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20 Agosto 2021
9:07

I gatti possono mangiare frutta e verdura?

I gatti sono carnivori, ma possono mangiare alcuni tipi di frutta e verdura. Vediamo insieme quali tipi di frutta e verdura possono essere dati al gatto, quali sono i loro benefici e le quantità adatte. Passiamo poi ad analizzare quale frutta e verdura non dare al gatto e come comportarsi in caso di intossicazione.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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I gatti sono animali antichi, ancora molto vicini ai loro antenati selvatici e per questo conservano la loro natura di carnivori stretti. Nonostante questo, soprattutto a seguito della convivenza stretta degli ultimi decenni, non è infrequente che un gatto possa mangiare frutta e verdura. Anzi! Ci sono gatti che ne hanno persino voglia e sono loro stessi a chiederne al familiare convivente. Per questo è bene avere ben chiaro quale frutta e verdura possiamo dare al nostro gatto, che benefici può apportare e soprattutto quale invece dobbiamo evitare nel modo più assoluto.

Frutta e verdura che il gatto può mangiare 

Sembra strano, ma il gatto può mangiare parecchi tipi di frutta e verdura se ne ha voglia. Vediamo alcuni esempi, le quantità adeguate e i benefici che possono apportare.

  • Mela: questo frutto è ricco di antiossidanti e pectine, agenti prebiotici in grado di stimolare in modo corretto la flora microbica del tuo gatto. Anche se spesso è uno dei frutti più graditi dai gatti, dobbiamo fare attenzione a non darne troppa per evitare fermentazioni. Una quantità pari ad un unghia di un mignolo, al massimo per 2 o 3 volte a settimana basta.
  • Pera: la pera ha proprietà simili alla mela, ma contiene una fonte di fibra più adatta per i gatti stitici, la lignina. Soprattutto se molto matura il contenuto di zuccheri è però alto, per cui attenzione ai gatti già sovrappeso che potrebbero sviluppare diabete.
  • Banane: sappiamo che sono ricche di potassio e per questo possono essere particolarmente utili a gatti che hanno perso liquidi con episodi di vomito. Attenzione però a non esagerare perché hanno un basso contenuto di fibre e un alto contenuto calorico. Massimo una volta a settimana!
  • Frutta estiva: melone, anguria, pesche, albicocche, susine sono tutti frutti non tossici che il nostro gatto può mangiare se ha piacere. La frutta estiva è di solito quella con maggior contenuto di acqua e antiossidanti, soprattutto se ben matura. Essendo frutta che matura durante periodi molto soleggiati contiene però alti contenuti di zuccheri e per questo deve essere data sporadicamente al nostro gatto, anche se la ama molto, pena rischio di diabete.
  •  Carote: le carote sono, a mio parere, la verdura ideale per eccellenza sotto molti aspetti. Ricche di vitamine e antiossidanti (beta-carotene), hanno una composizione di fibre particolarmente sana per l’intestino dei carnivori. Se preparate bene (come una vellutata per intendersi), sono un ottimo prebiotico e aiutano anche l’intestino a svuotarsi.
  • Verdure a foglia verde: rientrano in questa categoria bieta, cicoria, spinaci ed insalate. Anche se non sono fra le verdure più amate, molti gatti le mangiano se cotte e frullate, magari mescolate ad altro cibo. Questo genere di verdure contiene antiossidanti dallo specifico potere anticancerogeno, oltre ad aiutare anche l’intestino più pigro ad avanzare correttamente. Ottime quindi per i gatti molto anziani, dove spesso l’intestino pigro si associa ad alto rischio di forme tumorali.
  • Zucchine, broccoletti, fagiolini, piselli: queste sono le altre verdure che più comunemente i gatti apprezzano. Di queste verdure, dobbiamo far attenzione solamente nel caso di piselli e broccoletti alle quantità: sono entrambe verdure metanogeniche, ovvero tendono ad aumentare la produzione di gas intestinale. Questo porta non solo a profumi poco piacevoli in casa, ma anche a coliche se dati in eccesso. Ottimi invece se dosati in piccole quantità (massimo 20g a gatto al giorno), apportando antiossidanti e fibre.

Esistono poi alcuni tipo di frutta e verdura che il gatto potrebbe mangiare, ma che probabilmente non mangerà mai. Ad esempio tutti gli agrumi (limone, arancio, mandarino ed altri), seppur ricchissimi di vitamina C, solitamente hanno un effetto “fuga” se avvicinati al naso del nostro gatto. Fra le verdure, le meno gradite in genere sono quelle dal profumo mentolato come finocchio e sedano. 

Frutta e verdura che il gatto non può mangiare 

Sono diversi i vegetali che il gatto non può mangiare e questo non dovrebbe stupirci. Da bravo carnivoro stretto infatti, il gatto è estremamente specializzato nella digestione di carne e prodotti di origine animale. Per questo ha perso nel corso dell’evoluzione alcuni enzimi protettivi, che aiutano noi onnivori a detossificare il nostro organismo da alcune molecole che le piante producono per la loro protezione, ma che risultano tossiche per chi le mangia. Vediamo alcuni esempi di frutta e verdura che il gatto non può mangiare:

  • Aglio, scalogno e cipolla: sono responsabili di anemia emolitica. Fra questi due, la più tossica è la cipolla, soprattutto se data cruda. Nonostante questo, meglio evitare a mio parere anche l’aglio, dato che la dose tossica per ogni felino è difficile da determinare. Attenzione quindi ad offrire al nostro gatto i minestroni pronti che abbiamo magari preparato per noi: nella maggior parte dei casi sono presenti aglio, cipolla, scalogno o una loro combinazione. 
  • Melanzane, peperoni e pomodori: sono da evitare soprattutto se dati crudi. La solanina infatti, alcaloide presente in queste piante, viene inattivata dalla temperatura. Se ancora presente però come sintomatologia ci darà soprattutto vomito, in genere, tranne ingestione di grandi quantità, senza grandi strascichi.
  • Avocado e uva: seppur in assenza di report di tossicità specifici per il gatto, si consiglia in genere di evitarli. Dell’avocado, sono tossiche soprattutto buccia e foglia, che un gatto difficilmente mangi. L’uva invece presenta una tossicità non correlata alla dose, ma piuttosto basata su questioni probabilmente di genetica del soggetto. Tradotto: ad un gatto potrebbe non fare nulla, ad un altro potrebbe causare insufficienza renale acuta e irreversibile. Meglio evitare!

Cosa fare se il nostro gatto si è intossicato di cipolla 

Come abbiamo detto, la cipolla è la verdura presente abitualmente nelle nostre cucine più tossica per gatti. Anche se il suo profumo forte la rende in genere non appetibile per un gatto, potrebbe accadere che il nostro amico ne mangi. Questo accade spesso, nella mia esperienza, quando vi è una patologia intestinale o metabolica previa, che porta il nostro gatto ad avere una fame terribile. Ad esempio il nostro gatto potrebbe avere il diabete o una IBD e avere per questo tanta fame da arrivare a mangiare persino la cipolla.  Oppure, l’avvelenamento potrebbe accadere per errore, perché la cipolla è presente in un mix di verdure che abbiamo offerto al nostro gatto.

Quale sia il motivo e a prescindere dalla quantità di cipolla ingerita, è sempre consigliabile portare il proprio gatto dal medico veterinario il prima possibile. In caso di cipolla cruda, i sintomi di anemia potrebbero presentarsi nel giro di poche ore e potrebbero richiedere cure intensive. Con la cipolla cotta, i rischi sono minori, anche se correlati sempre alla dose. Buona norma quindi portare comunque il nostro gatto dal medico veterinario in modo che possa valutare la quantità di globuli rossi.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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