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scheda razza
23 Dicembre 2023
9:00

Il Fila Brasileiro, coraggioso mastino sudamericano

  • Origine: Brasile
  • Standard: Gruppo 2: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri  Sez. 2.1: Molossoidi tipo mastino
  • Taglia: grande
  • Altezza: 65-75 cm per i maschi e i 60-70 cm per le femmine
  • Peso: 50-55 kg per i maschi, 40-45 kg per le femmine
  • Pelo: Corto, liscio, fitto ed aderente al corpo. Il colore è tigrato, fulvo e/o nero.
  • Vita media: 9-11 anni
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Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Fila Brasileiro è un molossoide di origine brasiliana di taglia grande e alcuni lo conoscono con il nome di mastino brasiliano. Sa essere autonomo e sicuro e, nonostante le sue grandi dimensioni, ha un'eleganza rara. Ciò che affascina i profondi conoscitori della razza è però l'incredibile relazione che sa strutturare con i suoi umani di riferimento.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica2
  • Giocosità1
  • Ricerca1
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città0
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi1
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde1

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa2
  • Predatoria2
  • Sillegica0
  • Esplorativa2
  • Di ricerca2
  • Cinestesica2
  • Collaborativa2
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

In Brasile, infatti, si dice: «Sei fedele come un Fila», proprio perché quando decide che può fidarsi di qualcuno, questo grande guardiano che fu anche cacciatore, regala i lati più nascosti della sua personalità. Se però non siete ancora nella sua lista degli umani affidabili, non azzardatevi a esagerare con l'intimità, perché il Fila sa essere molto chiaro nel dimostrare la sua contrarietà alla vostra presenza.

Origine

Brasile

Standard

N° 225/ 04.10.2016

Gruppo 2 – Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 2.1 – Molossoidi, tipo Mastino

Aspetto 

Cane di taglia grande e a pelo corto, che può essere di colore tigrato, fulvo e/o nero. Lo standard ufficiale non accenna al peso massimo, bensì al peso minimo, che è 50 kg per i maschi e 40 kg per le femmine. L'altezza, invece, è di 65/75 centimetri per i maschi e i 60/70 per le femmine.

Motivazioni

Territoriale, protettiva, possessiva, competitiva, affiliativa, esplorativa.

Amante di 

Vigilare sui propri umani di riferimento e su ciò che lo riguarda (animato o inanimato che sia), trascorrere il tempo con poche persone fidate e

Salute, cura e mantenimento

Come tutti i cani di taglia grande potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito, inoltre potrebbe essere affetto da una patologia della pelle detta dermatosi zinco responsiva.

Origine e storia 

La selezione ha avuto inizio negli anni Quaranta del secolo scorso, ma le sue origini sono decisamente molto più controverse. Come si sa, la storia delle razze antiche è spesso difficile da decifrare e quella del Fila Brasileiro non fa eccezione. Sappiamo però che la nascita di questa razza è strettamente legata alle esigenze di protezione dei primi coloni portoghesi, i quali si stabilirono nella regione del Triângulo Mineiro, nello Stato di Minas Gerais, dopo la scoperta del Brasile, nel 1500. Il nome "fila", infatti, deriva dal termine "filar", che in portoghese significa letteralmente afferrare, trattenere o arrestare.

Da ciò si può dedurre che per un lunghissimo periodo di tempo questo cane è stato utilizzato per la guardia e spesso è ancora così, soprattutto in patria, dove è piuttosto diffuso.

Secondo una vecchia teoria la razza sarebbe nata dall'incrocio tra il Mastiff, il Bulldog e il Bloodhound ma, un'ipotesi più moderna lo fa discendere dai cani da presa arrivati in Brasile nel Seicento con gli olandesi. Secondo questa lettura, esposta per la prima volta da Precopio do Valle, nell'opera "Il grande libero del Fila Brasileiro", all'inizio venivano utilizzati per dare la caccia agli schiavi e alle popolazioni native della zona.

Secondo l'allevatore Edoardo Benito Ruiz, invece, il Fila nasce dal trasferimento in America Latina dei cani libici addetti a custodire le mandrie di bovini. Questo aspetto metterebbe in relazione la razza con l'altro grande cane di origine sudamericana, ovvero il Dogo Argentino. Non è infatti da escludere che, in passato, vi siano stati incroci tra questi due cani, in quanto ci si trovava in un'epoca in cui tutti gli spostamenti di bestiame venivano svolti con il loro aiuto e i rapporti tra Brasile e Argentina erano piuttosto vivi.

Altri ancora credono che il Fila derivi dall'incrocio tra i grandi levrieri spagnoli e i molossoidi che, intorno ai XV-XVI secolo nella Penisola Iberica venivano chiamati Alani.

Nelle testimonianze più antiche viene riportato anche un altro compito affidato al Fila, ovvero quello del cacciatore di animali di grandi dimensioni, come ad esempio il puma.

I tratti comportamentali di questo cane rispecchiano, secondo alcuni, determinate caratteristiche della società dell'America Latina della prima parte del XX secolo. Mentre l'Europa, al termine della II Guerra Mondiale, andava incontro al futuro, fiduciosa nel progresso e, per quanto riguarda la cinofilia, cominciava a dedicarsi alla mitigazione dei caratteri più diffidenti e avversativi delle razze diffuse al tempo, in Brasile la popolazione si dibatteva in condizioni di estreme differenze sociali e miserie, in particolare negli ambienti rurali sconfinati e scarsamente abitati. Negli enormi territori brasiliani, per alcune persone, la sopravvivenza dipendeva anche dal coraggio del proprio cane e per questo motivo, nella selezione, è stata a lungo premiata proprio la capacità di proteggere e difendere le sue risorse, tra le quali vi è anche e soprattutto l'umano preferito.

In Italia, dopo un picco nel 2018 (con 60 nuovi registrati), il Fila Brasileiro è sempre più raro e secondo Enci, nel 2022 sono stati appena 11 i soggetti aggiunti al Registro delle Razze. Ciò nonostante, chi si sentisse davvero interessato e adatto all'adozione di un cane dotato di queste caratteristiche così particolari e delicate, può rivolgersi anche a un'associazione rescue specializzata in questa tipologia di razze, oppure ai canili della propria zona.

Motivazioni (desideri e bisogni) 

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Il Fila Brasileiro è un cane che porta con sé grandi talenti nascosti in motivazioni spiccate ed emozioni profondissime. Secondo quanto descritto nei primi standard, si tratta di una razza selezionata da: «un popolo che vive, ama e muore con veemente passionalità».

Da questa descrizione non si può che immaginare un cane dai forti contrasti. E in effetti è proprio così. Le motivazioni del Fila lo portano ad essere diffidente con gli sconosciuti, con cui potrebbe anche mostrarsi poco amichevole: posture rigide, sguardi fissi, ringhi e abbai vanno osservati con attenzione e rispettati, perché permettono di prevenire comportamenti aggressivi, che potrebbero nascere anche dalla sua determinazione nel difendere il territorio (motivazione territoriale) e le persone (motivazione protettiva) a cui tiene davvero.

A questi aspetti, che lo rendono un cane non adatto a chi vive in città e ha spesso ospiti in casa, va abbinata anche una motivazione affiliativa profondissima, che lo spinge a dare vita a relazioni indissolubili con i pet mate su cui fa davvero affidamento. Insieme a queste persone, che sono rare ma per lui meritano rispetto e accoglienza, mostra anche il lato più sentimentale e dolce: può regalare, ad esempio, uno spettacolo buffo perdendo la sua dignità sul divano la sera, quando si lascia coccolare delicatamente.

Non azzardatevi ad esagerare se siete persone di cui ancora non si fida, perché il Fila vi farà capire (a modo suo e non in maniera moderata) che è ancora presto per permettervi queste "smancerie".

Alcuni individui, alla motivazione esplorativa abbinano anche una (più o meno) moderata motivazione perlustrativa e predatoria, che potrebbe portare il cane ad allontanarsi per inseguire un odore. Trattandosi di soggetti dalla personalità un po' spigolosa è però bene assicurarsi di trovarsi in ambienti davvero privi di pericoli, in spazi recintati o in territori controllati dove avere la certezza di potergli offrire la libertà.

Il particolare mix di motivazioni lo rende ancora oggi, come in passato, un cane abile nel ruolo del guardiano. Come sappiamo, però, nessun cane può essere relegato unicamente a questo ruolo e abbandonato in giardino. Affinché si senta davvero appagato, infatti, deve potersi sentire parte integrante di un gruppo e proprio da questa partecipazione nasce il desiderio di proteggere ciò che riguarda la famiglia.

Per questi motivi alcuni considerano il Fila Brasileiro una razza pericolosa, ma nel definirlo, ci teniamo a sottolineare che ogni individuo ha una personalità a sé e che i comportamenti aggressivi che potrebbero essere manifestati dipendono non solo dalle sue motivazioni prevalenti, ma anche dal contesto in cui vive e dalle opportunità espressive che ha durante le sue giornate.

Sono equilibri delicati quelli che vanno ricercati nella struttura di una relazione con un Fila e per questo motivo potrebbe tornare utile un percorso con un educatore cinofilo, che possa mostrare la strada giusta per essere compagni decisi e coerenti, senza perdere la dolcezza e la spensieratezza di cui questo cane ha davvero bisogno.

Un accenno va fatto anche alle sue emozioni, che si mostrano in maniera forte e importante: per vivere davvero bene con questo grande mastino bisogna saperle riconoscere ed aiutarlo a non farsi guidare dall'emotività e sviluppare invece una personalità riflessiva, capace di analizzare le situazioni in cui si trova ben prima di intervenire con le sue strategie preferite: l'allontanamento di chiunque si avvicini.

Aspetto Fisico

Il cane Fila Brasileiro è un cane il cui aspetto è un concentrato di forza ed eleganza. La testa è massiccia e pesante, con lo stop appena accennato. Il muso è ampio e il tartufo è grande e nero, mentre gli occhi, a forma di mandorla, possono variare dal marrone scuro al giallo. Le orecchie sono pendenti, larghe, spesse e a forma di “V”.

Il collo è muscoloso e dà l'impressione di essere corto, ma in realtà è incredibilmente robusto. Gli arti anteriori sono solidi, con spalle strutturate e avambracci paralleli. Anche i piedi sono forti e hanno unghie scure, fatta eccezione degli individui con le zampe bianche. Le zampe posteriori sono più leggere rispetto alle anteriori, ma non sottili. I piedi sono invece simili a quelli anteriori, ma leggermente più ovali.

La pelle, secondo gli esperti, è uno dei tratti distintivi del Fila ed è rilassata ma spessa. Il mantello è corto e aderente al corpo. Può essere tigrato, fulvo o nero, con qualche tocco di bianco sui piedi, sul petto e sulla punta della coda, che è larga alla radice e si assottiglia progressivamente fino ad arrivare al livello del garretto.
L'altezza degli individui adulti si aggira intorno ai 65/75 centimetri per i maschi e i 60/70 centimetri per le femmine. Per quanto riguarda il peso, invece, il Fila Brasileiro maschio pesa almeno 50 kg, mentre le femmine pesano almeno 40 Kg.

La selezione moderna tende talvolta a prediligere individui di taglia maggiore e, infatti, alcuni lo considerano uno dei cani più grandi del mondo. Ciò nonostante, è importante ricordare che un peso eccessivo rischia di portare a problemi legati alle articolazioni. Nel caso in cui si decida di adottare un individuo di questo tipo presso un allevamento, bisogna verificare che gli allevatori prestino davvero attenzione al benessere dei soggetti ed evitino di appagare queste mode estetiche, ma prediligano una morfologia che favorisca un futuro di salute del cane.

Cura e salute

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Il Fila Brasileiro è un cane che, come molte razze di taglia grande, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito, una patologia che causa dolore e difficoltà nella deambulazione.

Una ricerca condotta dalle università brasiliane di Minas Gerais e Rio Grande do Sul nel 2010 ha inoltre analizzato un caso di Fila Brasileiro affetto da dermatosi zinco responsiva, in quanto, come descritto dai ricercatori, si tratta di una patologia che colpisce in maniera particolare i soggetti appartenenti a razze e mix di razze a crescita più rapida e può causare perdita di pelo, lesioni cutanee, formazione di croste intorno al muso, alle zampe e ai cuscinetti plantari.

Può essere causata anche da una dieta troppo povera di zinco e riguarda per la maggior parte i cani di taglia grande e gigante, i quali hanno un picco nella crescita morfologica intorno ai 6/8 mesi di età. I cani di taglia media e piccola, al contrario, vivono un incremento molto meno marcato dal punto di vista delle dimensioni.

Cosa fare con un Fila Brasileiro

Il Fila Brasileiro, nonostante la sua taglia, non è affatto un cane pigro o sedentario e ha moltissima voglia di fare e di scoprire, a patto di poterlo fare con i propri umani di riferimento, che sono guide determinanti nella sua scoperta del mondo.

Provate ad organizzare qualche problem solving e chiedetegli di trovare una soluzione a un enigma studiato apposta per lui, come ad esempio trovare una strategia per aprire una porta, per sollevare un tappeto, per spingere un oggetto. Ognuna di queste abilità dimostrerà al cane che in realtà, oltre all'avversatività, ha moltissime altre strategie a disposizione per interfacciarsi con il mondo.

Inoltre potete pensare di frequentare, fin dal momento dell'adozione, un corso di socializzazione con un educatore cinofilo esperto, che sappia riconoscere le necessità dei singoli cani con cui ha a che fare. Così facendo potreste ridurre la sua naturale diffidenza, che generalmente dimostra anche nei confronti dei suoi simili.

Non perdete l'occasione di fare lunghe passeggiate. Camminate e sedetevi al sole con il vostro cane accanto, che sarà felice di sentirsi il vostro guardiano e di vedervi al suo fianco, tranquilli e sereni.

Una regola è importante nella convivenza con questo cane: non adottatelo per dimostrare la vostra forza, perché non è un motivo sufficiente a renderlo davvero felice. L'adozione di un Fila deve assolutamente essere ponderata e responsabile.

Relazione e contesto ideale

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Vivere con un Fila Brasileiro è una scelta che richiede un enorme senso di responsabilità. Questi cani, infatti, nelle mani sbagliate potrebbero tirare fuori i lati peggiori del loro mix di motivazioni, espresse attraverso una particolare impulsività e irruenza.

Proprio per questo motivo è bene assicurarsi fin da subito di condurre una vita adeguata alle sue necessità etologiche, ma anche di avere interessi e passioni simili alle sue.

Non bisogna pensare di trattarlo come un baby sitter, perché non ama il pressapochismo tipico dei bambini e, vista anche la sua mole, è importante sorvegliare le interazioni con i più piccoli. I gatti, invece, potrebbero non rappresentare affatto un problema per il Fila, che prende atto della loro presenza e li tratta piuttosto con indifferenza, soprattutto una volta raggiunta l'età adulta.

Oltre alla responsabilità è importante munirsi anche di un'enorme dose di coerenza, perché questi cani riconoscono i propri umani come adeguati per il rispetto e per la fiducia, soprattutto se sanno cosa aspettarsi da loro. 

Alcuni potrebbero pensare che l'aggressività e la forza siano la strada da seguire per ottenere una relazione con questi cani, invece di fronte alla violenza il Fila non fa altro che convincersi che non valga la pena strutturare un legame profondo.

Una giornata con un Fila Brasileiro

È mattino e a svegliarvi è il vostro Fila con il suo respiro pesante. Nella notta è salito sul letto, pensando che non lo sentiste e ora che voi state per alzarvi lui si fa spazio ancora di più e continua nel suo sonno profondo. Quando in cucina vi cade un cucchiaino a terra, lui si alza lentamente e vi raggiunge. Con la sua enorme testa vi sposta il braccio e si fa regalare una grattata sul muso. 

Dopo colazione vi prendete il tempo per una tranquilla passeggiata nel vicinato dove, come sempre, c'è poca gente e, inoltre, chi si muove in questa zona vi conosce e sa bene che non è il caso di fermarsi a chiacchierare: lo faranno nel pomeriggio, quando tornate dal lavoro e sarete da soli. Apprezzate queste attenzioni da parte loro, perché avete proprio voglia di dedicare il tempo al vostro Fila, che ogni tanto si gira a guardarvi e vi regala una scodinzolata morbida.

Quando arrivate all'area cani, guardate con attenzione se c'è qualcuno e vedete (che gioia) che è vuota, quindi vi prendete il tempo per liberarlo e anche per organizzargli una semplice ricerca olfattiva, nascondendo un croccantino sulla panchina e chiedendogli di trovarlo.

Quando il quartiere comincia a riempirsi, iniziate a tornare verso casa, poi vi preparate per andare al lavoro, gli riempite la ciotola e aspettate che abbia finito per fargli un ultimo grattino energico e uscire.

Al pomeriggio vi trovate con un amico e andate tutti insieme verso la collina dietro casa, dove il vostro Fila può sdraiarsi serenamente per vedere cosa succede intorno. Rientrati in casa vi mettete sul divano a guardare un bel film, gli preparate nuovamente da mangiare e poi mangiate una pizza. Tra voi e la TV, dopo pochi istanti si piazza il cane, a cui basta uno sguardo dei suoi per ottenere un morso del bordo.

Quando avete finito glielo concedete a patto che lo cerchi: richiudete quindi il cartone e lasciate dentro il piccolo pezzo che gli avete tenuto da parte. In pochi istanti scopre come aprirlo e si gusta il premio. Nemmeno il tempo sorridere ed è già sul divano al vostro fianco con gli occhi chiusi e le orecchie aperte, pronto a ringhiottare profondamente e brontolare a ogni suono in lontananza.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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