo che sta cercando.

Molto importante: non dategli l'ossetto mentre sta masticando il guinzaglio, ma nei momenti in cui non lo sta facendo, altrimenti rischiate di indurlo a pensare che per ottenere un premio deve mordere la corda ed è esattamente il contrario di ciò che stiamo cercando di trasmettere.

Come comportarci per evitare che accada

Come abbiamo visto, le motivazioni per cui il cane morde il guinzaglio sono davvero numerose e, per determinare quale sia la risposta più corretta, bisogna prima di tutto individuare l'origine di questo comportamento. Per riconoscerla, abbiamo visto che è indispensabile interrogarsi sia sulla personalità del vostro cane che sui suoi comportamenti preferiti, i quali potrebbero essere legati alla competizione oppure semplicemente al desiderio di mordere o trasportare qualcosa.

Se, nonostante i consigli, non doveste trovare miglioramenti e questo comportamento rappresentasse ancora un problema per la vostra quotidianità insieme al vostro cane, sappiate che non siete i soli e che, invece, si tratta di uno dei disagi che vengono più spesso descritti agli educatori e agli istruttori cinofili, quindi non esitate a individuare un esperto che vi possa aiutare e descrivergli la vostra situazione.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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