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Quale frutta può mangiare il cane?

I cani sono carnivori e quindi devono mangiare poca frutta per mantenersi in salute. In questo articolo approfondiamo insieme esattamente quanta frutta può mangiare un cane, quali sono i frutti permessi e quali sono invece quelli nocivi. Per l’estate quindi attenzione ai fichi, ma sì al cocco!

13 Dicembre 2022
16:10
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Membro del comitato scientifico di Kodami
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La frutta è uno snack sano per noi esseri umani e spesso mi viene chiesto se si può dare ai cani. La risposta, in linea generale, è sì, ma bisogna conoscere molto bene quale frutta si può dare e quale invece può risultare tossica. Mentre ad esempio un pezzettino di mela può essere salutare, un chicco d’uva può esitare in un viaggio al pronto soccorso. In generale, dobbiamo avere la pazienza di togliere per loro semi e buccia (quest’ultima soprattutto per via dei trattamenti fitosanitari). Inoltre, anche le quantità contano: cominciamo a parlare proprio di questo aspetto!

Il cane è un carnivoro: prima di quale frutta, parliamo di quanta darne

Vivono nelle nostre case, partecipano a tutti gli aspetti della nostra vita, ci sono accanto nei momenti di difficoltà: è normale che i nostri cani quindi diventino veri e propri membri della nostra famiglia. Nell’amore per loro, deve rientrare però anche il rispetto per la loro alterità. Sono animali molto diversi da noi, con un metabolismo diverso e che a volte possono avere difficoltà con alcuni alimenti considerati persino salubri per l’alimentazione umana.

Per questo, prima di parlare di quale frutta dare, dobbiamo parlare di quanta darne. Anche i frutti che non sono tossici infatti per il cane, possono portare a problemi, se dati in quantità eccessive. Dobbiamo quindi entrare nell’ottica che, mentre per un essere umano, un frutto rappresenta un ottimo spuntino o merenda, per un cane dobbiamo sempre prevedere di darne piccolissime quantità, meglio non giornaliere. 

Quanta precisamente? Ogni caso è a sé, ma per darvi un’idea un cagnolino di piccola taglia come un Maltese dovrebbe mangiarne non più di due o tre pezzettini della grandezza di una mandorla a settimana, mentre un cane di grande mole come un Rottweiler può arrivare al limite ad una quantità pari ad uno spicchio di mela ogni 7 giorni. “Così poco?!” mi direte?! Esatto, sì, così poco!

I cani non devono mangiare abitualmente frutta, perché potrebbe dare luogo a fermentazioni anomale nell’intestino, con problemi anche seri nel lungo periodo. Magari il vostro cane potrà essere un pochino più resistente di altri e potreste non notare subito gli effetti collaterali, ma nel lungo periodo potrebbe dare borborigmi (rumori intestinali), flatulenza, dolori tipo coliche o altri sintomi gastroenterici.

Frutta sì, quindi, ma poca! Non troverete quindi in questo articolo una serie di indicazioni a mio parere fuorvianti su questo argomento. Non vi dirò di ogni frutto le vitamine o gli oligoelementi presenti, perché altrimenti potreste dimenticare il punto fondamentale: ne dovreste dare così poca, che il contenuto di nutrienti non è importante! Non vi preoccupate, i vostri cani prenderanno tutte le vitamine di cui hanno bisogno dagli alimenti più adatti a loro, ovvero quelli per carnivori.

Quale frutta può mangiare il cane?

Fra i frutti che può mangiare il cane, in modiche quantità, abbiamo:

  • La mela e la pera, che sono frutti poco zuccherini in generale quindi poco fermentescibili;
  • La banana, frutto che si trova tutto l’anno, può essere data al cane, ma in quantità molto piccole essendo più ricca di zuccheri di mele e pere;
  • Pesche, albicocche e susine, così come altri frutti come le ciliegie, possono essere dati al vostro cane solo dopo aver tolto il nocciolo, che può causare ostruzione intestinale e intossicazioni;
  • Fragole e frutti di bosco, possono essere dati al cane senza grandi problemi se piacciono, anche se sempre in quantità non esagerate;
  • Melone, anguria ed altra frutta estiva, anche se particolarmente gradita, deve essere data come piccoli extra, essendo molto zuccherina;
  • Il cocco, al contrario dei frutti precedenti, potrebbe essere uno snack più sano per il nostro cane: povero di zuccheri, questo frutto è particolarmente ricco di fibre e grassi buoni;

Quale frutta non può mangiare il cane?

Fra la frutta nociva per cani, rientrano quei frutti che possono avere effetti collaterali anche gravi per il nostro amico, assieme ad altri magari non tossici, ma che essendo particolarmente zuccherini possono dar luogo a fermentazioni da pronto soccorso!

  • Uva e uvetta non devono essere assolutamente dati al vostro cane, perché rientrano tra i cibi tossici per i cani;
  • Dell’avocado sono estremamente tossici soprattutto seme, buccia e foglie, ma per sicurezza la maggioranza dei medici veterinari consiglia di evitare anche la polpa del frutto.
  • Fichi, fichi secchi e datteri sono l’esempio invece di frutta molto zuccherina, che potrebbe dar luogo, se mangiata in grandi quantità, a fermentazioni acute anche molto pericolose.

Quali snack possiamo usare al posto della frutta?

So che scrivendo questo articolo, avrò disilluso molti pet mate abituati a condividere con il proprio cane momenti piacevoli dividendo una mela o una fetta di cocomero in estate. Condividere l’alimento è un momento bellissimo e, anche se molti cani hanno ormai patologie gastroenteriche che non lo permettono, è qualcosa che auguro a tutti. La frutta, essendo percepita da noi come sana, può diventare quasi un rituale e, piuttosto che vietare qualcosa di così bello e intimo, penso sia solo meglio suggerirvi di sostituirlo con altro.

Mentre noi mangiamo la nostra frutta, sana e fonte di vitamine per noi, potremmo tenere a mano alcuni snack del nostro cane, altrettanto sani per lui, per mantenere viva la tradizione. Qualche esempio potrebbe essere:

  • Un cucchiaio di yogurt o kefir bianco intero, senza zucchero o edulcoranti;
  • Un paio di pezzettini di polmone essiccato o pesciolini essiccati;
  • Una puntina di formaggio a lunga stagionatura, come il parmigiano o il grana, povero di lattosio e ricco di ferro;
Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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