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20 Maggio 2024
18:23

È vero che i cani meticci sono più resistenti?

La convinzione che i cani meticci siano sempre più resistenti, sani e longevi di quelli di razza è molto diffusa, tuttavia la realtà è molto più complessa e sfaccettata di così.

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L'idea che i cani meticci siano sempre più longevi, sani e resistenti rispetto a quelli di razza è molto diffusa, ma la realtà è più complessa e sfaccettata di quanto si possa pensare. È vero, in genetica una maggiore variabilità è spesso correlata a una migliore resistenza e a un migliore stato di salute, il linea generale. Tuttavia, per i cani, questo dipende molto dalle singole razze prese in esame o persino dalle specifiche linee di discendenza all'interno della stessa razza. Sebbene esistano diverse malattie ben note che si verificano più frequentemente in alcune razze canine, non è sempre così o sempre vero per tutte le razze.

Inoltre, per quanto riguarda la lunghezza media della vita, le dimensioni del cane giocano un ruolo più determinante rispetto all'essere un meticcio o di razza. Alcune specifiche razze, come i cani affetti da sindrome brachicefala, sono indubbiamente maggiormente predisposti ad alcune patologie anche gravi e vivono tendenzialmente meno, ma ciò non è sempre vero per tutte le razze. In questo articolo, esploreremo quindi alcuni degli aspetti che influenzano la salute e la longevità dei cani, mettendo in luce le sfumature di una questione molto complessa e che spesso genera anche accese discussioni.

I meticci sono davvero più sani dei cani di razza?

Il DNA ereditato dai genitori decide moltissimi aspetti della vita di tutti gli animali, dal colore degli occhi alla forma del naso, fino alla probabilità e alla predisposizione di ereditare alcune patologie legate alla genetica. E per i cani, quelli di razza che tendono ad essere più strettamente imparentati tra loro rispetto ai mettici, corrono quindi un rischio maggiore di ereditare condizioni genetiche o particolari geni legati ad alcune patologie. Pensiamo anche solo ai problemi respiratori ereditati dai cani brachicefali come il Carlino o il Bouldogue Francese, oppure alla displasia dell'anca dei pastori tedeschi.

A tal proposito, uno studio pubblicato nel 2013 ha dimostrato che, in linea generale, i cani di razza avevano maggiori probabilità dei mettici di ereditare 10 malattie genetiche sulle 24 analizzate, tra cui cardiomiopatia dilatativa, displasia del gomito, cataratta e ipotiroidismo. Tuttavia, anche i meticci erano maggiormente predisposti dei cani di razza a una di queste patologie, nel caso specifico si trattava della rottura del legamento crociato craniale. Nonostante ciò, come detto, molto dipende anche dalle razze, dalle popolazioni e dalle patologie analizzate.

Uno studio più recente che comparato le condizioni di salute tra meticci e le 25 razze canine più comuni e diffuse, ha dimostrato che delle 53 condizioni mediche analizzate, 26 non differivano in modo significativo tra meticci e cani di razza, tra cui Labrador, Golden, Pastore Tedesco e molte altre. Per cui, se si escludono le patologie genetiche specifiche di alcune razze, non sempre i meticci sono necessariamente più sani. Molto dipende dalla storia della singola razza, dall'abbondanza della popolazione e quindi dai livelli di consanguineità e dal modo in cui vengono allevate e incrociate queste razze dagli allevatori.

I cani meticci vivono di più?

Anche la convinzione che i cani meticci vivano sempre più a lungo rispetto a quelli di razza è molto diffusa, ma non sempre completamente veritiera o sempre valida in ogni caso. Alcuni studi sembrano dimostrare che i meticci abbiano una vita media leggermente più lunga, ma altri non hanno rilevato differenze significative, soprattutto quando non si tiene in considerazione la variabile legata alle dimensioni. Infatti, indipendentemente dalla razza, le dimensioni del cane influenzano in modo determinante la durata media della vita, con i cani di grossa taglia che vivono significativamente meno rispetto a quelli più piccoli.

Uno studio recente ha evidenziato come questo fenomeno sia anche probabilmente legato a una maggiore propensione dei cani di grossa taglia a sviluppare tumori, un effetto collaterale negativo causato dalla selezione artificiale praticata su alcune razze. Tuttavia, anche in questo caso, le razze prese in esame possono far variare molto i risultati. Ancora una volta, infatti, se prendiamo in considerazione i cani brachicefali, questi tendono ad avere un'aspettativa di vita sensibilmente più bassa rispetto alle altre razze, anche se non sono dei veri e propri cani giganti.

Le razze più recenti, meno diffuse e con alti livelli di consanguineità, tendono perciò a vivere meno rispetto a quelle più antiche, più diffuse e selezionate da molto più tempo. Anche la longevità dei cani è un tema quindi altrettanto complesso e che dipende da molteplici fattori, tra cui la razza, le dimensioni e la genetica specifica di ciascun animale, la popolazione presa in esame e il modo in cui gli allevatori selezionano e portano avanti le linee di discendenza dei cani che allevano. Nonché, naturalmente, dall'ambiente e dallo stile di vita del singolo cane.

Quali sono i cani con più problemi di salute?

In linea generale, quasi ogni razza possiede una o più patologie o problemi ereditari, spesso legati al modo in cui vengono allevate e incrociate e all'estremizzazione di alcuni tratti fisici o scheletrici a causa della selezione artificiale. Tra i cani con maggiori problemi di salute ci sono sicuramente i brachicefali, come i bulldog e i carlini, noti per i loro numerosi problemi respiratori dovuti alla conformazione del loro cranio e muso schiacciato. Non a caso, alcuni paesi come Norvegia e Paesi Bassi ne hanno vietato l'allevamento o sono intenzionati a farlo.

Anche i cani di razza gigante, come gli alani, sono spesso soggetti a problemi articolari e scheletrici, così come alcune razze dagli arti particolarmente corti, come i bassotti. Molte altre razze presentano patologie specifiche: per esempio, i pastori tedeschi sono inclini alla displasia dell'anca, mentre i dalmata sono frequentemente colpiti da sordità parziale o totale. Questi problemi di salute sono il risultato collaterale di una selezione che ha privilegiato determinati aspetti estetici o funzionali a scapito della variabilità genetica e della salute complessiva.

Questo non significa necessariamente che tutti i cani appartenenti a queste o altre razze svilupperanno inevitabilmente alcune patologie. Allevamenti seri, etici e attenti alla genetica dei cani che incrociano, possono ridurre l'insorgenza di certe patologie ereditarie, così come molti altri fattori come l'ambiente, l'alimentazione, lo stile di vita, le interazioni sociali e l'attività fisica, possono incidere in maniera determinante sulla salute influenzando o meno lo sviluppo di alcune particolari patologie, sindromi o problemi di salute in generale.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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