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6 Ottobre 2022
9:00

Felidi: caratteristiche ed elenco delle principali specie

I felidi sono una famiglia di mammiferi appartenenti all'ordine dei carnivori, che si divide in due sottofamiglie: i panterini, che include animali come il leone, la tigre, e i felini, che racchiude, ad esempio, il gatto domestico e il ghepardo.

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felidi sono una famiglia di mammiferi appartenenti all'ordine dei carnivori, lo stesso che include ursidi, canidi e molti altri. A sua volta questo gruppo può essere diviso in due sottofamiglie: i panterini, che include animali come il leone, la tigre, il leopardo e il giaguaro, e i felini, con all'interno, ad esempio, il ghepardo, il puma, la lince e il gatto domestico.

Quando parliamo di panterini ci riferiamo generalmente ai felidi più grandi della famiglia che differiscono dagli altri per la conformazione dell'apparato ioideo. Queste sono una serie di ossa che reggono la base della lingua e è in parte cartilagineo, a differenza di quello dei felini che è completamente ossificato, donando a questi animali la capacità di emettere i caratteristici ruggiti.

Le dimensioni degli animali di questa sottofamiglia variano molto: l'animale più pesante è la tigre, che può arrivare a pesare più di 300 chili, mentre l'agile leopardo delle nevi ne pesa di media circa 70. Degni di nota sono anche il leone e il giaguaro che possono pesare anche 250 e 150 chili ciascuno.

Per quanto riguarda la sottofamiglia dei felini, invece, si distinguono per la forma del cranio, più rotondeggiante, e il muso corto. Inoltre all'interno del gruppo troviamo i felidi più piccoli, come il gatto dai piedi neri (Felis nigripes) o il gatto rugginoso (Prionailurus rubiginosus), considerati entrambi i felini più piccoli del mondo con una lunghezza massima di circa 50 centimetri.

Evoluzione dei felidi

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I primi felidi si svilupparono nel corso dell'Oligocene, circa 30 milioni di anni fa, e da quel momento iniziarono a un rapida diffusione in tutto il mondo. Le specie iniziarono a moltiplicarsi e la deriva dei continenti ha fatto si che potessero raggiungere ogni parte del globo, partendo dai puma del Nord America, fino alle tigri indiane.

È  chiaro che con la diffusione del gatto domestico, la cui domesticazione iniziò in epoca piuttosto recente circa tra i 6.000 ed i 10.000 anni fa,la gara di chi sia il felide più diffuso al mondo la vince proprio lui.

Il Rapporto Assalco-Zoomark del 2022 dichiara che nelle famiglie italiane vivono attualmente 10.1 mila gatti, ma questo mammifero non è l'unico felide italiano. Nei nostri boschi e montagne si aggirano anche linci (Lynx lynx) e gatti selvatici (Felis silvestris silvestris), unici felidi autoctoni della Penisola.

Per quanto alcune specie di felidi somiglino molto ai gatti che teniamo in casa, non dobbiamo confonderci: il gatto domestico è l'unico felide che è stato domesticato. Tutti gli altri sono selvatici e, per tanto, qualsiasi compravendita è da considerarsi illegale. Proprio il mercato nero di questi animali è una delle principali minacce per la loro conservazione, soprattutto per i grandi felidi, simbolo di forza e potere in molte culture, e quelli più piccoli, confusi spesso per animali facilmente addomesticabili.

Caratteristiche dei felidi

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A una prima occhiata è facile riconoscere un felide proprio perché le caratteristiche fisiche in comune sono molte. Tutti i membri di questa famiglia, innanzitutto, sono digitigradi, ovvero tendono a camminare sulla punta delle dita, un adattamento comune a molti predatori che effettuano agguati silenziosi.

Gli artigli ricurvi sono protrattili e attaccati alle ossa terminali del dito con legamenti e tendini e sulla pianta della zampa si trovano sempre dei cuscinetti plantari compatti a tre lobi. Generalmente hanno tutti corpi flessuosi grazie alla particolare composizione di ossa e muscoli e il loro cranio ha un profilo più o meno arrotondato e con grandi orbite che ospitano occhi dalla vista acuta. In particolare hanno un ottima percezione delle luci fioche di notte grazie alla presenza di una particolare struttura nell'occhio chiamata tapetum lucidum, che riflette la luce all'interno del bulbo oculare e dà agli occhi dei felidi il loro distintivo bagliore se illuminati.

Nelle fauci di un felide è sempre possibile notare grandi canini che, in alcune specie, possono raggiungere dimensioni eccezionali. Inoltre, chi ha un gatto in casa può confermare come, se vista da molto vicino, la lingua sia coperta da tante increspatura, vere e proprie papille cornee utili per la toilettatura e per raspare la carne della preda.

Tutti i felidi hanno vibrisse ben visibili ai lati del naso e degli occhi, organi di tatto utili per navigare nel buio totale. Anche le orecchie donano a un felide il suo aspetto caratteristico, con un padiglione auricolare grande e un orecchio interno particolarmente sensibile ai suoni ad alta frequenza, soprattutto nelle specie più piccole.

In fine, i felidi possiedono un organo vomeronasale sul palato, utile per  "assaggiare" l'aria. A volte è possibile vedere uno di questi animali guardarsi intorno con la bocca semi-aperta. Sembra non stia facendo nulla, ma all'interno della gola e con la lingua sta cercando di convogliare le particelle odorose all'interno di questo organo con un comportamento chiamato risposta di Flehmen.

Elenco delle principali specie di felidi

Questi meravigliosi animali rivestono un ruolo ecologico fondamentale: sono predatori, quasi tutti all'apice della rete alimentare. Questo significa che svolgono l'importante ruolo di controllori delle popolazioni delle loro prede. Senza predatori, infatti, gli animali di cui si nutrono crescerebbero eccessivamente di numero portando a un grave squilibrio ecosistemico.

In ogni caso, di felini e panterini ce ne sono molti e spesso possiedono areali giganteschi e caratteristiche uniche. Ecco esempi di specie, alcune più conosciute, altre meno.

Gatto domestico

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Il gatto domestico (Felis silvestris catus) è l'animale domestico più diffuso in Europa, con circa 66 milioni di questi mammiferi che vivono con noi nel Continente. La selezione artificiale ha fatto si che oggi ne esistano circa quaranta razze diverse, tutte scelte basandosi unicamente sull'aspetto fisico.

L’atteggiamento dell’uomo nei confronti del gatto è cambiato molto nel corso della storia: dalla venerazione al tempo degli egizi, fino all’utilizzo per la caccia al topo durante il Medioevo in Europa.

Durante il tardo Medioevo cominciò però una lunga persecuzione del gatto. Le religioni pagane credevano nella reincarnazione di Iside nel corpo del gatto e ne veneravano quindi la figura. La Chiesa, di contro, condannava queste credenze e praticava invece, il sacrificio dei gatti come rituale di buon auspicio durante le festività. Questa abitudine è continuata fino al XVIII secolo in alcune zone rurali d’Europa.

Tigre

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La tigre (Panthera tigris) è il più grande dei felidi e il suo mantello di colore fulvo attraversato da strisce nere irregolari lo rende fra i carnivori più riconoscibili del Pianta. Le dimensioni e le caratteristiche del mantello, nel colore e nei segni, variano a seconda dell’habitat all’interno del quale l’individuo si muove e dall’appartenenza alle diverse sottospecie.

I maschi delle sottospecie più grandi possono superare i 300 chili, mentre le tigri di Sumatra, le più piccole al mondo, oscillano tra i 100 e i 140 chili. Le sottospecie riconosciute sono 9, di cui 3, le tigri di Bali, di Java e del Caspio, sono state dichiarate estinte.

Leone

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Il leone (Panthera leo) è originario delle savane e delle praterie, anche se alcune popolazioni si trovano anche nel sub-continente indiano (Panthera leo persica). La sua caratteristica criniera è il primo elemento di dimorfismo sessuale che subito salta all'occhio. Le femmine, infatti, non presentano questa caratteristica del mantello e in genere sono più piccole dei maschi.

Ciò che caratterizza maggiormente il comportamento di questi animali è la complessa struttura sociale che si forma all'interno dei gruppi ed è proprio questa abitudine all'aggregazione, secondo uno studio condotto nel Serengeti National Park dalla University of Minnesota, che ha dato maggiori vantaggi alla specie, la quale è l'unico esempio di felide selvatico dal comportamento aggregativo.

Lince europea

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La lince europea o lince eurasiatica (Lynx lynx) è uno dei grandi predatori dei boschi europei, presente anche in Italia. Per lungo tempo è stata sterminata perché considerata una minaccia per l'uomo e per gli allevamenti. La caratteristica principale di questa, e di quasi tutte le specie di linci, sono i ciuffi di pelo sulle punte delle sue grandi orecchie dritte che alcuni studiosi ritengono servano per acuire l'udito o come ulteriore organo tattile.

Il peso di un individuo adulto va dai 20 ai 30 chilogrammi, per una lunghezza media va dai 100 ai 130 centimetri. L'altezza al garrese è di circa 50 – 60 centimetri ed ha zampe molto lunghe, in grado di compiere balzi che permettono di scalare alberi fino a 2,5 metri di altezza.

Gatto selvatico

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Il gatto selvatico (Felis silvestris silvestris) è uno dei mammiferi più misteriosi ed elusivi di tutto il continente europeo, un vero fantasma dei boschi. Questo animale è talmente elusivo e raro che anche i maggiori esperti che lo studiano da anni difficilmente sono riusciti ad avere un contatto con lui.

Le caratteristiche che lo differenziano da un gatto domestico sono la stazza, più robusta e piazzata e il capo rotondo. Anche il manto presenta una linea nera continua lungo la schiena e la coda è solitamente più grande rispetto a quella dei gatti con cui condividiamo le nostre dimore. Una delle principali minacce per questa specie è l'ibridazione con i gatti domestici che sta diluendo sempre più il loro patrimonio genetico.

Gatto dai piedi neri

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Il gatto dai piedi neri (Felis nigripes) è uno dei più piccoli felidi al mondo e sicuramente il più piccolo in tutta l'Africa. La lunghezza del corpo arriva massimo a 52 centimetri, mentre la coda è lunga circa la metà. Il peso delle femmine si aggira intorno a 1,5 chili, mentre i maschi pesano dai 2 ai 2,5.

Il primo gatto dai piedi neri fu scoperto nel Karoo settentrionale, una zona del Sudafrica, e descritto nel 1824. È endemico delle aree aride e delle savane prative dell'Africa meridionale e data la sua distribuzione limitata, è stata inserita nella lista rossa dell'IUCN dal 2002. Si sospetta che la popolazione sia in declino a causa del bracconaggio delle sue prede, le persecuzioni, gli incidenti stradali e la predazione da parte di cani e gatti domestici.

Caracal

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Il caracal (Caracal caracal) vive in Africa, in Asia e nel sub-continente indiano ed è caratterizzato dalle lunghe orecchie appuntite e dal ciuffo di peli terminale che gli dona un aspetto simile a una lince. Il caracal ha un areale di diffusione piuttosto ampio che lo rende uno dei carnivori più diffusi in Africa.

È possibile avvistarlo anche nella penisola dell'Arabia Saudita, nel Sud Est della Turchia, in India, Iran, Kazakhsran e Turkmenistan, anche se il suo habitat ideale è caratterizzato dalla presenza di bassa vegetazione, come quella della savana, che permetta di disporre di ombra durante le ore più calde e di nascondersi dai predatori. In Etiopia e Lesoto è stata riportata la presenza di caracal fino ai 3000 metri di altitudine.

Leopardo

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Il leopardo (Panthera pardus), è un felide che presenta un manto fulvo costellato da macchie circolari simili a quelle del giaguaro, ma più piccole e con una distribuzione più fitta. Esiste anche una forma melanica ed è proprio lei la così detta "pantera nera" che, nonostante il colore del manto completamente scuro, mantiene in ogni caso la presenza della macchie.

L'animale è un eccellente arrampicatore e saltatore e quando vuole consumare un pasto in tranquillità issa le sue prede alla biforcatura di un albero per metterle fuori dalla portata di altri predatori. Si distribuisce principalmente fra Africa e Asia, con esemplari che possono essere trovati Asia Centrale e in Iran, in alcune foreste indiane dove la tigre è assente e in Sri Lanka, nonché in certe parti dell'Africa come il Sudafrica, le valli montane del Kenya e le foreste tropicali dell'Africa occidentale.

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