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16 Marzo 2024
10:00

Cosa vuol dire “sgambamento cani” e perché è importante

"Sgambamento cani" fa riferimento alle "aree cani", ma anche all'atto di portare il cane a fare movimento fisico. Un'attività importante, perché la vita senza opportunità di "sgambamento" rischia di divenire frustrante e monotona.

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Il termine "sgambamento" si riferisce ai momenti in cui il cane può fare movimento in libertà. Lo si usa però anche per definire le aree destinate specificatamente a questa attività, ovvero le cosiddette "aree di sgambamento", che sono luoghi recintati (spesso di proprietà dei comuni) dove i cani possono muoversi liberamente senza guinzaglio. Talvolta vengono anche chiamate semplicemente "aree cani" o, appunto, "sgambamento cani" e, soprattutto per chi vive in città, rappresentano uno dei pochi luoghi in cui dare al cane la possibilità di correre insieme ai propri simili.

Offrono quindi certamente dei benefici ai pet mate, però espongono anche ad alcuni rischi e complessità. Si tratta infatti di luoghi che obbligano i cani ad interagire tra loro senza la possibilità di allontanarsi. Per questo motivo, prima di oltrepassare il cancello è sempre bene chiedersi se sia davvero il caso di entrare e se al nostro cane fa effettivamente piacere trovarsi lì. In alcuni casi può tornare utile  "sgambare" altrove, magari nella natura, dove gli incontri con i propri simili sono più saltuari.

Come spesso accade, però, questo aspetto dipende non solo dal contesto in cui ci si trova, ma anche dalla personalità del singolo cane, che può essere più o meno interessato alle relazioni con gli altri cani e può avere più o meno bisogno di spazio per farlo.

Cosa significa "sgambamento cani"

Con il termine "sgambamento cani" ci si riferisce all'atto di portare il cane a fare movimento fisico, a correre e muoversi liberamente senza il guinzaglio. Spesso, purtroppo, la vita nelle città obbliga invece a trascorrere molto tempo legati e questa limitazione porta i cani a non avere l'occasione di correre.

Ciò nonostante, rimane un bisogno fondamentale per la specie che, in assenza di questa opportunità rischia di andare incontro a malessere fisico e anche psicologico.

Il termine "sgambamento" viene inoltre utilizzato anche all'interno dei canili per riferirsi ai momenti in cui i cani possono uscire dai box.

Perché lo sgambamento è importante per il cane

Lo sgambamento e le attività fisiche in generale sono molto importanti per il cane perché permettono di appagare alcune tra le più profonde necessità etologiche della specie. Tra queste vi sono la motivazione cinestesica (ovvero il bisogno e piacere di fare movimento), ma anche quella perlustrativa (il bisogno e il desiderio di mappare il territorio circostante).

Se con il termine "sgambamento" definiamo i momenti trascorsi in libertà dal guinzaglio, inoltre, questa abitudine favorisce la socializzazione con i propri simili. Quando si è legati, invece, l'incontro potrebbe essere più complicato.

Una vita eccessivamente sedentaria, inoltre, può portare a problemi motori anche gravi e al rischio di un invecchiamento precoce.

Anche dal punto di vista del benessere mentale, la vita senza opportunità di "sgambamento" rischia di divenire frustrante e monotona ed è quindi importante individuare contesti e momenti in cui ritagliarsi il tempo per offrire al cane queste opportunità, ragionando anche su quali siano le sue preferenze.

Cosa sono le "aree di sgambamento"

Le "aree di sgambamento" sono anche dette "aree cani" o "parchi per cani" e rappresentano i luoghi (individuati generalmente dal comune) dove il pet mate può recarsi per liberare il proprio cane e permettergli di correre liberamente.

Si tratta di spazi pensati appositamente per dare l'opportunità ai cani di muoversi e interagire con i propri simili in un ambiente ristretto. Questi luoghi, infatti, sono quasi sempre recintati, in modo da impedire che i cani si allontanino. In alcune città le aree di sgambamento possono essere anche prive di recinzioni e in questi casi sono gli umani a doversi accertare del fatto che il cane non si allontani troppo.

Al loro interno possono trovarsi attrezzature pensate per le attività di agility, ma spesso sono dotate semplicemente di panchine per i pet mate e cestini della spazzatura dove gettare le deiezioni dei cani.

Regole e precauzioni

Ogni area di sgambamento ha le proprie regole, che generalmente sono affisse sul cancello d'ingresso e prevedono, ad esempio, l'obbligo di liberare il cane, il divieto di lasciarlo senza la sorveglianza del suo umano, il divieto di accedere con cagne in calore o soggetti sprovvisti dei vaccini.

Sebbene possano sembrare aree estremamente comode e utili, in realtà nascondono alcune complessità che bisogna prendere in considerazione prima di entrare.

Prima di tutto è necessario ricordare che, anche se i cani sono liberi, noi umani abbiamo comunque la responsabilità dei loro comportamenti e dobbiamo quindi sorvegliarli e interagire con loro.

Non si tratta solo di una questione di sicurezza, ma anche di rispetto nei loro confronti. Le passeggiate insieme, infatti, sono spesso gli unici momenti in cui ci dedichiamo completamente ai nostri cani ed è anche (e soprattutto) durante il tempo trascorso all'aperto che mettiamo le basi per una relazione profonda di fiducia e condivisione.

Inoltre, quando l'area cani è affollata, potrebbe rappresentare un problema per alcuni individui che sentono la necessità di avere più spazio a disposizione e vivono con difficoltà l'incontro con tanti cani contemporaneamente. All'interno di questi spazi, inoltre, si formano dinamiche sociali che per noi sono spesso incomprensibili, ma rischiano di generare confitti, soprattutto con gli ultimi cani arrivati.

Vi sono poi anche altri aspetti a cui è buona abitudine prestare attenzione. Se il nostro cane, ad esempio, ha una spiccata motivazione predatoria (desiderio o bisogno di inseguire gli oggetti e gli altri animali in movimento), potrebbe generare una dinamica di inseguimento nei confronti di altri cani, i quali potrebbero sentirsi senza via di scampo. Ciò può accadere soprattutto ai levrieri o i cani da conduzione delle greggi, come i Border Collie, gli Australian Shepherd e i Pastori del Lagorai.

Altri, invece, all'interno dell'area cani potrebbero vivere una situazione che li porta a mostrare la propria motivazione territoriale (necessità e bisogno di preservare la sicurezza dei propri spazi) e in questo caso potrebbero impedire l'ingresso o l'avvicinamento dei propri simili. Altri ancora, potrebbero mostrarsi particolarmente possessivi ed è quindi importante evitare di generare dinamiche conflittuali distribuendo ai cani cibo o giochi.

Le aree cani possono quindi effettivamente rappresentare un'ottima soluzione in alcune occasioni, ma vanno affrontate con le dovute precauzioni, senza illudersi che sia sufficiente un luogo recintato, destinato all'incontro tra cani, per rendere davvero piacevole la vita del nostro cane.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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