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6 Aprile 2021
14:11

Come capisco se il mio cane è stressato?

Lo stress non è qualcosa di obbligatoriamente negativo, anzi: tutelare eccessivamente il nostro cane da qualsiasi forma di stress può essere controproducente e compromettere il suo benessere. I fattori di stress possono infatti essere sia positivi che negativi e saper affrontare le situazioni con il giusto supporto è motivo di crescita.

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«Come capisco se il mio cane è stressato?»: è una domanda che in molti si pongono. Se da un lato ciò è comprensibile e ci dice di una accresciuta attenzione verso i bisogni del nostro amico e della disponibilità delle persone per renderlo felice, dall’altro bisogna anche fare molta attenzione perché quella della tutela è un’arma a doppio taglio. Il provare a preservarlo da ogni stress infatti può causare al cane vere e proprie problematiche comportamentali e comprometterne il benessere.

E’ sempre molto importante tenere a mente l’importante distinzione tra etologia e psicologia, ossia tra ciò che spiega l’origine e l’evoluzione dei comportamenti e ciò che rende ogni individuo diverso dagli altri e bisognoso di particolari attenzioni.

Quanto lo stress è importante per la sopravvivenza di tutte le specie viventi

Da un punto di vista etologico si può dire che lo stress è un fondamentale motore di cambiamento e che, grazie alla loro capacità di affrontarlo, le diverse specie animali e vegetali riescono ad adattarsi ad un mondo variegato e sempre in movimento. Le continue sfide poste dalla vita sul nostro pianeta sono infatti alla base di quel processo che si chiama evoluzione e le soluzioni a queste sfide hanno creato l’incredibile varietà che ogni giorno con Kodami cerchiamo di raccontarvi. Semplificando molto, possiamo dire che siamo programmati per lo stress e che è grazie a questo se il nostro pianeta è popolato da milioni di forme di vita differenti. Ed è grazie alla capacità di affrontare gli stress che ognuna di esse è in grado di mettere in atto interi repertori di comportamenti diversi per adattarsi alle diverse condizioni. Possiamo dire, insomma, che senza stress la vita probabilmente non sarebbe andata oltre le prime forme di batteri e che neanche la nostra specie avrebbe potuto arrivare ad esistere. Dal punto di vista dell’evoluzione dunque lo stress è qualcosa di estremamente positivo, in quanto spinge gli esseri viventi a trovare sempre nuove soluzioni, a esprimere nuovi comportamenti, a risolvere nuove sfide mettendo in atto tutte le possibili forme di cambiamento.

Lo stress dal punto di vista del singolo individuo e nel cane

Cosa invece possiamo dire dal punto di vista dei singoli individui e, in particolare, dei nostri cani? Il cane è costantemente sottoposto a stress e ogni sua iniziativa, ogni sua attività sono finalizzate a riportare un equilibrio che in qualche modo viene continuamente alterato. La fame e la sete sono stress, così come il bisogno di fare un’attività con noi; lo sono le nostre richieste, ma anche il trovarsi a volte a non poter far nulla, ad esempio perché lo lasciamo solo a casa; è uno stress l’incontrare l’altro, ma anche il non poterlo fare; è uno stress il dover risolvere un problema, ma anche non aver problemi da risolvere. La domanda così non è quella che ponevamo all’inizio dell’articolo, le domande corrette sono invece altre: quali sono gli stress che il nostro cane è in grado di affrontare con successo? Come può imparare ad affrontarne di nuovi? Come posso fare per supportarlo in una situazione difficile e quando è necessario farlo? La prima questione da considerare è che davanti a un problema la soluzione potrebbe essere semplice o complessa. Nel primo caso non c’è bisogno di sforzo ma, allo stesso tempo, non c’è neanche bisogno di imparare qualcosa di nuovo. Solo davanti a situazioni complesse l’individuo deve mettersi in gioco, sperimentare, imparare a gestire il proprio stato emozionale e la frustrazione. Ha inoltre bisogno di imparare a concentrarsi, ragionare, intraprendere strade diverse, chiedere aiuto e alle volte anche saper rinunciare. Insomma attraverso i problemi un soggetto allena quella che si definisce resilienza, ovvero la capacità di affrontare situazioni complesse, di attuare strategie e di uscirne rafforzato, con un grado maggiore di fiducia in sé stesso e nelle sue capacità.

I fattori di stress nel cane possono essere positivi o negativi

Oltre alla questione della complessità l’altro aspetto da considerare è che i fattori di stress possono essere positivi o negativi. Si dicono positivi (o eustress) tutti quelli che non solo sono affrontabili dal soggetto, ma che lo conducono ad una gratificazione e ad una crescita; mentre sono negativi (distress) quando ne compromettono il benessere. Questo può essere dovuto o al fatto che il problema è troppo grande, oppure perché genera una situazione spiacevole. È solo in questi casi che dobbiamo preoccuparci ed eventualmente intervenire per tutelarlo. Infatti uno stress troppo forte può generare veri e propri traumi, portando a situazioni di ansia o panico e lo stesso può accadere quando situazioni spiacevoli si prolungano nel tempo o si ripetono spesso.

Affronteremo meglio questi argomenti ma ciò che ora vogliamo sottolineare è che con la giusta gradualità non dobbiamo aver paura di mettere il nostro cane davanti a dei piccoli problemi perché è soltanto grazie a questo che imparerà ad affrontare situazioni sempre più complesse senza che ciò comprometta il suo benessere. Meno sono i problemi che sa affrontare e più saranno gli stress negativi, con ripercussioni anche gravi sulla sua vita quotidiana.

Stressiamoci insieme per il benessere del nostro compagno

Siamo una specie empatica e spesso cerchiamo di tutelare al massimo i nostri amici, di risolver loro tutti i problemi perché vederli in difficoltà ci fa soffrire. E tuttavia dobbiamo sapere che un cane non abituato ad affrontare problemi può diventare fragile e insicuro davanti alle novità e potrebbe andare in crisi o anche nel panico.

E c’è una cosa che la scienza ci ha insegnato: con il giusto sostegno un soggetto è in grado di risolvere molti problemi che da solo non sarebbe in grado di affrontare. Impariamo dunque ad essere una buona guida e a supportarlo nelle difficoltà anziché sostituirci a lui. Mettiamoci in gioco e i problemi affrontiamoli assieme. Stressiamoci! Siamo programmati per abbattere muri e superare limiti e poche cose danno più gioia del sentirsi capace di risolvere un problema. Senza sfide e nuovi traguardi la vita è triste e opaca. Questo non vale solo per noi.

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Francesco Cerquetti
Esperto in etologia applicata e benessere animale
Laureato in Filosofia a partire dal 2005 ho cominciato ad appassionarmi di cinofilia approcciando il mondo dei canili. Ho conseguito il Master in Etologia Applicata e Benessere animale, il titolo di Educatore Cinofilo e negli IAA.
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