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21 Luglio 2022
18:10

Dare carne cruda ai cani favorisce la presenza di batteri resistenti agli antibiotici

Secondo due studi diversi condotti dall'Università di Bristol, nutrire i cani con carne cruda è associato a una maggiore presenza di batteri resistenti agli antibiotici.

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I cani che mangiano prevalentemente carne cruda corrono maggiori rischi legati alla salute: secondo due diversi studi, infatti, una dieta a base di carne cruda è associata a una maggiore presenza di batteri resistenti agli antibiotici. Sono questi i risultati appena pubblicati sulla rivista One Health e sul Journal of Antimicrobial Chemotherapy dagli scienziati dell'Università di Bristol, che hanno verificato e analizzato la presenza di Escherichia coli sia nei cani adulti che nei cuccioli nel Regno Unito.

Il team, guidato da Matthew Avison, ha scoperto che nelle feci degli animali che seguivano una dieta a base di carne cruda era più probabile individuare forme del batterio più resistenti agli antibiotici. Per scoprirlo, i ricercatori hanno analizzato le feci di 823 cani, di cui 223 cuccioli di circa 4 mesi di età e 600 individui adulti.

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Per i loro test hanno preso in esame numerosi fattori differenti, tra cui l'alimentazione e il contesto ambientale in cui vivevano, così da valutare con maggiore precisione tutte le variabili legate alla presenza di batteri resistenti ai farmaci, potenzialmente pericolosi sia per gli animali che per gli umani.

Oltre ad aver fornito campioni di feci, i pet mate hanno compilato infatti anche un questionario, descrivendo in maniera dettagliata sia le abitudini alimentari che la zona in cui vivevano. E risultati parlano chiaro: una dieta a base di carne cruda è associata alla presenza di E. coli resistente a farmaci antibatterici e principi attivi come fluorochinoloni, tetraciclina, amoxicillina e streptomicina.

Ma anche l'ambiente in cui vive un cane può giocare un ruolo chiave: per quelli che vivevano in campagna o in contesti rurali, l'alimentazione a base di carne cruda rappresenta un fattore di rischio più alto rispetto a quelli che vivono in città, dove la minor interazione con animali d'allevamento e stili di vita più variegati rendono questa correlazione meno evidente.

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Considerando che studi precedenti hanno già dimostrato che esiste la possibilità che batteri potenzialmente pericolosi possano passare dai cani agli umani attraverso l'interazione quotidiana, i ricercatori suggeriscono quindi di stare attenti e prendere maggiori precauzioni quando si maneggia la carne cruda e di prestare maggiore attenzione all'igiene dei propri compagni a quattro zampe.

L'Escherichia coli è un batterio che si trova abitualmente nell'intestino di tutti gli esseri umani e degli altri animali, tuttavia può causare diverse malattie, anche gravi, tra cui l'infezione del tratto urinario. Dovremmo quindi fare tutto il possibile per ridurne la circolazione e – secondo i ricercatori – anche stare attenti a cosa mangiano i nostri cani può contribuire a raggiungere questo obiettivo.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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